Video CMAS Finswimming European Junior Championship – gare maschili
Dal 12 al 19 Luglio scorso Belgrado è stata la sede dei Campionati Europei Giovanili CMAS di nuoto pinnato. Apnea Magazine ha seguito l’evento con un proprio inviato sul campo e ora vi propone il materiale video registrato in alta definizione durante la competizione.
Qui di seguito sono raccolte le gare maschili mentre quelle femminili sono visionabili al seguente link.
Cominciamo dai 50 np o surface (sf) nella terminologia internazionale, vinti nettamente dal greco Sismanidis, protagonista assoluto dello sprint a Belgrado: per lui vittoria anche nei 50 apnea e 100 np, quest’ultimi a parimerito col russo Kriulko. In questa finale sono anche i due azzurri Luca Romano – nella sua prova migliore in questo campionato anche se non riesce al pomeriggio a ripetere il tempo della qualificazione al mattino (17″60) – e Giona Cristofari.
I 100 np si concludono come detto sopra con un ex aequo tra il russo Kriulko e il greco Sismanidis, che toccano contemporaneamente le piastre a 36″96 anche se il primo al mattino aveva nuotato, all’apparenza più agevolmente, un ottimo 36″78. Fuori dalla finale i due azzurri iscritti alla distanza, entrambi squalificati per aver indossato lo slippino sotto il costume integrale, regola questa mai applicata finora, di cui però bisognerà tener conto nei prossimi appuntamenti.
Russia e Grecia monopolizzano le prime posizioni anche nei 200. Kriulko questa volta però sale da solo sul primo gradino del podio lasciando a sei decimi Balntouin e a oltre un secondo l’ucraino Grubnik, specialista della velosub ma competitivo in tutti gli stili e distanze, anche se non particolarmente brillante in questa prova dove al mattino aveva guadagnato la corsia centrale con un tempo nettamente inferiore a quello poi nuotato in finale. Sesto e ottavo i due italiani. Kevin Zanardi può in particolare ritenersi molto soddistatto, specie per quanto nuotato al mattino quando sigla la propria miglior performance in 1’28″41.
Benchè nei 400 np non arrivi alcun record, dal punto di vista tecnico la prestazione dell’ungherese Szolcsak (3’04″51) è una delle più importanti dell’intera manifestazione, cosiccome rilevanti sono i tempi anche del secondo e del terzo classificato, rispettivamente l’altro ungherese Szabo e l’ucraino Odynokov. Nell’ultima serie qui riportata non sono in gara atleti azzurri. Tuttavia nelle batterie del mattino Kevin Zanardi aveva nuotato un buonissimo 3’16″03 che nella classifica finale vale il sesto posto. Più deludente la prova di Jacopo Razzi (sedicesimo in 3’33″93) che in tutta l’Europeo non è riuscito ad esprimersi sui suoi livelli abituali.
Le gare bipinne (bf) a Belgrado hanno un unico grande dominatore: Dmitry Gavrilov. Ottimo il campionato del bielorusso che raccoglie medaglie in tutti gli stili e distanze. Oltre alle bipinne dove sbaraglia la concorrenza sia nei 50 che nei 100 e 200, sarà infatti protagonista anche dei 50 apnea e dei 100 vs. L’Italia raccoglie comunque grandi soddisfazioni in questo stile grazie a Matteo Polato e Andrea Pegoraro, nei 50 qui di seguito rispettivamente terzo e quarto classificato.
Nei 100 pinne come detto è Gavrilov ad imporsi. Per il bielorusso arriva anche il nuovo primato europeo giovanile in 44″42. Brillano i colori italiani con Polato e Pegoraro, entrambi sul podio con riscontri cronometrici di tutto rilievo. Il nuovo record italiano di 3a categoria, nonostante l’argento vada a Polato, è per Pegoraro che al mattino aveva nuotato in 45″21, due centesimi in meno del padovano al pomeriggio.
Mai quanto nei 200 pinne Gavrilov ha dovuto sudare per la vittoria. Anche in questo caso il merito è dei due azzurri, autori di una prova al di là delle loro stesse aspettative. L’1’40″96 e l’1’41″23 dei nostri, spingono il bielorusso ad una prova superlativa che culmina con il nuovo primato mondiale giovanile: 1’40″57, quasi due secondi meno del precedente record detenuto dall’egiziano Essam e stabilito ai mondiali di Neiva lo scorso anno!
