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Pesca in apnea n° 86 – Aprile 2010


La copertina del n° 86 di Pesca in Apnea

Dato che PESCA IN APNEA e’ una rivista ‘piccolina’, destinata a un pubblico numericamente piccolo, ma molto esigente, anche le piccole cose devono essere motivate. La rivista ha in corso un certo ammodernamento, con un aggiornamento della grafica e dei contenuti che i lettori hanno notato con interesse.
Da questo numero di aprile, ora in edicola, c’e’ una cosina in piu’. Si tratta di una novita’ apparentemente banale, ma che a nostro parere ha una certa rilevanza ed e’ la presenza di un disegno non tecnico, ma squisitamente creativo, al quale abbiamo dato un grande spazio, e che appare a pagina 45. Il disegno illustra un racconto di Antonio Mancuso (‘Un predatore di troppo’) e l’autore e’ Dario Amendola, che qui, cogliendo l’occasione, presentiamo agli amici di Apnea Magazine.
Il perche’ di un disegno creativo (la scena rappresenta un pescatore tra gli squali) nelle pagine di una rivista dedicata unicamente ai pescatori in apnea potrebbe apparire una trovata stravagante. Sappiamo che i nostri lettori vogliono argomenti tecnici trattati in maniera approfondita e quando si esce fuori tema allora bisogna dirigersi verso il racconto personale di fatti realmente accaduti. Nel nostro caso, pur nel rispetto delle regole, c’e’ in piu’ questo bel disegno ad acquarello che, per forza di cose, diventa il centro di attrazione del servizio. Si tratta di un disegno sapiente nella sua semplicita’, un’illustrazione che non vuole aggiungere nulla al tema trattato da Mancuso, ma che ha il ‘compito’ di dare a tutta la rivista quel minimo di ‘freschezza’ che ogni oggetto del tempo libero deve contenere. Questa e’, nelle nostre intenzioni, la funzione del disegno di Amendola, a dispetto dei temibili squali che appaiono nell’illustrazione.
Sappiamo che tutte le cose nuove che fin dal primo numero abbiamo proposto sono piaciute ai lettori, anche perche’ hanno sempre dimostrato il costante impegno di rinnovamento e lo sforzo di essere vicini a chi credeva in noi. Sara’ cosi’ anche questa volta?
Di seguito, ecco un estratto dei piu’ importanti servizi che appaiono sul numero di aprile di PESCA IN APNEA ora in edicola. Buona lettura agli amici di Apnea Magazine.

1) Pag. 14: TECNICA / COME AVVICINARE I PESCIdi Marco Bardi

Nell’ambiente marino ogni essere vivente e’ in perenne stato di allerta e questo detta le regole dell’avvicinamento. Se effettuiamo movimnti corretti possiamo incuriosire il pesce ed e’ anche ipotizzabile che si avvicini invece di fuggire.

‘ Sulla terra le tensioni del corpo causate dall’ansia non si avvertono, ma sott’acqua i pesci le percepiscono anche a lunga distanza. La mano che stringe l’impugnatura e il dito che si tende sul grilletto, gli occhi che si allargano per la sorpresa e si concentrano sul pesce per non perdere i suoi movimenti, il corpo che sussulta di apprensione o perche’ e’ giunto al termine dell’apnea, sono solo alcuni momenti di tensione percepiti dal pesce’
‘ La tecnica dell’avvicinamento diretto e’ quella che viene piu’ spontanea, specialmente ai meno esperti, ed e’ quindi la piu’ utilizzata’
‘ La tecnica dell’agguato deriva dal principio di caccia dei predatori. La spigola, ad esempio, si muove in acqua molto bassa, rasentando le rocce dove c’e’ un minimo di risacca che crea bianca schiuma’

2) Pag. 19: IN SICUREZZA / VADO, COLPISCO E TORNOdi Stefano Navarrini

La risalita con i consigli di Gabriele Del Bene.

