Rassegna Ustica Apnea Academy – Diario di Viaggio
Sandra Vallelunga e Manuela Acco
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Martedì 1 luglio 2003
Ecco, ci sono: è passato poco meno di un mese dalla mia trasferta alle isole Tremiti ed ancora una volta sono pronto per una nuova avventura. Questa volta viaggerò in aereo, un mezzo indubbiamente po’ più comodo del treno, ma più limitante per quanto riguarda il bagaglio. Riduco al massimo la mia attrezzatura subacquea ed il carico di vestiti, ormai ridotto a pantaloncini e magliette. Un’ultima occhiata al mio inseparabile trolley fotografico prima di controllarne il peso: 18 chili!! Non male, visto che il bagaglio a mano non dovrebbe eccedere i cinque! Dovrò trasportarlo con indifferenza fingendo un peso piuma :-)
Tutto è pronto, stanotte si parte per l’aeroporto di Genova.
Mercoledì 2 luglio 2003
Ore 4.30 – Passo a prendere Aldo, o meglio lo strappo letteralmente dalle lenzuola…. ormai sopporta tutte le mie partenze notturne (Tremiti ore 01.00) ed è diventato una sorta di portafortuna senza il quale non riuscirei a partire. Il mio aereo decolla alle 7.00 in punto, ma in aeroporto ci siamo con largo anticipo….e per fortuna. Il check-in per chi ha attrezzature fotografiche come le mie, infatti, è un vero calvario: puntualmente vengo perquisito e controllato come un kamikaze-talebano, finché non riesco spiegare di che tipo di attrezzatura si tratta: flash, cavi spiralati, braccetti in carbonio, custodia in alluminio etc… sotto il detector appaiono come un’oscuro congegno, ma in realtà mi servono “solo” ad immortalare fantastiche emozioni! Tuttavia, poco dopo le sette sono in volo!
Dopo tutti i trasferimenti del caso, alle cinque del pomeriggio arrivo finalmente sull’isola di Ustica, e dopo un primo momento di smarrimento dovuto al fatto che metto piede sull’isola per la prima volta, riconosco in banchina alcuni amici, o meglio alcune amiche: sono Manuela Acco e Sandra Vallelunga i primi volti familiari. Le ragazze mi accompagnano molto gentilmente al Diving Perla Nera, sede della segreteria della manifestazione. Qui la prima sorpresa……. il mio alloggio situato presso il villaggio Lirial Punta Spalmatore è in una delle zone più belle dell’isola, ma a ben otto chilometri di distanza dal luogo in cui si svolgeranno tutti gli eventi! Sulle prime il veder sfumare la libertà di movimento che un reportage di questo tipo richiede ….sono assalito da un leggero nervosismo, ma poi un analisi razionale della situazione e la collaborazione dei miei amici mi aiuta a superare il problema. Sandra e Manuela mi offrono la possibilità di utilizzare il loro monolocale adiacente alla piazzetta per “parcheggiare” la mia attrezzatura fotografica ed il computer portatile. Non me lo faccio ripetere e creo nella loro camera una sorta di sala stampa ( l’impressione è che le due ragazze si siano accorte del guaio in cui si erano cacciate pochi secondi dopo che il loro locale è stato sommerso dalle mie attrezzature). Nei locali del Diving ho lasciato tutto l’occorrente per le mie immersioni, e mi sono messo subito al lavoro con la prima conferenza stampa. Devo ringraziare pubblicamente Roberto Fedele, titolare del diving, che ha subito capito le mie difficoltà e mi ha procurato uno scooter con il quale potevo raggiungere il villaggio per andare a dormire. Risultato……. conosco il mio alloggio all’una e trenta di notte!!
Davide Carrera
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Giovedì 3 luglio 2003
Mi catapulto giù dal letto alle 5.45. Con il mio scooter ed il cuscino ancora attaccato alla guancia raggiungo la piazza, dove alle sei (!!) inizia la seduta di yoga di Davide Carrera. La sua permanenza in India ha dato buoni frutti, Davide si esibisce in figure all’apparenza semplici ma che fanno sembrare gli intervenuti allo stage dei veri pezzi di legno. La bravura, l’umiltà e la competenza di Carrera hanno permesso a questi ultimi di vivere un’esperienza unica, e solo l’aiuto dei vigili del fuoco ci ha permesso di liberarli dalle figure che hanno composto!
