Sanzioni Pesca: la Fondamentale Importanza delle Dichiarazioni a Verbale
Una bella giornata di pesca si può facilmente trasformare in un incubo laddove un controllo porti all’elevazione di un verbale, anche perchè, qualsiasi violazione in materia di pesca sportivo – ricreativa, sia essa subacquea o di superficie, comporta sanzioni a partire da 1000 euro e ci vuole molto poco perchè lievitino senza controllo. Proprio per questo motivo è basilare conoscere le normative che regolano il nostro hobby, ed è altrettanto importante sapere che, talvolta, è necessario iniziare a difendersi da subito, perchè pensare di farlo a casa, a bocce ferme, potrebbe essere ormai troppo tardi.
Un controllo può mandare nel pallone più completo chiunque, ma è importante cercare di mantenere la giusta lucidità per cercare di reagire correttamente e nei tempi giusti. È il caso delle dichiarazioni a verbale, ossia di quelle osservazioni che è nostro diritto far mettere a verbale in corso di contestazione, e che spesso possono fare la differenza tra la possibilità di affrontare un ricorso con buone probabilità di vittoria e il farsi rigettare qualsiasi richiesta di revisione senza appello, magari persino senza aver commesso alcuna infrazione. Ricordate sempre che i controllori sono pubblici ufficiali e che, pertanto, la loro versione dei fatti fa prova fino a querela di falso: tutto ciò che non fate verbalizzare al momento difficilmente potrete validamente sostenerlo in seguito, non dimenticatelo MAI!
Nessun controllore dovrebbe rifiutarsi di trascrivere i vostri rilievi, perché la Cassazione (tra le altre, Cass. n. 7262 del 1990, Cass. n. 13733 del 2010 e Cass n° 28046 del 2011) ha più volte ribadito che tra gli elementi che il verbale di contestazione deve inderogabilmente contenere – a pena di nullità! – ci sono anche le eventuali dichiarazioni rese dal preteso trasgressore.
Qualche esempio
1 – Pescasub – Estate, venite fermati all’interno della fascia di rispetto dei 500 mt da riva, mentre state pinneggiando con il fucile scarico sotto la plancetta e la CP vi contesta la pesca in zona vietata. Far mettere a verbale che non stavate pescando ma stavate transitando, disarmati e senza impugnare il fucile, per raggiungere una zona di pesca esterna ai 500 mt, vi vi consentirà di avere la sostanziale certezza di accoglimento di uno scritto difensivo o di un ricorso all’autorità giurisdizionale. Viceversa, la stessa dichiarazione presentata esclusivamente in sede di ricorso, produrrà un rigetto totale delle vostre istanze.
2 – Pesca di superficie – State effettuando una battuta di pesca a canna con il vivo. Ad un controllo vi viene contestato il superamento dei limiti di prelievo facendo un cumulo unico tra l’esca e il pescato. La situazione può apparire surreale ma rappresenta un episodio accaduto qualche settimana fa e che ha fatto molto discutere. La normativa non distingue, e nemmeno potrebbe, tra esche e pescato ma parla genericamente di “detenzione”. Il pescatore cioè risponde di tutto il prodotto ittico che è in suo possesso (inteso come la possibilità di disporne in qualsiasi momento, a piacimento), sia esso vivo o morto, stivato in giacciaia, sul paiolato o nella vasca del vivo. Ecco che in una situazione come questa, le giuste dichiarazioni messe a verbale, possono permettere di imbastire un ricorso che viceversa poserebbe sul nulla.
In un caso come quello appena descritto, potrebbe risultare determinante far mettere a verbale PRIMA della verifica del peso e non DOPO (pena il ravvisamento di “complicità maliziosa” di cui abbiamo parlato QUI ), quale parte costituisca il pescato e quale l’esca, così come affermare che l’esca è stata prelevata il giorno prima (pratica più che consueta) e mantenuta nelle apposite vasche ossigenate sulla barca oppure in apposite nasse calate e salpate solo la mattina della battuta di pesca.
Nessuna di queste due osservazioni, come nessuna dichiarazione in generale, garantisce una pronuncia favorevole in caso di ricorso, ma permette quantomeno che la fattispecie debba essere discussa in sede giudiziale, cosa che diversamente potrebbe non avvenire perchè dichiarazioni tardive, anche se non mendaci, saranno ritenute indimostrabili.
Quindi ricordate, qualsiasi cosa NON facciate scrivere sul verbale sarà oltremodo difficile se non impossibile da sostenere successivamente. Così come è sempre meglio fare i propri rilievi PRIMA che i controllori provvedano all’accertamento dell’eventuale illecito contestato (ad esempio a pesare il pescato), o comunque accertarsi che la temporalità delle vostre dichiarazioni sia corettamente e sufficientemente specificata nel verbale.
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