‘ Un altro particolare da non sottovalutare infilandosi in buchi stretti e tortuosi, e’ la valutazione della lunghezza del fucile e la relativa impugnatura’
‘ Il momento di staccare dal fondo e’ legato al campanello d’allarme delle prime contrazioni diaframmatiche, ma ognuno trova poi la sua misura di gestione, e con l’esperienza si arriva a un momento ‘x’ in cui, a prescindere dalle contrazioni, il nostro cervello ci impone di risalire’
‘ Prima dell’immersione il pescatore compie, nella stragrande maggioranza dei casi, un’ispirazione che non e’ mai massimale’

3) Pag. 23: CHI SIAMO / MARCO BARDI L’ESPERIENZA L’ELEGANZAdi Alberto Balbi

E’ difficile scrivere di Marco Bardi, un campione che rappresenta un punto di riferimento nell’ambiente della pesca in apnea e di cui e’ stato detto quasi tutto. Ma nella vita privata e’ uno di noi!

‘ La discesa e’ il punto fondamentale dell’azione di pesca. Come afferma Marco, non esiste richiamo migliore di una discesa eseguita correttamente, che incute alla preda curiosita’ e non allarme, con le ‘strane’ vibrazioni prodotte dal corpo’
‘ Nella sua filosofia c’e’ la semplicita’ dell’attrezzo, senza troppi fronzoli o sofisticazioni e, soprattutto, c’e’ la convinzione che il pescatore debba creare il giusto feeling psicologico attraverso un uso costante delle stesse attrezzature’

4) Pag. 28: I NOSTRI FUCILI / PARLIAMO DI BALISTICAdi Pietro Milano

In queste pagine trattiamo dell’eterna sfida tra elastici e aria compressa, due tipi di fucili subacquei e due scuole, ognuna con i propri sostenitori. Vantaggi e svantaggi degli uni e degli altri.

‘ La strategia, perlomeno la piu’ utilizzata, e’ stata quella di ridurre la sezione delle aste e, di conseguenza, quella delle canne, per avere meno acqua da espellere al momento dello sparo’
‘ Le conclusioni, a mio avviso, sono scontate: il fucile ad aria ha una gittata mediamente superiore all’arbalee di un metro (riferendosi sempre all’esempio di prima), con conseguente aumento della capacita’ di penetrazione a fine corsa’
‘ Ultimamente, negli arbalete di buona progettazione si nota che il congengno di scatto e’ molto arretrato rispetto ai modelli di dieci anni fa’

5) Pag. 32: INTERVISTE PARALLELE / UNA PESCA SENZA ETA’di Stefano Navarrini

Uno degli aspetti piu’ affascinanti della pesca in apnea e’ la sua longevita’. Si comincia ai 16 anni con lo strapotere della gioventu’ e a 65 ci si ritrova ancora a pizzicare la coda ai saraghi: tutto quelloche serve e’ un fisico integro e un grande amore per il mare.

‘ Quali sono i principali cambiamenti che hai notato a livello fisico con il passare degli anni?
Piras. Soprattutto due cose. Il recupero fra un’apnea e un’altra, che naturalmente tende ad allungarsi e quindi non va forzato, perche’ cosi’ facendo si gestisce meglio e con maggiore lucidita’ la giornata di pesca, e la stanchezza fisica, che subentra in anticipo e si puo’ solo contrastare con un allenamento preventivo.
Vella. Sicuramente il piacere della tavola, la ridotta attivita’ fisica e gli acciacchi dovuti alla professione (sono insegnante di educazione fisica) hanno fatto si’ che il peso, tenuto costantemente sotto controllo, ultimamente abbia fatto di me un nonno piuttosto ‘robusto’.
Chiaro che, insieme all’aumentata massa da ossigenare e alla ridotta capacita’ vitale, le apnee si sono ridotte, per cui cerco di adattarmi alla nuova realta’ senza farne un dramma’

6) Pag. 36: ESPERIENZA / PESCA IN APNEA E CONCENTRAZIONEdi Antonio Mancuso

La mente e’ abituata a vagare e, poiche’ lo fa in continuazione, e’ assai difficile dominare i pensieri. Il nostro sforzo piu’ grande, quindi, e’ quello di rimuovere i pensieri negativi e concentrarci esclusivamente sull’azione di pesca.

