SEZ V°:
ASTE TIPO E DIMENSIONI |
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La rosa di tiro viene influenzata
in modo determinante anche dall'asta.
E' evidente, infatti, che una freccia non perfettamente diritta
tenda a percorrere una linea che interseca diversi piani verticali
paralleli a quello che comprenderebbe in teoria la punta dell'asta
ed il centro del bersaglio; meno evidenti, però, sono
le variabili determinate da altri fattori quali la lunghezza,
diametro, pesantezza, rigidità e materiale di costruzione.
In considerazione delle varie specialità ( precisione,
biathlon ) anche in questo caso, al di là delle evidenti
differenze di costruzione tra arbalete e pneumatico, al variare
dei vari parametri citati non sempre si hanno pari risultati
su entrambe le soluzioni propulsive.
Ma partiamo con la lunghezza per esaminare poi ad uno ad uno
i vari parametri. |
Nel tiro al bersaglio,
a differenza di quanto avviene nella pesca in apnea, la mira
viene presa usando come riferimento il mirino posto sulla testata
o in prossimità della stessa, quindi l'asta non deve
essere necessariamente molto più lunga del fucile stesso.
Questa considerazione permette al garista di modificare progressivamente
la lunghezza dell'asta partendo da una dimensione maggiore (
diametro o lunghezza ) e di valutare durante le prove gli eventuali
miglioramenti nella rosa di tiro e curvatura della parabola
della traiettoria a seguito delle modifiche.
La riduzione della lunghezza dell'asta a parità di diametro
determina benefici in entrambe le soluzioni propulsive per effetto
dell'alleggerimento, che nei fucili pneumatici è di regola
più consistente, in funzione del maggior diametro d'asta.
Non è detto, però, che in tutti i casi si debba
giungere alla minor lunghezza possibile, poiché anche
l'inerzia dell'asta non và sottovalutata, soprattutto
se il fucile in questione è di ridotta lunghezza ( inferiore
a 80 cm. ).
L'inerzia è il fattore che consente all'asta di mantenere
la traiettoria il più rettilinea possibile, è
quella forza che si oppone alla resistenza dell'acqua nell'avanzamento;
dipende dalla massa e dall'accelerazione che si imprime all'asta
, quindi a parità di materiali un' asta di dimensioni
maggiori ( lunghezza o diametro ) e a parità di accelerazione
e tempo di spinta "immagazzina " una maggior forza
d'inerzia.
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Eccedere comporta però alcuni aspetti negativi:
- Ridotta efficacia della propulsione, con conseguente necessità
di aumento della carica nei pneumatici o del diametro degli elastici
negli arbalete; in entrambe i casi sono elementi che interagiscono
simultaneamente con tutti gli elementi costruttivi del fucile, rendendo
difficile l'individuazione di un nuovo difetto.
- Aumento della sollecitazione del polso, che funge da punto finale
di appoggio (purtroppo non rigido).
In ogni caso, saranno le prove a sancire, con l'allargamento o
restringimento e/o spostamento nella direzione desiderata della
rosa di tiro, se la modifica è positiva o negativa .
Attualmente, negli arbalete i diametri variano da 6 a 6,5 mm. con
lunghezze da 1,2 a 1,5 mt.;
nella maggior parte dei casi vengono preferiti i limiti inferiori
delle misure. Nei pneumatici il discorso si modifica leggermente,
poiché con l'ausilio di leghe speciali (titanio) si è
arrivati ad usare diametri di 9 mm. su fucili di 1,2 mt. (ma si
trattava di fucili parzialmente fatti in casa), comunque il minimo
costruttivo concesso in lunghezza unitamente a diametri tra 6,5
e 7 mm. nella maggior parte dei casi ha dato i risultati sperati.
DIAMETRO D'ASTA E MATERIALI |
Il diametro della freccia, se aumentato, oltre ad aumentare l'inerzia
della stessa (aumento di peso) ne aumenta la rigidità: ciò
non è un male, poiché i carichi di punta che vengono
applicati nei ridottissimi tempi di spinta portano a flettere l'asta,
innescando una vibrazione che rende impreciso il tiro.
I materiali aiutano molto in questo senso, gli acciai armonici sono
più reattivi degli inox o dei tradizionali ferri verniciati
che attutiscono la vibrazione ma sono più facilmente deformabili
nei violenti e numerosi impatti contro la superficie dura del bersaglio.
