Pesca in Apnea numero 96 – febbraio 2011
Recentemente si è appesantita una certa incomprensione fra coloro che riconoscono nelle competizioni di pesca in apnea uno sport salutare e innocente e coloro che invece vedono in queste gare una immorale e dannosa attività che asseconda gli istinti meno nobili di individui immatuturi. Noi, è inutile dirlo, stiamo con i primi, quelli che danno un giudizio assolutorio e del resto le ampie cronache che pubblichiamo su questo tema lo dimostrano. Ma una cosa è parlare dei campionati assoluti o dei mondiali, eventi che meritano molto spazio, e un’altra è interessarsi dei piccoli fatti di cronaca legati all’agonismo, che magari qualche volta sfuggono.
A proposito di quanto detto segnaliamo due servizi (testo con foto) che appaiono dalla pagina 77 alla pagina 81 del numero di febbraio di PESCA IN APNEA ora in edicola. I temi sono relativi a un approfondimento sugli atleti dell´A.S. Versilia, il team vincitore del Campionato Italiano per Società, un bel servizio di Antonio Mancuso, e il “Trofeo di Pesca in Apnea a coppie F.V.G. – Friuli Venezia Giulia”, magistralmente trattato da Marco Bardi.
Perchè stiamo dicendo queste cose? Il fatto è che dopo tanti anni che cerchiamo di stare vicini a chi ci legge, quando si verifica una certa sintonia fra l’autore dell’articolo e il lettore (in questo caso noi stessi, che siamo i primi a venire a conoscenza del contenuto del pezzo) si instaura un contatto quasi magico che pervade tutta la rivista e chi ha fra le mani PESCA IN APNEA lo percepisce subito.
Come mai gli articoli di cui sopra ci hanno procurato quest’emozione? La risposta è semplice: con questi servizi la rivista entra nel cuore della passione con la forza aggiuntiva dello stimolo competitivo che, si dica quel che si vuole, è il lievito di ogni attività umana.
Ma a chi procurano danno questi agonisti della pesca in apnea, piccola o grande che sia, che un paio di volte all’anno si confrontano sia con il mare, difficile e contradditorio elemento che innamora e impegna, ma anche con se stessi, in una voglia di risposte che, a saperle leggere, sono sempre puntuali ed esaurienti? Forse abbiamo fatto un “comizietto’, ma non ci dispace se questo è servito a comunicare agli amici di Apnea Magazine i nostri connotati emotivi.
Ora, un suggerimento: date uno sguardo ai brevi sommari che pubblichiamo quI di seguito sui temi trattati nel numero di febbraio di PESCA IN APNEA ora in edicola. E se vi convinceranno e lo vorrete, acquistate la rivista.
Infine, due “comunicazioni di servizio’. Ricordiamo a tutti gli abbonati (e invitiamo chi non è abbonato a farlo subito!) che da gennaio è possibile leggere PESCA IN APNEA anche in edizione digitale: l´E-MAGAZINE è disponibile per tutti coloro che ci forniranno il loro indirizzo di posta elettronica (chiamate dunque il nostro ufficio abbonamenti al numero di telefono 06/3629021). E poi… vi aspettiamo a Bologna, all´EudiShow/Divex, Padiglione 14, stand B13, dall´11 al14 febbraio 2011!
1) Pag. 18: TECNICA / IL PESCATORE INVISIBILE – di Marco Bardi
Non basta mimetizzarsdi di tutto punto affinchè il pesce non si accorga di noi. Nello stesso tempo dobbiamo incuriosirlo per farlo avvicinare. Vediamo come si fa.
… Le linee geometriche disegnate sulla nave si confondevano con le linee dell´orizzonte e del mare stesso. In quel caso, il sistema a scomposizione di immagine era indispensabile, anche per non lasciare definire adeguatamente le dimensioni dell´oggetto e la sua distanza…
… Gli animali hanno anticipato i tempi e qualcuno di loro si è adattato a diventare di colore diverso a seconda della situazione…
… Dalla natura possiamo prendere esempio per essere più efficaci. La totale invisibilità della cernia è dettata, appunto, dall´appostamento all´interno di un´ampia tana…
… Attenzione, però, perché, se l´acqua è molto torbida, il pesce aumenta notevolmente le sue capacità difensive, limita la vista e mette al massimo il radar. Costretto dalla scarsa visibilità a venire molto vicino per soddisfare la sua curiosità, è nella massima allerta e basta il minimo movimento per farlo fuggire…
2) Pag. 24: TATTICA / OGNI PESCE HA IL SUO FUCILE – di Pietro Milano
La lunghezza di un´arma potrà anche rivelarsi più indicata di un´altra, non esiste un´attrezzatura che si possa considerare idonea per tutte le specie.