‘ La concentrazione e’ lo stato in cui la mente usa tutte le sue capacita’ nell’assolvere un compito ben preciso. Nel momento in cui il pensiero e’ concentrato su una cosa, ogni altro stimolo viene ignorato, proporzionalmente all’intensita’ della concentrazione stessa…
‘ Il fine del pescatore in apnea e’ quello di raggiungere uno stato di coscienza che permetta di portare la sua mente a fissarsi unicamente sull’oggetto del suo interesse, cioe’ la cattura della preda, e riuscire a mantenere l’attenzione su questo pensiero’
‘ Come abbiamo visto, la capacita’ di concentrazione che si raggiunge grazie alla percezione delle tensioni presenti in noi e alla diminuzione della distraibilita’ permettono di ridurre lo stress e di abbassare il livello generale dell’ansia, entrambi fattori che nuocciono alla prestazione sportiva’

7) Pag. 40: I MATERIALI DELLA NOSTRA ATTREZZATURA / IL NEOPRENEdi Alessandro Martorana

Grazie all’utilizzo di questa gomma sintetica, l’attivita’ subacquea si e’ diffusa ed evoluta. Le mute attuali garantiscono infatti un comfort impensabile anni fa e sono disponibili in una vasta gamma di tipologie. Vediamo la particolarita’ dei modelli piu’ adatti alla pesca in apnea.

‘ La muta subacquea, oltre a costituire un baluardo imprescindibile nei riguardi della sfera della sicurezza, e’ un prezioso alleato anche per cio’ che riguarda la ‘pesantezza’ del carniere’
‘ Naturalmente un materiale poroso e ricco di bolle d’aria di elevate dimensioni e’ sicuramente piu’ elastico e morbido dello stesso contenente, pero’, un minoro volume gassoso’
‘ In questi ultimi tempi, grazie ai progressi fatti anche nei materiali tessili e nelle loro tecnologie costruttive, si assiste a un prepotente ‘ritorno’ delle mute con interno in spaccato e con fodera esterna…

8) Pag. 44: STORIE DI MARE / UN PREDATORE DI TROPPOdi Antonio Mancuso

La pesca in apnea e’ fatta anche di avventure e quella che vi raccontiamo rimarra’ per sempre impressa nella memoria dei suoi protagonisti.

‘ Dopo avere installato gli strumenti elettronici e dopo aver verificato il serbatoio del carburante e il motore, Giuseppe avvia e da’ gas’
‘ L’orario e’ quello ideale: le nostre discese sono silenziose, l’appostamento e’ quello sperimentato altre centinaia di volte, ma dei dentici’ neanche una pinna!’
‘ L’acqua e’ cristallina e io, dalla superficie, anche se a fatica a causa dell’alta profondita’, controllo la sua sagoma seminascosta’

9) Pag. 48: IX COPPA CITTA” DI ROVIGNO / BRAVA ITALIAdi Marco Bardi

I sogni di gloria sono una caratteristica comune in tutti gli sport, ma quando la propria nazionale ritorna a vincere dopo tanta attesa e per di piu’ nello stesso mare dove tra pochi mesi si disputera’ il mondiale, ecco che i sogni colorano l’atmosfera di speranza. In effetti, la gara di Rovigno, in Croazia, sta diventando un’affermata competizione di ottimo livello che mette a dura prova qualsiasi atleta. Non ci sono vantaggi per nessuno e viene premiato chi riesce ad abbinare una buona strategia a una grande determinazione. Ogni anno la gara e’ diversa, nonostante il tratto di mare sia sempre il solito. L’Italia e’ stata protagonista con piu’ squadre e tanti giovani atleti dal grande entusiasmo.

10) Pag. 51: TECNICA / APNEA E AGGUATOdi Alberto Balbi

Ci sono tecniche di pesca che richiedono ua conoscenza approfondita del proprio corpo, al fine di conservare intatto quel sottile confine di sicurezza che non dovrebbe ami essere oltrepassato. La pesca all’agguato e’ una di queste.

‘ Proprio per la politica che un pesce non vale alcun tipo di rischio, dobbiamo cercare di capire quando e’ il momento di risalire, avendo ben chiaro che non dobbiamo attendere la prima contrazione diaframmatica, soprattutto se stiamo pescando in profondita”
‘ Gli attimi che seguono la cattura sono spesso sottovalutati: al contrario, meritano una considerazione, se non maggiore, almeno pari all’azione vera e propria. Dopo aver scoccato la freccia e dopo aver raggiunto la superficie, la tensione per il gesto vero e proprio diminuisce, ma aumenta il tasso di adrenalina, che inevitabilmente taglia il fiato’

11) Pag. 55: AMARCORD / CIVITAVECCHIA 1972 CAMPIONATO DI SECONDA CATEGORIAdi Roberto Borra

Un tuffo nel passato, con i bei ricordi del Circolo Cacciatori Subacquei Guido Garibaldi, le prime gare di pesca in apnea e il grande entusiasmo di quei tempi pionieri che hanno fatto la nostra storia.

