Tartaruga Marina, Ferita da un Palamito, Salvata da 2 Pescasub
Due pescatori subacquei, Francesco Scerbo e Francesco Loiacono, si sono resi protagonisti del salvataggio di un grosso esemplare in difficoltà di Caretta Caretta. Nell’occasione i due erano impegnati in una sessione di allenamento in apnea (l’unica attività rimasta ai pescasub locali per godere ancora del mare di casa) all’interno dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, precisamente nello specchio acqueo antistante il castello aragonese.
Tra una discesa e l’altra hanno notato una grossa tartaruga marina, di circa 50 kg, nuotare con evidente difficoltà, quasi a pelo d’acqua. Ad una prima osservazione presentava uno spesso filo di nylon, con tutta probabilità proveniente da un palamito, fuoriuscirle dall’orifizio anale. Con la certezza che il problema dipenda da un amo incastrato chissà dove, i due, con la collaborazione dei loro circoli di appartenenza (Isola Ambiente apnea e Egds Lega Navale Le Castella), allertano il Centro di recupero delle tartarughe di Capo Rizzuto, ai cui volontari che gestiscono la struttura affidano la grande testuggine ferita.
L’AMP che per tante specie marine dovrebbe essere una sorta di santuario, si sta rivelando tutt’altro proprio per le tartarughe marine che, proprio nelle acque off-limits alla pescasub di Capo Rizzuto, continuano ad essere trovate spesso con evidenti ferite da elica o agonizzanti dopo essere incappate nelle ghiotte esche dei palamiti.
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