Pesca in Apnea n° 84 – Febbraio 2010
La copertina del numero 84 di Pesca in Apnea |
Su Pesca in Apnea dopo ‘Le belle immagini’ ora ‘Chi siamo’
Sul numero di novembre del 2007 di Pesca in Apnea apparve per la prima volta (ed era una prima volta in assoluto per il nostro settore) un servizio il cui indirizzo comunicativo era affidato in modo schiacciate alla fotografia. Si trattava di cinque pagine nelle quali Alberto Balbi, attraverso delle magnifiche immagini fotografiche, raccontava una storia corredata da un testo molto breve (infatti occupava solo il 15 per cento dello spazio). L’occhiello del servizio era ‘Le belle immagini’ e nelle nostre intenzioni c’era il volere raccontare qualcosa (che fosse di pertinenza del nostro settore) attraverso l’immagine: un meccanismo al quale eravamo gia’ da molto tempo arrivati attraverso tv, cinema, editoria, etc. Dunque, non la fotografia come corredo della parola scritta o documento dimostrativo di un assunto a monte, ma un linguaggio originale che per conto suo riusciva a raccontare e a dire cose inedite e a motivarle.
Nel pubblicare questi servizi non c’era soltanto il volere appartenere a un’editoria moderna, ma anche il desiderio di fornire ai lettori un attimo di tregua e di svago visivo data la consistente presenza di notizie scritte e di servizi zeppi di contenuti.
Ci siamo riusciti? Dire di si’ e’ certamente poco, perche’ il plauso dei lettori per questa iniziativa e’ stato totale e i riscontri a noi pervenuti sono stati innumerevoli e tutti positivi. Oggi l’editoria che lesina quantitativamente e qualitativamente sulle immagini fotografiche viene inesorabilmente punita e l’utilizzo del computer nella lavorazione editoriale ha fatto veramente, a proposito della immissione delle immagini fotografiche, una rivoluzione.
Dal numero di febbraio di Pesca in Apnea ora in edicola, e cioe’ dopo piu’ di due anni di vita felice, i servizi ‘Le belle immagini’ sentono il bisogno di una ‘spolverata’ e come ogni cosa importante non finiscono del tutto, ma, piuttosto, si aggiornano e si presentano nuovi di zecca per il godimento dei lettori. Cosa accade nei fatti?
Con parole semplici: ‘Le belle immagini’, da generico reportage fotografico sul mare, sulla pesca in apnea, sulle emozioni che questo meraviglioso sport procura, si trasforma in un’analisi fotografica individuale con brevi testi sui protagonisti del nostro sport che prendera’ il nome di ‘Chi siamo’. Un ritratto fortemente personalizzato di noti e meno noti soggetti, ma sempre legati al mondo della pesca in apnea.
Naturalmente, resta invariata e’ dedicato al campione italiano Felice Concetto, un giovane atleta che avra’ sicuramente un bel futuro.
Chi degli amici di Apnea Magazine e’ curioso, puo’ acquistare in edicola il numero di febbraio di Pesca in Apnea e cosi’ si rendera’ anche la valenza qualitativa del materiale fotografico e di questo ci da’ garanzia Alberto Balbi, che realizzera’ i servizi. Cambia anche l’impostazione grafica, ma certamente in meglio: piu’ moderna, piu’ svelta piu’ divertente. Il primo servizio della nuova serie, quello che appare su questo numero di febbraio, conto di quanto sia ricca e completa di notizie la nostra rivista. Ora, qui di seguito, diamo come sempre una breve sintesi dei servizi che appaiono sul numero di febbraio di Pesca in Apnea.
1) Pag. 16: TECNICA / AVVENTURE NEL GROTTO – di Marco Bardi
Il grotto, o groviera, e’ uno dei fondali piu’ pescosi, ma e’ anche uno dei piu’ difficili.
‘ I tratti migliori di grotto sono quelli alternati a lingue di sabbia, dove la conformazione del coralligeno e’ molto variabile, lasciando spazio ad ampie zone traforate nelle quali i pesci amano rifugiarsi’
‘ In una bella distesa di grotto molto costante non ci sono punti evidenti dove si puo’ concentrare il pesce e durante l’arco dell’anno non c’e’ quasi mai niente di buono Ma un giorno di giugno, mentre scorrevo la zona cercando di saltarla come abitudine, rimasi colpito da un grosso branco di acciughe che girava in carosello con un vortice dal fondo verso la superficie’
‘ La tecnica di pesca piu’ conveniente per il pesce bianco e’ la pesca al razzolo scorrendo ampi tratti di fondale con un fucile corto e fiocina. Ci si mantiene sempre a stretto contatto con il fondale, a mezzo metro sopra di esso e guardando tutti i buchi che si creano tra le asperita’ del coralligeno’
2) Pag. 23: INTERVISTE PARALLELE / A PESCA NEL BASSOFONDO – di Stefano Navarrini
In inverno diventa quasi obbligatorio, ma anche nella bella stagione la pesca nel bassofondo puo’ fruttare interessanti carnieri. A patto di conoscere l’ambiente
e la tecnica come Maurizio Ramacciotti e Alessio Gallinucci.