‘ La gara si svolse in condizioni di mare calmo e tempo soleggiato, con una formula analoga a quella delle selettive dei nostri giorni: portati al centro campo gara alla spicciolata, con varie imbarcazioni a remi, gli atleti si immergevano tutti insieme per poi andare ciascuno per la propria strada’

12) Pag. 58: IN IMMERSIONE / ATTENTI ALLA CORRENTEdi Roberto Tiveron

Le correnti influiscono in modo determinante sulla vita sottomarina. Vediamo quali sono i particolari piu’ importani da tenere in considerazione durante le nostre immersioni.

‘ Ogni pescatore apneista dotato di esperienza tiene sempre in grande considerazione la presenza e il moto di provenienza della corrente marina, la sua intensita’ e la sua direzione’
‘ Quanto appena detto deve far riflettere durante gli spostamenti sul fondo in presenza di corrente e non deve dare per scontata la direzione di arrivo dei pesci’
Naturalmente, e’ sempre tutto da valutare con attenzione, poiche’ qualsiasi regola in mare puo’ essere puntualmente smentita’

13) Pag. 61: BLOCK NOTES SUB / IL NEGOZIANTE DI FIDUCIA

Da Franco, Piombino; Massysub, Pisa; Mister Marlin, Erice; Pesca Sport, Castiglioncello.

14) Pag. 72: CAMPIONI & CAMPIONATI / I CONSIGLI DEI CAMPIONI, COSA SERVE PER VINCERE – 2di Marco Bardi

Abbiamo intervistato tre atleti di massimo livello per capire quali sono le componenti piu’ utili per raggiungere ottimi risultati.

15) Pag. 75: FUCILI: LA PROVA IN MARE / MARES ARBALETE PHANTOM CARBON 110di Alessandro Martorana

Abbiamo provato questo nuovo arbalete con l’affusto in nylon caricato con fibra di carbonio. Vi illustriamo tutte le sue caratteristiche strutturali e le prestazioni.

‘ Ogni affusto prevede un diverso profilo strutturale a seconda della lunghezza del fucile e, grazie alla tecnologia Git (Gaz Injection Technology), e’ stato possibile creare affusti che prevedono un diverso spessore di materiale a seconda delle diverse zone, a tutto vantaggio della leggerezza del fucile e della sua resa operativa’
‘ Abbiamo provato il fucile sia con un solo circolare da 19 mm sia con due da 17.5 e in entrambi i casi il fucile ha offerto buone prestazioni’

16) Pag. 80/87: PRESENTAZIONE TECNICA

OMER/FUCILE CAYMAN HF MIMETIC: Il Cayman HF Mymetic sorprende sia per le caratteristiche tecniche sia per il prezzo.

BEUCHAT/ARBALETE MARLIN PACIFIC 105: Fucile con doppio elastico circolare e con un particolare affusto ottenuto rivestendo un tubo di carbonio con legno di tek. Rigidita’, leggerezza ed equilibrio sono le principali doti.

SEAC SUB/PINNE SHOUT S900: Pinne realizzate con un tecnopolimero di ultima generazione, che soddisfa le esigenze del principiante e dell’esperto, specie nella pesca invernale in poca acqua con lunghi tratti di nuoto orizzontale.

ANTOLAS BLUE/ZAINETTO HPRC 3500: Un accessorio che garantisce lo stivaggio di attrezzature delicate in ogni condizione d’utilizzo.

SIGALSUB/MULINELLI EDY 80 E 100: Una coppia di mulinelli semplici ma di grande affidabilita’ e con soluzioni tecniche interessanti.

17) Pag. 88: A COLPO SICURO PUGLIA 1 / LE SECCHE DI UGENTOdi Antonio Mancuso

Belle immersioni, ma un mare pericoloso per la navigazione.

18) Pag. 89: A COLPO SICURO CALABRIA 2 / LA LIMONCELLAdi Antonio Mancuso

Un itinerario di pesca dedicato agli amanti del profondo.

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