Selettiva di Agropoli: gli ultimi saranno i primi!
I primi incontri della mattina in ricognizione, nella suggestiva baia di Trentova, danno la possibilità, dopo un lungo inverno di ‘armistizio’, di vedersi di nuovo. In un simpatico clima goliardico tutta la Campania agonistica si ricompatta e, nonostante le terribili notizie di istituzione di nuove Aree marine protette, è pronta ha regalarsi nuove emozioni.
Nella nostra Regione siamo oramai spalle al muro! Oltre alla difficoltà di individuare esigui fazzoletti di mare liberi da vincoli per effettuare le proprie battute di pesca, immaginare campi gara per degne competizioni è oramai impossibile.
Insomma tra ricognizione e briefing pomeridiano, l’allegra comitiva lamenta l’assenza del ‘vecchietto‘! Ma Peppino dov’è? Tranquilli arriva domani direttamente alla gara’
La settimana meteo è stata caratterizzata da mare forza olio e acque limpide. E cosi pure la ricognizione e la gara. 35 atleti alle 8.30 prendono facilmente il largo direttamente dalla spiaggia. Come sempre ognuno elabora proprie teorie e tattiche di gara, pertanto la distribuzione degli atleti sul campo appare uniforme. Il lato sinistro presenta un movimentato bassofondo ideale per praticare la tecnica dell’agguato. Il lato destro è caratterizzato da numerose lastre spaccate per la maggior parte desolatamente vuote. Sulla stessa direttrice il fondale al largo si allunga con vaste zone di grotto molto poco spaccato con tanto posidonieto.
La prima notizia che circola è la cattura di due bei tordi di Pacifico dell’Irno Salerno; due pesci in cavetto a metà competizione, su campi gara simili, è una ottima condizione.
Intanto il nostro Ironman Peppino Baldari del Sailing Moon si destreggia ottimamente in soli 3 metri d’acqua. Ha in cavetto 2 cefali e lamenta un fastidioso malessere. E mano male che non si sente bene! Segno che in questo meraviglioso sport l’esperienza conta tantissimo.
Sul settore sinistro gli ‘uomini di classifica’ stentano. Cataldi del Poseidon cattura un marvizzo e una musdea al limite del peso. Russo dell’Ever blu ha una preda decisamente in peso che risulterà determinante per il suo Campionato. De Luca opta per una gara più classica battendo da subito il grotto fuori, ai limiti esterni del campo gara. Alla fine una preda in peso sarà fondamentale per le sue sorti. Stessa scelta per Salierno (Sailing Moon) , Sepe e Fasano (Lni Pozzuoli). Ad una ora dal termine quasi tutti i contendenti al largo ripiegano verso bassi fondi meno ‘fisici’. Restano fuori solo Sepe e Papaccio (Lni Pozzuoli). Il primo ha in cavetto un sarago da 430 gr e vede sfumare il match point strappando una bella corvina che ferita si porta appresso le compagne nel dedalo coralligeno. Il secondo nella sua efficace pedalata raggiunge addirittura la boa esterna di limite campo gara. Ha un cappone e un marvizzo.
In pochi metri Baldari ha aggiunto un bel sarago e un altro muggine da pesare. Mascolo, Caprini e Scudiero del Poseidon di Sorrento stentano e termineranno la prova senza prede.
D’Ambrosio del Massimo d’Asta ha due prede di specie diverse. Geltrude sempre Massimo d’Asta, ha una bella orata di 695 gr presa in tana che risulterà la preda più grande. Manzoni del Triton rientra dal basso fondo con 3 prede e due specie. Il simpatico atleta Partenopeo, attraverso una metodica tecnica di tana in basso fondo, è oramai una certezza dell’agonismo Campano.
Sotto un diluvio che per cominciare ha cortesemente atteso la chiusura della competizione si festeggia il ‘Vecchietto’ col sigaro facile: Baldari vince! Secondo un ottimo Manzoni e terzo Papaccio.
Festeggiano anche gli organizzatori del Triton che per l’occasione hanno stretto una fattiva collaborazione con Bluweb.it
Gli atleti delle prime posizioni sono stati omaggiati anche con premi della Ditta ‘Merou’ messi a disposizione per l’evento.
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