‘ Quali sono le condizioni che favoriscono al massimo la pesca a bassa profondita’?
Ramacciotti. Per quanto riguarda la pesca in tana, e’ soprattutto una questione di periodo, e direi che i mesi di maggio-giugno e ottobre-novembre sono senz’altro i migliori. Lo stesso si puo’ dire della pesca all’aspetto, tecnica per la quale prediligo i mesi freddi e, in particolare, il periodo da novembre a gennaio. Per la pesca nella schiuma sono invece preponderanti le condizioni del mare, e le migliori, anche se non le piu’ piacevoli per pescare, sono quelle con ridotta visibilita’ e moto ondoso formato.
Gallinucci. Sicuramente il perdurare di periodi di alta pressione e acqua limpida per la pesca in tana. Per l’agguato, invece, le condizioni migliori si creano con il formarsi di una certa risacca, magari di scaduta, che, pur rendendo l’acqua un po’ piu’ torbida, smuove molti detriti organici mettendo in moto i vari anelli della catena alimentare, predatori compresi.
3) Pag. 27: CHI SIAMO / FELICE CONCETTO – di Alberto Balbi
Campione italiano di pesca in apnea.
‘ Per la sua predilezione per la pesca all’agguato, preferisce mute mimetiche, aggiungendo, pero’, che la reale utilita’ di questi equipaggiamenti si avverte pescando nel sottocosta. Lo spessore varia in base alla stagione, con completi misti da 3 a 7 millimetri, tendenti al marrone o al verde, una scelta fatta in base al tipo di fondale’
‘ Come abbiamo detto, Felice Concetto e’ un abile frequentatore del sottocosta, dove riesce a fare carnieri invidiabili grazie alla sua tecnica, un misto di aspetto e agguato, procedendo sul fondo con percorsi stabiliti e fermandosi di tanto in tanto al riparo degli anfratti piu’ promettenti.
4) Pag. 32: I MATERIALI DELLA NOSTRA ATTREZZATURA / ALLUMINIO ANCORA ALL’AVANGUARDIA – di Alessandro Martorana
La ricerca e la tecnologia fanno continui passi avanti nello studio di materiali innovativi, allora come mai l’alluminio e le sue leghe continuano a essere utilizzati in maniera massiccia nella realizzazione degli elementi principali dei fucili subacquei? Vediamo le ragioni di questa scelta.
‘ Ma perche’ l’alluminio (o, meglio, le sue leghe) viene ancora usato cosi’ massicciamente nella realizzazione dei componenti fondamentali dei nostri fucili subacquei, nonostante la ricerca e la tecnologia sui materiali abbiano fatto immensi passi avanti?’
‘ Una lega ad alto tenore d’alluminio (la piu’ usata e’ l’Ergal, composta da alluminio, zinco e magnesio) possiede innanzitutto un’elevata leggerezza, caratteristica fondamentale per costruire attrezzature che dovremo maneggiare in acqua’
‘ Attraverso la fase finale dell’anodizzazione e’ possibile inoltre ‘trasferire’ in maniera indelebile sulla superficie del profilato un pigmento che colora il manufatto senza la necessita’ di intervenire con una successiva fase di verniciatura’
5) Pag. 36: ESPEDIENTI / IL POTERE DELLA LUCE – di Stefano Navarrini
A determinare il successo di una battuta di pesca c’e’ anche la luce, che puo’ incidere sul nostro stile di pesca, ma anche sul comportamento dei pesci.
‘ Queste variazioni cromatiche sono ben note a qualunque fotografo subacqueo.
Ma il fatto che sott’acqua i colori seguano un loro percorso cromatico, ai nostri occhi, non vuol necessariamente dire che i pesci li vedano allo stesso modo…
‘ La stessa ragione giustifica l’uso del cosiddetto mimetico-spezzato, che, scomponendo l’immagine in piu’ parti, impedisce al pesce di percepire l’intera forma del subacqueo’
‘ In estate, in quelle notti in cui il nostro satellite brilla come un secondo sole, se il cielo e’ sereno e la visibilita’ dell’acqua lo consente, vale pero’ la pena di farsi quattro passi di snorkeling sul bassofondo: su un fondale chiaro, a sabbia o granito, non c’e’ infatti bisogno neanche della torcia e l’esperienza e’ decisamente suggestiva’
6) Pag. 40: TECNICHE DI PESCA / SUI RELITTI PROFONDI – di Antonio Mancuso
Il mare nasconde e conserva migliaia di relitti di navi di tutti i tempi. Per il pescatore in apnea essi rappresentano siti di pesca di grande interesse, in funzione delle profondita’ a cui giacciono.
