Raduno Team Omer 2001: l’avventura ha inizio
I partecipanti al raduno
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Prendiamo un Team di campioni di apnea e pesca subacquea, uniamo un’eccellente equipe medica dotata di apparecchiature d’avanguardia, condiamo il tutto con la serietà e la capacità organizzativa di un coordinatore impeccabile e caliamo l’insieme nell’incantevole scenario di Costa Paradiso, splendida località della Sardegna Nord Occidentale.
Questi gli ingredienti principali del raduno del Team Omer che si è tenuto dal 17 al 20 Maggio.
Il programma dell’incontro prevedeva sedute di allenamento collettivo, test delle nuove attrezzature Omer – dalle pinne Millennium al nuovissimo arbalete Alluminum di prossima commercializzazione – esami medici finalizzati a “fotografare” e perfezionare le condizioni fisiche di ogni singolo atleta e tutta una serie di misurazioni volte all’acquisizione di nuovi elementi scientifici utili ad una migliore comprensione delle meccaniche fisiologiche che interessano l’apneista ed il pescatore subacqueo.
Con altri rappresentanti del mondo della stampa specializzata, ho avuto l’onore ed il privilegio di poter condividere questa bellissima esperienza con i protagonisti del memorabile incontro.
L’avventura ha inizio nel tardo pomeriggio di Mercoledì 16 Maggio.
Dopo una buona dose di traffico romano, mi proietto sull’autostrada Roma-Civitavecchia e giungo in perfetto orario a casa di Fabio Antonini, che mi accoglie con il suo caratteristico sorriso. Carichiamo i bagagli sul suo fuoristrada, agganciamo il carrello e ci dirigiamo verso il Porto, dove ci attendono Marco Bardi e lo staff medico composto dal dott. Luca Bartoli, preparatore atletico del Team, e dalle dottoresse Erika Suzzi ed Elisabetta Zandoli. A salutarci è venuto anche il dott. Massimo Malpieri, la cui simpatia è superata solo da professionalità e competenza: non potrà unirsi a noi, perché dovrà presiedere ad un tentativo di record di immersione con miscela nel lago di Bolsena in programma per Domenica 20.
Apprendiamo con dispiacere che anche Massimo Baldassarre non parteciperà al raduno: una fastidiosa infezione oculare lo costringe a letto ed anche se poi tutto si risolverà per il meglio in breve tempo, dovrà saltare l’appuntamento con Costa Paradiso.
Acquistati i biglietti ci imbarchiamo sul traghetto e salpiamo alla volta della Sardegna. Sono le 23 e domani ci attende una lunga giornata: il tempo di quattro chiacchere al bar del traghetto e ci ritiriamo nelle cuccette.
La mattina seguente il porto di Olbia ci accoglie di buon ora.
Una volta sbarcati, imbocchiamo la provinciale che passando all’interno della Costa Smeralda conduce a Palau; da lì proseguiremo verso il complesso di Costa Paradiso, poco oltre Vignola.
Il paesaggio è davvero incantevole: la strada corre tortuosa lungo una cornice di vegetazione mediterranea a me molto familiare. Da bravo amante della natura, riconosco lecci e sughere, il caratteristico fusto del corbezzolo e le fronde dello scopo, dalla cui radica si ricavano pipe di qualità. Le narici si riempiono dell’odore del mirto e del rosmarino e lo sguardo si sofferma sulle piante di asparago selvatico che fanno compagnia all’erica ed al lentisco sul bordo della carreggiata.
Scorcio di mare a Costa Paradiso
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In breve raggiungiamo il Diving di Costa Paradiso, dove altri compagni d’avventura ci attendono: il simpaticissimo Stefano Manciulli, altro rappresentante toscano del Team, ci accoglie in compagnia degli istruttori di apnea Corrado Natale e Salvatore Rovella, collaboratori del Team Ufficiale che i lettori di Apnea Magazine conoscono benissimo.
Prima di mezzogiorno abbiamo già preso possesso dei deliziosi appartamenti, situati in una zona tranquilla a poca distanza dalla costa.
Dopo un breve passaggio al supermarket del villaggio per riempire la dispensa del locale adibito a punto di raduno ed uno spuntino, Fabio Antonini e Marco Bardi si preparano a prendere contatto con i fondali locali.
Gli altri atleti e giornalisti ci raggiungeranno in serata – il raduno inizia ufficialmente domani – e lo staff medico è impegnato nell’allestimento della base operativa in cui verranno effettuati i test a secco: una prima esplorazione dei fondali è la prima cosa da fare. E poi, accogliere il resto della comitiva con una cena a base di pesce non sarebbe male!
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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea