Pesca in apnea n° 88 – Giugno 2010
La copertina del numero 88 di Pesca in Apnea
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Durante la nostra attivita’ di pescatori in apnea, la sicurezza e’ (o dovrebbe essere) al vertice delle indispensabili conoscenze per esercitare questo sport. Ma alcuni (speriamo pochi, ma ce ne sono ) pescatori in apnea non sono culturalmente e psicologicamente attrezzati per mettere in atto questa precedenza e le conseguenze sono i rischi inutili ai quali si espongono Del resto, e’ molto difficile prevedere tutte le situazioni che si possono verificare in mare e dunque anche chi e’ preparato e sufficientemente prudente deve sempre vigilare per evitare di debordare tutte le norme di sicurezza.
Quanto abbiamo appena detto e’ dedicato a una intervista di Antonio Mancuso, che appare sul numero di giugno di PESCA IN APNEA, ad Alessandro Marroni, presidente del Dan (Divers Alert Network Europe), organismo che ha istituzionalmente e con dislocazione internazionale l’ufficio di portare assistenza ai subacquei in difficolta’ che sono iscritti a tale organizzazione e che ne fanno richiesta.
Si crede erroneamente che il Dan sia piu’ presente nell’area della subacquea esercitata con l’autorespiratore. Non e’ vero. La vocazione del Dan interessa tutta l’attivita’, tanto che i rapporti fra il Dan e Apnea Accademy e il gruppo di Genoni sono molto stretti anche a livello di ricerca scientifica Ma per dare l’indispensabile chiarezza sull’attivita’ del Dan, su come in pratica viene esercitata, utilizziamo la risposta di Alessandro Marroni (che e’ anche presidente dell’International Dan) a una domanda di Mancuso tratta dall’intervista che appare su PESCA IN APNEA ora in edicola:
«Noi operiamo con cinque centrali d’allarme internazionali plurilingue, ognuna responsabile per una zona del mondo. I subacquei che hanno necessita’ di assistenza e che sono iscritti al Dan Europe, sanno che, dovunque si trovino, devono chiamare la centrale del Dan Europe. Naturalmente, gli americani chiameranno la centrale del Dan America, gli australiani quella dell’Australia e cosi’ via. Queste centrali lavorano in coordinamento tra loro, per cui, se un europeo si trova nella zona di competenza dell’America, chiamera’ la centrale europea che lo mettera’ in contatto con un medico esperto in medicina subacquea che parla la sua lingua e che e’ in grado di interpretare il problema, si’ da fare una diagnosi immediata e programmare un intervento con la terapia necessaria. Dopo di che, si mettera’ in contatto con l’altra centrale del Dan International, che e’ responsabile per area, in modo da gestire l’intervento locale con chi conosce meglio la zona. In altre parole, la nostra e’ una rete in grado di accettare qualsiasi emergenza, da qualsiasi parte essa provenga, ed e’ in grado di intervenire in tutto l’ambito mondiale. La peculiarita’ e’ che non si tratta di una rete fatta solo da un centralino e da un call center, ma e’ un’entita’ che prevede personale addestrato a gestire casi di emergenza medica, con una preparazione adatta a richiedere le informazioni specifiche di un’emergenza subacquea, di medici specialisti di riferimento che sono tutti i nostri direttori nazionali. Questi ultimi vengono scelti tra i massimi esperti in medicina subacquea di ogni nazione, sono reperibili 24 ore su 24 e vengono messi in conferenza telefonica, attraverso le centrali, con la persona che ha subi’to l’incidente».
A seguire, come di consueto, segnaliamo, con brevi estratti, i servizi che appaiono sul numero di giugno di PESCA IN APNEA.
1) Pag. 16: AMBIENTI / LA FRANATA – di Marco Bardi
La franata passante e’ uno dei fondali piu’ belli e difficili, sui quali con pochi accorgimenti
si possono affrontare tante situazioni.
