Tonno Rosso 2020: dal 18 Luglio STOP Anticipato alla Pesca Sportiva e Ricreativa
Come un fulmine a ciel sereno, addirittura con quasi 20 giorni di anticipo sulla tempistica dello scorso anno, è stata inaspettatamente decretata la chiusura anticipata della pesca sportiva- ricreativa al Tonno Rosso per la stagione 2020.
Nonostante quasi 1 tonnellata e mezzo in più rispetto alla quota dello scorso anno (21,50 rispetto a 20,23), quest’anno si è raggiunto il record negativo con sole 4 settimane di pesca, a fronte della 16 teoricamente concesse.
Mai prima d’ora si era vista una chiusura tanto anticipata, “merito” probabilmente dei lunghi mesi di lockdown che hanno fatto collassare il mercato legato alla filera professionale che, probabilmente, ha concentrato tutti i suoi sforzi subito dopo la riapertura. E poichè il contingente riservato alla pesca sportiva non è eslcusivo, è facile intuire perchè si sia esaurito in così poco tempo.
Stavolta è anche irrituale la tempistica di entrata in vigore del provvedimento. Fino allo scorso anno, la misura era operativa “a decorrere dalla data di affissione del presente provvedimento all’albo delle Autorità Marittime” che, in genere, erano obbligate a provvedere entro le 8:00 del giorno successivo all’invio del decreto direttoriale.
Questa volta invece si è scelto di utilizzare come termine di entrata in vigore del provvedimento, “il giorno stesso della sua pubblicazione sul sito webistituzionaledell’Amministrazione”. Quindi, la campagna di pesca sportivo-ricreativa al Tonno Rosso per il 2020 si è chiusa tassativamente ieri, 18 luglio 2020 come stabilito dal decreto direttoriale n. 9010663.
La pesca sportiva e ricreativa al pregiato tunnide potrà tuttavia proseguire, fino a fine dicembre, con la tecnica del “catch & realese”, ma con precise limitazioni rispetto allo scorso anno.
Infatti, come specificato dall’art. 2 “Fino al 31 dicembre 2020, restano consentite le sole manifestazioni di pesca sportiva, riconosciute in ambito CONI, afferenti alle competizioni e/o gli allenamenti ad essi finalizzati, che prevedono il prelievo di detta risorsa, unicamente mediante la modalità del “catch/release”.
Si ricorda quindi che, a decorrere da ieri, la cattura, la detenzione e lo sbarco del tonno rosso sono attività vietate e punite con sanzioni pesanti, che però dopo la riforma del 2019 sono state praticamente dimezzate.
Quest’anno più che gli anni scorsi, la quasi totalità dei titolari delle oltre 6000 licenze di pesca sportiva al tonno rosso, saranno purtroppo costretti a rimanere a bocca asciutta.
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