La forza di spinta sulle aste perciò non può essere
esagerata, perché oltre al rischio di deformazione, comporta
sforzi di caricamento eccessivi e controproducenti sia per la concentrazione
che per l'eccessivo consumo energetico (siamo in apnea) e per la
tensione muscolare da evitare prima del tiro.
Più avanti parleremo anche delle pressioni di carica e degli
elastici per cercare indicazioni.
L'aumento del diametro poi comporta in alcuni casi dei problemi
di funzionamento:
- negli arbalete si riduce lo spazio libero nel foro di passaggio
asta e sagola nella testata, aumentando il rischio di parrucche
- nel pneumatico invece costringe a ridurre di spessore o addirittura
eliminare l'anello scorrevole che funge da guida all'asta in uscita
dalla testata.
Al contrario un piccolo vantaggio viene registrato nei fucili pneumatici
, l'aumento del volume della freccia riduce di conseguenza il volume
d'acqua che deve defluire dalla testata verso l'esterno;
se si usano contemporaneamente materiali a peso specifico leggermente
ridotto (titanio) e modifiche costruttive (peraltro costose) del
diametro della canna del pistone, si può arrivare ad avere
la medesima efficacia di un fucile standard a piena carica ( mediamente
25 atm. ) ma con sforzi di caricamento notevolmente più bassi
(vedi schema sotto).
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A prima vista, sembrerebbe impossibile trovare il
giusto compromesso, ma non è così !
Il garista, grazie al notevole numero di tiri effettuati, maturerà
una sensibilità alla reazione del fucile, che indicherà
inequivocabilmente se si è sulla strada giusta oppure no.
E' importante, in ogni caso, non fidarsi di una breve serie di tiri
di riscontro dopo una modifica, poiché ci si deve abituare
con il polso e sicuramente, in un secondo momento, si deve modificare
l'allineamento (attenzione solo dopo aver determinato che la nuova
rosa di tiro è sufficientemente stretta da individuare regolazioni
alto -basso destra-sinistra).
Elemento |
Positivo |
Negativo |
LUNGHEZZA ASTA (aumento a parità
di materiale) |
- Maggiore inerzia
- Permette riduzioni progressive di dimensione e possibili
miglioramenti graduali.
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- Minore gittata a parità di spinta
- Aumenta la possibilità di flessione
- Influenza la traiettoria già in partenza con il
peso fuori dall'ultimo appoggio
- Può essere di ingombro nella linea di mira
- Rende più difficile trovare aste totalmente rettili
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DIAMETRO ASTA (aumento a parità di
materiale) |
- All'aumento ne aumenta la rigidità
- Nei pneumatici diminuisce l'acqua nella camera di spinta
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- Aumento delle superfici di attrito con le guide
- Aumento del peso totale molto evidente
- Aumento della precarica nei pneumatici
- Richiede la riduzione di spessore degli elementi di guida
in testata nei pneumatici rendendoli meno resistenti
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MATERIALE |
- Se a peso specifico ridotto e pari caratteristiche tecniche
Inox e acciai tradizionali si deformano nei colpi a bersaglio
- Meno reattivi nelle flessioni di punta
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- Acciaio armonico più resistente ma più reattivo
nella flessione di punta
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In ultimo parliamo
della punta dell'asta, che deve terminare obbligatoriamente
-per tutte le specialità- con una conicità
che ne riduce il diametro fino al minimo regolamentare
di 4 mm. con superficie piana finale. Non conviene realizzare
angoli troppo elevati, in quanto provocherebbero buchi
sui bersagli difficilmente valutabili dai giudici con
danno per il garista.
Un cono finale molto corto provoca inoltre più
resistenza generata dalle turbolenze inevitabili in punta
, perciò un buon compromesso valido per tutte le
soluzioni potrebbe essere quello riportato nello schizzo
che come si vede porta al massimo consentito dal regolamento
il diametro finale senza tuttavia formare uno "spillone".
Un piccolo cenno anche sulla manutenzione: un'asta non
ossidata, asciugata dopo ogni sessione (se di acciaio
tradizionale), verificata costantemente prima di ogni
prova nella sua rettilinearità su un piano di riscontro
(basta farla rotolare) e ricondizionata nelle tacche di
aggancio e/o d'incocco è una garanzia. |
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