Semifinali di pesca in apnea alle porte: Frigole.
La semifinale B, che vede in gara gli atleti delle regioni centro meridionali, si svolgerà a Frigole (LE) e, per la formula che lega giustamente il numero di promozioni al numero di partecipanti, mette a disposizione 9 posti per l’accesso al Campionato Assoluto di Marsala, a settembre.
Per scoprire quali sono le caratteristiche di questi fondali, ci siamo rivolti a Sandro Congedo, veterano dell’agonismo e profondo conoscitore dei litorali salentini: ecco il suo commento.
Il piccolo porticciolo di Frigole (www.comune.lecce.it)
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La costa adriatica, in questo tratto, si presenta bassa e sabbiosa, con piccole dune intervallate da zone rocciose; situazione che si ritrova anche nella prima fascia di mare estesa fino alla batimetrica dei 10-15 metri.
Considerato che, per il divieto imposto dall’ordinanza balneare, bisognerà rispettare una distanza minima da terra di 500 metri, la zona pescabile inizierà ad una profondità di circa 7-8 metri dove domina il fondale sabbioso, interrotto qua e là da ciuffi di posidonia ma con possibilità di macchie di roccia fessurata, tipo lastre, a volte frequentate da pesce bianco tra cui non rare le orate.
Questa fascia si presta molto anche alla pesca all’aspetto vista la buona presenza di cefali e spigole, oltre a qualche denticiotto.
Tali caratteristiche le ritroviamo anche uscendo più a largo fino alla batimetrica dei 15 metri; a questa profondita la morfologia del fondale cambia radicalmente, la sabbia lascia il posto alla roccia, prevalentemente grotto anche alto e spaccato, intervallata da ampie zone di posidonia: la presenza di pesce è, quindi, più probabile.
Sono comunque prede, in genere saraghi ma anche corvine e tordi, molto mobili, che si spostano spesso in branchi, spinti dalla corrente favorevole, poggiandosi per breve tempo su qualche costone roccioso, per poi cambiare zona e batimetrica al variare delle condizioni.
Sandro Congedo conosce bene le coste salentine (Foto S. Rubera)
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Da una semplice analisi della carta nautica, ci si rende conto che nei pressi di Frigole il fondale digrada abbastanza rapidamente dai 15 metri in giù, fino a quote impegnative; andando verso nord, invece, le batimetriche più profonde si incontrano solo a qualche miglio dalla costa.
Ciò và tenuto presente durante la preparazione, infatti più si va a largo e più è probabile essere investiti da correnti, anche sostenute, che potrebbero condizionare la gestione della gara.
Nel complesso si tratta di una buona zona di pesca, dove tutti possono esprimersi in base alle proprie caratteristiche e strategie di gara che, tuttavia, potrebbero essere sconvolte da variabili meteo-climatiche non sempre evidenti dalla superficie.
Non dimentichiamo il campionato a squadre disputato a Casalabate, vinto da Apnea Magazine, durante il quale, a seguito di una perturbazione, molto pesce si spostò in acqua bassa ma accadde a settembre.
L’inizio stagione è di norma più avaro di prede e la presenza del taglio freddo, che può comparire anche a metà giornata, può essere determinante obbligando i concorrenti a “rapidi” spostamenti.
A proposito di spostamenti, ricordiamo che quest’anno ai partecipanti è consentito, nei quindici minuti successivi alla partenza, spostarsi liberamente sul campo gara.
In una zona caratterizzata da una estrama variabilità di condizioni, questa opportunità potrebbe essere sfruttata per effettuare rapidi tuffi esplorativi, finalizzati a cogliere i segnali che il mare riesce a dare e che potrebbero permettere di cambiare, anche in corsa, la strategia di gara.
Tra i più attesi a questa semifinale c’è Bruno De Silvestri (Foto A. Balbi)
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I protagonisti più attesi
Il Campionato Assoluto 2008 ha decretato la retrocessione a questa semifinale di atleti di altissimo livello; su di loro si concentrano, ovviamente, le aspettative di tutti gli appassionati.