I 50 apnea sono ancora ad appannaggio del greco Sismanidis. Questa vittoria però è offuscata dal sospetto di falsa partenza (piuttosto evidente in realtà nel video) dello stesso Sismanidis che si muove leggermente prima dello start, forse traendo anche in inganno l’avversario al suo fianco, il bielorusso Gavrilov, che è poi l’ultimo ad entrare in acqua ma riesce a rimontare chiudendo al terzo posto dietro anche a Zaplatkin.
I 100 vs, o immersion (im) nella definizione inglese, non offrono a Belgrado una gara di contenuto tecnico particolarmente interessante, anche per la mancata partenza del favorito, il russo Fomichenko, che per un problema alla bombola rimane in piedi sul blocco con grande disappunto suo e non solo. La gara va così all’ucraino Konkov in 36″00 che sicuramente non è un tempo di altissimo livello, basti pensare che nella stessa distanza in superficie si era vinto in soli 9 decimi in più.
Insieme a Szolcsak e alla Deligianni, Denis Grubnik è tra gli atleti presenti a Belgrado uno dei più competitivi a livello assoluto. Nei 400 vs qui di seguito, ma anche nella doppia distanza, si regala la medaglia d’oro e il record del mondo giovanile con distacchi abissali su tutti gli avversari. In realtà ai campionati nazionali ucraini lo stesso Grubnik avrebbe nuotato tempi inferiori a quelli siglati in Serbia, tempi che tuttavia non sembrano essere stati omologati, fatto che rende i crono di Belgrado (2’51″45 e 6’02″05) i nuovi primati mondiali a tutti gli effetti.
Per problemi tecnici durante la registrazione, il video parte ai circa 75 metri del primo frazionista. Scusandoci per l’inconveniente crediamo si riesca comunque ad apprezzare la bellezza di questa gara, vinta dalla Grecia davanti a Russia e Ucraina, con l’Italia composta da Zanardi (40″40), Romano (39″80), Cristofari (40″88) e Gino (39″48) al quinto posto.
Nella 4×200 la Russia fa la parte del leone andando a vincere in 5’51″72. L’argento è dell’Ucraina che gareggia nella prima serie al mattino essendosi iscritta all’ultimo momento in maniera abbastanza incomprensibile. Se tra le donne lo stesso trucchetto poteva avere un senso (vedere quali avversari competono e valutarne sulla carta il valore per decidere se vale la pena o meno schierare una squadra), tra gli uomini la forza dell’Ucraina non è mai stato in dubbio. Completa il podio l’Ungheria dopo un bel testa a testa con la Polonia durato tutta la staffetta!
Non sono nei filmati ma è doveroso citare anche i risultati delle altre prove in programma.
Negli 800 vs come detto è Grubnik a farla da padrone col nuovo record del mondo. L’argento va a Matyukhov (Russia) e il bronzo a Christoulakis (Grecia).
Nella stessa distanza, ma in superficie, c’è poi la straordinaria prestazione di Szolcsak. Vale infatti lo stesso discorso fatto per i 400: record (appartenente a Stefano Figini tra l’altro) sfiorato di un soffio. 6’29″89 contro il 6’29″66 dell’azzurro a Torino nel 2004. Il secondo posto va all’ucraino Odynokov e il terzo all’altro ungherese Szabo.
Infine i 1500: anche qui non si va lontani dal record mondiale giovanile, sempre di Figini (12’38″42 Shangay 2004). E’ proprio il bronzo degli 800, Oleksandr Odynokov, a imporsi in 12’41″12. Argento a Smirnov (Russia), bronzo a Barmpas (Grecia) e nono posto per Michael Milano.
Si ringraziano per la collaborazione:
Bozana Ostojic – Membro Bureau Executive CMAS e Presidente Federazione Serba Sport Subacquei
Michel Gaunard – Presidente Commissione Nuoto Pinnato CMAS
Roberto Lolli – Direttore di Gara 12th CMAS Finswimming European Junior Championship
Michele Cantalice – TimeKeeping Service OMEGA
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Category: Articoli, Nuoto Pinnato