Pescasub Liguria: tra multe e piccoli incidenti
E’ stata una settimana piuttosto movimentata per i subacquei liguri: l’operazione “mare sicuro”, attivata a livello nazionale dalla Guardia Costiera, ha incrementato i controlli a mare e con essi, purtroppo, i verbali salatissimi per infrazioni che, anche solo per buonsenso, non si può che definire veniali. A chiudere il cerchio anche un piccolo incidente risoltosi – per fortuna – senza grossi danni. Ne riportiamo alcuni e ne approfittiamo per qualche piccola raccomandazione estiva.
“Cogoleto – Pesca subacqua senza boa di segnalazione, multa e sequestro del fucile
Stava pescando con maschera e pinne, e soprattutto con il fucile, ma senza la boa di segnalazione, ed è stato scoperto dalle forze dell’ordine, peraltro allertate da suo padre, preoccupato per il mancato ritorno dopo oltre 3 ore a dispetto dell’annunciata nuotata veloce. Constatato che il giovane non era in pericolo, la Guardia Costiera, non ha potuto non tenere conto del fatto che il ragazzo stesse praticando pesca subacquea in violazione delle normative: per lui l’obbligo di rigettare immediatamente in mare il pesce catturato, mille euro di multa e sequestro del fucile.
Per quanto la pesca senza segnalazione si tratti di una infrazione che pone a rischio l’esclusiva incolumità del subacqueo stesso, e non quella altrui, bisogna comunque ricordare che questa violazione è punita con sanzione amministrativa pecuniaria dell’importo (stellare) di 1000 euro. Allo stesso modo l’eccessivo allontanamento (oltre i 50 mt regolamentari) può portare allo stesso tipo di conseguenza.
“Loano – Fermato sub che pescava a 200 mt dalla spiaggia
Un subacqueo è stato sorpreso mentre era intento a pescare con fucile e fiocina all’interno del perimetro delimitato dalle boe, a meno di 200 metri da una spiaggia frequentata da bagnanti. La situazione è apparsa immediatamente pericolosa soprattutto per la presenza, non lontano dal sub armato, di ignari turisti intenti a nuotare. Immediato l’intervento della motovedetta della locale CP che ha dovuto precedere al sequestro delle attrezzature e ad elevare un verbale da oltre 1000 euro.”
Anche sul rispetto delle distanze dalle spiagge dobbiamo sottolineare ancora una volta che, per quanto la normativa sia assolutamente iniqua quando non pericolosa – visto che costringe il subacqueo ad inoltrarsi nella zona di massimo traffico nautico – i 500 mt dalle spiagge frequentate da bagnanti sono quasi ovunque tassativi. Anche questa è una violazione per la quale ci si vedrà generalmente costretti a sborsare i classici 1000 euro. Allo stesso modo, il semplice transito nella fascia di rispetto con il fucile impugnato, anche scarico, può esporre al rischio di contestazione.
A questo proposito invitiamo a rileggere le 3 regole d’oro per evitare multe salte nel periodo estivo.
“Prino di Imperia – Parte il colpo, sub si ferisce ad un piede.
F.L., 42 anni, imperiese, è rimasto ferito dalla sua stessa arma che impugnava: un fucile da sub. L’incidente è accaduto questa mattina all’alba a ponente della città capoluogo. Il quarantenne si era immerso insieme ad un amico quando improvvisamente, forse per una distrazione o forse perché la sicura non era inserita, è partito il colpo e una delle punte lo ha ferito ad un piede. E’ stato l’amico che si trovava con lui a soccorrerlo per primo e a tamponare la ferita: e’ stato un caso che la fiocina non gli ha trapassato il piede. Soccorso è stato quindi accompagnato all’ospedale per le cure del caso.”
Un fucile subacqueo non è un arma ma un attrezzo da pesca, il che non significa che non possa diventare estremamente pericoloso se usato con superficialità e distrazione. Episodi come questo non fanno altro che sviluppare un senso di vero e proprio terrore nel bagnante domenicale che poi, appunto, corre con solerzia ad avvisare le autorità, realmente convinto che il sub facilone sia uno scriteriato oltrechè potenziale assassino.
Ci sarebbe bisogno di maggiore buon senso da parte di tutti: i subacquei dovrebbero imparare a conoscere e rispettare le normative, mentre le autorità potrebbero usare maggiore attenzione e sensibilità nell’applicazione delle norme. I giornalisti locali , da parte loro, dovrebbero evitare di drammatizzare i fatti per rendere più interessante la descrizione di fatti marginali, in cui il pericolo è appena palpabile: quanti bagnanti fiocinati da sub si sono registrati negli ultimi 20 anni?
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