Regionale Sardo a squadre: il racconto dei vincitori
L’ultima edizione del Campionato Regionale Sardo a squadre, nonchè Memorial Marco Manunta e Alberto Casu, ha visto la vittoria, per la terza volta in quattro anni, del sodalizio composto da Gianfranco Loi, Sergio Cardia e Dario Maccioni. I portacolori dell’ASD AirSub Apnea Team Cagliari hanno preparato e disputato la gara con grande determinazione, scelta che ha saputo premiarli nonostante il maltempo dei giorni precedenti avesse sparigliato le carte in tavola.
Eccovi a caldo il racconto dei vincitori.
“Questa è la quarta edizione del campionato sardo a squadre, dopo i primi due anni in cui eravamo arrivati primi, ci siamo dovuti subire i giusti sfottò dell’ anno scorso per un comunque dignitoso terzo posto, ma quest’ anno avevamo la giusta cattiveria e concentrazione. Abbiamo impostato tutta la preparazione su punti oltre i venti metri e con discreti risultati. Purtroppo il maestrale, come al solito impietoso in Sardegna, oltre ad aver fatto slittare la gara di tre giorni ha cambiato completamente il comportamento dei pesci facendoci seriamente preoccupare per l’ andamento della gara.
Siamo partiti su un punto poco fondo per capire se il pesce girava in acqua bassa, dopo venti minuti ed un infinità di tuffi, abbiamo deciso di spostarci più al largo per controllare zone interessanti scivate durante la preparazione. Le prime due si sono rivelate totalmente deserte, eravamo al terzo spostamento e non avevamo ancora neppure un pesce in barca! Tutto è cambiato sul quarto spot, una zona sui ventitre metri nella quale abbiamo subito catturato una bella corvina, seguita da un’altra e da un oratella al limite del peso. Dopo altri due spostamenti infruttuosi ci siamo fermati su un buon punto intorno ai ventisette metri, per nostra fortuna è salito in barca l’ unico pesce che c’ era, un tordo di cinquecento grammi.
Ormai avevamo rotto il fiato ma la situazione era statica ed abbiamo deciso di giocarci il jolly: un branco di dentici in una zona sui ventinove metri segnato in preparazione. Gianfranco era il più determinato, in quel momento era il nostro rigorista, ed al primo tuffo ci ha regalato la sorpresa di vederlo uscire dall’acqua e sentirlo gridare di gioia come Tardelli ai mondiali dell’ ottantadue, stringendo un dentice di oltre sei chili che abbiamo rimirato più volte sul paiolato del nostro gommone! Non soddisfatti abbiamo continuato a fare tuffi tutto intorno ma senza risultati. Eravamo euforici ma la fame di vittoria era ancora tanta e ci serviva almeno un’altra specie. Considerando che non avevamo saraghi a cavetto siamo andati a cercarli quasi ossessivamente. Abbiamo preso un’altra corvina e ne abbiamo strappate diverse ma di saraghi neanche l’ombra. L’ultima mezz’ora ci siamo diretti verso un sasso magico che ci ha dato già altre volte delle soddisfazioni, ed anche questa volta non ci ha tradito regalandoci un bel sarago di ottocento grammi che ci faceva ben sperare per la vittoria finale! Arrivati allo scivolo e visti i primi carnieri, abbiamo capito di avere ottime possibilità, concretizzatesi poi nel punteggio finale. La soddisfazione maggiore è stata quella di vincere davanti a tutti quegli atleti fortissimi con un distacco così elevato e con la cattura di quel magnifico dentice che rimane il desiderio più grande di chiunque faccia gare e non solo!”
Si ringrazia tutta l’ASD Centro Attività Subacquee Sinis “Marco Manunta & Alberto Casu” e in particolare Alioscia Sanna per il materiale fornito.
Altre foto sono visibili sul sito della società organizzatrice, www.sinissubapnea.it
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