Pesca in apnea n° 104 Ottobre 2011
Con il titolo “Tutti insieme appassionatamente”, a pagina 50 del numero di ottobre di Pesca in Apnea, ora in edicola, appare un servizio di Alessandro Martorana sulle battute di pesca in apnea effettuate in gruppi piu’ o meno affollati, ma certo piu’ numerosi di quella che e’, invece, l’eccellenza: la pesca in coppia. Che fare in questi casi ? Come comportarsi ?
La risposta di Alessandro e’ inequivocabile. Quando siamo a bordo, rispettare in maniera rigorosa le regole della buona educazione, che sono poi le stesse che utilizziamo nella vita comune quando siamo a terra: per esempio, si dovra’ evitare di creare confusione con movimenti pericolosi, di gridare distraendo cosi’ i compagni di pesca, di strafare con atteggiamenti donchisciotteschi e aggressivi, di non occupare le aree di azione dei compagni, rimanendo aderenti al tipi di pesca che abbiamo scelto all’inizio senza disturbare chi ha deciso per un altro ecc.
Una persona bene educata sara’, di conseguenza, un pescatore in apnea bene educato e cosi’ vale per il contrario. Aggiunge Martorana che il pescatore in apnea neofita, ospite in barca di un gruppo di amici pescatori di un certo livello, puo’ approfittare della buona compagnia per rimanere assolutamente zitto e osservare. Che cosa? Tutto quello che fanno gli altri: come si comportano, quali armi usano, le tecniche di pesca che mettono in atto, quali prudenze adottano. Sara’ una vera importante lezione sul campo, dalla quale apprendere assai di piu’ che dalle teorizzazioni a secco nella sede del circolo. Nel numero di ottobre di Pesca in Apnea ora in edicola c’e’, inoltre, una serie di servizi per i quali, specialmente in questo numero, sono state utilizzate delle fotografie davvero straordinarie. Quelle che sempre con piu’ difficolta’ si vedono in circolazione.
Buona lettura, dunque, agli amici di Apnea Magazine, che, se vorranno, potranno acquistare la rivista in edicola o abbonarsi. Qui di seguito, come sempre, diamo la sintesi dei temi che appaiono sulla rivista.
1) Pag. 10: TATTICA / PESCARE INBAUTUNNO? DAI 5 AI 15 METRI – di Marco Bardi
In tutto questo periodo, la profondita’ di pesca migliore e’ in genere questa prima fascia.
… La temperatura dell’acqua puo’ cambiare all’improvviso di alcuni gradi e le correnti si organizzano per invertire le abituali rotte, una specie di rivoluzione che appare nota solo ai piu’ attenti…
… Le pinne diventano piu’ comode e morbide per consentire lunghi spostamenti a profondita’ meno impegnative. La muta e’ sempre di basso spessore, perche’ le acque rimangono miti e cambia di poco la temperatura…
… I piccoli pesci saranno i nostri alleati, perche’ ci avvertiranno non appena percepiranno un predatore in avvicinamento, accorgendosene prima di noi.
2) Pag. 16: CAMPIONATO EURO-AFRICANO / SUL PODIO SPAGNA E PORTOGALLO – di Pietro Milano
La penisola portoghese di Peniche ha ospitato un’edizione contrassegnata da condizioni meteo piuttosto anomale. Ha vinto la squadra spagnola, seguita da Portogallo e Croazia, con l’Italia al quinto posto.
3) Pag. 24: IN PRATICA / PICCOLA ENCICLOPEDIA DEL FUCILE (3) – di Marco Bardi
Non solo materiali sofisticati e soluzioni tecnologicamente innovative. Nel fucile subacqueo contano anche i dettagli e quelle piccole componenti, spesso trascurate, che in molti casi possono fare la differenza. Proseguendo il nostro viaggio nell’anatomia del fucile subacqueo, e’ interessante vedere come nell’evoluzione del principale protagonista della nostra attrezzatura si sia arrivati a curare i dettagli con un’attenzione quasi maniacale. Anche se apparentemente potrebbe sembrare piu’ un’operazione di marketing e anche se abbiamo sostenuto che i pesci li prendono i pescatori prima che i fucili, e’ chiaro che un’arma performante e perfettamente mirata al nostro stile di pesca ci dara’ qualche chance in piu’. Non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche da quello psicologico. Essere convinti di avere in mano l’arma letale, quella che non concedera’ alcuna possibilita’ alla nostra preda, aiuta di sicuro nel condurre un’azione di pesca sempre attenta e concentrata, con risultati spesso sorprendenti. A questo bisogna poi aggiungere il piacere di “giocare”, nel senso piu’ puro del termine, con il proprio giocattolo preferito. Come dire che in fondo si puo’ anche pescare a terra, prima che in mare, con il gusto di sviluppare e mettere a punto soluzioni personali che, quando poi risultano vincenti, sono fonte di grandi soddisfazioni.
