SEZ IV°:
PUNTO DI SPINTA DELL'ASTA (CODOLO E INCOCCO) |
Le due categorie di fucili
(elastico e pneumatico) si differenziano oltre che nel sistema di
propulsione anche per la diversità di questo particolare
principale.
Nell'arbalete la forza degli elastici viene trattenuta
dall'elemento finale del sistema di sgancio (dente di ritenuta)
incastrato dalla trazione nell'alloggiamento ad arco al termine
dell'asta, mentre gli elastici spingono tramite l'archetto nella
fresatura d'incastro posta più avanti nell'asta; non essendo
sullo stesso asse determinato dalla distensione degli elastici,
il contrasto del dente di sgancio e la fresatura d'incocco creano
un momento di rotazione che porta l'asta ad appoggiare benevolmente
sul fusto (trattenendola anche a fucile rovesciato qualche volta)
ma anche notevoli attriti di sfregamento.
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Il collegamento diretto dell'asta con i leverismi
del sistema di sgancio scarica su quest'ultimo anche proporzionalmente
la forza degli elastici; ora, se ritorniamo alla sezione alzo-mirino
la traiettoria dell'asta è correlata alla potenza applicata
(maggiore è la potenza e più rettilinea risulta la
traiettoria) ma più elevati saranno gli attriti tra la sede
dell'asta e il dente di sgancio che viene scavalcato per liberare
l'uscita dell'asta fino a quel momento incastrata tra dente e sede
superiore dell'impugnatura.
Questo attrito è il principale nemico della precisione in
tutte le discipline con bersaglio (anche fuori dell'acqua), è
un attrito di tipo radente (forza dispersa per ottenere lo strisciamento
delle superfici in moto relativo), utilizza una discreta forza per
essere vinto (sforzo al grilletto) e non è graduale poiché
l'attrito di primo distacco è notevolmente superiore a quello
che si ha a moto iniziato.
Per ridurre questo aspetto negativo alcuni congegni di scatto sono
basati sul rotolamento delle superfici con sfruttamento dell'attrito
volvente (forza dispersa per ottenere il rotolamento dell'elemento
in moto su una superficie).
Un buon fucile subacqueo da tiro al bersaglio deve comunque soddisfare
le seguenti condizioni:
1 Tutte le superfici di contrasto dell'asta, del congegno
di scatto e quella di contrasto del castello dell'impugnatura devono
essere prive di asperità, ossidazioni e ben lubrificate (grassi
non dilavabili);
2 Manutenzione regolare e frequente al fine di evitare le
sostituzioni delle parti in questione che incidono notevolmente
sull'assuefazione del tiratore alle reazioni del grilletto modificandone
gli eventuali scatti o portando variazioni della corsa dello stesso
che sono un riferimento importante nella corretta azione mira e
sparo.
3 Che gli interventi di cui sopra vengano effettuati con
gradualità poiché i congegni di sgancio sono quasi
tutti molto semplici e realizzati in materiali soggetti a deformazione
con l'uso intenso, non dimentichiamo che nel tiro al bersaglio subacqueo
la quantità di colpi è notevolmente superiore che
nella pesca esistendo la possibilità dell'allenamento!!
L'eventuale riproduzione di alcuni particolari in metallo in sostituzione
di quelli in plastica si può affrontare ma è di per
sé difficoltosa, onerosa e con successo non garantito al
primo tentativo; nelle prime fasi di approccio alla disciplina è
meglio non intervenire pesantemente con le sostituzioni altrimenti
non si riesce più a determinare con esattezza la provenienza
degli eventuali difetti; per quanto possa un caso valere come base
statistica io stesso, dopo aver applicato i criteri menzionati,
uso ancora oggi nelle gare alle quali partecipo il castello con
il congegno di serie e l'asta che avevo nel 1997!
Ritornando a parlare della parte
iniziale dell'asta non possiamo fare a meno di citare il punto
in cui andremo ad agganciare la sagola, normalmente si tratta
di un foro trasversale di piccolo diametro come si vede nel
disegno.
A seconda del tipo di sagola impiegato (monofilo o intrecciato
) del suo diametro e rigidità si possono manifestare
alcuni inconvenienti che possono essere limitati o eliminati.
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Due consigli in assoluto per le
due categorie di sagole :
Nylon o monofilo rigido - foro centrale sul retro e uscita
laterale con nodo di ritenzione all'interno del foro originale.
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Intrecciato (dacron o simile) - riduzione
dello spessore dell'asta in corrispondenza del foro trasversale
e legatura tradizionale o piombatura con redance.
In entrambe i sistemi è ridotto al minimo
l'ingombro del filo che scorre dietro l'asta eliminando il rischio
di incocciare nella corsa in uscita con le parti fisse della V di
supporto asta nella testata.
Nell'ultimo anno di competizioni hanno fatto la loro
apparsa, in Italia, i primi fucili a spinta pneumatica anche nella
specialità del precisione, mentre come già detto nel
biathlon ormai il loro dominio è incontrastato grazie al
minore ingombro e la migliore maneggevolezza.
Ottenere una buona precisione da un pneumatico è quindi possibile,
gli atleti dell'est usano esclusivamente questi fucili, ma il lavoro
di messa a punto è più lungo e necessita di attrezzata
officina per alcune lavorazioni.
Il codolo avvitato all'inizio dell'asta- essendo particolare esterno
al fucile è uno dei primi a subire le cure del tiratore -
riceve la spinta del pistone coassialmente all'asta stessa poiché
è parzialmente incastrato grazie alla conicità di
costruzione che lo trattiene in sede anche a fucile rovesciato;
non ha una posizione di incastro obbligata potendo l'asta ruotare
a 360° attorno all'asse longitudinale presentando potenzialmente
una posizione d'asta diversa per ogni tiro (e se l'asta non è
dritta lascio immaginare
).
Ovviare a questo inconveniente è semplicissimo, basta fare
un segno di riferimento sull'asta nella parte estera alla volata
del fucile in modo da porla sempre nella medesima posizione prima
del tiro.
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