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XII Trofeo Ocean Sub Modena

| 3 Marzo 2009 | 0 Comments

Come dire? Credo sia doveroso avvertirvi che chi scrive non è avvezzo a comunicare in stile giornalistico. Se vi aspettate di leggere una fedele cronaca dell’evento sportivo in sé, haimè, avete sbagliato pagina.
..niente ‘clic’..siete ancora qui?!..benissimo, questo significa che sapete apprezzare le novità.
Tempo fa Peppe (Meduri, meglio noto come Pepu) mi confessa di non saper resistere alla tentazione di leggere a terzi, in primis alla dolcissima Gabri (la moglie, santa donna!) i messaggi telefonici che gli invio. Li definisce spassosi, mai monotoni ma soprattutto incredibilmente lunghi e dettagliati, quasi romanzeschi… ragazzi: se a dirlo è il nostro Peppe… un oratore con fiocchi e controfiocchi.. gli dovete credere!
Questa premessa mi permette di spiegare come io sia approdata fin qui. Nasce infatti da lui l’idea di scrivere ‘a modo mio’ qualche riga che parli della prima gara selettiva del campionato di tiro al bersaglio subacqueo.

No al doping!

Simpatica coincidenza, è l’OCEAN SUB di Modena a varare il 25 gennaio le competizioni del nuovo anno, dopo aver ospitato ad ottobre la finale del campionato italiano.
Dall’arrivo nel piazzale antistante la piscina, all’ingresso alle vasche, ho l’interessante sensazione di essere vittima di un deja vu. A differenza del 25 ottobre, però, mancano all’appello un sacco di atleti.
Lasciatemi spendere una parola di vena nostalgica circa l’emozione che mi ha regalato la prima partecipazione ad una finale di campionato: bella, bellissima esperienza da un punto di vista umano ancor prima che sportivo!
Beh, oggi non siamo in molti, ma il clima è ugualmente piacevole. Si approfitta dei primi minuti per prendere posto a bordo vasca, per formalizzare le iscrizioni degli atleti e soprattutto per salutare tutti, ma proprio tutti! E’ questo il bello! Chi più, chi meno, ognuno sente la carica o magari l’emozione della competizione, eppure, senza sembrare a tutti i costi “buonista”, nell’ambiente del tiro subacqueo si può ancora respirare un clima disteso, per molti versi “amichevole”, perché di fondo il fattore che accomuna gli atleti in gara è la voglia e la capacità di vivere questo sport con divertimento. Senza nulla togliere all’aspirazione ovvia al continuo miglioramento, nonché alla vittoria, che naturalmente caratterizza ogni agonista, fortunatamente è l’aspetto ludico a farla da padrone, tanto in acqua quanto a bordo vasca.

Siate gentili, concedetemi un’altra personale aggiunta… speriamo davvero che questo sport non resti in ‘sordina’, ma contagi un numero sempre crescente di appassionati.
A tal proposito, tanto di cappello a Roberto Singia e Giuseppe Meduri che, con l’aiuto di molti volontari, stanno tuttora divulgando la conoscenza del tiro subacqueo, mietendo un numero sempre crescente di nuove “vittime” del fascino di questa disciplina.
Ma auguriamoci soprattutto che il Tiro Subacqueo, pur crescendo, possa vantarsi ancora a lungo d’essere uno sport pulito e ci permetta così di ricavarne anzitutto del buon, sano divertimento!
E qui cade a puntino una simpatica pseudo-locandina oggetto di uno dei miei giocosi messaggi indirizzati a Peppe… che sia purissima acqua di fonte?! non ne vogliamo dubitare… sarebbe però interessante leggerne l’etichetta alla voce ANALISI CHIMICA, soprattutto per comprendere le caratteristiche del RESIDUO FISSO A 180°C… lì dentro viene da pensare che la solitaria particella di sodio se la stia spassando alla grande! altro che annoiarsi…

Il podio del tiro libero maschile: Robero Singia, Giuseppe Meduri, Oreste Vacondio