Bruno De Silvestri: deve riscattare anche un Mondiale in cui non è riuscito a brillare; amante della pesca a quote impegnative potrebbe essere penalizzato, come già a Torre Vado, dai fondali salentini; ha comunque tutte le carte in regola per potersi aggiudicare la vittoria o, comunque, rientrare tra i qualificati.
Carlo Inserra: la sua partecipazione sembra ancora incerta ma, se dovesse essere della partita, sara un osso durissimo per tutti; è un razzolatore nato, che sottacqua si muove con una elenganza che hanno davvero in pochi, e poi ha un istinto smisurato per il pesce.
Sandro Mancia: un altro atleta a cui piace pescare profondo ma ha dimostrato, vincendo alla grande la semifinale di Trapani dello scorso anno, di trovarsi a proprio agio anche nelle zone di grotto su fondali medio bassi.
Giorgio Sirchia: le modalità della sua qualificazione hanno destato più di qualche malumore in Sicilia ma lui ha dominato le ultime due selettive a suon di pesce bianco; i fondali pugliesi gli si addicono quindi in modo particolare.
Massimo Fauci: anche dall’atleta campano ci si aspetta una prestazione di alto livello, dovrà stare molto attento a non sbagliare strategia anche se, con il regolamento di quest’anno, ci si può giocare una carta di riserva.
Per Mortellaro potrebbe essere la gara che conferma le sue qualità di agonista
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Le possibili sorprese
Giuseppe Aiello: lo scorso anno a Trapani è stato il primo dei non qualificati; la pesca nel grotto è quella in cui è capace di esprimersi meglio, può tranquillamente puntare alla qualificazione, magari con un pizzico di fortuna in più rispetto al 2008.
Diego D’Alessandro: è stato una delle grandi novità del panorama agonistico 2008, in una gara che si disputa non troppo lontano da casa sua, dovrà dimostrare se il suo è vero talento.
Concetto Felice: come abbiamo detto in altre occasioni, nelle competizioni riesce difficilmente a mettere in pratica la tecnica che predilige, ovvero l’agguato in pochissima acqua, tuttavia la zona sembra ricca di prede come cefali, spigole e salpe che lui è in grado di insidiare come pochi altri in Italia e che gli potrebbero consentire un risultato importante.
Fabio Figlioli: se anche quest’anno la sfortuna non ci metterà lo zampino, Figlioli potrà finalmente tornare ai massimi livelli, dopo qualche anno di Purgatorio in cui non è riuscito a concretizzare quanto di buono riesce a fare nel circuito delle selettive.
Raffaele Lo Prete: è un atleta molto versatile, capace di pescare, a seconda delle esigenze e delle situazioni, con tutte le tecniche: in tana, all’aspetto, all’agguato; quest’anno inoltre, entrato a far parte del rinato team Sporasub, ha qualche motivazione in più per cercare di arrivare a Marsala.
Giovanni Mangano: ha grandissima esperienza di competizioni, sa razzolare e pescare all’aspetto; paga qualche acciacco fisico che, con grande puntualità, riesce sempre a colpirlo in occasione degli appuntamenti importanti.
Christian Mortellaro: anche il giovanissimo siracusano è chiamato a confermare le ottime cose fatte lo scorso anno; si è preparato con cura a questo appuntamento e sicuramente gli stimoli per fare bene non gli mancano e poi ha già dimostarto di avere carattere riuscendo non avere timori reverenziali nei confronti di avversari molto più blasonati.
Luca Sepe: malgrado non sia più un ragazzino, il suo esordio nelle gare di alto livello è stato una piacevole sorpresa; si trova molto a suo agio tra lastre e grotto alla ricerca del pesce bianco; se avrà tratto i dovuti insegnamenti dalle gare disputate lo scorso anno e, soprattutto, avrà acquisito un pizzico di cattiveria agonistica in più, potremo vederlo anche a Marsala.
Raffaele Lo Prete
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