… L´ovvietà vuole che, quando si prende il mare da una scogliera, si privilegi un certo tipo di pesca e che questo valga per tutto il percorso, senza fare divagazioni troppo lontane da quanto prefissato: al massimo potremo portare al traino (per non gravare sulla fluidità del nuoto) un fucile piccolissimo per le situazioni estreme…
… Per aumentare la penetrazione è bene sostituire il monofilo da 1.60 mm con un altro da 1: si incrementa la velocità senza correre il rischio di perdere il pesce colpito, vista la sua modesta reazione…
… Per questa ragione le armi ricalcano quelle utilizzate per i dentici e le ricciole: armi lunghe e munite di aste di medio-alta massa (da 6.50 a 7 mm), con elastici potenti, mentre le alette possono essere due o una soltanto, per via della carne compatta e della reazione potente ma composta…
3) Pag. 29: CONSIGLI / PROFONDITA´ PER TUTTI – di Stefano Navarrini
A volte si scambia la profondità come la quintessenza della pesca in apnea, dimenticando che il nostro scopo è quello di prendere pesci. Al di la della sicurezza, quello che conta è tuttavia operare a quote in cui possiamo mantenere tutta la nostra lucidità e autocontrollo.
… I metri, come sanno tutti i vecchi pescatori, si conquistano uno alla volta e l´adattamento tecnico e fisico alla profondità deve avvenire in modo graduale.Molti campioni, negli ultimi anni, hanno sostenuto la tesi che, sapendo pescare, è possibile fare ottimi carnieri anche in pochi metri d´acqua…
… Il bassofondo è anche zona di salpe, un tempo pesce-scuola per l´aspetto, oggi più diffidenti anche se ampiamente a portata di principiante…
… Qui si possono praticare tutte le tecniche ed è la fascia ideale per pescare nella bella stagione…
4) Pag. 34: ESPERIENZE / UNA STRAGE DI SARAGHI – di Marco Bardi
… Vidi una nuvola di saraghi in uno strano contesto che non mi aspettavo. L´esperienza mi mancava, ma potevo contare su quella formidabile motivazione che è classica dei primi anni. La sorpresa mi paralizzò e prima di capire mi ci volle un tempo più lungo di quanto avrei potuto immaginare. Il faraglione emergeva nella sua spettacolare forma e tutto intorno il blu prendeva il sopravvento. Subito sotto la colonna rocciosa, il fondale spianava e, anche senon era una profondità abissale, a me sembrava impegnativa.A mezz´acqua vidi lo spettacolo e, rallentando la discesa, mi soffermai a guardare meglio. Il fondale luccicava e quei bagliori venivano emessi da un folto numero di pesci. C´era però qualcosa che subito mi fece pensare…
… Le bombe, la causa del disastro Scesi di nuovo catturando subito un altro grande sarago, che posi nel cavetto portapesci. Ogni discesa era un pesce, ma la situazione non mi quadrava…
… Stavo forse sbagliando? Scendevo e cercavo di prendere i saraghi più grandi facendo una specie di selezione, se così si poteva chiamare. In superficie mi guardavo attorno per cercare il colpevole dello scempio, ma non c´erano barche…
… Ritorno alla normalita´ Dalle alghe ai margini della zona rocciosa vidi una coda scivolare dietro una roccia e poi venire verso di me. Rimasi fermo e il pesce salì verso l´alto puntandomi…
… Un carniere da raccontare Mi nascosi per vedere se si trattasse di un complice del bracconiere che aveva tirato l´esplosivo, ma dal suo fare tranquillo e lento mi resi conto che si trattava solo di un altro pescatore che si tuffava per divertirsi…
5) Pag. 39: CHI SIAMO / LUCA LIMONGI – di Alberto Balbi
Luca Limongi, classe 1976, ci racconta la sua caccia alla spigola, la preda che predilige. Buon agonista, è il Product Manager delle linee Pesca e Apnea della Mares. Atleta poliedrico, vive il mare a 360º.
