Una iniziativa lodevole per la sicurezza dei sub
Il poster che verrà affisso su tutto il lago di Garda |
Finalmente qualcuno che pensa alla sicurezza dei sub anziché imporre restrizioni alla nostra bella attività!
Nel maggio del 2003 sul Lago di Garda un subacqueo era stato investito ed ucciso da un motoscafo pirata, nonostante avesse il pallone di segnalazione e pescasse a 20 m dal gommone ancorato con a bordo un amico. E’ solo un caso che questo sia stato il primo incidente che ha visto coinvolto un sub sul lago, dato l’elevatissimo turismo nautico nella stagione che va da maggio a settembre. Sul lago di Garda in estate sfrecciano a 40 nodi barche che potrebbero tranquillamente affrontare la traversata del Mediterraneo, altro che navigare in un lago di 60 km di lunghezza. Barche i cui proprietari (spesso stranieri) non conoscono assolutamente il significato della boa segnasub. Per esperienza personale, posso garantire che ogni stagione, pur adottando tutte le cautele, sono varie le occasioni in cui sono stato “puntato” da motoscafisti incoscienti che non avevano visto il pallone perché impegnati ad ammirare il paesaggio (sic!) o perché ritenevano che la boa fosse una boa di ormeggio (doppio sic!!) .
La Provincia di Brescia, in collaborazione con Palazzo della FIPSAS di Brescia, ha perciò ritenuto che venisse affrontato l’argomento sicurezza per i fruitori del lago. E’ nato così un tavolo di lavoro che ha affrontato l’argomento a 360° e non solo per i sub, in quanto i pericoli sul lago sono molteplici.
Per quanto di nostro interesse, la Provincia ha stilato un protocollo d’intesa con la Comunita’ del Garda e la FIPSAS di Brescia, allegato alla delibera della Giunta Provinciale 152 del 20/04/04, per la sperimentazione di una boa di maggiori dimensioni ( diametro 35 cm, altezza fascia laterale 22 cm, altezza asta porta bandiera da 90 a 105 cm ) dotata della bandiera di segnalazione regolamentare (rossa con striscia bianca) di dimensioni 32 x 25 cm , boa di colore rosso o arancio. Non potendo legiferare in materia, si è solo cercato di dare maggiore visibilita’ alla boa prevista dalla normativa in vigore (quante boe sono visibili a 300 m come prescritto, quando c’e’ il mare o il lago mosso?). Da parte delle associazioni subacquee bresciane, ovviamente, c’è stato un grosso impegno alla diffusione dell’uso di questa boa.
Ma la vera novità è rappresentata dall’impegno profuso dalla Provincia nella campagna di informazione sul significato di questa boa, mediante la stampa di poster, che verranno diffusi su tutto il lago a cura degli operatori turistici, e di un interessantissimo libretto “La navigazione sicura” , a cura di Miriam Lettori, istruttrice nautica del Garda Yachting Charter, che verrà anch’esso distribuito a tutti gli utenti nautici del lago.
Mi sembra che l’argomento (di estremo interesse , come dimostrano anche discussioni sul Forum) sia stato affrontato, forse per la prima volta da una Istituzione, in modo serio e non repressivo. Speriamo che sia di esempio.
Forse ti interessa anche...
Category: Approfondimenti, Articoli, Normativa