Apnea, la scommessa di Rovigno
Il campionissimo russo di nuoto pinnato Sergei Akhapov |
Questo mese torniamo a parlare di apnea agonistica, che sta conoscendo un periodo di grande sviluppo, sicuramente interessante.
A livello internazionale, la CMAS si accinge a celebrare il primo campionato del mondo di Jamp Blu, ed ha approvato l’inserimento di una disciplina indoor, l’apnea dinamica. Le federazioni nazionali aderenti alla Confederazione sono in fermento, e si stanno preparando ad affrontare il mondiale di Rovigno del prossimo settembre: a maggio ci sarà il campionato nazionale francese, a giugno sarà la volta di Spagna e Russia, a settembre toccherà agli italiani. A Rovigno i nostri atleti incontreranno avversari temibili, ma possiamo ben sperare: in campo maschile abbiamo un uomo di punta del calibro di Giuliano Marchi, campione italiano in carica e atleta dalle mille sorprese, sempre positive; in campo femminile, poi, abbiamo una vera fuoriclasse. Monica Barbero è al momento una delle più forti apneiste al mondo nelle discipline che attendono la nazionale. Conviene spendere due parole su questo punto: il mondo agonistico internazionale ufficiale (CMAS) conosce unicamente le discipline di Jamp Blu e apnea dinamica, ed è in queste che bisogna eccellere per veder vincere la nostra Nazionale. Se, in generale, la tendenza è quella di considerare solo costante e statica come indicatori della qualità di un apneista, perché è dal profondismo che nasce l’apnea, in ambito agonistico internazionale l’assetto costante non ha un gran valore, perché non esistono gare CMAS di questa disciplina, ma solo tentativi di record.
L’assetto costante è probabilmente la specialità più amata dagli apneisti e quella che meglio rappresenta l’apnea nell’immaginario collettivo, ma come disciplina agonistica è afflitta da limiti apparentemente insuperabili, almeno per la CMAS. La FIPSAS, probabilmente per rispetto della tradizione, continua ad organizzare una competizione all’anno di assetto costante, con un limite di 65 metri di profondità, ma per gli atleti federali non esiste alcuna possibilità concreta di confrontarsi con apneisti di altre nazioni in competizioni internazionali, proprio perché la CMAS non ne organizza [maggiori informazioni sulla posizione della CMAS verso l’assetto costante sono disponibili in questo articolo]. Per quanto riguarda le competizioni internazionali non ufficiali, come quelle AIDA, il Presidente della CMAS Achille Ferrero ha recentemente chiarito la questione relativa alla possibilità per gli atleti federali di partecipare a competizioni di altri circuiti con queste parole: “In merito alla partecipazione di atleti di Federazioni affiliate a competizioni organizzate al di fuori del controllo della Confederazione, si precisa che quelle non iscritte a Calendario NON sono riconosciute dalla Confederazione. Ne consegue che queste manifestazioni non hanno copertura di alcun genere verso responsabilità oggettive e soggettive ed inoltre, che i risultati conseguiti non possono essere omologati. Si precisa, inoltre, che gli atleti che parteciperanno a manifestazioni non riconosciute saranno segnalati al Bureau Executif per i provvedimenti conseguenti”.
Questa affermazione vale per tutte le discipline della CMAS, apnea compresa, e da questo si deduce che, stando così le cose, l’assetto costante non farà mai parte del mondo agonistico ufficiale.
Dicevamo che al mondiale di Jamp Blu i nostri atleti potranno ben figurare; qualche problema, invece, potrebbe venire dalle gare indoor di dinamica, dove la scuola italiana appare in sensibile ritardo rispetto ad altri paesi. Si tratta, per la verità, di un gap anomalo, che a rigor di logica dovrebbe risultare suscettibile di un rapido colmamento: l’Italia ha tecnici di nuoto pinnato tra i migliori al mondo, ed è da sempre la patria dell’apnea, per questo credo di poter affermare con serenità che il nostro paese non ha nulla da invidiare agli altri. Certo, resta il fatto che le giovani gare di apnea dinamica nazionali devono ancora crescere e svilupparsi, in quanto vi si esprimono misure sensibilmente inferiori a quelle ottenute da alcuni atleti del circuito AIDA, all’interno del quale si sono già superati i 200 metri di distanza. Se si pensa, però, che il campionato regionale delle Marche disputato pochi giorni fa ha visto primeggiare un nome nuovo (Giacomo De Mola) con una misura di poco inferiore a quella con cui Giuliano Marchi ha vinto la scorsa edizione del campionato italiano, nei prossimi mesi è lecito aspettarsi una rapida crescita delle prestazioni medie dei nostri atleti. Per competere con i nuovi apneisti provenienti dal pinnato, che al contrario degli apneisti “puri” sanno utilizzare correttamente la monopinna e conoscono il significato della parola “allenamento”, la FIPSAS doveva adottare delle contromisure: paesi come la Russia o la Cina possono attingere da un parco “pinnatisti” fatto di decine di migliaia di atleti, di conseguenza per primeggiare è necessaria una seria pianificazione, che non lasci nulla al caso. Il settore AS FIPSAS è perfettamente consapevole della situazione, e da tempo ha adottato delle contromisure, la cui efficacia sarà verificata nel mondiale di settembre e (soprattutto) in occasione del campionato Europeo del prossimo anno, che si svolgerà in Spagna o in Italia (la decisione sarà presa nel corso della prossima Assemblea Generale della CMAS, in programma a Roma dal 29 Aprile al 2 Maggio), e che vedrà l’esordio dell’apnea dinamica.
La Federazione ha rivisto lo standard di formazione degli istruttori, inserendo nei programmi l’uso della monopinna; ha effettuato una giusta distinzione tra didattica ed agonismo e, conseguentemente, tra le figure dell’istruttore e quella dell’allenatore; sfruttando le grandi competenze tecniche del settore del nuoto pinnato, poi, ha dato priorità assoluta all’insegnamento dell’uso corretto della monopinna, ancora un’illustre sconosciuta nel nostro ambiente. Gli atleti della nazionale sono seguiti da allenatori, ed hanno un solo obiettivo per l’anno in corso: il mondiale di Rovigno. Il loro programma di allenamento è strutturato in modo da far loro raggiungere il top della forma a settembre, quando dovranno confrontarsi con gli atleti delle altre nazioni, di conseguenza per valutare la loro competitività dovremo necessariamente attendere il campionato nazionale di jamp blu, che si svolgerà sempre a settembre, a ridosso del mondiale. Quello di apnea dinamica di luglio, purtroppo, risulterà poco indicativo, in quanto verrà disputato in un momento in cui gli atleti azzurri sono ancora a due mesi dalla massima forma.
A Rovigno capiremo qualcosa in più sul reale valore dei nostri atleti, ed avremo modo di valutare il lavoro del CT Flavio Mighali e della dirigenza del settore. L’augurio è che i nostri ragazzi possano ben figurare, e che l’Italia possa vincere la scommessa di Rovigno per il bene dell’apnea nazionale e la soddisfazione di tutti i tifosi e gli appassionati: staremo a guardare, tifando i nostri colori con fiducia, e che vinca il migliore!
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Category: Editoriali