‘ La lotta per la sopravvivenza determina sempre precise strategie combattute su due fronti opposti, predatori e prede. Molti pesci ricorrono al mimetismo come strategia di caccia in mezzo ai numerosi massi accatastati della frana’
‘ Ben diversa e’ la situazione quando la cernia e’ in candela sul fondo a prendere il sole. Mentre ci si avvicina, tende a fuggire per allontanarsi dal pericolo. Solo in rare occasioni la si potra’ colpire in caduta, di solito quando e’ in fase digestiva’
‘ Per i dentici, invece, e’ meglio un fitto branco di castagnole o di mennole, che si concentrano piu’ sul fondale e permettono loro rapide incursioni tra le rocce.
In altri casi, quando sono i frequenti branchi di acciughe provenienti dal mare aperto a formare la mangianza principale, si puo’ incontrare di tutto, dalle palamite alla leccia, dal dentice al pesce serra e, in alcuni casi, anche lampughe o tonni’
2) Pag. 21: ELETTRONICA PER LA PESCA/ UN COMPAGNO DI POLSO – di Stefano Navarrini
Non piu’ oggetto strano e misterioso, ma piuttosto compagno utile e silenzioso che ci segue in ogni discesa per aiutarci a ottimizzare l’azione di pesca in piena sicurezza. Il computer da apnea, in alcuni modelli dotato di funzioni Ara, ha ormai sostituito l’orologio al polso del pescatore e dell’apneista.
‘ Abbiamo infatti genericamente parlato di computer da polso o da apnea senza specificare che molti di questi strumenti possiedono un’invidiabile bivalenza, potendo elaborare indifferentemente dati per l’immersione in apnea o per quella con le bombole’
‘ I robustissimi vetri minerali antigraffio garantiscono un’ottima resistenza nel tempo, ma qualche precauzione in piu’ non guasta’
‘ Nel suo normale stato di funzionamento, quando cioe’ lo si indossa come un normale orologio, il computer ci mostra l’ora, con tanto di funzione sveglia e in qualche caso doppio fuso orario, o, secondo le impostazioni, anche il calendario’
3) Pag. 25: CHI SIAMO / NICOLA RIOLO – di Alberto Balbi
Un supercampione come Nicola Riolo forse nasce una volta in un secolo. Ecco i suoi segreti, le sue tecniche, le sue astuzie che lo portano sempre a galla con la preda .
‘ Riolo consiglia particolare cura nella calibrazione della zavorra. Bisogna sempre sincerarsi che i chili utilizzati consentano di avere un assetto neutro alla quota a cui si vuole pescare: 10, 15 o 20 metri, modificando all’occorrenza i piombi in cintura’
‘ L’accorgimento piu’ importante, quando si cerca di improvvisare una pescata al razzolo, e’ quello di muoversi molto lentamente, cercando di planare sollevati dal fondo e frugando con lo sguardo in ogni direzione’
4) Pag. 30: ATTREZZATURE / FUCILE AD HOC – di Roberto Tiveron
Il bravo pescatore in apnea non si limita ad acquistare ‘un’ fucile, ma, oltre a scegliere il modello idoneo a soddisfare le prpoprie esigenze venatorie, sa che dovra’ ottimizzarlo affinche’ sia performante ed efficace al massimo: ad esempio, optando per l’asta piu’ adatta, per la sagole migliori e altro ancora.
