Pescasub Illegale: 6 fermati, 4 denunciati e 20.000 euro di verbali
Il mese di Aprile, nel Cilento, sta vedendo impegnata la Guardia Costiera in una intensa attività di contrasto alle varie di attività di pesca illegale, poste in essere tanto da professionisti quanto da dilettanti. Diversi i pescatori subacquei fermati in differenti pattugliamenti.
I primi due sono stati fermati all’inizio del mese a seguito di una segnalazione telefonica che indicava la loro presenza nelle acque antistanti il lungomare San Marco del Comune di Agropoli (SA). Il personale nella Sala Operativa dell’Ufficio circondariale marittimo di Agropoli dirottava sul posto la motovedetta CP 2111 coadiuvata da una pattuglia a terra. Raggiunto il punto oggetto della segnalazione, i militari sorprendevano due persone, intente ad esercitare pesca subacquea in orario non consentito. Ad entrambi i sub veniva contestata l’inosservanza delle vigenti disposizioni che vietano l’esercizio dell’attività di pesca subacquea dal tramonto al sorgere del sole, procedendo all’elevazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad 2000 euro e al sequestro amministrativo di tutta l’attrezzatura subacquea in loro possesso.
Altri quattro sono stati fermati a seguito di una intensa attività investigativa, fatta da appostamenti diurni e notturni, dai militari del Locale Ufficio Marittimo di Castellabate. L’operazione ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 4 subacquei, provenienti dalla Puglia, sorpresi in attività di pesca illegale nelle acque prospicienti la località Punta Licosa, ricadente all’interno dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate. A carico delle stesse persone è stato operato inoltre il sequestro di circa 6.000 ricci di mare e di tutte le attrezzature utilizzate per le attività illecite di pesca subacquea, nonché elevate sanzioni amministrative per complessivi 16.000 euro.
Ieri è invece andato a vuoto il blitz, sempre della CP di Agropoli e ancora su segnalazione di un cittadino che denunciava la presenza sul lungomare San Marco di alcune persone intente ad effettuare la pesca subacquea in orario serale (erano circa le 22). Quando la motovedetta è arrivata sul posto i bracconieri avevano già fatto perdere le loro tracce.
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