Pesca Ricreativa: Aumentano le Sanzioni per le Pescate Over 5 kg
È notizia di pochi giorni fa: il famigerato “collegato agricolo” è diventato legge dello Stato, la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale rappresenta l’ultimo atto formale che sancisce l’entrata in vigore del provvedimento, che sarà applicato a decorrere dal prossimo 25 agosto.
Che cosa cambia per i pescatori sportivi e per i subacquei in particolare? Formalmente molto poco, anche perché l’obiettivo della politica durante tutta la discussione del provvedimento, è stato quello di varare delle misure per difendere la pesca legale (professionale) da quelle di frodo di qualsiasi tipo, sportiva in primis. Si perché, per quanto sia un concetto non esprimibile, a meno di scatenare la sollevazione popolare di tutti i pescatori sportivi dello stivale (siano essi di superficie o in apnea), l’idea secondo cui chi pesca per diletto sia un concorrente sleale (quando non proprio un ladro) della filiera professionale è opinione diffusa e, purtroppo, trasversale agli schieramenti parlamentari.
In questo clima nasce l’idea di inasprire le sanzioni per il superamento dei limiti di prelievo che la normativa impone al pescatore dilettante (5 kg), introducendo degli scaglioni nei quali, a sforamento crescente, corrisponde una multa più consistente. Gli scaglioni introdotti sono rispettivamente:
a) oltre 5 kg e fino a 10 kg di pescato: sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 500 e 3.000 euro (1000 euro con pagamento in misura ridotta);
b) oltre 10 kg e fino a 50 kg di pescato: sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 2.000 e 12.000 euro (4000 euro con pagamento in misura ridotta);
c) oltre 50 kg di pescato: sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 12.000 e 50.000 euro (16.667 euro con pagamento in misura ridotta)
Questi importi sono raddoppiati qualora le violazioni abbiano ad oggetto tonno rosso o pesce spada, così come, ai fini della determinazione della sanzione, deve essere applicata una riduzione del 10% al peso rilevato a compensazione di eventuali margini di incertezza imputabili al dispositivo usato per la misurazione.
In conclusione, ad una prima lettura del documento, non sembrano esserci cambiamenti epocali, ad eccezione del fatto che per i piccoli sforamenti la norma introduce delle sanzioni talvolta più morbide e perfino evitabili grazie al meccanismo compensativo del 10% che prima non era previsto (abbiamo visto verbali da migliaia di euro per 200g in più del consentito!). Viceversa aumenta esponenzialmente l’ammontare della multa per gli sforamenti da 2 a oltre 10 volte il limite stabilito. Tuttavia, poichè l’analisi di un testo di legge è cosa che richiede tempo, ritorneremo approfonditamente sulle modifiche introdotte da questo provvedimento, soprattutto perché ci sembra che il legislatore abbia fatto il solito errore di presunzione, aprendo la porta a discussioni infinite e ricorsi senza fine…
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Category: News, News Normative, News Pesca in Apnea
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