‘ Esistono, pero’, delle abitudini e delle esigenze che consigliano di allestire il fucile in modo piu’ personale, adottando degli accorgimenti che, per quanto non visibili all’occhio dell’osservatore, sono in grado di influire sensibilmente sul comportamento balistico dell’arma e sul modo di erogare la potenza’
‘ Si accennava, in precedenza, all’importanza dell’asta da impiegare in abbinamento al fucile subacqueo e di quanto essa possa influenzarne l’assetto, ma essa influisce molto anche sull’efficienza del tiro e, quindi, affinche’ la balistica risulti la migliore possibile, e’ necessario che sia ben curata’
‘ Ecco, allora che il tiro diventa molto impreciso e il pescatore si affanna a ricercare cosa non funzioni nel proprio fucile, ma l’unico problema e’ l’eccessiva potenza’
5) Pag. 34: ESPERIENZE / LA MIA PESCA ALL’ASPETTO – di Marco Bardi
In un giorno qualunque, ai tempi delle mie prime esperienze, accadde l’imprevedibile. Sapevo che esisteva la pesca all’aspetto, ma non avevo mai provato questa tecnica, perche’ mi veniva piu’ spontaneo continuare a pescare con un approccio diretto sul pesce. Successe quindi che, mentre cercavo di colpire un tordo che mi prendeva in giro tra le rocce, mi fermai a guardare dove fosse andato e dopo pochi secondi vidi invece un bel pesce che puntava verso di me. Avevo una pistola ad aria compressa e mi sentivo praticamente disarmato, ma non importava. Mi venne istintivo allungarmi verso il pesce, ma lo vidi subito fuggire. La scena del pesce che mi veniva incontro e poi fuggiva mi rimase molto impressa. Cosi’ iniziai a praticare piu’ attese sul fondo.
6) Pag. 38: BASTA! / GIU’ LE MANI DALLA MELORIA – di Giorgio Volpe
Il Ministero dell’Ambiente ha costituito la nuova amp Secche della Meloria, ma i pescatori in apnea toscani si ribellano, fondano l’Aampia, Associazione Ambiente Meloria Pesca in Apnea, e decidono di fare ricorso al Tar.
‘ Dopo una serie di riunioni preliminari e una raccolta di firme, che in pochi giorni ha superato le duemila adesioni, il 13 maggio scorso, presso l’Hotel Golf di Tirrenia, l’Aampia e’ stata tenuta a battesimo, iniziando la sua campagna di tesseramento e raccolta di fondi. L’incontro si e’ aperto con la presentazione del presidente, Paolo Albelli, che ha illustrato gli scopi statutari dell’Aampia, chiarendo la totale indipendenza dell’associazione da qualsiasi sigla o bandiera e chiedendo un sostegno da parte di tutti gli appassionati, senza distinzione alcuna’
7) Pag. 42: TATTICA / METRI IMPEGNATIVI – di Pietro Milano
Dopo avere analizzato sul numero precedente cosa aspettarsi e come agire nella prima fascia sotto la superficie, consideriamo, adesso, quella dai -10 ai -20 metri, che offre grandi opportunita’.
‘ L’impegno energetico richiesto da una pescata fatta al limite dei 20 metri e’ ben diverso da quella condotta sui 10-12 metri. Nella prima ipotesi si comincia a parlare di apnea profonda, mentre per la seconda il discorso non si dovrebbe nemmeno affrontare’
‘ La pesca in caduta, pur pertinente alla profondita’, rimane relegata a pochissime occasioni, per esempio quando la stagione fredda presenta inaspettate settimane di alta pressione e, quindi, maggiore limpidezza dell’acqua’
‘ Per chi pratica l’aspetto diventa fondamentale tenere conto di cio’ e cercare una secca, o uno scalino nella costa, dove il ‘taglio’ non pregiudichi le attivita’ di pesca: i pesci, specialmente i dentici, tendono a sostare in acque piu’ temperate e se gli scogli ideali per la posta sono in acque piu’ profonde e fredde, tutto diventa piu’ difficile se non impossibile’
8) Pag. 45: LE QUALITA’ / PESCATORE E MARINAIO / 2 – di Stefano Navarrini
Per un pescatore in apnea il mare da conoscere non e’ solo quello che vive sotto la superficie. E se l’arte del navigare non si impara certo in pochi giorni, conoscerne alcuni fondamenti puo’ aiutare, e non poco, a rendere felice una battuta di pesca.
