Silvio Ferruzzi e l’AIPS
Il logo dell’AIPS
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Apnea Magazine: Com’è nata l’AIPS?
Silvio Ferruzzi: Formalmente l’AIPS è nata tre anni fa, quando con un gruppo di amici mi sono deciso ad andare dal notaio Carlini di Sassari per fondare ufficialmente l’associazione. Ma era da tanto che pensavo ad una associazione di soli pescatori subacquei, sin dal lontano 1993.
L’episodio che mi fece sentire l’esigenza di un’organizzazione che sapesse tutelare gli interessi della comunità dei pescatori subacquei fu, infatti, il Capionato di prima categoria disputato a Follonica in quell’anno. Era Maggio, e gli organizzatori dell’evento, d’accordo con la FIPSAS, ci avevano letteralmente rinchiuso in un campeggio deserto. Inoltre, in tutta la cittadina di Follonica non c’era un solo manifesto che pubblicizzasse l’evento dei campionati. Confesso che mi sentii quasi un ladro.
Manifestai il mio scontento ad un rappresentante della FIPSAS chiedendogli spiegazioni, e lui mi rispose che dovevamo restare nascosti e non dare nell’occhio perché altrimenti avremmo suscitato le ire degli ambientalisti.
Potete immaginarvi il mio stato d’animo: io, pescatore subacqueo, giunto in Toscana per partecipare al massimo evento italiano della mia disciplina regolarmente affiliata al CONI…..non solo non vedevo pubblicizzato a dovere l’evento, ma mi ritrovavo addirittura a dovermi nascondere. Era veramente troppo.
Ci misi ancora un paio d’anni a metabolizzare il tutto e alla fine decisi che era arrivato il momento di dare al nostro sport un’organizzazione tutta sua.
“Saremo pochi”, pensai, ma almeno uniti, combattivi e decisi a far rispettare uno sport bello e difficile.
Il logo dell’AIPS
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Quali sono le iniziative che l’AIPS porta avanti?
Inizialmente abbiamo cominciato ad organizzare degli incontri tra gli iscritti, anche al di fuori del circuito delle gare. Abbiamo inventato i raduni non competitivi, sulla falsariga dei raduni motociclistici.
L’idea, a dire il vero, è stata di mia moglie, che un giorno mi fece notare come noi pescatori fossimo troppo disuniti e come questa mancanza di unità fosse la causa prima della nostra debolezza.
Mi disse: “Voi pescatori siete l’unica categoria di sportivi che si ritrova poche volte all’anno in occasione delle gare, vi guardate in cagnesco, magari litigate e poi sparite e non vi vedete più. Per questo motivo siete un facile barsaglio per gli pseudo-ambientalisti: non vi vedete mai, non discutete dei vostri problemi, siete incapaci di costituire un fronte compatto”.
Così pensai ai raduni, aperti a tutti, dove la pescata diventa solo il pretesto per passare una giornata insieme e dove l’aspetto della competizione è assolutamente marginale. La “garetta”, infatti, dura un paio d’ore, prevede la partenza da terra……insomma, è studiata in modo da dare la possibilità di partecipare anche ai tantissimi giovani e a chi, in generale, ha meno disponibilità economica ed è principalmente un momento di socializzazione e relax.
Non vi nascondo che l’iniziativa ha avuto un grande successo e che tantissimi pescasub si sono avvicinati a noi ed ora vengono regolarmente tutte le volte che decidiamo di ritrovarci. Altro aspetto importante dei raduni è la partecipazione delle famiglie (mogli e figli al seguito), i cui componenti approfittano dei ritrovi per vedere posti nuovi e conoscere nuovi amici.
Il socializzare insomma è diventato un elemento fondamentale dell’AIPS insieme alla solidarietà che si stà creando fra i praticanti della nostra disciplina.
L’AIPS ha poco meno di 2000 iscritti
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Cosa puoi dirci dei rapporti con la FIPSAS?
I nostri rapporti con la FIPSAS, sono regolati da una convenzione annuale (rinnovabile) che ho firmato lo scorso aprile.
In poche parole, ferma restando la totale autonomia dei due enti, AIPS e FIPSAS si impegnano a collaborare per il bene della pesca subacquea.
Con la convenzione si è chiarito inoltre che tutti i pescatori subacquei, compresi gli agonisti,possono tranquillamente possedere sia la tessera dell’AIPS che quella della FIPSAS senza alcun problema.
Ho ritenuto opportuno cercare questo accordo con la FIPSAS, perché molti garisti avevano paura di essere squalificati in caso di doppia tessera, ed anche per creare un clima più disteso nel settore.
Iniziative del prossimo futuro?
Intanto la partecipazione al prossimo Eudi Show di Marzo a Bologna, dove potremo illustrare natura,scopi e programmi dell’AIPS.
Poi lo sviluppo dell’associazione in tutta l’italia con le nomine dei responsabili regionali.
Alcuni di loro sono già stati nominati, solo per citare qualche nome: Silvano Agostini per la Liguria, Gherardo Zei per il Lazio, Sergio Pacenti per le Marche, Lodovico (nick: VICOJET) Piccolo per l’Abruzzo, Filippo Silvestri per la Puglia e Stefano Govi (nick: GOST) per la Lombardia.
Quanti sono gli iscritti all’AIPS?
Attualmente sfioriamo i 2500 iscritti, ma ogni giorno ne arrivano di nuovi, perciò contiamo a di arrivare intorno ai 5000 soci per la fine dell’anno. Stiamo investendo i soldi che ricaviamo dalle iscrizioni (la quota associativa è a discrezione di chi si iscrive) per pubblicizzare l’associazione, e stiamo ottenendo ottimi risultati.
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