Tutte le sessioni di gara si svolgono con la massima fluidità, a dimostrare soprattutto l’elevato grado di organizzazione della società che ci ospita. Atleti e collaboratori dell’Ocean Sub di Modena possono infatti vantare d’aver raggiunto la XII edizione del loro trofeo. Le due prove del tiro libero maschile vedono la necessità di disputare uno spareggio per il terzo posto tra Mosca Nicola (SUB CLUB BRESCIA) e Vacondio Oreste (N.S.MODENA BRUNO LOSCHI) che hanno totalizzato 3350 punti. Questo tipo di confronto direttissimo richiama solitamente l’attenzione di tutti quanti gli atleti. Anche in questo caso, infatti, i nostri sguardi sono polarizzati dai due contendenti già schierati sulla linea di partenza; dal più distratto al più concentrato, la curiosità la fa da padrona e diventa persino automatico passare da ‘avversari’ a veri e propri tifosi.
Anch’io mi lascio andare a qualche incitazione volta a galvanizzare il giovane e bravissimo Nicola… ragazzo schivo, capace e fortemente motivato che, nonostante le difficoltà incontrate per reperire vicino al luogo in cui vive uno ‘spazio acqua’ per i propri allenamenti, ha saputo ottenere in breve tempo risultati incredibili.

Meno dieci… cinque… quattro… tre… due… uno
Eccoli, soli con il loro bersaglio, concentrati, determinati. 5 colpi per provare a dare il meglio. 5 colpi per restare sul podio.
Tornano. E’ fatta! Escono dall’acqua per raggiungere il banco dove il giudice di gara Pierino Baccolini, vecchia conoscenza delle gare di Pesca in Apnea come Giudice Nazionale, al suo esordio nel Tiro Sub, assegnerà loro i punteggi. Già mentre si avvicinano al verdetto finale, l’espressione dei loro volti lascia trapelare quello che si aspettano di vedere sul foglio del bersaglio. Un vociare serpeggia tra il pubblico di atleti. Vacondio si gira ed accenna un sorriso compiaciuto a chi lo interroga con curiosità crescente. Lui non risponde, ma il vociare si fa nitido. Qualcuno scandisce un “2100”! Cavolo che botta! Per Nicola il terzo gradino del podio si fa improvvisamente alto, altissimo… non più raggiungibile… L’esperienza del veterano ha avuto la meglio sulla freschezza di chi ha da poco esordito.

Le staffette si preparano … in ogni modo

E’ la volta della Staffetta per Società. Disciplina che somma a ciò che costituisce il Tiro Libero le variabili del percorso in apnea e l’avvicendamento a turno di due o tre atleti. Neanche a dirlo, questo non fa che aggiungere pepe alla competizione. Maggiore è la difficoltà di esecuzione, crescente è la soddisfazione nella pratica della disciplina stessa. Anche questo sarà un podio per nulla scontato, grazie ad un sorprendente exploit degli atleti del GOGGLER CLUB Romano Salvatore e Casali Alberto che conquistano un meritato argento.
Ad un osservatore attento, del resto, non poteva certo sfuggire sin dalle prime battute del consueto briefing pre-gara, l’OBIETTIVO primario di questa determinata coppia di simpaticissimi atleti.
Sarà anche la cinica legge della giungla… ma lo sappiamo… il fine molto spesso giustifica i mezzi … Ecco perché, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano ad “assaltare il podio” con gli atleti del SUB CLUB BRESCIA in testa con 1935 punti, i portentosi inseguitori del GOGGLER CLUB MILANO (Peppe, speriamo non ti raggiungano! la gestualità eloquente non lascia adito ad ottimistiche interpretazioni personali) che colorano d’argento i loro 1591 punti; seguono paradossalmente in ‘anticipo’ di ben 21 secondi gli atleti dell’EUROPA SPORTING CLUB con i loro 1554 punti.

Finalmente è l’ora della disciplina principe del Tiro Subacqueo: il Biathlon.
Qui il divario tra chi ‘ci prova’ e chi fa più che mai ‘sul serio’ è palpabile. Infatti è molto apprezzata già dalla prima sperimentazione, la soluzione di accorpare nelle medesime batterie gli atleti più performanti, che normalmente si sfidano per ultimi, come dire… dulcis in fundo. Ci guadagna soprattutto la resa a livello di spettacolarità, proprio come si diceva circa la pratica degli spareggi, visto che lo spettatore gode con la massima immediatezza e trasparenza dello scontro diretto tra i migliori. Quanto più si fa impalpabile il divario delle performance tra i primi e coloro che per un soffio mancano il podio, tanto più cresce la voglia di rivalsa, così che ad ogni nuovo appuntamento c’è chi tenta di superare se stesso… e lo spettatore non è mai pago.

