The Last Attempt – Il libro di Carlos Serra
Il 12 ottobre del 2002 è una data che ha segnato per sempre l’apnea dei record. In quel giorno, al largo della spiaggia di La Romana, nella Repubblica Dominicana, la giovane Audrey Mestre, campionessa di immersione in apnea e moglie del fuoriclasse cubano Francisco “Pipin” Ferreras, perse la vita nel tentativo di stabilire un nuovo primato assoluto (femminile e maschile) nella specialità “No-Limits”.
Le circostanze dell’incidente lasciarono fin da subito pensare ad evidenti carenze organizzative, ma la sensazione generale era di sgomento e tristezza.
Ricordo molto bene quei momenti, in quanto Apnea Magazine era stata invitata a seguire l’evento da Pipin in persona, e così l’amico e compagno di avventure Alberto Balbi si trovava sul posto: ricordo che mi trovavo a cena da amici quando giunse la fatidica telefonata che avrebbe dovuto annunciarmi l’esito del tentativo: “Giorgio… Audrey non ce l’ha fatta… è morta”.
Nelle prime settimane del dopo incidente, mentre la società IAFD USA ed i suoi soci Carlos Serra e lo stesso Pipin restavano in silenzio, le voci sulle possibile cause dell’incidente rimbalzavano da ogni parte del web: i sommozzatori di assistenza erano del tutto insufficienti a garantire un efficace soccorso, l’assistenza medica era inesistente, il pallone di risalita non si era gonfiato completamente e molte altre cose non erano andate come ci si sarebbe atteso.
L’imbarazzante silenzio dell’IAFD si interruppe dopo 16 settimane, quando fu reso pubblico il Report IAFD sull’incidente, basato sulle risultanze dell’autopsia condotta sul posto da un medico locale e sugli esiti della relazione del dr. Kim McCoy, fisico oceanografo affiliato alla Ocean Sensor’s, la ditta che aveva fornito il computer OS500 D utilizzato da Audrey Mestre per la registrazione dettagliata dei dati di immersione durante il tentativo.
Il report apparve deludente, in quanto concludeva che non un fattore in particolare, ma una combinazione di fattori aveva portato alla morte della giovane Mestre, definita nella relazione come un “evento tragico ma imprevedibile”.
Varie le concause individuate dal report IAFD:
1) il diametro del cavo utilizzato più sottile del solito, unitamente alla zavorra sottodimensionata, avrebbe permesso al cavo dei movimenti laterali nel giorno del tentativo ufficiale, caratterizzato dalla presenza di moto ondoso;
2) si sarebbe scoperto che una boccola di teflon deputata alla riduzione dell’attrito tra slitta e cavo guida era rimasta danneggiata, probabilmente durante un tuffo di allenamento;
3) la combinazione tra cavo, zavorra in cemento sottodimensionata e alettoni posti sulla slitta per evitare la sua cavitazione avrebbe accentuato il movimento del cavo sul fondo ;
4) il pallone non si sarebbe gonfiato a sufficienza secondo il report di McCoy, ma il report IAFD su questo specifico punto escludeva che la bombola fosse vuota e che l’insufficiente quantità d’aria nel pallone potesse aver causato da sola tutti i problemi riscontrati.
La relazione IAFD apparsa su internet nel febbraio del 2003 sembrava l’ultima parola dulla “disgrazia” occorsa alla giovane campionessa francese, e le accuse gravissime dirette a Pipin e Serra dall’ex presidente IAFD Ricardo Hernandez avevano prodotto solo un’azione legale contro Hernandez. Confesso che al tempo pensai che forse non avremmo mai saputo la verità su quell’incidente, né avremmo mai avuto modo di disporre di un resoconto completo dei fatti di quel triste 12 ottobre. Dopo aver letto il libro di Carlos Serra, non ne sono più tanto certo, anzi….
Recensione: The Last Attempt
The Last Attempt è il nuovo libro-verità di Carlos Serra, ex-socio in affari ed ex-amico di Pipin Ferreras, sulla tragica scomparsa di Audrey Mestre. Attualmente disponibile solo in lingua inglese, il libro illustra le risultanze dell’indagine pluriennale condotta personalmente da Serra per fare piena luce sull’incidente costato la vita a Audrey Mestre, un tragico fatto circondato da una fitta cortina di nebbia anche grazie all’apparente reticenza dell’IAFD -di cui Serra era al tempo presidente.
Ho volutamente inserito una premessa che spiegasse il mio personale interesse verso la storia raccontata da Serra in The Last Attempt, perché ho trovato il libro assolutamente compulsivo, ed ho sviluppato una rapida dipendenza alla lettura, una dipendenza che non si è risolta neppure al termine dell’ultima pagina.
Attraverso la descrizione minuziosa degli eventi e dei dialoghi tra i protagonisti di questa saga, Serra dipinge un quadro a tinte cupe ed inquietanti, che svela al mondo uno scenario di miseria umana senza fine, incarnato dal mito del recordismo Pipin. Sin dalle prime pagine del libro, infatti, appare chiaro che il Pipin descritto da Serra è la pessima copia della sua proiezione mediatica degli ultimi lustri: teatrale, macho, megalomane, falso, arrogante, violento, manipolatore, vendicativo e chi più ne ha più ne metta. Per converso, Audrey Mestre appare come una giovane di puri sentimenti, fragile e melanconica, costretta a subire angherie di ogni tipo dall’uomo che pure ha amato con tutta se stessa e che ha vagheggiato a lungo prima ancora di incontrarlo. Una donna con due tentativi di suicidio alle spalle, profondamente infelice, ormai pronta a compiere il passo definitivo e a lasciare quell’uomo così incline ad eccessi di ogni tipo, prepotente e violento.
Insomma: in The Last Attempt non c’è traccia dell’idilliaca fiaba di amore e ossessione descritta da Pipin nel suo libro Nel blu Profondo, tutt’altro. Pipin viene descritto come un personaggio capace di ogni inganno e malizia, un arrogante ed insensibile affetto da megalomania e mitomania, devoto solo agli dei della Santeria e a se stesso; un uomo le cui ombre prevalgono di gran lunga sulle luci, un uomo che si è lasciato alle spalle una lunga serie di incidenti mortali (6 con quello di Audrey) circondati dal più fitto mistero.
Serra arriva ad approfondire il profilo psicologico di Pipin per mettere in evidenza una serie di inquietanti corrispondenze tra il suo modo di essere ed agire e la sindrome di “narcisismo maligno” (Kernberg, 1992), descritta come una situazione psicologica ‘contraddistinta da un senso maligno di onnipotenza e invincibilità, dalla sensazione di impunità, assenza di empatia e senso morale, prevalenza di un vissuto in cui “tutto è fattibile” al fine di soddisfare le proprie pulsioni’ (“Il profilo psicopatologico in criminologia” T. Stingone, F. Arnese, G. Nardi).
Audrey Mestre sorridente – Foto: Alberto Balbi
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Tralasciando tutta una serie di questioni già affrontate nella recente intervista a Serra curata da Alberto Balbi, che vi invito a leggere con grande attenzione, vorrei concentrarmi adesso sulla struttura narrativa di questo volume, sicuramente peculiare.
L’obiettivo di Serra era quello di ricostruire nel dettaglio la sequenza dei fatti, arricchendo la ricostruzione con una serie di antefatti e con l’accurata descrizione del profilo psicologico di Pipin e del suo rapporto con i vari personaggi della vicenda, al fine di determinare con ragionevole certezza cosa sia realmente accaduto in quel tragigo 12 ottobre 2002.
Ne esce un ibrido fra un diario, un romanzo ed il rapporto di un’indagine, estremamente accurato e molto appassionato. Serra si presenta al pubblico come un uomo che in seguito a questa vicenda ha perso tutto, dal lavoro alla famiglia; sostiene che scrivere il libro gli è servito non solo a mantenere fede all’impegno di fare luce sulle cause della morte di Audrey Mestre, ma anche ad agevolare il difficile, forse impossibile processo di guarigione interiore dopo la devastazione portata dalla tragica scomparsa di Audrey.
Carlos Serra non si autoassolve e continua a rimpiangere di non aver impedito che quel tentativo avesse luogo; la sua lealtà malriposta lo ha trascinato in una spirale di eventi più grandi di lui, spingendolo ad assumere posizioni che in un secondo momento si è visto costretto a rinnegare, come nel caso dell’azione legale contro l’ex presidente IAFD Ricardo Hernandez, che sin dai primi giorni del dopo incidente aveva lanciato pesanti accuse verso Pipin e lo stesso Serra, rei, a suo dire, di aver messo in piedi un cover-up in pieno stile per mascherare le carenze della macchina organizzativa.
La sequenza narrativa permette al lettore di ripercorrere la progressiva presa di coscienza di Serra, i cui dubbi si sono lentamente traformati in sospetti e poi in certezze man mano che, con il procedere delle indagini, nuove tessere si aggiungevano al mosaico.
Indipendentemente dalla propensione del lettore ad accordare o meno fiducia all’autore Carlos Serra, The Last Attempt è un libro appassionante e struggente, che offre una testimonianza diretta circa fatti e personaggi del patinato mondo dei record. Ovviamente, nessun libro mai potrà mettere la parola fine a speculazioni e controversie sui fatti di La Romana e sul plurirecordman Pipin Ferreras, accusato di essere un baro persino da Jaques Mayol, ma quest’opera di Serra ha sicuramente un pregio non condiviso con il libro di Pipin e con molti altri scritti provenienti dal mondo dei record: sgombrato il campo da ogni mito, The Last Attempt lascia spazio solo all’umanità vera, quella fatta di sentimenti assortiti come amicizia, rancore, invidia, altruismo, gioia e dolore. Un fatto, questo, che ai miei occhi ne aumenta drammaticamente il tasso di credibilità.
Come sempre, l’ultimo giudizio spetta al lettore, in quanto il quadro ricomposto da Carlos Serra, seppur meticoloso, resta pur sempre circostanziale. In ogni caso, sono grato a Serra per aver avuto il coraggio di scrivere questo libro, perché la sua verità mi ha permesso di arricchire la mia rappresentazione di questa vicenda con un gran numero di elementi di valutazione che senza la sua confessione difficilmente avrei potuto recuperare.
The Last Attempt è un libro che consiglio a tutti, apneisti e non, perché a prescindere da ogni altro aspetto resta una lettura coinvolgente, di quelle che ti fanno far tardi la sera per arrivare alla fine del capitolo. A tutti coloro che tendono ad idolatrare i recordmen di apnea, invece, lo prescriverei come una medicina, due volte al dì dopo i pasti.
Dati dell’opera:
Autore: Carlos Serra
Titolo: The Last Attempt
Editore: XLIBRIS
ISBN: 1-4257-3839-7 / 1-4257-3840-0
Lingua: Al momento disponibile in Inglese
Prezzo: $ 18,69 – $ 28,79 per la versione con copertina rigida
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