Pescasub: Disperso da sabato un giovane parmense di 34 anni
È Pietro Simeone il giovane pescatore 34enne ufficialmente disperso da Sabato nelle acque del lago di Garda. Il ragazzo, appassionato pescatore ed esperto apneista, pare fosse alla sua prima battuta di pesca in acqua dolce. Avrebbe dovuto immergersi con l’amico Paolo, di Desenzano – lo stesso che nel pomeriggio ha allertato i soccorsi – che però aveva dato forfait sentendosi poco bene. A nulla era valso il suo tentativo di dissuaderlo dall’immersione, viste anche le condizioni del lago piuttosto mosso; Pietro aveva deciso ugualmente di immergersi a Padenghe, nella zona dei canneti di fronte al ristorante Salfor, poco prima di mezzogiorno.
L’allarme è scattato nel pomeriggio, intorno alle 15, e da allora le ricerche non si sono mai fermate se non di notte. L’area setacciata dai sommozzatori dei Vigili del fuoco di Salò e del Nucleo Sommozzatori di Milano, dalla Guardia Costiera e dai Volontari del Garda era inizialmente compresa tra Padenghe e Moniga, al largo del porto, ma da stamani è stata ulteriormente estesa verso Desenzano. E proprio verso questo versante dello specchio d’acqua, a quasi 3 km di distanza da dove Pietro si era immerso, probabilmente trascinata dalla corrente, è stata rinvenuta la sua plancetta di segnalazione con attaccati due fucili. Anche a terra non interrompono le ricerche sia i carabinieri di Manerba, coordinati dal maresciallo capo Marco Fainelli, che la Polizia Locale della Valtenesi.
Fin dalle prime ore di sabato sia l’amico Paolo che i genitori di Pietro, sostenuti dal Marco De Santis e Roberto Palazzo, non si sono mai allontanati. Visto il tempo trascorso e la bassa temperatura delle acque del lago di questo periodo, le speranze di ritrovare in vita il giovane sono ormai ridotte al lumicino ma le ricerche continuano con estrema determinazione.
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