Protocollo d’intesa sicurezza sub Provincia di Brescia e Fipsas
Fac-simile autoadesivo stampato dall’Ufficio Trasporti Brescia
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E’ stato rinnovato in questi giorni il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione Provinciale di Brescia, La Comunità del Garda e la FIPSAS sezione provinciale di Brescia.
Proseguirà la sperimentazione della nuova boa di segnalazione dei sub in immersione iniziata la scorsa stagione sul lago di Garda.
Le caratteristiche della nuova boa, ormai comunemente definita ad alta visibilità sono:
– pvc di colore rosso o arancione
– galleggiante alto cm 22, diametro cm 35, volume 20 litri
– bandiera di subacqueo in immersione rossa con banda diagonale bianca, semirigida di dimensioni 32 cm x 25 cm, asta bandiera di misura variabile tra 90 cm e 105 cm.
Le parti si sono impegnate a proseguire la sperimentazione della nuova boa ad alta visibilità con una campagna informativa volta a promuovere l’utilizzo della nuova boa da parte dei subacquei presso le Federazioni, le Scuole di Sub e gli impianti sportivi, al fine di diffondere una maggiore cultura della sicurezza sia tra i sub che tra gli altri utenti del lago.
Gli organi di vigilanza verranno informati circa le caratteristiche della nuova boa al fine di favorire una loro collaborazione nell’attività di sensibilizzazione e promozione del suo utilizzo.
Verranno presi contatti con le altre province per cercare di uniformare in tutto il Garda le caratteristiche delle boe utilizzate.
Per potenziare l’opera di diffusione dell’utilizzo della nuova boa da parte dei sub, verrà distribuito materiale informativo e pubblicitario presso tutte le parti potenzialmente interessate.
Boa ad alta visibilità
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Nell’ambito del piano di comunicazione predisposto, è stata prevista l’organizzazione di un convegno espressamente dedicato alla sicurezza della navigazione sul Lago di Garda, cui parteciperanno tutte le parti coinvolte e in particolare i gestori degli impianti di alaggio, le associazioni di categoria, i circoli nautici, gli organi di comunicazione (stampa, radio e televisioni locali e regionali).
Inoltre, è prevista la realizzazione e affissione di 1.000 poster raffiguranti la nuova boa e recanti le norme di navigazione stampate in 3 lingue (italiano, tedesco e inglese).
10.000 adesivi raffiguranti la nuova boa, verranno stampati e distribuiti tra gli operatori, con lo scopo di essere applicati sulle plance delle singole imbarcazioni.
Con particolare attenzione verrà effettuato il monitoraggio dell’andamento dell’opera di sensibilizzazione a cura di FIPSAS Brescia, con verifica della risposta sul tema della sicurezza da parte di sub e diportisti.
Parte attiva della gestione dell’iniziativa sulla sicurezza sono il Settore Trasporti Pubblici della Provincia di Brescia, la Sezione Provinciale Fipsas Brescia, La Comunità del Garda.
L’interesse con cui viene ormai seguito e dibattuto il problema “sicurezza subacquei” non è casuale. Gravi lutti hanno colpito negli ultimi anni il mondo della Pesca in Apnea e non solo, con investimenti di subacquei intenti a svolgere la propria attività nel rispetto delle norme di sicurezza previste dalla legge.
Dopo gli ultimi incidenti, visto che le attuali norme di navigazione vengono disattese troppo spesso dai diportisti per mancata conoscenza delle segnalazioni o per distrazione, si è sentita la necessità di intraprendere iniziative concrete in materia di sicurezza.
Nonostante raccomandazioni e incidenti, troppi diportisti che non vedono o non conoscono il segnale di subacqueo in immersione.
Confezione boa ad alta visibilità.
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Da questa esigenza nasce l’iniziativa pilota attuata in Provincia di Brescia: un modello di boa di segnalazione facilmente visibile e riconoscibile e una campagna informativa per raggiungere in modo capillare ogni conduttore di imbarcazione.
La campagna educativa è in atto, si sta effettuando una sperimentazione concreta.
Il problema relativo alla sicurezza dei subacqei in immersione non è un fatto limitato alla navigazione sul Lago di Garda. Ancora oggi, nonostante i passi avanti compiuti nel 2003 grazie ad una circolare del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, la situazione in mare è sicuramente inaccettabile. Basti pensare, infatti, che a fronte di una pesantissima sanzione da 516 a 3096 euro prevista per il sub che non rispetti alla perfezione l’obbligo di segnalazione, la sanzione per i diportisti indisciplinati, vera fonte del pericolo, è di soli 207 euro* e può essere effettivamente irrogata solo nell’improbabile ipotesi in cui la violazione venga rilevata dagli organi di controllo (si tratta di una violazione che si realizza nell’arco di una manciata di secondi e che è quasi sempre seguita dal rapido allontanamento del mezzo nautico coinvolto, difficilmente identificabile dal subacqueo che subisce il mancato rispetto della distanza minima). Certamente, la previsione di sanzioni adeguate consentirebbe di stimolare una maggiore attenzione da parte dei naviganti, troppo spesso colpevolmente distratti e, comunque, difficilmente punibili fino a che non provocano danni concreti.
Sarebbe pertanto auspicabile un ulteriore sollecito al legislatore per la modifica delle disposizioni sanzionatorie nei confronti dei naviganti indisciplinati, in modo da riportare equilibrio in un sistema che si fa beffe dei subacquei, salassando la loro imprudenza senza curarsi di quella di chi, alla guida di un mezzo nautico, mette a repentaglio la loro incolumità.
La FIPSAS ha tutte le carte in regola per intervenire propositivamente con il legislatore ed ottenere un giusto equilibrio tra gli importi e le modalità di comminamento delle sanzioni previste al sub senza boa e ai diportisti indisciplinati.
Per quanto riguarda l’utilizzazione di boe di segnalazione adeguate, la Sez. Provinciale Fipsas di Brescia ha tracciato una strada percorribile di collaborazione e confronto. L’estensione della sperimentazione in atto sul Garda potrà essere di esempio in altre realtà territoriali marine ad alto rischio.
*A distanza di un paio di mesi dalla chiara indicazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto riguardo la distanza minima di navigazione di 100 metri che imbarcazioni a vela e motore debbono mantenere dalle boe segnasub, la Legge di riodino della nautica da diporto n. 172/2003 ha depenalizzato il mancato rispetto delle disposizioni delle CCPP(prima punito dall’art 1231 del Codice della navigazione come reato contravvenzionale) riducendo la sanzione per i diportisti a soli 207 euro (art 37 Legge 50/71 così come modificato dalla L. 172/2003).
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