… Discorso diverso quando in inverno si pesca sotto costa e tra i flutti: qui bisogna partire con degli agguati in superficie che consentano di sorprendere il pesce intento a mangiare nella risacca…
… In sintesi, se pesca all´aspetto cerca il posto maggiormente riparato se l´acqua è chiara, mentre nel torbido assume un´immobilità assoluta, anche della testa. Quando pesca sotto costa, Limongi adotta tre tecniche differenti: aspetto puro, agguato e agguato intervallato da piccoli aspetti “dinamici’, oltre all´eventualità della pesca in tana…
6) Pag. 44: IN PRATICA / 10 CONSIGLI PER PESCARE IN SICUREZZA – di Roberto Tiveron
Le nostre prestazioni e, soprattutto, la nostra sicurezza in immersione dipendono dal grado di preparazione fisica e da numerosi altri fattori. Ecco dieci consigli da seguire assolutamente per pescare sicuri.
… Per essere consapevoli delle proprie immersioni è necessario conoscere come il corpo umano si adatta all´iperbarismo, alla ritenzione del respiro e a tutto ciò che ne deriva…
… Il taravana è una patologia non rara nei pescatori in apnea, specialmente in chi ha restazioni superiori alla norma, e, sebbene in merito ci sia ancora molto da capire, si possono attuare comportamenti precisi per evitarla…
… La maschera sarà di volume ridotto se si scenderà prevalentemente a profondità elevate, mentre sarà più voluminosa e con un maggiore campo visivo se sarà usata in fondali non molto profondi…
7) Pag. 49: LE DOMANDE E LE RISPOSTE / I “PERICOLI’ DEL NOSTRO MARE – di Stefano Navarrini
… L´ultimo dei rischi che può correre un pescatore in apnea è quello legato ai pesci e ai vari organismi marini. Ciò non toglie che un minimo di attenzione siua necessaria per evitare spiacevoli sorprese. Se l´indiscutibile fascino delle barriere coralline e l´infinita molteplicità di forme e colori che si aggirano nei meandri del reef vanno sempre guardati con un minimo di attenzione a causa dei piccoli e meno piccoli pericoli che possono celare, il Mediterraneo, nella semplicità dei suoi fondali, nasconde molte meno insidie… o no? A onor del vero, qualche problema derivante da organismi marini potrebbe esserci, ma diciamo anche che il pescatore in apnea, protetto dalla sua seconda pelle di neoprene, ne elimina automaticamente un bel po.
8) Pag. 4: ATTREZZATURE / AUSTRALIANA CONTRO TRADIZIONALE – di Alessandro Martorana
Un vero scontro di testa, anzi di testata, quello che andremo ad analizzare mettendo a confronto le due tipologie più diffuse di questa importante componente del fucile subacqueo.
… Innanzitutto, mi pare che sia arrivato il momento di spiegare che cosa si intende quando si parla dei due tipi di testata…
… Questo sul piano teorico. Sul piano pratico, però, entra in gioco un´altra variabile, costituita dall´elasticità intrinseca dei differenti materiali che costituiscono testata e affusto…
… Abbiamo detto che la testata tradizionale mantiene gli elastici paralleli all´affusto e all´asta, ben staccati sia dall´uno che dall´altra. Se questo può essere un bene dal punto di vista del rendimento dell´elastico, di contro contribuisce ad aumentare la “sezione maestra’ dell´intero fucile carico, rendendo il brandeggio laterale più difficoltoso…
9) Pag. 57: ATTUALITA´ / ARRIVA IL CENSIMENTO – di Giorgio Volpe
Con l´importante decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 6 dicembre 2010 è stato ufficialmente inserito in Italia un regime autorizzativo anche per la pesca in apnea. La nostra analisi.