Oggi è ufficiale: la grande e laboriosa struttura progettata da Franco Chiari per rendere spettacolare la manifestazione è stata irrimediabilmente compromessa dalle onde create durante un’entrata dell’aliscafo, che definire “irruenta” sarebbe un complimento. Non sarà più la maxi slitta a portare i subacquei sul fondo per il guinness: si effettuerà la performance del più classico dei modi, con una capovolta all’unisono e pinneggiata fino a dieci metri di profondità. Questa variazione di programma fa slittare a domani la prova ufficiale; oggi i tecnici creeranno un nuovo Pentagono fatto di cime e cavi al quale gli atleti si potranno aggrappare per comporre la coccarda tricolore. Questa mattina seguo a grotta azzurra i test medici del dottor Nicola Sponsiello, che misura il tasso glicemico degli atleti prima e dopo alcune discese in apnea. Alle 11 arriva anche Davide Carrera, e non mi faccio sfuggire l’occasione per un tuffo “fotografico” con il mio amico. Purtroppo Davide mi annuncia che deve partire oggi pomeriggio: peccato, avevamo tante esperienze da raccontarci….. ci sarà un’altra occasione. Il nostro tuffo si trasforma in una danza tra le onde, l’eleganza di Davide sott’acqua è ormai nota a tutti, e la monopinna non fa altro che accentuarla.
Il freestyle libera la vena artistica degli apneisti
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Durante la pausa pranzo, che puntualmente utilizzo per cambiare le bombole e i rullini, mi viene in mente un progetto ambizioso: invitare le ragazze a fare un tuffo in completo “FREE-STYLE” (e qui la vicinanza con Freealex si fa preoccupante!!). Avanzo timidamente la proposta e alle 15 siamo tutti in acqua, io con il mio gruppo ARA equipaggiato di tutto punto e loro vestite solo di un costume da bagno e della inseparabile monopinna. Ringrazio ancora: Manuela Acco, Ilaria Molinari, Sandra Vallelunga, Manuela Franco e Anna Seddone. Mancano all’appello Silvia dal Bon, obbligata ad almeno nove mesi di riposo (a proposito moltissimi auguri Silvia), e Monica Barbero, che non è potuta venire per altri impegni. Sono stato circa un’ora in acqua con le ragazze che hanno posato senza sosta regalandomi emozioni fortissime. In queste occasioni vorrei avere un rullino da 100 pose, visto che le 36 previste sono davvero poche, spero di essere stato in grado di trasformare queste emozioni vissute in immagini, e di trasferire ai lettori almeno un pizzico di questa magia. Concludo questa giornata assistendo alla proiezione del documentario di Andrea Fusco, un filmato che il giornalista di RAI Sport ha portato ad Ustica in occasione della rassegna.
Venerdì 4 luglio 2003
Il freestyle libera la vena artistica degli apneisti
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L’appuntamento di oggi è sulla nave militare ” Alghero”, un cacciamine dalla nostra Marina giunto sul posto come supporto alla manifestazione. Ad accoglierci c’è il gentilissimo comandante Giorgio Cossiga, al quale strappiamo la promessa -una volta finiti i test-di una visita guidata alla sua unità. Oggi sono qui per seguire il dottor Galbiati, che esegue una serie di rilievi sugli atleti prima e dopo una serie di apnee a diverse profondità (vedi articolo specifico). La mia curiosità ben presto viene rapita da un gruppo di sommozzatori della Marina che eseguono delle esercitazioni con apparecchi ad ossigeno (ARO): sono i mitici incursori, gli uomini gamma, quelli che sott’acqua ci sanno andare davvero. Il comandante Cossiga mi dà alcune informazioni, e con estrema disponibilità mi fa parlare con il comandante del nucleo incursori e con l’infermiere addetto al primo soccorso in camera iperbarica, un’esperienza unica e indimenticabile con persone che hanno fatto della subacquea militare una scelta di vita. Ancora qualche minuto per seguire i test della C.N.R., dove a fare da cavia c’era il nostro mitico FREEALEX! Agghindato per l’occasione con trasduttori, cavi, cavetti e un bel giro di domopak!!
Velocissimo trasferimento in banchina porto, dove tutto è pronto per la prova ufficiale del G.W.R. Ho seguito la prova direttamente sott’acqua, i precisi ordini di un Rais d’eccezione, Gaspare Battaglia, hanno portato gli atleti a comporre il disegno prestabilito. Un pizzico di emozione ha prevalso sulla mia professionalità nel momento in cui tutti gli atleti hanno fatto una capovolta e si sono immersi contemporaneamente. Ma la mia giornata non è finita, mi spoglio, mi asciugo, e con il mio scooter volo in sala stampa per i comunicati del giorno (una passerella per giornalisti che non hanno molto da fare), poi subito al convegno medico che è già iniziato!!
