Pesca in Apnea N° 77 – Luglio 2009
La copertina del numero 77 di Pesca in Apnea |
FACCIAMO DUE CONTI
C’e’ una regola fissa nell’area commerciale della pesca in apnea: quando nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto fa bel tempo, il sole splende e il mare e’ calmo, i negozi che trattano attrezzature per la pesca in apnea sono molto frequentati da appassionati che intendono acquistare qualcosa. Quando invece le condizioni meteorologiche sono difficili, i negozi rimangono pressoché vuoti. Questo nesso cosi’ banalmente consequenziale spinge molti produttori di attrezzature, nei mesi caldi, a seguire giorno per giorno in tv o altrove, con giustificata trepidazione, i comunicati meteorologici allo scopo di prevedere, con sufficiente approssimazione, come andranno gli affari. Questa regoletta, pero’, in questi ultimi tempi e’ stata modificata da una nuova e indiscutibile realta’ che improvvisamente si e’ materializzata in tutto il mondo: la crisi economica, che si e’ subito evidenziata con una contrazione dei consumi, a causa della diminuzione della quantità di denaro circolante nelle tasche di chi di solito lo spende, si’, per le sue necessita’ e – perché no? – per i suoi piaceri. Per ritornare a noi, se i nostri negozi quest’anno non sono stati affollati come nel passato, il problema non e’ stato quello meteorologico, ma piuttosto quello economico. Partendo da questa realta’, con tutte le conseguenze prevedibili, abbiamo pensato di mettere i lettori in condizione di sapere quanto denaro e’ necessario per attrezzarsi o per integrare la propria attrezzatura. Sul numero di luglio di ‘Pesca in Apnea’, ora in edicola, pubblichiamo infatti un servizio di Pietro Milano che parla di soldi. Naturalmente, in questo campo non e’ possibile fare di tutte le erbe un fascio, nel senso che l’attrezzatura per la pesca in apnea puo’ essere scelta solo in base all’esperienza sportiva e alle necessita’ tecniche di chi deve fare l’acquisto. Chi ha una grossa esperienza, e dunque una confermata bravura, preferira’ acquistare attrezzature di alto livello, quindi piu’ costose, e cosi’ scendendo fino alle attrezzature per principianti, che sono le piu’ accessibili. Di conseguenza, i costi aumentano o diminuiscono radicalmente a seconda dei casi. Noi abbiamo sempre creduto valida un’antica massima dei nostri nonni: «Chi piu’ spende meno spende». Vogliamo ora ricordarla ai nostri lettori perché il rischio, in questi casi, e’ che nei momenti difficili, come quelli che stiamo attraversando, l’acquisto venga condizionato da una necessita’ di risparmio forzato che puo’ portare verso una discutibile qualita’ del prodotto. Bisogna stare molto attenti, dunque, e non commettere errori. Una mano ce la da’ Pietro Milano, nel suo servizio che appare a pag. 44 del numero di luglio di ‘Pesca in Apnea’, ora in edicola. Qui di seguito riportiamo degli ‘estrattini’ dei servizi pubblicati sulla rivista. Buona lettura agli amici di ‘Apnea Magazine’!
1) Pag. 18: PREPARAZIONE / LA BUONA APNEA FA IL BRAVO PESCATORE – di Marco Bardi
La pesca in apnea ha come finalita’ la cattura di una preda e non la prestazione. Esiste una diretta connessione tra l’attivita’ di pesca e una buona apnea. Sviluppiamo questo discorso, rivolto soprattutto a chi inizia, ma che si rivela interessante anche per i piu’ esperti. La parola d’ordine rimane in ogni caso sicurezza.
‘ I polmoni funzionano come una spugna, assorbono o cedono aria in funzione dei movimenti respiratori. La ventilazione si compone di due movimenti ben precisi: l’inspirazione, che consente di introdurre aria, e l’espirazione, che permette di espellere aria dai polmoni…
… Con una respirazione lenta e rilassante non si incorre in questo rischio e la prestazione e’ migliore perche’ si cattura piu’ ossigeno. Il rilassamento generale durante respirazione rallenta il battito del cuore, irrora meglio ogni zona dei tessuti e rilassa i muscoli del corpo, che sono la causa del maggiore consumo di ossigeno…
… Questa e’ la capovolta da manuale, chiamata anche in squadra, ed e’ la piu’ efficace per i tuffi profondi, ma la meno silenziosa nei confronti del pesce: infatti, il pescatore effettua di solito una capovolta piu’ graduale e silenziosa, chiamata anche anche forbice. ..
2) Pag. 26: INTERVISTA A TRE / CORVINA: BELLA E “BUONA” – di Stefano Navarrini
I segreti della corvina, nell’intervista con due forti agonisti e un bravo pescatore senza medaglie.
