Stefano Claut: ecco perchè rinuncio al Mondiale
E’ di pochi giorni la notizia della rinuncia di Stefano Claut al Campionato Mondiale di Pesca in Apnea 2014 in programma per fine ottobre a Lima, in Perù. Stefano aveva già fatto parte della compagine che, a novembre dello scorso anno, aveva fatto un lungo sopralluogo proprio in vista della competizione internazionale.
Ecco come, con inevitabile amarezza, ci ha confermato la sua decisione:
“Posso soltanto dire che ho dovuto fare una scelta difficile e sotto alcuni aspetti anche dolorosa.
L’impegno ed i sacrifici in questi anni sono stati tanti e quando finalmente ti trovi a rappresentare l’Italia ad un campionato mondiale, l’emozione è tanta!
Devi però scontrati con delle scelte tecniche del Capitano che non condividi e ti ritrovi così davanti ad un bivio: portare avanti i tuoi principi e rinunciare al sogno della tua vita oppure cogliere l’occasione al volo e partire ugualmente?
Ho scelto la prima strada e auguro comunque alla squadra di esprimersi al meglio.
In bocca al lupo a tutto il Team.”
Secondo le fonti della nostra Redazione, alla luce di questa inaspettata defezione, gli atleti che più probabilmente partiranno per la trasferta mondiale sarebbero: Bruno De Silvestri, Andrea Settimi e Felice Concetto in acqua, Salvatore Natoli, Christian Corrias e Christian Mortellaro come barcaioli.
Attendiamo le conferme ufficiali, assodato il fatto che l’eccessiva vicinanza tra il Campionato Assoluto 2014 e il Mondiale, difficilmente potrà dare alla dirigenza elementi tali da modificare drasticamente le scelte in corsa.
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Felice Concetto???
Un gran bel reintegro in pompa magna!
Un doveroso VERGOGNA alla Federazione e alla Mares.
A leggere certi commenti mi sorprendo e mi domando perchè, nonostante la giustizia sportiva abbia fatto il suo corso e stabilito l’innocenza di Concetto rihguardo i fatti di Vigo, la gran parte degli appassionati, compresi importanti pezzi della federazione, siano convinti del contrario.
E’ in preparazione un articolo con la dettagliata analisi della sentenza sui fatti di Vigo, perchè è chiaro che in troppi non conoscono i fatti se non per quel poco che a taluni faceva comodo si diffondesse.
Mi dispiace, ma c’è poco da sorprendersi che la gente non creda nella giustizia sportiva in un paese dove non è credibile neppure la giustizia ordinaria. Interessi d’immagine e di mercato, anche in uno sport sostanzialmente non ricco come questo, sono più importanti.