‘ Oggi per sapere il tempo che fara’ teoricamente basterebbe dare un’occhiata al computer, ma qui viene il bello, perche’ nonostante l’evoluzione tecnologica degli strumenti di previsione, calcoli e satelliti vari, la verita’ assoluta sul meteo resta spesso un mistero.
‘ Pilotare un gommone non presenta alcun problema, ma ci sono situazioni in cui la navigazione puo’ essere ottimizzata a vantaggio del comfort, delle sollecitazioni sulla struttura e dei consumi’
‘ Premesso che i sacri testi raccomandano un calumo (la lunghezza della cima filata in acqua) pari ad almeno tre volte la profondita’ di ancoraggio, normalmente se ne utilizza molto meno’
9) Pag. 48: I MATERIALI DELLA NOSTRA ATTREZZATURA POLIMERI GOMMA E ACCIAIO – di Alessandro Martorana
Continuiamo a occuparci dei materiali impiegati per la costruzione delle nostre attrezzature subacquee. Questa volta ‘vi presentiamo’ i polimeri, la gomma e l’acciaio.
‘ La tecnologia con cui vengono realizzati i polimeri e’ in continua evoluzione e in un futuro piu’ o meno prossimo queste sostanze soppianteranno altri materiali in molti campi d’impiego, incluse le attrezzature per la pesca in apnea’
‘ La gomma naturale e’ stata quasi soppiantata del tutto da altri materiali, ma le sue particolari doti di elasticita’ sono ancora inarrivabili quando si tratta di confezionare gli elastici di un arbale’te’
‘ Un altro componente fondamentale in acciaio e’ l’asta del fucile subacqueo, che, naturalmente, oltre a dover sopportare sollecitazioni incredibili, e’ demandata a conservare, per quanto possibile, forma e linearita”
10) Pag. 52: STORIE DI MARE / QUELLA DANZA NUZIALE – di Antonio Mancuso
La scena che mi si paro’ davanti mi fece dimenticare l’istinto venatorio e restai attonito ad ammirare cio’ che si presentava ai miei occhi.
‘ Non so se definire il genere di pesca che praticavamo in quel periodo come un misto tra ricerca in tana e razzolo, fatto sta che, grazie all’abbondanza di pesce, difficilmente si tornava a casa a mani vuote’
‘ Mano a mano che i secondi passavano, l’ombra prendeva forma, fino a che mi resi conto che si trattava di un branco di cefali.
Erano una ventina di pesci e nuotavano tutti, con movimenti sinuosi, attorno a un esemplare molto piu’ grande, eseguendo una sorta di danza’
11) Pag. 55: ATTREZZATURE / ABBINAMENTI IDEALI / 2 – di Alberto Balbi
Continuiamo il nostro discorso sull’abbinamento delle attrezzature per comporre un equipaggiamento ad hoc, questa volta relativo alla pesca all’aspetto e all’agguato.
‘ Il tipo di muta varia in funzione della profondita’ e di come sia programmata la pescata: se, ad esempio, per gli spostamenti utilizziamo un mezzo nautico e le nostre discese si svolgono a segnale (cioe’ dopo essersi spostati sul punto prescelto), si possono utilizzare mute relativamente sottili (5-6 mmm) e piu’ comode da gestire anche d’inverno. ‘
‘ Nella pesca in profondita’, le pinne sono fondamentali. I modelli in carbonio sono da preferire proprio per le caratteristiche di questo materiale, che consente leggerezza, morbidezza, ma grande reattivita’, elemento indispensabile per i tuffi profondi, dove la pinna deve garantire una rapida risposta al momento dello stacco dal fondo…
12) Pag. 58: L’INTERVISTA / CI DICA, DOTTOR MARRONI
Dan e’ l’acronimo di Divers Alert Network, che puo’ essere tradotto come ‘la rete di sicurezza dei sub’. Abbiamo chiesto al suo presidente, il dottor Alessandro Marroni, di cosa si tratta e ‘come funziona’.