‘ De Silvestri. Anche senza avere dei colori sgargianti, la corvina e’ un pesce di grande bellezza, soprattutto quando si incontra un banco sospeso sulla posidonia o sulle rocce, lo spettacolo e’ straordinario. Inoltre, per quanto riguarda la Sardegna, e’ uno dei pesci piu’ presenti durante tutto l’arco dell’anno e a ogni profondita’: dalla schiuma agli oltre 30 metri…
… Martelli. Per me la cattura di una bella corvina non e’ molto frequente, ma e’ sempre un’emozione che mi porto dentro a lungo. Forse perche’, al di la’ di santificarla poi in cucina, catturarla e’ un po’ anche impossessarsi della sua bellezza. L’unica volta che mi e’ capitato di vederne un banco in ‘volo’ e’ stato in Corsica…
… Colangeli. In genere, provo prima ad avvicinarmi con una lenta planata, per capire meglio lo stato di allarme dei pesci, e poi a vedere se ci sono tane vicine. A seconda della situazione, inoltre, posso tentare un tiro in caduta mirando all’esemplare piu’ grosso oppure posso mettermi all’aspetto cercando di stimolare la loro curiosita’…
3) Pag. 31: LE BELLE IMMAGINI / NELLE VERDI PRATERIE – di Alberto Balbi
Il pescatore poco esperto dice che nella posidonia non c’e’ niente. L’esperto, invece, sa che c’e’ molto e le catture sono addirittura senza limiti. Osserviamo da vicino questo straordinario ecosistema e quello che ci si puo’ trovare.
‘ La salpa. Molti storceranno il naso, perche’ tanti pescatori nemmeno sparano a questo pesce, ma se assaggiassero le prelibatezze preparate da Simone Belloni (staff Apneamagazine) con questo sparide, sono certo che cambierebbero idea…
… Le lecce e le ricciole. Questi pelagici frequentano le praterie soprattutto nello stadio giovanile, per poi tornarvi occasionalmente solo per cacciare. Per questo e’ importante scrutare il movimento della mangianza, che avverte della presenza di lecce e ricciole e altri predatori…
4) Pag. 36: LE PREDE / SPECIALISTA IN PESCE SERRA – di Marco Bardi
Tra le prede piu’ emozionanti del basso fondale, il pesce serra ha un ruolo da protagonista. Per conoscerlo meglio, abbiamo posto delle domande a un pescatore che sa tutto dell’argomento.
‘ Quanti ne catturi ogni anno e con che media?
Sicuramente, dalla prima cattura, nel 1992, la sua presenza lungo le mie abituali zone di pesca, tra Toscana e Lazio, si e’ intensificata, tanto da poterlo considerare un pesce abituale, e le catture si sono moltiplicate ogni anno…
… Hai una tecnica preferita?
L’agguato in acqua bassa e’ la tecnica da preferire nella pesca del serra, alternando piccoli spostamenti sul fondo a due-tre aspetti piu’ lunghi. A volte mi e’ capitato di prenderli anche dalla superficie, durante le fasi di ventilazione…
5) Pag. 40: EQUIPAGGIAMENTO / QUANTO PIOMBO? – di Roberto Tiveron
Non e’ facile, per un apneista, decidere sulla zavorra da mettere in cintura, se non ha avuto modo di verificare ampiamente questo elemento. Ecco cio’ che si deve sapere sulla quantita’ di piombo da portare in immersione.
‘ Si deve tenere sempre conto del fatto che nella pesca in apnea, cosi’ come nell’apnea pura, la fase della riemersione e’ il punto cruciale di tutta l’immersione e va gestita in modo consapevole. Per riuscire in cio’ nella maniera piu’ corretta, un giusto equilibrio idrostatico sara’ fondamentale quanto piu’ profonda sara’ la batimetrica raggiunta…
… Pescando in profondita’, come abbiamo gia’ detto, la zavorra dovra’ essere minore e calcolata per permettere al pescatore di essere in assetto neutro alla batimetrica alla quale decidera’ di operare…
… Quando si pesca a profondita’ elevate, meno piombo si riesce a mettere in cintur e meglio e’. La situazione ideale sarebbe quella di essere liberi da qualsiasi zavorra quando ci si trova sul fondo, per non avere altri pesi oltre a quello del proprio corpo, ma cio’ non e’ possibile a meno di non adottare una zavorra mobile…
6) Pag. 44: QUANTO COSTA? / FACCIAMO DUE CONTI – di Pietro Milano
Qual e’ il prezzo complessivo di un’attrezzatura completa da utilizzare per la pesca in apnea? Molto dipende dalla preparazione e dall’approccio, quindi abbiamo scelto tre categorie per “vestire” adeguatamente il nostro pescatore ideale.
‘ La muta deve essere tassativamente una bifoderata senza cerniera con mescola di neoprene molto morbida.
e’ consigliabile il bifoderato per la facilita’ di indossamento e per la robustezza: ricordiamo che una delle ragioni che potrebbero allontanare il neofita dalla nostra disciplina e’ proprio la difficolta’ nell’indossare le mute e la fragilita’ che alcune di esse piu’ tecniche presentano sia in fase di vestizione sia in quella contraria…
… Ma quanto costa un fucile completo anche di mulinello e di misura intorno al metro (un 60 cm non ha senso, anche per il piu’ perfezionista)? Siamo nell’ordine dei 500 ‘ , con punte al di sopra dei 600…
7) Pag. 49: FUCILI:LA PROVA IN MARE / OMER AIRBALETE 90 – di Alessandro Martorana
Abbiamo effettuato diverse battute di pesca in apnea con l’Airbalete 90, il nuovo fucile della Omer, dopo averlo esaminato in tutti i particolari, riscontrado ottime soluzioni tecniche.