4) Pag. 30: ESPERIENZE / LA MIA PESCA IN CADUTA – di Marco Bardi
L’ultimo respiro prima della capovolta segna l’abbandono del mondo terrestre. Subito dopo provo la sensazione di volare verso il fondo ed e’ proprio questo il regalo che rende affascinante questa tecnica. Muoversi liberamente verso il basso e verso l’alto in assenza di peso, il desiderio di liberta’ e di avventura, la sfida con la preda: ecco che arrivo a percepire il senso profondo della pesca in caduta. Volando verso il fondale, in questa condizione di grazia fisica e mentale esprimo la volonta’ di sfidare una preda e procurarmi cibo di qualita’. La tecnica in caduta evidenzia le doti istintive, quelle decisioni prese in pochi attimi. Non e’ frutto di allenamenti, ma un vero e proprio fiuto che si aggiunge alla capacita’ di scelte rapide.
5) Pag. 35: CHI SIAMO / MILOS JURINIC: AI CONFINI DELLA LEGGENDA – di Alberto Balbi
E’ stato uno dei protagonisti nell’epoca d’oro del nostro agonismo, ma Milos Jurincic, triestino doc e vicecampione mondiale alle Baleari nel 1984, e’ ancora oggi un validissimo e appassionato pescatore.
… Milos oggi fa parte del team Cressi e, anche se le competizioni non fanno piu’ parte attiva del suo programma, rimane un uomo-simbolo dell’azienda genovese…
… Milos, da buon triestino, mi blocca subito dicendo: «La vittoria morale non conta nulla, non ci sono medaglie, il mio e’ un secondo posto. E’ vero che sarebbe bastato poco per vincere, ma tant’e’ che la classifica mi vede dietro ad Amengual e i numeri fanno fede anche nella storia».
6) Pag. 40: IN FORMA / PER NON CADERE IN LETARGO – di Roberto Tiveron
Non tutti sono disposti ad affrontare i rigori e le difficolta’ della pesca invernale, ma non e’ detto che la stagione fredda non si possa comunque sfruttare per affinare la propria preparazione tecnica e, soprattutto, fisica. Un corretto allenamento ci preparera’ al meglio sia per quelle poche volte che andremo in acqua sia per la primaverile ripresa delle attivita’.
… Per azioni motorie miste si intende che il movimento alterna fasi di ciclicita’, cioe’ il gesto atletico che si ripete per diverso tempo sempre nello stesso modo, come avviene nella fase di pinneggiata in immersione e riemersione, a fasi di aciclicita’, quando il gesto atletico comincia a variare con movimenti e atteggiamenti corporei sempre differenti, come nell’azione di perlustrazione di una tana…
… I muscoli degli arti superiori saranno importantissimi per qualsiasi azione, tipo il caricamento delle armi, sia arbale’te che pneumatici, o moltissime altre azioni sul fondo…
7) Pag. 46: LE DOMANDE E LE RISPOSTE / PRIMA DI CANTARE VITTORIA… – di Stefano Navarrini
Centrare la preda nel migliore dei modi, dopo una perfetta azione di pesca, puo’ darci tutta l’esultanza del caso. Attenti, pero’, a non vendere la pelle dell’orso, ma anche quella del pesce, prima che la preda sia a bordo o, almeno, nel portapesci. Non sempre, infatti, l’azione di recupero e’ semplice e priva di sorprese.
8) Pag. 50: IN MARE / TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE – di Alessandro Martorana
Sport fondamentalmente individualista, la pesca in apnea puo’ essere anche un momento aggregante, ricco di spunti per arricchire il proprio bagaglio tecnico, trarre vantaggio dalle altrui esperienze e, soprattutto, condividere momenti di grande emozione.
9) Pag. 55: SICUREZZA / INCIDENTI DA ELICA: TEMPO DI BILANCI – di Giorgio Volpe
Anche nell’estate appena trascorsa non sono mancati incidenti da elica e grandi spaventi per molti appassionati. Cerchiamo di fare il punto della situazione per analizzare il problema e prospettare le possibili soluzioni.
… Nella maggioranza dei casi, fortunatamente, storie di questo tipo hanno un lieto fine e si risolvono con un semplice spavento, ma non sempre la fortuna e’ dalla parte del subacqueo e capita che l’esito finale della vicenda sia infausto…
… In linea teorica, il sistema normativo sembrerebbe dotato di una certa linearita’. Il regolamento di attuazione della legge sulla pesca marittima stabilisce che il subacqueo debba operare nel raggio di 50 metri dalla bandiera segnasub obbligatoria posta sul galleggiante o issata sul mezzo nautico di appoggio…
… Non ci piace assumere atteggiamenti critici verso le istituzioni, ma in relazione a questo specifico problema ci e’ impossibile non fare appunti.
10) Pag. 57: FUCILI: LA PROVA IN MARE / CRESSI ARBALETE GERONIMO 90
Abbiamo provato l’arbale’te Geronimo 90. Robusto, leggero, versatile e dotato di guida-asta integrato, questo fucile si destreggia in tutti i tipi di pesca, eccellendo in particolare nell’agguato.