‘ Come definiresti la pesca sui relitti profondi?
La pesca sui relitti e’ una pesca particolarmente tecnica, fatta di pazienza e di attente osservazioni. Un esempio evidente di questa mia affermazione e’ rappresentato dalla pesca alla ricciola: una tecnica complessa e difficile da portare a buon fine, perche’ questo energico pinnuto, una volta trafitto dall’asta, tenta in tutti i modi di raggiungere le lamiere per liberarsi della freccia. Da cio’ si evince un altro aspetto importante a cui ho accennato in precedenza, cioe’ quello di impiegare esclusivamente attrezzature studiate in maniera specifica per questo genere di pesca, poiche’ e’ piu’ facile di quanto si possa pensare arpionare una bella ricciola e poi perderla a causa della scarsa efficienza della nostra attrezzatura’
7) Pag. 45: RACCONTI / A PESCA CON LO SQUALO – di Pietro Milano
Le avventure di pesca sui fondali del Madagascar parlano di carangidi, angu’, barracuda… Ma anche di un piccolo squalo che, partecipando con grande entusiasmo a una battuta, da predatore e’ diventato preda.
‘ il Madagascar mi e’ entrato nel sangue per le emozioni che vi ho vissuto.
La prima volta alle Mitsio, 1974, in catamarano, il mio primo squalo grigio e le sensazioni piu’ forti con la cattura di grosse cernie e pelagici di taglia’
‘ Come un siluro arriva da destra, azzanna il fucile a bocca aperta, ma senza possibilita’ di mordere sino in fondo (per mia fortuna), bloccato dalla canna del mio 130…
8) Pag. 47: APNEA E FOTOSUB / CLIC CON IL FIATO SOSPESO – di Alberto Balbi
Fotografare in apnea: un modo diverso di catturare le nostre prede, non meno complicato della pesca, ma ugualmente ricco di tecnica.
‘ Ci sono tanti modi di fotografare, ma farlo in apnea e’ senza dubbio il piu’ entusiasmante e, seppur nel limite di questo tipo di attivita’, consente di ottenere risultati impossibili con gli apparecchi di respirazione’
‘ Per fotografare in apnea, l’attrezzatura deve essere contenuta e di facile utilizzo. Se non abbiamo velleita’ professionali, possiamo indirizzarci su compatte digitali in grado di dare ottimi risultati con una spesa contenuta’
‘ Con le compatte, e’ un ottimo sistema impostare manualmente tempi e diaframmi, facendo alcune prove: un diaframma medio come f8 o f5.6 e’ solitamente una buona base di partenza con tempi compresi tra 1/60 e 1/30 di secondo’
9) Pag. 51: COMPORTAMENTI / DOVE INCONTRARE LA SPIGOLA – di Roberto Tiveron
Ecco qualche consiglio per portare a casa una bella spigola appena pescata.
‘ Ribadiamo che la spigola non disdegna affatto batimetriche irrisorie e spesso staziona in pochissimi centimetri d’acqua’
‘ Generalmente, in batimetriche comprese tra zero e dieci metri, che sono poi quelle predilette dalla spigola, e su fondali dell’ultimo tipo citato, la spigola si comporta nel medesimo modo. C’e’ da considerare anche che su fondali poco profondi e che degradano molto lentamente, dove e’ presente molta sabbia o fango a fare da intermezzo alle zone rocciose, l’acqua risulta spesso piu’ velata o molto torbida, e questa situazione modifica ancora di piu’ l’atteggiamento della spigola’
10) Pag. 54: ESPERIENZE / STORIE DI CERNIE – di Marco Bardi
Inizia senza ripensamenti una vera e propria sfida alla cernia. Un’aragosta in atteggiamento anomalo che sembra fare la spia di professione e una grande cernia che fara’ di tutto per non farsi catturare. Con il sole negli occhi il pesce non vede avvicinarsi il pericolo, ma poi alza la spina dorsale e scatta deciso verso la sua tana. Si vede solo la coda da una piccola apertura comunicante, sparare sarebbe un grave errore. In mezzo a una nuvola di fumo e polvere esce una testa gigantesca.
Un’emozionante sfida che puo’ capitare a chiunque, nella magia della pesca in apnea.
11) Pag. 60: EUDISHOW-DIVEX / APPUNTAMENTO A BOLOGNA
Quest’anno ci vedremo a Bologna, dal 12 al 15 febbraio, con l’Eudishow/Divex, la grande fiera della subacquea che vedra’ di nuovo riunite tutte le aziende del settore, grazie alla sinergia tra Assosub e Confisub.