Suggestiva immagine dal basso del Guinness
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Concludo la serata seguendo la magnifica proiezione di diapositive in multivisione (una sorta di cinema per immagini) ideata da Domenico Drago, abile fotografo e biologo d’eccezione, in cui si racconta la poesia di Pablo Neruda e dell’Isla Negra, a sancire un gemellaggio fra Ustica e l’isola cilena.
Sabato 5 luglio 2003
Oggi è il gran giorno, approfitto della mattina libera per fare un’intervista all’indaffaratissimo Stefano Tovaglieri. Un veloce sopralluogo in porto per cercarmi la postazione fotografica ottimale. Fortunatamente l’accredito giornalistico mi permette di salire a bordo del traghetto ormeggiato in banchina, e il comandante genovese, che riconosce il mio accento, mi riserva un posto particolare! Adesso voliamo un po’ con la fantasia, chiudete gli occhi e immaginate che la grande passione per il mio lavoro, per la fotografia e per il mare mi permetta di smaterializzarmi, e di essere presente nel momento del guinness sia in acqua che in terra, per poter fornire un reportage completo e unico con un pizzico di alone magico. Gaspare Battaglia scandisce i minuti, l’elicottero di linea blu volteggia a cercare immagini mozzafiato, tutti sono pronti al loro posto, – 5,4,3,2,1, via…. La sirena della grande nave suona, 200 pinne s’innalzano al cielo con perfetta sincronia, per scomparire dopo pochi secondi……. adesso regna il silenzio, interminabili secondi, tutto tace.
Il Guinness dall’esterno appariva così
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Ma ecco che i primi atleti arrivano in superficie, in breve un turbinìo di schiuma bianca testimonia la grande festa……. è guinness world record!! Sott’acqua attendo un segnale, cento figure nere in controluce si tengono per mano, sfrutto i sommozzatori con il semaforo sul fondo, ma non riesco a percepirne i colori, confido negli amici in superficie, ma sono troppo concentrati per pensare a me, dopo pochi secondi mi ritrovo al centro di 98 delfini che nuotano verso di me, lunghe pinne mi sfiorano, che bello spettacolo qua sotto, peccato che solo in pochi possiamo vederlo! Poco dopo i miei amici si prendono per mano e iniziano una risalita lenta e altrettanto spettacolare e affascinante e qui ritorna il silenzio!
Questo mio ultimo giorno si conclude con la cerimonia di premiazione della 44ª Rassegna delle Attività Subacquee e della prima Rassegna Internazionale dell’Apnea Subacquea, con la consegna degli ambiti premi: i Tridenti d’oro ed i Delfini d’oro.
L’impareggiabile imitazione della cernia di Ilaria Molinari
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Domenica 6 luglio 2003
Ore 06.40 l’aliscafo scalda i motori in attesa del nostro imbarco, ognuno di noi ha programmato la partenza in base all’orario del proprio volo. I miei compagni di viaggio sono Nicola Sponsiello, splendida persona che ho avuto il privilegio di conoscere e apprezzare in questa manifestazione, Alessandro Rignani Lolli, mio amico da sempre, Gaspare battaglia….. il mito, e la bella e simpatica Ilaria Molinari. Ho lasciato per ultimo il dottor Dracula, alias Massimo Malpieri, che non ha perso occasione per divertirsi a scattare foto oscene mentre tutti noi ormai sfiniti dormivamo all’interno dell’aliscafo! Il perfido dottore si è divertito a coglierci nelle pose più improbabili: chi con la bocca aperta, chi come il sottoscritto in un tenero testa a testa con Ilaria, chi in balia di chissà quali strani sogni, con espressioni del volto indescrivibili! In banchina alcune delle ragazze ci sono venute a salutare, e confesso che c’è scappata anche qualche lacrima, come spesso accade in queste occasioni. In pochi giorni si crea un rapporto talmente forte e profondo che il momento dei saluti è sempre molto toccante.
Ustica mi ha regalato stupende emozioni, e come un’isola senza tempo custodirà segreti, ricordi ed esperienze indimenticabili che porterò sempre dentro di me.
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