11) Pag. 66: MUTE: LA PROVA IN MARE / SALVIMAR MUTA PIXEL CAMU PRO
Abbiamo testato un arbale’te dotato di sistema Roller: il Roller 90 Seatec. Con questo meccanismo si riescono a ottenere prestazioni esaltanti con semplici elastici da 16 mm. Inoltre, il fucile e’ facile da caricare e il rinculo e’ estremamente ridotto.
12) Pag. 70: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
All’aspetto…; …o all’agguato; Alla ricerca della tana ideale; Pesca fuori stagione; Fondali da scoprire; Obiettivo orata – Un pesce che in questo periodo risale dalle profondita’.
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
Dalla Mares lo zaino Attack – Per un comodo trasporto delle attrezzature per le nostre immersioni; Il manometro Omer per fucili ad aria compressa; Guanti Guantema Salvimar – Protezione e sensibilita’ per le mani; Genesis, le pinne Seac; Stc Italia: il kit X-Power per oleopneumatici; La muta Gara tra le proposte Cressi – Una monofoderata per la stagione in arrivo.
STAR BENE ANDANDO SOTT’ACQUA – di Roberto Tiveron
Non stringete troppo il cinghiolo della maschera; Attenzione alle mani recuperando alcuni pesci; La velocita’ ideale nella pesca e nell’apnea pura – Vediamo come essere veloci con il minimo dispendio energetico e di ossigeno; L’ipertermia con la muta sotto il sole.
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
Bere e mangiare in barca?; La cioccolata e’ antistress; L’importanza del mulinello; Cervello: il motore del successo; Perforazione del timpano.
13) Pag. 78: AGONISMO 2 / CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’’ 2011 – di Antonio Mancuso
Sabato 10 settembre, nelle acque di Frigole, ha avuto luogo la 42a edizione di questa entusiasmante competizione di pesca in apnea a squadre. Primo classificato, il team dei Corsari di Martignano.
… Le prime ore del mattino, presso il porticciolo della Lni, sezione di Frigole, vedono il solito andirivieni di atleti e addetti ai lavori, che animano l’ambiente con il loro vociare caratterizzato dalle diverse cadenze dialettali…
… Le condizioni del mare sono buone, anche se l’acqua visibilmente torbida creera’ non pochi problemi a coloro che hanno poca conoscenza di questi fondali…
12) Pag. 82: AGONISMO 3 / COPPA PUGLIA 2011 – di Antonio Mancuso
Lo scorso 31 luglio, nel mare di Taranto, si e’ disputata la tanto attesa competizione regionale di pesca in apnea a squadre. Anche quest’anno, grazie all’impegno di Sergio Gatti e compagni, non ha deluso le aspettative.
… La mattina della gara i concorrenti iniziano ad arrivare alla spicciolata al Molo Sant’Eligio, situato all’interno del porto turistico Marina di Taranto, nella suggestiva Citta’ Vecchia di Taranto…
… Le condizioni meteomarine sembrano perfette e, considerata la puntualita’ dei concorrenti e il preciso svolgimento delle operazioni d’iscrizione e di consegna dei carnieri, dopo circa 30 minuti di navigazione l’intera carovana ha gia’ raggiunto il punto di incontro per la partenza, dove, alle ore 9.15, il direttore di gara, Massimiliano Lopez, da’ inizio alle ostilita’, che si concluderanno alle ore 14.15 con il riunirsi di tutti i concorrenti.
13) Pag. 84: CAMPIONI&CAMPIONATI / IL CONFRONTO AGONISTA VS AMATORIALE – di Marco Bardi
Quando un pescatore amatoriale si confronta con un agonista, le valutazioni sono tante e curiose.
14) Pag. 86/88: PRESENTAZIONE TECNICA
OMER / TANICA TERMICA TERMIC FLASK: Un capiente e robusto thermos per mantenere l’acqua calda oppure fresca.
ROFOS / MUTA PHANTOM BLACK 5 MM: Una muta a taglie, ma con prerogative artigianali. Robustezza, elasticita’ e comfort sono le caratteristiche.
SPORASUB / ZAINO STAGNO DRY BACK PACK: Una comoda sacca, utile, per esempio, quando per raggiungere la zona di pesca bisogna percorrere dei sentieri.
15) Pag. 88: A COLPO SICURO SARDEGNA 1 / PESCARE A CAPO MARRARGIU – di Antonio Mancuso
Un suggestivo tratto di costa scolpito dal mare.
16) Pag. 90: IL MEDICO / I TRAUMI CRANICI 2
Concludiamo il discorso sui traumi cranici con le situazioni gravi che potrebbero presentarsi e che, purtroppo, sono sempre possibili non solo nella pratica del nostro sport, ma anche nella vita di tutti i giorni e in ogni dinamica attivita’.
17) Pag. 92: INSIEME PER IL NOSTRO CLUB / JACOPO GIANDOMINICI – di Giorgio Volpe
Della pesca in apnea Jacopo fa la sua poesia, con un suggestivo contorno di albe sul mare e silenzi profondi. Il fucile, quindi, gli serve a “catturare” anche attimi di serenita’.
18) Pag. 96: IL MARE IN TAVOLA / A TAVOLA CON L’“ASSASSINO”.
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