XXXIX° Coppa Tergeste 24 ottobre 2004
Il vincitore Paolo Paternello |
Mai come quest’anno si è avuto un ottobre caldo senza bora, con il mare piatto ed una temperatura dell’acqua decisamente troppo alta per far accostare i numerosi branchi di spigole e cefali, che di solito abbondano in questo periodo.
Una giornata nebbiosa e coperta ha accolto i venti concorrenti che si sono dati battaglia in questa ultima finale del campionato, che per molti rappresentava l’ultima possibilità per guadagnarsi la qualificazione ai campionati italiani del 2005. Molti gli atleti assenti, soprattutto coloro che ormai non avevano più chanche di qualifica, dimostrando in questo modo poca sportività, e rischiando di compromettere la gara per mancanza di partecipanti.
Ma veniamo alla gara: sono stati premiati gli atleti che hanno preparato a terra, in quanto i pochi cefali catturati si aggiravano intorno ad un piccolo relitto, mentre gli atleti che hanno concentrato le loro attenzione sugli allevamenti di mitili hanno pagato cara la scelta, perchè là il pesce non c’era proprio. Gli immancabili gronghi hanno fatto da ago della bilancia, premiando chi ne aveva scovato qualcuno in preparazione.
La gara inizia alle 09.20 con i venti atleti che partono a razzo verso le posizioni ritenute migliori. Paolo Paternello si dirige verso Sistiana dove troverà un branco di cefali e riuscirà a catturarne due. Poco più avanti avrà la fortuna di incappare nell’unica spigola catturata nella giornata, ed infine punterà su diversi gronghi, di cui solo due in peso.
Stefano Claut, invece, si dirige verso i filtri nei varchi degli allevamenti dove nei giorni precedenti aveva trovato dei cefali: ne prenderà tre, peccato che soltanto uno risulterà in peso. Oltre ai cefali,in preparazione Stefano aveva segnato diversi gronghi, dei quali ne ritroverà tre, tutti in peso.
Anche Walter Indrigo decide di portarsi nella zona verso Sistiana, dove riuscirà a catturare due cefali e un grongo. Arriviamo ora a Dimitri Zerial, che potremmo definire la rivelazione dell’anno in corso, in quanto, anche per questa selettiva, dà dimostrazione della sua bravura prendendo una bella corvina e una salpa abbondantemente oltre i trecento grammi. Petrina Paolo, dopo una lunga assenza dalle gare di pesca, oggi è tornato in acqua ed ha dimostrato di avere ancora fiuto per il pesce, catturando un cefalo. Non male per Luce Vincenzo, che rimane a pescare nella zona del piccolo relitto, dove cattura due gronghi. Infine, abbiamo Mastromauro e Gallinaro, rispettivamente, con un grongo ciascuno. E’ andata decisamente male per due ottimi atleti del Ghisleri: Fonda Maurizio e Valente Riccardo, che con questa scarsa prestazione hanno di fatto compromesso la possibilità di accedere al campionato italiano di seconda categoria.
Alle ore 15.00 avviene la pesatura nella sede della f.i.p.s.a.s. che come al solito scremerà le già poche prede della giornata decretando la seguente classifica:
Piazzamento: Cognome e nome: Società: Prede: Punteggio:
1 Paternello Paolo Leosub – Gradisca 3+2 3896
2 Claut Stefano Ghisleri – Trieste 1+3 2344
3 Indrigo Walter Tergeste – Trieste 2+1 2249
4 Zerial Dimitri Ghisleri – Trieste 2 2044
5 Petrina Paolo ” 1 996
6 Luce Vincenzo Tergeste – Trieste 2 900
7 Mastromauro Rob. Ghisleri – Trieste 1 600
8 Gallinaro Maur. Tergeste – Trieste 1 600
Seguono 12 atleti non classificati
Tante novità in casa Tergeste ed ottima l’organizzazione della gara e della premiazione: la società si è data da fare, procurando premi per gli atleti e per una simpatica estrazione. I premi sono stati messi in palio dalla Seatec e dal laboratorio di mute Idra di Trieste.
Riguardo la classifica per società, vince la “solita” Ghisleri, seconda piazza per il circolo Tergeste e terza per il circolo Leo Sub di Gradisca, che pian piano sta ingranando ed incominciando a imporsi nelle gare di selezione.
Stefano Claut, secondo qualificato |
Interviste ai protagonisti
Paolo Paternello – I° Classificato
Caro Paolo, decisamente un ottima prestazione…
Sì, è andata bene. Oltre alla fortuna, indispensabile in questo sport, sicuramente è servita la preparazione del campo gara, alla quale ho dedicato molto tempo ed impegno. Pensa che il giorno precedente, oltre ai cefali avvistati più volte in preparazione, avevo segnato ben undici gronghi. Comunque, sono un po’ dispiaciuto, perché di cefali ne avrei catturati sicuramente di più se non ci fosse stato un concorrente che in zona ha sparato ad un grongo, creando non poco trambusto.
Stefano Claut – II° classificato
Questa ottima prestazione ti ha permesso di accedere al campionato di seconda categoria. Come ti senti adesso?