‘ A Bologna, dal 12 al 15 febbraio prossimi, avra’ luogo il Salone della Subacquea. La bella novita’ e’ che vi saranno di nuovo quasi tutte le aziende, con il risultato di una buona completezza espositiva: la produzione nazionale e gran parte di quella estera, infatti, saranno presenti a questo Eudishow/Divex, grazie alla sinergia tra Assosub e Confisub, che portera’ a Bologna anche le case piu’ grandi, la cui assenza veniva lamentata dai visitatori per l’impossibilita’ di avere cosi’ una visione globale del panorama della produzione di attrezzature’
12) Pag. 62: A COLPO SICURO CALABRIA 1 / SUL CITTA’ DI BERGAMO – di Antonio Mancuso
Vi accompagniamo a pescare su un relitto per neofiti ed esperti.
13) Pag. 63: A COLPO SICURO SICILIA 2 / UNA SECCA A SALINA – di Antonio Mancuso
Per i pescatori esperti, la Secca di Punta Perciato.
14) Pag. 64: CAMPIONI&CAMPIONATI / RETROSCENA DELL’AGONISMO – di Marco Bardi
Spesso nel confronto tra agonisti e pescatori amatoriali si valutano solo le capacita’ tecniche, ma c’e’ ben altro.
… L’agonista per scelta si adegua a delle regole e decide di affrontare numerosi sacrifici. E’ la logica conseguenza di una propria volonta’, altrimenti si limiterebbe a pescare solo quando ne ha voglia e ad accontentarsi di quello che decide al momento senza obblighi ne’ sacrifici.
Inevitabilmente sopporta sacrifici superiori, ma spesso anche soddisfazioni maggiori. Dietro questa scelta di vita ci sono molti retroscena poco conosciuti che vengono spesso distorti’
15) Pag. 66: FUCILI: LA PROVA IN MARE / OMER SUB ARBALETE ONE 90 – di Alessandro Martorana
Abbiamo provato l’arbale’te One, disponibile nelle misure 80, 90, 95 e 105 cm. Ognuno di questi modelli e’ caratterizzato da una forma diversa dell’affusto e della testata.
16) Pag. 72/81: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
La zavorra distribuita, Occhio al colpo di frusta, I fucili da mare grosso, L’aletta e il tiro, Un equilibrio vincente, I tempi giusti di un aspetto
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
I riduttori di potenza, Arbale’te Cressi-sub, La boa Mares Apnea, La nuova impugnatura Seatec, Realizzare un elastico circolare, Il sistema X-Power: un elemento che blocca l’ingresso d’acqua nella canna, Lo snorkel della Spora, Impugnare bene il calcio
STAR BENE ANDANDO SOTT’ACQUA – di Roberto Tiveron
Nel thermos durante le uscite di pesca in apnea invernali, I rimedi della nonna, Il sesso prima di una gara, Allenare gli addominali per caricare l’arbalete, Birra e apnea, A tavola dopo un’intensa giornata di pesca
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
Come rimediare a piccole avarie del fuoribordo, Filastrocca della navigazione, Attenzione al vermocane, Mai fidarsi della sicura, Il fischietto dove lo metto
IL NEGOZIANTE DI FIDUCIA
Emporio della Pesca – Civitavecchia, Ever Blue – Casapulla (Caserta), Mareblu – Acireale (Catania), Maremania – Novate Milanese (Milano)
17) Pag. 82: ATTUALITA’ / AMP: UNA PROTEZIONE CHE NON CI PROTEGGE – di Giorgio Volpe
A Mola di Bari, biologi, docenti universitari e grandi campioni del passato
si sono incontrati per parlare sul tema delle attivita’ subacquee nelle Amp,
in particolare la pesca in apnea.
18) Pag. 88: INSIEME PER IL NOSTRO CLUB / ANDREA PETTITI A’ MILANO
Del mare ama tutto e tutto quanto si possa fare sopra e sotto la sua superficie, compresa la pesca in apnea, iniziata in tenera eta’ con una ‘timida’ fiocina a mano.
19) Pag. 94/101: PRESENTAZIONE TECNICA
OMERSUB/ COMPUTER PER LA PESCA SUB MIK1: Il computer e l’orologio per la pesca in apnea, con tutto cio’ che serve, in un solo strumento e al prezzo di 169 euro.
NEOS SUB/ KIT PER ARBALETE IN LEGNO: Tutto l’occorrente che serve per costruire in casa un fucile una volta realizzato l’affusto.
CRESSI-SUB/MUTA TECNICA: La nuova versione di un modello gia’ apprezzato dai pescatori. Il materiale e il disegno garantiscono mimetismo, vestibilita’ e termicita’.
MARES/ PINNE RAZOR CARBON: Frutto di anni di esperienza e ricerca nel campo delle pinne in composito, ecco il nuovo modello, in commercio dal mese di marzo.
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