Raduno Team Omer 2001: in marcia!
Il dott. Luca Bartoli Preparatore atletico del Team Omer
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Al rientro al villaggio, troviamo il resto del gruppo: nel frattempo sono infatti arrivati anche tutti gli altri.
Gli atleti della squadra di apnea Andrea Badiello, Roberto Chiozzotto e Riccardo Mazzi ed i giornalisti Stefano Navarrini del Subacqueo e l’affiatata coppia formata da Emanuele Zara e Lucia Notarangelo per Pescasub. La cena al ristorante è squisita ed un buon goccio di liquore di mirto ci manda a letto nel giusto “mood”. Ospite gradito della serata è Luciano Cottu, con il quale ho il piacere di intrattenere un’amabile quanto interessante conversazione.
Domani segnerà l’inizio ufficiale del raduno ed anche se questa prima giornata è stata davvero gratificante dobbiamo riposare in vista del nutrito programma che ci attende a partire dalla mattina seguente.
L’appuntamento è fissato per le ore 8 al punto di riunione.
Dopo la colazione, il responsabile del Team Marco Bardi illustra ai presenti le ragioni del raduno e le modalità del suo svolgimento.
Ogni mattina verrà illustrato il programma della giornata, caratterizzato da una serie di appuntamenti rigorosamente pianificati che richiederanno puntualità e perfetto sincronismo da parte di tutti i partecipanti, ospiti compresi.
Ogni sera, prima di cena, il gruppo si ritroverà per discutere della giornata di lavoro.
Al termine del discorso introduttivo di Bardi, tocca a Luca Bartoli esporre il programma della giornata.
Bardi aiuta De Silvestri ad indossare il cardiofrequenzimetro
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Bruno De Silvestri, Stefano Manciulli e Corrado Natale andranno a pesca accompagnati dal sottoscritto; gli apneisti Badiello, Chiozzotto e Mazzi insieme a Salvatore Rovella si alleneranno in mare, mentre gli altri resteranno a disposizione dello staff medico per effettuare vari esami e test in piscina. Chi si recherà in mare giocherà comunque un ruolo importante nelle ricerche mediche: vengono distribuiti cardiofrequenzimetri e computer subacquei da polso che consentiranno ai medici di capire cosa succede all’organismo durante una seduta di allenamento in apnea o durante una battuta di pesca.
Il cardiofrequenzimetro registrerà l’attività cardiaca durante tutto il tempo dell’immersione, mentre il computer si occuperà di registrare la successione cronologica dei tuffi, la loro durata e la loro profondità.
I dati saranno poi scaricati sul computer posto nella base operativa, che consentirà in seguito di sovrapporre le curve temporali dei due strumenti e di avere un quadro completo dell’attività cardiaca durante tutte le fasi dell’immersione.
Questo tipo di test non è mai stato effettuato in precedenza, anche perché nessuna equipe medica ha mai avuto a disposizione apparecchiature idonee associate ad un team organizzato di campioni di apnea e pesca subacquea.
Il singolare gancio anteriore di Bruno De Silvestri
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E’ emozionante trovarsi a fare da testimone a questa nuova frontiera del mondo dell’apnea, mi sento un po’ come un pioniere appena giunto in terre lontane e sconosciute.
Con i compagni di giornata ci dirigiamo verso il gommone di Bruno De Silvestri, parcheggiato di fronte al Diving Costa Paradiso, a due passi dallo scivolo.
Caricata l’attrezzatura a bordo del Marshall 90 potenziato da un potente fuoribordo da 40 cv ed attrezzato di tutto punto con ecoscandaglio e gps cartografico, Bruno si dedica alle operazioni di alaggio. E’ davvero un ingegnoso Archimede: il suo fuoristrada è dotato di un secondo gancio traino montato sulla parte anteriore della vettura: “La manovrabilità durante la fase più delicata dell’alaggio è incredibilmente migliore, mi trovo benissimo con questo sistema”, spiega.
Da questo ed altri accorgimenti – ad esempio, l’alloggio per la targa sulla parte anteriore del carrello -, si desume che Bruno non è il tipo da lasciare nulla al caso.
L’allestimento del suo mezzo è assolutamente impeccabile ed improntato alla massima ergonomia e non mancano le soluzioni originali ed efficaci, come l’ingenoso sistema di drenaggio del gommone da lui inventato e realizzato.
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