SEZ III°:
ALZO E MIRINO (parte 2°) |
Posizionato il primo elemento, verrebbe naturale
posizionare il mirino semplicemente sulla testata dove normalmente
è posizionato quello di serie; se possibile, però,
è più conveniente spostarlo più avanti, sfruttando
la presenza delle appendici stabilizzatrici o facendo la scelta
alternativa di fucili già lunghi in partenza (100-120 cm.).
Il motivo risiede nel fatto che più il rapporto della distanza
tra punta asta/bersaglio e alzo/ mirino tende al valore uno e più
il movimento di correzione del puntamento è simile a quello
che si vede in fase di mira sul bersaglio.
Per comprendere quanto detto, immaginiamo un fucile di 4 Mt. con
un bersaglio posto a 4 Mt.: se in fase di tiro si colpisce un punto
un cm. ai lati o in basso o alto del centro, per correggerlo sarebbe
sufficiente uno spostamento della medesima entità nella medesima
direzione della mano che impugna l'arma.
Il mirino serve per mirare! Niente di nuovo ma non
tutti mirano alla stessa modo . C'č chi preferisce vedere il centro
e " appoggiare " il mirino in basso nelle immediate vicinanze del
centro cercando contrasti ottici pių definiti, e invece chi sovrappone
il mirino al centro coprendolo pių o meno completamente . In entrambe
i casi il contrasto tra mirino e bersaglio deve essere netto, per
ottenere questo risultato si possono imboccare diverse strade:
IL COLORE: Adottare colori molto evidenti quali possono essere rosso
e arancio fluorescenti (ottimi alcuni particolari dei galleggianti
da pesca) che rendendo molto visibile il mirino consentono di ridurne
le dimensioni scoprendo cosi il centro del bersaglio;
LA DIMENSIONE: Adottare sferette di qualche millimetro di diametro
e/o i classici mirini a barretta molto evidenti nella mira istintiva.
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Ognuno dei
sistemi sopra elencati ha dei limiti, per esempio nel caso di fucili
lunghi il colore può essere d'aiuto e rendere evidente un elemento
seppur piccolo ma a volte la troppa luminosità del mirino non
facilita la messa in contrasto delle righe del bersaglio; per contro
la dimensione più evidente del mirino nei fucili corti (pneumatici
, dove il mirino è più vicino all'occhio) agevola il
puntamento avendo contorni più netti ma i rapporti di dimensione
con il bersaglio piccolo del centro sono certamente più sfavorevoli
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Alzo e mirino nelle specialità
del tiro a segno sub |
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Fino a questo
punto non ho mai fatto cenno alle varie specialità, che sono
principalmente due: una basata sulla precisione - ed è proprio
cosi che si chiama - ed un'altra, il " biathlon", basata
sulla capacità dell'atleta di percorrere sott'acqua più
volte ed in un tempo ridotto il percorso fino alla linea di tiro,
sparare e tornare al punto di partenza, centrando ovviamente il bersaglio
in entrambe i casi.
Nella specialità del precisione contano i punti realizzati
e avendo a disposizione un tempo adeguato da destinare alla mira sono
consigliabili gli abbinamenti alzo-mirino che consentono di inquadrare
bene il centro del bersaglio lasciando al tiratore la possibilità
di valutare le correzioni di mira (reticolo e mirino colorato).
Nella specialità del biathlon, essendo il tempo importantissimo,
il bersaglio valido quando colpito indipendentemente dal punteggio
realizzato e quasi esclusivamente utilizzato un fucile pneumatico
per queste gare, è da preferire il sistema che permette un
allineamento immediato su tutto il bersaglio e senza incertezze date
dal tempo di messa a fuoco dell'occhio . Questo è senz'altro
il gruppo tradizionale con tacca di mira centrale a V o ad U con un
mirino di riscontro visibile e di generose dimensioni. |
GRAZIANO NAPOLITANO
Direttore Tecnico della Nazionale Italiana
di Tiro al Bersaglio Subacqueo
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Prossima pubblicazione:
- Incocco asta archetti
o codoli - asta (tipo e dimensioni) sagole congegni di richiamo
e ritenuta
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