Sicuramente sollevato, speravo in un buon piazzamento anche per la selettiva precedente, ma la fortuna non mi è stata amica, per cui in questa gara ho dato tutto me stesso. L’ho preparata meticolosamente, ma ho notato la scarsità di pesce al libero, per cui ho dedicato anche molto tempo alla ricerca di gronghi. Ne ho trovati diversi, di cui uno veramente grande, circa 8 kg. In gara ho catturato all’aspetto tre cefali in altrettanti branchi, però solo di uno ero certo del peso, mentre gli altri due erano dei dorini al limite, così mi sono dedicato ai gronghi, che erano tutti prede sicure. Uno, purtroppo, l’ho strappato, e successivamente si è spostato nella frana. Non mi sono perso d’animo e così, sfruttando gli ultimi dieci minuti di gara, con ritmo forsennato sono riuscito a scovare un altro grongo ed estrarlo all’ultimo minuto.
Avevo anche le mire di alcuni grossi tordi pavone che ho catturato, ma evidentemente erano troppo magri, infatti il più pesante è arrivato a segnare 2,9 etti.
Indrigo, terzo classificato |
Walter Indrigo – III° classificato
Indrigo ,questa prestazione è da considerare come la zampata del veterano?
Ma… mi stai dando del vecchio? [Indrigo sorride…] Dall’ultima selettiva sono dimagrito cinque chili, questo ottimo -e sottolineo ottimo :) – stato di forma mi ha permesso di essere tra i primi a raggiungere una zona dove stazionava un branco di cefali, che nervosamente entravano e uscivano sotto dei massi. Grazie a un po’ di fortuna ed anche all’esperienza ne ho presi due. Poco più avanti ho scovato un grongo, ed ecco fatto il buon piazzamento.
Dimitri Zerial
Possiamo dire che sei la rivelazione della stagione: seconda selettiva dell’ anno alla quale partecipi, secondo ottimo risultato…
Speravo di prendere qualche bella spigola, e per questo motivo ho fatto aspetti per quasi tutta la gara. Sono stato ripagato dalla tecnica utilizzata, prendendo una salpa ed una corvina di mezzo chilo, quest’ultima sorpresa prima che si intanasse.
Paolo Petrina
Era da molto tempo che non ti si vedeva in gara
E’ quasi un anno che manco dalle gare di pesca,in quanto avevo dei problemi gravi ad un orecchio che non mi permettevano di immergermi. In questa gara ho preso solo un cefalo, ma questo non ha importanza. Sono felice di essere qui con voi a contendermi i pochi pesci della giornata, perché ciò significa che tutto è tornato alla normalità.
Vincenzo Luce
Finalmente due pescioni da portare alla pesatura…
Si tratta soltanto di due gronghi, anche se uno era veramente massiccio. In fase di cattura mi ha dato non pochi problemi, creando non poco trambusto che, a detta di qualcuno, avrebbe provocato lo spostamento di un branco di cefali verso terra. In seguito, nuotando verso Sistiana, sono incappato nel secondo serpentone.
Roberto Mastromauro
Dopo questa prestazione non ti potremo più soprannominare Mastrogrongo… una sola preda, come mai?
Semplice: non ho preparato il campo gara! Anche un primo posto non mi avrebbe consentito di qualificarmi, comunque non ho disertato l’appuntamento perché le competizioni, soprattutto nella pesca in apnea, ti arricchiscono. Magari trovi una zona nuova , oppure noti qual è il comportamento dei pesci con la marea che sta calando, situazione riscontrata domenica durante la competizione. Per questo anno vada così, non fa nulla, per il prossimo ci metteremo più impegno.
Maurizio Gallinaro
Maurizio Gallinaro anche per te una sola preda
Per dirla proprio tutta di pesci ne avevo tre, due gronghi ed un tordo pavone. Un grongo non è andato in peso per poco, per il tordo come tutti sanno perché arrivi a trecento grammi si deve avere una gran dose di fortuna, che il giorno della gara io non ho avuto.
Riccardo Valente
Riccardo, oggi è per te una grossa delusione…
Tenevo tantissimo a questa gara, dato che poteva regalarmi il biglietto di ingresso al campionato di seconda categoria. L’avevo preparata con puntiglio assieme a Stefano Claut, avevo pesce in tana che il giorno della gara ha disertato l’ appuntamento, conoscevo zone dove si aggiravano spigole che in gara erano deserte…
Forse ho sbagliato in preparazione a non cercare più gronghi, con la penuria di pesce di oggi potevano fare la differenza.
Maurizio Fonda
Tu non esci mai dall’acqua se non accompagnato da qualche bella spigola, come mai oggi niente?
Non riuscivo a pescare in profondità perché mi faceva male un orecchio, e di conseguenza non potevo compensare, per cui addio corpi morti, e quindi spigole.
Gli atleti del Ghisleri, prima società classificata |
Peccato che a questa edizione non sia venuto il giornalista de Il Piccolo, sarebbe stata una buona occasione per far capire all’opinione pubblica quale sia l’ impatto ecologico della pesca in apnea sull’ambiente marino. Si poteva evidenziare il magrissimo carniere realizzato da ben venti pescatori in apnea, ed ancora più “divertente” sarebbe stato fare un paragone con il pescato di una “coccia” oppure di una “saccaleva” nello stesso arco di tempo.
Ovviamente, la mancata presenza del rappresentante della stampa non è da imputare alla volontà della testata, ma forse a noi pescatori apneisti, che non ci interessiamo ad informare chi di dovere sulle manifestazioni sportive che facciamo in ambito regionale.
Speriamo che questa considerazione non sia vista come un rimprovero, ma bensì serva da stimolo per ottenere qualcosa di più da noi sportivi che amiamo tanto questa disciplina che, alle volte è ingiustamente criticata.
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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea