Subacquatica 2010: ottimi risultati e grandi novita’
La seconda edizione di Subacquatica si è conclusa con un bilancio sicuramente positivo per l’intero Settore Attività Subacquee, che aveva nuovamente puntato su questa formula per la disputa dei campionati italiani di quattro discipline.
Risultati e soddisfazioni sono arrivate sia per quello che riguarda gli aspetti organizzativi della manifestazione e, soprattutto, sotto l’aspetto più strettamente agonistico e sportivo con ben tre record stabiliti nelle varie specialità dell’Apnea e piacevoli novità arrivate dal Tiro al Bersaglio, disciplina che ha dimostrato di essere in buona salute e che ha messo in luce atleti giovani, già in grado di confrontarsi e prevalere contro i nomi più noti.
Due campioni in una sola maglia azzurra ricordando Titanic (Foto S. Rubera)
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Tre giorni intensi di gare, con le piscine coperte del villaggio sportivo GE.TUR. di Lignano brulicanti di atleti impegnati nelle varie competizioni.
Nell’apnea è stata senza dubbio Monica Barbero a conquistarsi, con pieno merito, il ruolo di protagonista assoluta: due medaglie d’oro, con relativo record italiano (114,40 metri nella dinamica senza attrezzi, 184,06 in dinamica) e un argento, battuta solo nella gara di statica da Laura Pianta (5’50’.07) che, con grande autorità, ha mancato solo per una manciata di secondi un altro record italiano.
Questi risultati daranno alla Barbero un’ulteriore iniezione di fiducia; il prossimo Campionato Europeo sarà per lei la migliore occasione per dimostrare anche in campo internazionale, come già fatto al mondiale lo scorso anno, tutte le cose buone che è capace di tirare fuori dal suo bagaglio tecnico ed emotivo.
Michele Tomasi (164,00), nella dinamica senza attrezzi a suon di record italiano, Lorenzo Bossi (7’25’.60) nella statica e Michele Giurgola (216,98) nella dinamica sono i vincitori, tra gli uomini, del Campionato estivo ma il personaggio principale della manifestazione è stato sicuramente Andrea Vitturini.
Con tre secondi posti avrebbe vinto largamente un’ipotetica super combinata, dimostrando di essere atleta completo e polivalente, ma è stata la sua prestazione nella gara di dinamica a scatenare l’entusiasmo del pubblico e l’ammirazione degli avversari.
Vitturini infatti è partito per la sua prova ma, alla virata dei 100 metri, si è trovato davanti la pedana di partenza, che non era stata spostata, ed è stato costretto ad interrompere la sua gara.
Pochi minuti per ritrovare la concentrazione, aspettando che i concorrenti che lo seguivano nell’ordine di partenza effettuassero la loro prestazione, e Vitturini è ripartito, virando le 4 vasche e chiudendo al secondo posto con oltre 204 metri, misura che per le circostanze in cui è stata ottenuta vale sicuramente molto di più.
A 200 si sono fermati invece sia Fucarino che Leuci, uscito decisamente tirato come Tomasi rimasto al di sotto delle attese con 196 metri.
Un cenno particolare va al sesto posto di Franco Villani (191,26) in quanto il forte atleta bresciano era reduce da un vero e proprio duello all’ultimo colpo di pinna con Marco Albano, nella gara di biathlon del Tiro al bersaglio subacqueo.
La squadra del Poseidon, campione nella staffetta del Tirosub, con il Prof. Azzali (Foto S. Rubera)
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E proprio dal Tiro al bersaglio sono arrivate le novità più interessanti viste a Lignano.
In primo luogo una radicale innovazione regolamentare che ha introdotto proprio per la gara più importante dell’anno un nuovo sistema per la valutazione dei punteggi; basato sull’utilizzo di un regolo graduato il nuovo sistema premia ancora di più la precisione del tiro, soprattutto in riferimento alla concentrazione dei colpi nelle vicinanze del centro del bersaglio.
L’utilizzo di questo nuovo sistema proprio per il campionato italiano aveva destato qualche perplessità legata ad un possibile allungamento dei tempi di valutazione dei risultati dei singoli atleti con il conseguente dilatarsi della durata della gara.
Alla prova pratica invece tutto è filato liscio e, dopo il comprensibile imbarazzo iniziale, la lettura dei punteggi sul regolo è andata avanti in modo spedito, consentendo un regolare svolgimento di tutta la gara.
Andrea Vitturini: grande atleta e grandissimo carattere (Foto S. Rubera)
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Ma le novità più interessanti sono arrivate proprio dal punto di vista sportivo: in quasi tutte le specialità infatti i vincitori erano alla loro prima affermazione, segno di un sicuro rinnovamento per una disciplina che ha ritrovato interesse e praticanti dopo un periodo in cui sembrava che dovesse veramente chiudere i battenti.
Nel Tiro libero maschile è toccato a Marco Vergine indossare per la prima volta la maglia di Campione Italiano di Prima Categoria nella specialità del Tiro libero maschile; cresciuto sotto lo sguardo vigile di due pluricampioni come Tino De Luca e Roberto Singia, Vergine aveva già dimostrato nel corso dell’anno di poter essere un vero protagonista.
Nella staffetta ha destato un grande entusiasmo il successo del Poseidon Team, società che solo da pochi anni si è avvicinata al Tirosub e lo ha portato in Campania: questo titolo è sicuramente una iniezione di fiducia ma, allo stesso tempo, una grande responsabilità nei confronti della diffusione di questo sport.
Ultima, ma non certo per importanza, novità è stata la vittoria di Marco Albano nel Biathlon al termine di una batteria tiratissima ed avvincente, disputata fianco a fianco con un grandissimo atleta come Franco Villani.
Il giovane atleta siciliano ha sbaragliato il campo riuscendo a mettere tutti i cinque tiri dentro i bersagli con un tempo di poco superiore agli 86 secondi: migliore in assoluto!
Già da qualche anno Albano aveva dimostrato di saper essere veloce anche se non sempre altrettanto preciso, malgrado tutto era riuscito a salire sul podio nel 2006 per poi perdere la strada giusta concentrandosi troppo sulla prestazione atletica a scapito di quella balistica.
Forse qualche anno in più gli ha fatto bene!
Michele Giurgola al termine della prova che gli ha regalato la vittoria nella dinamica maschile (Foto S. Rubera)
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Niente di nuovo invece in campo femminile dove, come ormai accade da un paio d’anni, a farla da padrona assoluta sia nel Tiro libero che nel Biathlon è stata Marusca Marini; di lei si è ormai detto e scritto tutto anche se quest’anno è venuto a mancare il confronto con l’avversaria di sempre, quella Paola Violi che si è presa un anno sabbatico per dedicarsi a qualcosa di decisamente più importante di un successo sportivo: una felice maternità!
Anche quest’anno il Campionato Maschile di Seconda Categoria si è dimostrato di grande validità tecnica; il punteggio del vincitore Nicola Mosca gli avrebbe permesso di arrivare a piedi del podio nella Prima Categoria mentre il secondo ed il terzo, sempre in una ipotetica classifica unificata, sarebbero arrivati davanti a molti campioni blasonati.
Prima di concludere questo breve resoconto, è doveroso richiamare un altro dei fattori di successo di questa Subacquatica 2010: il fattore organizzativo.
Dopo l’esperienza non proprio positiva dello scorso anno, la macchina organizzativa di questa edizione 2010 è stata interamente affidata al Monsub Jesi sotto la responsabilità ed il coordinamento del suo presidente, l’ing. Carlo Brecciaroli, e a manifestazione conclusa la scelta si è dimostrata di assoluta validità.
La quantità di persone messe a disposizione per assicurare tutto il servizio di assistenza e l’estrema competenza manifestata, ciascuno per il proprio ruolo, hanno permesso che il susseguirsi degli eventi all’interno delle varie piscine avvenisse con ordine e senza particolari ritardi.
Chissà se il prossimo anno Brecciaroli ed i suoi se la sentiranno ancora di assumersi questo onere dal quale sono però scaturiti indiscutibili successi e indiscussi riconoscimenti.
Un Marco Albano entusiasta mostra i muscoli poco prima della premiazione (Foto S. Rubera)
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Il podio del Tiro libero femminile, dominato da Marusca Marini (Foto S. Rubera)
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