Raduno Apnea Magazine 2006
E’ passato ormai molto tempo dall’ultimo raduno di AM, eppure i miei ricordi sono ancora vivissimi, rafforzati dall’essere finalmente riuscito a dare una voce e un volto a tanti amici ‘virtuali’. Già altre volte i soci di AM si erano riuniti, ma mai, credo, così numerosi e ‘affamati’… in tutti i sensi.
Il raduno è cominciato, per pochi eletti, il Venerdì sera con cena a base di pesce pescato e tanta allegria.
Io e il mio amico Andrea siamo arrivati in ritardo ‘grazie’ al solito ingorgo sulla Bologna-Firenze, ingorgo che ci ha fatto posticipare il previsto arrivo di circa 3 ore. Per fortuna di cibo ce n’era in abbondanza, assieme a dell’ottimo vino Primitivo, le cui scorte venivano rafforzate dal vino casalingo portato dal buon Leonardo, che, decantatandone le lodi, s’aggirava tra i tavoli riempiendo i bicchieri, in particolar modo il suo, e brindando con tutti (ma che dazio ha dovuto pagare nella pescata del giorno successivo).
Ottima anche la collocazione nel Vecchio Mulino di Roselle: tranquillo, comodo ed elegante. La piccola piscina di acqua termale ha messo in risalto gli inquietanti aspetti di alcuni eminenti soci, giunti a simularvi dentro un’azione di pesca.
In stanza eravamo io, Andrea, Ricky e Leonardo. Notte agitata dai bip del mio cellulare, che io ormai non sento piu’ ma che gli altri hanno ascoltato tutta la notte, e dai postumi di Leo, colpito e quasi affondato dal suo buon vinello. Riposato poco ma divertente… si è provato a dormire.
Il mattino del Sabato sveglia relativamente presto e, dopo qualche ‘aspetto a vuoto’, finalmente tutti in macchina per raggiungere il porto di Talamone, dal quale gli equipaggi sarebbero partiti alla volta delle proprie zone di pesca per la pescata sociale.
Gli equipaggi in campo erano:
– MaxFox, già al porto con il suo Marshall, insieme a Mauro, Alberto Balbi e Gionni, che si sarebbero diretti all’Argentario;
– Emilio, Angelo, Salvo e Uccio, anch’essi all’Argentario;
– io e il mio abituale compagno di pesca Galileo con il barchino di Paolo e Stefano, che usciremo verso nord per pescare a strusciapanza in acqua bassa;
– Ricky , Manu e Andrea dirigeranno verso Capo Domo;
– Fabio Biagini, titolare del Vecchio Mulino, con Leonardo (in pessime condizioni visto la libagione della serata precedente) ed Emanuele (che ha praticamente lasciato la pesca per assistere Leo);
– Massimo Basile con Gianluca.
Anche la moglie di Paolo, Cristina, si è tuffata dal Bagno delle Donne, dietro al porticciolo.
Giorgio si è sacrificato con Paolo alle compere del necessario a sfamare tutti, riuscendo comunque a buttarsi per un’oretta, agguantando una spigolotta da 298 grammi'(peso limite 300..) e avvistando anche un altro paio di belle prede. Paolo ha dovuto anche fare il meccanico, causa motore che s’ingolfava, per riportarci a terra.
Ritorno all’una circa, con un bel cappotto per il nostro equipaggio, ma per fortuna e bravura degli altri soci/partecipanti, una discreta quantità di pescato è finita, la sera, sulla grande brace dell’agriturismo.
Al ritorno dal mare, dopo un po’ di relax nella pozza di acqua calda dove sguazzavano le bimbe di Barbara, il Dottor Malpieri, in visibile astinenza da pesca, si è fatto fotografare in inequivocabile atteggiamento, che ha fatto venire i crampi alle guance dal ridere: il mix di serietà e simpatia del Conte è unico.
Verso le 4 è partita la merenda con le schiacciate, pizzette e altri spuntini, con Giorgio che iniziava a suonare e, mentre il Vecchio Mulino si riempiva di altri amici e familiari, si è fatta la pesatura dei carnieri. Sotto gli occhi attenti e le lingue velenose nei commenti ai pesi.
Il migliore carniere, con varie prede tra cui una ricciola e una palamita, è risultato quello di Massimiliano Volpe: totale 5 pesci per 4 specie diverse.
Subito a ruota Salvo Rubera: anche per lui 5 pesci per 4 specie, per la precisione due corvi, un denticiotto, uno scorfano, un sarago e una salpa uscita per 4/5 grammi.
Poi Mauro Sanvito, con 3 pesci di 3 specie.
Indi Gionni Marti, 2 pesci e 2 specie, e Riccardo Goracci con 2 pesci della stessa specie.
Infine, con una cattura: Angelo Cardella, Leonardo Sampogna, Francesco Giunta, Emilio Perillo e Massimo Basile.
A zero tutti gli altri.
Il pesce lo hanno pulito TUTTO, polpi compresi, in due: Mauro Sanvito e Andrea Zani. Alla fine erano sudati fradici e circondati da vespe accorse dalla campagna circostante.
All’imbrunire, via ai fuochi e, fatte le braci, si è cominciato a cuocere il pescato, quasi tutto finito in pasto ai sempre piu’ numerosi presenti (piu’ di una sessantina di persone), e tutto cucinato sempre da Mauro, che oltre al suo pescato, ha portato da casa un bel po’ di anguille di lago, sparite in pochi minuti e prima di tutto il pesce di mare (e poi il pesce di lago non è buono), e una bella cernia, cotta al cartoccio, letteralmente spolverata appena portata in tavola, così come tutto il resto d’altronde, salpe comprese. Finito il pesce si è continuato con salsicce e costolette fino alla resa dei conviviali.
Durante la cena, per forza di cose, visto che non c’era posto a tavola per tutti, si sono formati gruppi girovaghi di ‘mangiatori con piattino’, che facevano spola tra la brace e sedie e lettini all’aperto, e una comunella alla postazione del complesso di Giorgio e chitarrista, che anche se non supportati dagli affamatissimi soci hanno fatto buona musica durante la cena (Giò non ha mangiato!).
Alla fine della serata, finito anche il vento che all’inizio aveva costretto a traslocare i tavoli sotto al portico delle camere, i superstiti hanno iniziato a chiacchierare con piu’ calma, tra un buon bicchiere di rhum e qualche sigaretta qua e là, a contorno di racconti di pesca e di vita, concludendo degnamente una stupenda giornata e un meraviglioso raduno.
Foto di A. Balbi (eccetto la seconda)
Impaginazione di Emanuele Cinelli
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