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Trofeo Internazionale del Mediterraneo a Cagliari

| 22 Dicembre 2005 | 0 Comments

Gli spagnoli, vincitori del Trofeo C.M.A.S., di fronte al loro carniere

A distanza di quattro anni dall’Europeo di Arbatax del 2001, ultima competizione ufficiale C.M.A.S. disputata in Sardegna, sabato 10 dicembre le acque del Golfo di Cagliari hanno avuto l’onore di ospitare il Trofeo Internazionale del Mediterraneo, gara a coppie cui hanno preso parte 10 equipaggi in rappresentanza di ben 7 nazioni diverse:

Italia A con Sandro Mancia e Roberto Praiola.
Italia B con Fabio Antonini e Massimiliano Barteloni.
Italia C con Gaio Trambusti e Daniele Petrollini.
Spagna con José Viña Menéndez e Javier Antonio Amores Campana.
Portogallo con Carlos Osorio e Antonio Silva.
Francia con Mille Cristian e Lafont Mickaèl.
Slovenia con Robert Podgorsek e Peter Valencic
San Marino con Domenico Macaluso e Aldo Babboni.
Finlandia con Matti Pyykkò e Mirko Nurmi.
Sardegna con Sandro Fragiacomo e Luca La Brocca.
Bulgaria assente a causa di contrattempi alla frontiera.

Barteloni e Antonini classificatisi secondi

L’organizzazione era nelle mani dell’efficiente Gruppo Sportivo Albatros, cui vanno i nostri auguri: nel 2005, infatti, il sodalizio cagliaritano ha festeggiato il ventennale della sua costituzione.

Il regolamento della manifestazione consentiva 10 catture per ogni specie; il peso minimo era fissato in 400 grammi, mentre gronghi e murene di almeno 2000 grammi valevano 400 punti. La cattura della cernia non era consentita, mentre gli spostamenti in gommone erano liberi per tutte e sei le ore di gara. Per ogni altro aspetto il riferimento era rappresentato dal regolamento ufficiale C.M.A.S. per le competizioni internazionali.Le squadre erano composte da due pescatori più un barcaiolo.

Il campo di gara era molto esteso, in quanto andava da Capo Sant’Elia, ad ovest, fino alla secca di Torre delle Stelle ad est (circa 9 miglia in totale). L’estensione dello specchio di mare pescabile era però un’arma a doppio taglio, perché se da un lato ha concesso agli atleti in gara un notevole ventaglio di possibili tattiche e zone di gara, dall’altro ha reso di fatto impossibile una completa e capillare esplorazione dei fondali durante la preparazione.

Di questo fatto devono aver tenuto conto gli organizzatissimi spagnoli, dato che hanno sfruttato pienamente tutti i giorni di perlustrazione consentiti dal regolamento, decidendo di entrare in acqua fin dal lunedì precedente la gara.
Sicuramente anche questa felice scelta tattica, unitamente alle doti tecniche di Viña e Amores, ha contribuito a far conquistare loro la prima posizione in classifica davanti ai ben 4 equipaggi italiani presenti, che hanno comunque ben figurato occupando le piazze dalla seconda alla quinta.

Fragiacomo e Luca La Brocca col loro carniere

Le condizioni meteorologiche erano caratterizzate da un cielo che si faceva sempre più plumbeo man mano che passavano le ore, fino a regalare abbondante pioggia, soprattutto durante la pesatura e le premiazioni, che purtroppo si sono svolte all’aperto. È un peccato che il tempo non sia stato clemente, perché la manifestazione avrebbe senz’altro meritato una cornice di pubblico migliore.
Il vento, invece, era debole e non ha tormentato il mare che, pur registrando temperature abbastanza basse, presentava una buona visibilità, specialmente sui versanti centrale e orientale del campo gara.

Il giudice di gara Alberto Sechi ha dato il via alla gara alle 8:45 e i dieci gommoni si sono subito diretti verso i segnali trovati in preparazione.
La maggior parte delle squadre ha scelto di pescare nella zona centrale del campo di gara, nelle strisciate di roccia denominate ‘I Graniti’ dai pescatori locali, e solo l’equipaggio sardo, composto da Luca La Brocca e Sandro Fragiacomo, si è indirizzato nella zona ovest del campo di gara, dove ha costruito la maggior parte del proprio carniere.

Le catture si sono distribuite abbastanza uniformemente durante l’arco di tempo a disposizione degli agonisti, ma si è subito notato che gli equipaggi italiani e quello spagnolo avevano un marcia in più rispetto agli altri.

Quarto posto per Petrollini e Trambusti

Infatti, già a tre ore dall’inizio delle ostilità i sardi dell’Albatros si posizionavano virtualmente in testa alla classifica, potendo vantare un carniere di 6 esemplari fra tordi e saraghi catturati nelle acque antistanti Capo Sant’Elia.

Anche il team B dell’Italia, con Antonini e il cagliaritano Barteloni, aveva un buon carniere di pesce bianco, mentre Italia C con Petrollini e Trambusti era ancora ferma a tre prede.

Gli esponenti della nazionale di San Marino hanno pagato cara la scarsa conoscenza del campo di gara, riuscendo a portare al peso solo due pesci validi così come gli sloveni, che si sono visti scartare numerose prede sottopeso.
I finlandesi, invece, nonostante le scontate differenze tra il mare nordico ed il Mediterraneo, sono riusciti a conquistare l’ottava posizione con 4 prede valide e 4.550 punti.

Proseguendo la perlustrazione del campo gara finalmente incontriamo i portoghesi, che però hanno solo quattro prede al loro attivo tra corvine e tordi.
Gli spagnoli, da parte loro, ci dicono di avere catturato solo pochi saraghi e tordi, ma non abbiamo la possibilità di vedere il carniere.
Gli altri italiani, Mancia e Praiola, stanno inanellando un buon numero di tordi e qualche sarago, anche se le prede non sembrano molto grandi rispetto a quelle di altri concorrenti con lo stesso numero di catture.
Incontriamo poi i francesi, che ci fanno intendere di avere catturato saraghi e tordi ma non sono sicuri che siano in peso; dovranno darsi da fare per non restare troppo indietro.

Mancia e Praiola si piazzano al quinto posto in classifica (sullo sfondo gli spagnoli)

I concorrenti sono ormai sparsi sul campo di gara e, vista la sua vastità, occorre tempo per concludere il giro.

Quando incontriamo nuovamente gli atleti della squadra locale notiamo che hanno rimpinguato il già ricco carniere composto da saraghi, tordi, corvine e capponi e sembrano decisamente in lizza per una delle prime tre posizioni.

Prima di concludere la perlustrazione incrociamo gli italiani che compongono gli altri 3 team in gara e tutti sembrano decisamente in corsa per la vittoria finale: bei saraghi, numerosi tordi e qualche cappone compongono i loro carnieri.
Anticipiamo quindi il rientro al porto per presenziare alla consegna dei carnieri e notiamo che i pesci mostrati dagli spagnoli non sembrano sufficienti a garantire loro la possibilità di concorrere per la vittoria. Impressione quanto mai errata, perché al momento della pesatura ci sorprenderanno.

Dopo una breve attesa ecco che le nazionali in gara, i capitani e lo scarso pubblico accorso sfidano la fastidiosa pioggia per assistere alle operazioni di pesatura.
Uno dei primi carnieri ad essere controllato è quello di Petrollini e Trambusti: 14 prede valide, 5 specie per un totale di 14.845 punti. Seguono i portoghesi, che con 5 pesci di due differenti specie ottengono 5.620 punti.
È poi il turno dei francesi Mille e Lafont che, con un carniere composto da 5 prede più un grongo, totalizzano 6.215 punti.

Mura e Piras con l’inusuale pesce castagna caturato domenica

Vengono poi pesate le prede catturate dalla coppia Mancia-Praiola: la bilancia riconosce 13 prede valide di 3 specie differenti, per un totale di 12.738 punti.
La ribalta è ora per Barteloni ed Antonini. Per loro ci sono ben 16 prede valide di 3 specie differenti che consentono alla squadra di guadagnare 18.328 punti. Al momento sono primi in classifica davanti all’equipaggio Italia C.

Vengono quindi chiamati gli atleti spagnoli e, purtroppo per gli altri, ci accorgiamo solo in questo momento che i pesci da loro mostrati al rientro erano solo una parte di quelli effettivamente catturati. Molte prede, infatti, erano rimaste nel sacco dandoci l’illusione di un carniere più povero di quello effettivamente messo insieme. Viña e Amores superano tutti: portano al peso ben 30 pesci di cui 20, di 3 specie diverse, sono considerati validi. Il tutto per ben 21.054 punti, che li proiettano direttamente in cima alla classifica. Pubblico ed avversari applaudono sportivamente.

