Tomasi in apnea sotto il ghiaccio a rana subacquea per 86 metri
comunicato – Oltre che pluri-primatista mondiale di apnea dinamica e fresco vincitore del titolo italiano, Michele Tomasi è anche un atleta’ da brivido. L’atleta quarantaquattrenne di Calceranica, in forza al club Rane Nere di Trento, si è immerso questa mattina sotto la superficie gelata del Lago di Serraia, in occasione della manifestazione Parasub 2009, seguendo un cavo guida posizionato a due metri di profondità. Con la muta e senza pinne, nell’acqua ad una temperatura di 4° circa, ha percorso 83 metri: una misura che va a superare di gran lunga i 43 metri da lui precedentemente stabiliti. [Nota della Redazione di AM – Consci dell’incertezza che regna nelle specialità non ufficiali, precisiamo che da quanto ci risulta il limite di 43 metri a rana subacquea sotto il ghiaccio era stato stabilito da Leonardo D’Imporzano il 28 febbraio 2008 nel lago Smeraldo]
«L’emozione è indescrivibile ‘ ha commentato una volta uscito dall’acqua ‘ è andato tutto bene e non ho avuto alcun tipo di problema. Non voglio considerare questa prestazione alla stregua di un record, in quanto non ci sono competizioni nazionali o mondiali che possano determinare una classifica ufficiale. Si tratta piuttosto di una prestazione in condizioni estreme, che ho voluto intraprendere per me stesso e per valutare le reazioni del mio fisico in una tale situazione, appoggiato da un team di esperti». L’iniziativa si è infatti svolta in collaborazione con l’Istituto di Medicina del Soccorso di Roma che ha curato tutta la parte medico – scientifica di ricerca. Per l’esattezza, l’impresa di Tomasi è servita anche a raccogliere importanti e precisi dati sullo stress psico-fisico di un individuo, come la risposta del cuore e del sistema endocrino in situazioni e ambienti estremi. Michele Tomasi, lo scorso martedì, si era inoltre recato a Roma, al Centro di Medicina dello Sport diretto dal Prof. Paolo Zeppilli e al Day Hospital di Chirurgia Endocrina del Policlinico Universitario A. Gemelli, per le valutazioni preliminari a questo record di apnea sotto ai ghiacci.
Ecco nel dettaglio, tutti i controlli medici preliminari effettuati a Roma:
– visita medica generale
– elettrocardiogramma a riposo
– ecocardiogramma
– test da sforzo cardiopolmonare (con valutazione del consumo di ossigeno e della
produzione di acido lattico
– holter nell’arco di 24 ore
– esami ematologici, ematochimici ed emocoagulativi
– ACTH e cortisolo plasmatico
– cortisolo salivare
– raccolta delle urine nelle 24 ore
– profilo psicolologico redatto dalla dott. Stefania Carnevale
Controlli medici al Lago di Serraia, prima della prova:
– misurazione della pressione
– misurazione della saturazione di ossigeno
– esame ECG
– esame Ph urina
– esame Ph saliva
– spirometria
Controlli medici durante la prova:
– esame holter
Controlli medici dopo la prova:
– esami ematologici, ematochimici ed emocoagulativi
– ACTH e cortisolo plasmatico
– cortisolo salivare
– misurazione della pressione
– misurazione della saturazione di ossigeno
– ECG
– Ph urina
– Ph saliva
– spirometria
Alla prova hanno assistito:
– Luca Revelli, chirurgo ricercatore dell’Università Cattolica di Roma, segretario
generale dell’Istituto Medicina del Soccorso (IMS);
– Salvatore Vagnoni, anestesista, rianimatore ricercatore dell’Università Cattolica di
Roma, al fine di concludere la ricerca su “Risposte allo stress del cuore e del sistema
endocrino in situazioni e ambienti estremi”;
– Dott. Giorgio Martini che ha curato i controlli prima e dopo la prova;.
– Fabio Virgilio, istruttore subacqueo Fipsas, Circolo Subacquei Tirreno di Roma.
L’evento è stato organizzato da Braidosub, Rane Nere Sub Trento, Istituto di Medicina del
Soccorso, e dall’APT Altopiano di Piné e Valle di Cembra.
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