Il podio delle staffette: Sub Club Brescia, Goggler Milano, Europa Sporting Club

La regola non perdona. Il podio è la nostra terra promessa, ma avara di accoglienza… e di cotanto dispiegamento di forze, si sa, soltanto 3 saranno i fortunati. Diciamo pure i migliori, non vorrei qualcuno pensasse che la citazione ‘fortunati’ sminuisca il valore della vittoria.
La prestazione di ognuno va inesorabilmente a completare la graduatoria dei risultati. Ormai anche questa pagina della storia di oggi è stata scritta: abbiamo il podio.
Vince Marchionni Luca APN BLU MARE (5 tiri validi, 111 secondi), secondo Bertarelli Raffaele NUOTO SUB VIGNOLA (5 tiri, 140 secondi) e terzo Meduri Giuseppe SUB CLUB BRESCIA (4 tiri, 95 secondi).

Vi state chiedendo che ne è stato delle “signore” del Tiro Subacqueo? Ci stavo appunto arrivando. L’unico accenno degno di menzione per ciò che concerne il Biathlon femminile, riguarda l’inaugurazione ufficiale dell’era dell’oleopneumatico “in rosa”. Pur senza una preventiva preparazione atletica specifica per l’utilizzo dello stesso, che stravolge di fatto quelli che sono i tempi di recupero lunghissimi previsti con l’utilizzo dell’arbalete, che tanto fanno comodo per ossigenare i tessuti tra un pecorso e l’altro, mi sono infatti proposta di rompere il ghiaccio della titubanza che fino ad ora ha tenuto le donne un passo indietro rispetto ai ‘maschietti’.
Il divario tra le due categorie, è scontato, rimane enorme ma non insuperabile da quando si inizierà a competere di nome e di fatto “ad armi pari”. Per dovere di cronaca devo aggiungere che la gara di questa disciplina mi ha vista purtroppo come unica partecipante, annullando pertanto il significato stesso della competizione, che di fatto si è ridimensionata al puro raffronto personale con la novità dell’oleopneumatico.

Qualche soddisfazione in più l’ha offerta invece il Tiro Libero femminile. Anche questa disciplina risente molto della penuria di atlete in competizione, ma quantomeno risulta meno utopistico per le stesse mettersi in discussione in un’ipotetica classifica mista uomini-donne. Giusto per non sedere sugli allori, rischio quanto mai reale se ci si dovesse limitare ad osservare i risultati personali di ognuna, nell’ottica ristretta della propria categoria. Buttare l’occhio sulla classifica maschile, è ovvio, non basta a stravolgere i risultati della nostra, ma personalmente credo sia un passaggio obbligato per trovare maggiori stimoli e tentare, perché no, di spostare un passo più in là la linea di confine entro la quale ci stiamo, per ora, muovendo.

Qualcuno l’ha detto e altri ci hanno così fortemente creduto da riuscire a dimostrarlo: VOLERE E’ POTERE. La strada è tutta da percorrere e le qui presenti signore sembrano ben disposte a mettere da parte ‘i tacchi alti’ ed iniziare il viaggio!!!
Concludiamo con i nostri auguri a Silvia Bartolacelli, per un rapido recupero della distorsione che l’ha tenuta lontana da questo trofeo, ci darà la ‘paga’ alla prossima occasione!

Il podio del tiro libero femminile: Marusca Marini, Paola Violi, Debora Turelli

Tiro Libero Femminile
MARUSCA MARINI Amici Apnea (Bg) 3350 (*)
PAOLA VIOLI Ocean Sub Modena 2850
DEBORA TURELLI Europa Sportig Club (Bs)2550
INCORONATA RAMUNNO Ocean Sub Modena 2247

* – nuovo record femminile italiano di Tiro Libero

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