Le attese sono ormai riposte nell’equipaggio locale, ma il carniere di La Brocca e Fragiacomo, per quanto rispettabile, non sembra poter competere con quello spagnolo. Per loro c’è la terza posizione, a meno di mille punti dai secondi, grazie a 17 prede di 3 specie diverse.

La classifica si completa con i finlandesi all’ottavo posto con 4.550 punti, gli sloveni al nono con 3.370 punti e San Marino in coda con 2.556 punti.

La pioggia, purtroppo, non dà tregua e la cerimonia di premiazione viene effettuata in tutta fretta. Gli organizzatori possono comunque ritenersi soddisfatti per l’andamento della gara e per la buona affluenza di rappresentative nazionali.

Siddi e Ceccarini, terzi classificati nel trofeo promozionale

L’appuntamento col trofeo internazionale del Mediterraneo è quindi rinnovato all’anno prossimo, ma per alcuni atleti i saluti sono rimandati, perché il fine settimana agonistico prevede un piacevole seguito nella giornata di domenica con una gara promozionale ‘open’.

La formula di questa gara prevedeva la partecipazione libera per chiunque (previa regolarizzazione della posizione federale e sanitaria) e infatti nel capo gara, quasi uguale a quello del sabato, si sono affrontati numerosi equipaggi composti da pescatori locali ed altri formati da alcuni atleti della nazionale italiana che hanno scelto di prolungare la permanenza in Sardegna.

Anche il regolamento era speciale, in quanto il peso minimo delle prede era fissato in 300 grammi ed era consentita una sola cernia del peso minimo di 5kg per ciascun equipaggio. L’utilizzo del gommone per gli spostamenti era libero.
Il golfo, rispetto al sabato, presentava acqua ancora più fredda e una visibilità leggermente ridotta, ma ancora decisamente buona.

Alcuni atleti hanno manifestato qualche dubbio sull’opportunità di gareggiare dopo le rappresentative nazionali, paventando forse l’impoverimento delle tane da loro conosciute, ma alla fine della gara sono emersi comunque dei bei carnieri, rendendo evidente che i più bravi sono comunque stati in grado di spuntarla sugli avversari nonostante parte del fondale fosse già stato battuto il giorno precedente.

Antonini e Praiola col carniere vincente del trofeo promozionale

Alla partenza i gommoni dei concorrenti si sono subito distribuiti lungo il campo gara che, a differenza del giorno prima, si fermava a Torre delle Stelle escludendo l’omonima secca, e tutti gli equipaggi hanno effettivamente pescato senza pressanti marcature da parte degli avversari. C’è stato chi ha deciso di battere le batimetriche superiori ai venti metri per quasi tutta la gara, come la coppia Petrollini-Barteloni, ma la maggior parte è rimasta in acqua più bassa.

Diciamo subito che gli atleti in evidenza nel trofeo internazionale sono gli stessi che, anche se a coppie rimaneggiate, hanno primeggiato pure in quest’occasione.

Antonini e Praiola hanno infatti vinto il Trofeo Provincia di Cagliari con 18 prede ed un totale di 15.586 punti. L’altra inedita formazione composta da Barteloni e da Petrollini, con 15 prede valide valevoli 12.858 punti ha battuto sul filo di lana l’accoppiata Ceccarini-Siddi di appena 525 punti e con lo stesso numero di prede valide.

La cronaca della gara registra anche due episodi curiosi: la perdita in mare di una pinna da parte di Andrea Picciau a circa un’ora dal termine della gara (situazione recuperata in extremis grazie ad un fortunoso prestito di una coppia di pinne da parte del sottoscritto) e l’eccezionale cattura di un bel pesce castagna di quasi 4Kg da parte dell’atleta Bruno Mura del Corallo Sub di Alghero. Da notare che si tratta di un pesce che vive solitamente a grosse profondità, ma che in questa occasione si è fatto soprendere nella schiuma!

Chiudono la manifestazione la cerimonia di premiazione, finalmente sotto il sole, un breve discorso delle autorità cittadine intervenute e un provvidenziale pasto caldo offerto dagli organizzatori.

I pesci catturati nelle gare sono stati devoluti in beneficienza alla Casa di Riposo Vittorio Emanuele di Cagliari.

CLASSIFICHE

Trofeo del Mediterraneo CMAS (formato PDF)

Trofeo promozionale Provincia di Cagliari (formato excel)

Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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