… La dichiarazione deve essere effettuata da chiunque intenda praticare una qualsiasi forma di pesca marittima non professionale: da terra come da natante, con lenza come in apnea…
… Di fatto questa novità cambia poco o nulla nella vita del pescatore in apnea. Una volta effettuata la comunicazione, infatti, non dovremo fare altro che portare con noi una copia dell´attestato dell´avvenuta comunicazione e una copia di un documento di riconoscimento…
10) Pag. 62: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
Pescatori in grotta; Asta: peso & spinta; La via della pesca – passo dopo passo quel che serve per raggiungere buoni risultati; Per allenarsi; Stop al freddo –gli accessori in neoprene per creare diversi spessori produttivi sulla notsra muta.
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
Cressi Geronimo Elite Mimetico; Intruder dalla Salvimar – un fucile per la pesca al razzolo o in tana; Accessori Omersub Camouflage Wetsuit Cover; La serie Asso e i 40 della Seac Sub; Le ogive XL Sigalsub; Eos Pro è la nuova torcia Mares – per quanto la luce serve davvero, ecco una luce potente ma non ingombrante.
STAR BENE ANDANDO SOTT´ACQUA – di Roberto Tiveron
Il decalogo per dimagrire in modo sano ed equilibrato; Respirazione: il ruolo del diaframma; La funzione dei minerali nello sport – queste sostanze hanno ruoli importanti per il fisico, soprattutto se facciamo sport, e si trovani nei cibi.
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
Vincere i crampi; Fucili estremi – arma super non vuole dire preda facile, e una simile atrezzatura esige doti non alla portata di tutti; Inverno, tempo di influenza; Corsa alla profondità.
11) Pag. 71: FUCILI: LA PROVA IN MARE / SPORA SUB SEA GREEN – di Alessandro Martorana
Grazie a una particolare tecnica di fotoincisione su tessuto, questa muta prsenta una fodera esterna che riproduce aree di fondale ricoperto di posidonia, con un eccezionale effetto mimetizzante.
12) Pag. 74: PINNE: LA PROVA IN MARE / CCRESSI GARA PROFESSIONAL – di Alessandro Martorana
Lineari, con la pala liscia, il piede sotto il piano della pala e senza troppi fronzoli, queste pinne offrono una buona resa con una spesa energetica contenuta. Le abbiamo provate per voi.
13) Pag. 78: AGONISMO / ASSOCIAZIONE SUBACQUEI VERSILIA: CAMPIONI NON PER CASO – di Antonio Mancuso
Lo scorso 9 ottobre 2010, negli ostici fondali di Follica, la squadra viareggina si è aggiudicata l´ambito titolo di Campione d´Italia per Società. Conosciamo megli gli atleti del team.
14) Pag. 78: CAMPIONI & CAMPIONATI / CRISI DELL´AGONISMO? – di Marco Bardi
Per rispondere a questa domanda, ecco la cronaca del primo Trofeo di Pesca in apena a coppie F.V.G., che racconta di quanto invece sia presente uno spirito di competizione e come esso possa anch non essere fine a se stesso.
15) Pag. 82/86: GUIDA TECNICA
SPORASUB/MACCHINARI PER I TEST: Macchinari per i test su pinne e fucili che forniscono dati tecnici molto affidabili.
SALVIMAR/ARBALETE VOODOO RAIL OPEN 75: Nuovi vontenuti tecnici interessanti: la testata aperta può montare tre elastici circolari e la corsa del grilletto è regolabile, eliminando i punti morti.
OMERSUB / GINOCCHIERE DA PESCATORE: Un utile accessorio, soprattutto per chi pesca a contatto con il fondale.
SEATEC / PINNE CARBON F10: Nuovo composito per pale reattive e leggere, per non impegnare troppo la muscolatura.
BLEUTEC / ARBALETE OCEAN BORN MONOBLOCK LIMITED EDITION 125:
Asta da 8 e quattro elastici circolari da 14,5 mm per un fucile per prestazioni di grade livello.
16) Pag. 89: A COLPO SICURO SICILIA 1 / CAPO SANT´ALESSIO – di Antonio Mancuso
Un tuffo a due passi dallo Stretto di Messina
17) Pag. 90: INSIEME / MAURIZIO ANGELOZZI DA… ROMA
18) Pag. 95: IL MEDICO / FERMI E IN FORMA – di Massimo Malpieri
19) Pag. 96: IL MARE IN TAVOLA, METTI UNA RICCIOLA A CENA – di Stefano Navarrini
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