13) Pag. 62: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
Vestirsi comodi; Scegli l’ora giusta; Una valigia di fucili ‘ Come far viaggiare in aereo le nostre attrezzature senza correre rischi; la sfida del dentice; Il phylum dei pesci; Con la marea.
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
I conetti Omer per l’asta ‘ Un prodotto pensato per incrementare la resa balistica; Torcia Flash Led Sporasub; Tecnologia Liquidskin per la Mares X-VU; Le fibre: il dyneema; Alessandro Picasso Elite; La nuova muta Cressi-sub.
STAR BENE ANDANDO SOTT’ACQUA – di Roberto Tiveron
Quanto sei allenato fisicamente? ‘ Per valutare la propria condizione fisica e’ possibile utilizzare da soli il semplice test di Cooper; L’uva, l’integratore del pescatore in apnea; Lo stretching e’ sempre utile; Attenti ai movimenti che possono creare traumi.
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
Nel Mediterraneo la caravella portoghese ‘ Attenzione alla presenza di questa ‘medusa’ pericolosa; Un’adeguata scoerta energetica; La ripresa della respirazione ‘ E’ un momento delicato quello della fine dell’apnea; Il ‘becco d’anatra’; L’importanza del controllo medico.
IL NEGOZIANTE DI FIDUCIA
Abissi, Vado Ligure (SV); Air Sub, Cagliari; Mestre Sport, Mestre (VE); Federico Sensi e prosub apnea, Fiumicino (Roma).
14) Pag. 72: VIDEO / SENZA RESPIRO: IL NUOVO DVD DI MARCO BARDI
Arriva nei negozi specializzati il quarto volume della collana ‘Emozioni di pesca in apnea’, curato dal nostro collaboratore. Argomenti di punta sono il miglioramento delle capacita’ di apnea e delle tecniche di immersione.
15) Pag. 73: FUCILI: LA PROVA IN MARE / OMER ARBALETE CAYMAN HF CAMU 3D 75 – di Alessandro Martorana
Ottimamente mimetico grazie alla ‘livrea’ Camu 3D, che riproduce i colori del fondale, questo arbale’te da 75 cm e’ caratterizzato da una spiccata versatilita’ e da soluzioni tecniche d’avanguardia.
16) Pag. 81/87: PRESENTAZIONE TECNICA
ANTOLAS BLUE/MASCHERA TRIBAL: Frutto di un’attenta fase progettistica, presenta buona visibilita’ e vestibilita’.
BEUCHAT/GUANTI E CALZARI MARLIN: Guanti e calzari sono sempre indispensabili. Ecco due prodotti che offrono comfort e protezione.
GIMAN SUB/ARBALETE DENTEX 110: La nuova versione di questo modello prevede alcune migliorie.
SEAC SUB/MUTA SKIN CAMO 3.5: Il mimetismo, funzionale a tutti i fondali, e’ ottenuto con un esclusivo processo di fotoincisione.
SPORASUB/OGIVE OCEAN: Una nuova ogiva dalle forme strane, che ha proprio nella struttura i suoi argomenti vincenti.
MARES/ACCESSORI PURE INSTINCT: Il catalogo Mares dedicato alla pesca in apnea si arricchisce di nuovi accessori utili per tutti gli appassionati di questa attivita’ sportiva.
17) Pag. 88: A COLPO SICURO MARCHE 1 / LA MOTONAVE NICOLE – di Antonio Mancuso
Un’oasi di vita in un deserto di sabbia.
18) Pag. 89: A COLPO SICURO CALABRIA 2 / LA SECCA DI SANTA IRENE – di Antonio Mancuso
Immersioni per esperti, ma anche ottima palestra per neofiti.
18) Pag. 90: INSIEME / ORESTE VACONDIO A’ SASSUOLO – di Giorgio Volpe
Tiro sub e pesca in apnea sono le passioni di Oreste, che ha elaborato dei fucili denominati Roller-Gun. I risultati sono grosse prede, fra le piu’ ambite dai pescatori in apnea.
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