Verso il mondiale: tra conferme e incertezze
Isla de Margarita, Venezuela – All’hotel Portofino, base logistica del Campionato Mondiale, fervono gli ultimi preparativi per la competizione ormai alle porte.
Mentre gli atleti continuano ad uscire in mare per sfruttare ogni ora a disposizione, nella hall dell’albergo si susseguono capitani e accompagnatori delle delegazioni dei numerosi paesi partecipanti, con l’unica defezione della Bulgaria.
Dalla viva voce di Marco Bardi abbiamo saputo che le condizioni riscontrate in questi ultimi giorni sono molto diverse da quelle avute nel corso dei sopralluoghi effettuati nei mesi precedenti.
In particolare la forte corrente, che era stata protagonista indiscussa, è praticamente assente e con essa anche i pelagici che molti si aspettavano potessero essere le prede più comuni.
Inoltre la confusione che si crea in acqua, quando numerosi concorrenti si trovano a competere fianco a fianco, infastidisce ancora di più i pesci di passo.
Altro fattore che influenzerà la competizione è l’acqua molto torbida tanto da impedire il ritrovamento dei sommi isolati intorno ai quali ci si potrebbe imbattere in qualche pesce in caccia.
Nella perlustrazione di ieri, ad esempio, la squadra greca, ha effettuato oltre 50 tuffi senza riuscire a trovare la roccia segnata.
Si prevede quindi che, per i giorni della gara, sarà necessario un drastico cambiamento di strategia, passando dalla ricerca di grosse prede in acqua libera ad una tecnica più simile a quella adottata per l’ultimo mondiale: pesci più piccoli nella schiuma oceanica.
Con queste premesse, ci ha confidato ancora Bardi, le armi molto potenti potrebbero non essere utilizzate a vantaggio di fucili più corti e maneggevoli.
In queste condizioni tutto si rimescola e alcune previsioni, che alla vigilia sembravano quasi certezze, dovranno essere necessariamente riviste.
Il numero degli atleti, in grado di lottare per la vittoria o per un ottimo piazzamento, si è allargato notevolmente così come quello delle nazionali che potrebbero ritrovarsi in testa alla classifica a squadre.
Infatti, sempre dalle parole di Bardi, rispetto al mondiale disputato a Tahiti nel 2000, l’ultimo cui il capitano della Nazionale ha partecipato in prima persona, il livello medio degli agonisti, sia dal punto di vista tecnico che atletico, è cresciuto moltissimo.
Concludiamo con una informazione avuta da un atleta della nazionale turca che ci ha detto che è facile incontrare branchi molto numerosi di barracuda ma difficilmente si trovano, tra parecchie decine di esemplari, pesci che superino il peso minimo che, per questa specie, è di 5 chili.
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