‘ All’interno della sacca, oltre al fucile, troviamo un’asta tahitiana in acciaio Aisi 6300 da 6.75 millimetri di spessore e lunga 90 centimetri. La monoaletta e’ lunga 7 centimetri ed e’ dotata di un sistema che le impedisce, una volta trafitta la preda, di richiudersi del tutto…
… L’aggancio del pistone e’ netto e preciso e avviene con grande facilita’, grazie anche alla forma del serbatoio, che permette di stringere il fucile tra le gambe in maniera comoda e sicura…
Durante il tiro, il fucile e’ fermo e stabile e cio’ significa molto in relazione alla precisione. Il merito di tutto cio’ risiede in tre particolari caratteristiche dell’Airbalete: innnanzitutto, il particolare progetto, che, grazie all’inserimento del meccanismo di sgancio e della valvola di precarica nel serbatoio a monte dell’impugnatura, ha consentito la realizzazione di un calcio con sella indice-pollice altissima…
8) Pag. 54: PERCHE’ HO LASCIATO – di Stefano Navarrini
Dimettersi, lasciare un ruolo in cui aveva creduto non e’ stato facile per Marco Bardi, ormai ex direttore tecnico e sportivo della nostra nazionale. E’ interessante capire i motivi di questa decisione.
‘ Non ti dispiace lasciare proprio adesso che ci sono impegni piu’ facili?
In realta’, mi dispiace a prescindere dalla convenienza del momento, che e’ una ghiotta occasione. Per onesta’ credo che vincere quest’anno in Algeria non risolva le problematiche, ecco perche’ mi sarei sentito scorretto ad andare avanti guardando solo i miei interessi. Per me vincere e’ qualcosa di piu’ di una cruda classifica; e’ qualcosa che ha a che fare con la mia coscienza…
9) Pag. 56: IL RACCONTO / AVVENTURA CON IL GOMMONE – di Alessandro Martorana
Una confessione che infrange un patto amichevole stretto tra i protagonisti di tacere l’accaduto, ma che l’autore vuole fare per dimostrare ai lettori quanto in mare serva rimanere sempre concentrati e non avere mai la presunzione di essere invincibili.
… Finalmente Poseidone sembrava si fosse placato e, per la domenica successiva, organizzammo una pescata tra Tarquinia e Montalto di Castro. Questa zona dell’alto Lazio e’ caratterizzata da un litorale sabbioso e pianeggiante che, al largo, nasconde belle fungaie di grotto alto e ricco di tane ampie e spaziose che, parallelamente alla costa, crea belle cigliate tra i 6 e i 18 metri di profondita’…
… Una ridda di pensieri mi attraversavano la mente, ora belli, ora brutti, mentre io e Giovanni nuotavamo insieme senza parlare. Dopo circa mezz’ora, che mi sembro’ eterna, il rumore del motore sembrava diminuire, come anche la velocita’ del mezzo…
10) Pag. 59: PESCA ESTIVA / FARE O NON FARE? – di Stefano Navarrini
Qualche volta un pescatore non e’ in grado di valutare una corretta azione di pesce e, piu’ che mai, analizzare i suoi errori. Un breve viaggio attraverso situazioni, tecniche e attrezzature ci aiutera’ a impostare al meglio la nostra attivita’.
‘ La cosa peggiore da fare e’ buttarsi a casaccio, perche’ se e’ vero che quella benedetta fortuna, bagaglio indispensabile per ogni tipo di pesca, puo’ portarci faccia a faccia con un’imprevista oasi di saraghi e cernie, e’ anche e forse piu’ facile finire in un desolante alternarsi di sabbia e posidonia…
… L’aspetto e’ oggi una delle tecniche piu’ seguite, logico quindi che affrontando una determinata zona si finalizzi in questo senso l’intera azione di pesca. Se pero’ la situazione non e’ molto chiara, nel senso che la visibilita’ e il movimento della minutaglia non danno una chiara idea di cosa ci aspetta sul fondale, le nostre prime discese saranno fondamentali per conseguire qualche buon risultato, e imporranno scelte precise…
11) Pag. 64: STRATEGIE / LA DIREZIONE DA SEGUIRE – di Alessandro Martorana
Una volta stabilito “dove” entrare in acqua, resta da scegliere in quale direzione muoversi, una decisione che ipotechera’ fortemente la nostra battuta di pesca. Attraverso tre esempi, analizziamo i comportamenti corretti e gli eventuali errori.
‘ Siamo ospiti di un gruppo di amici che, buon per noi, ci porta a pescare in un nuovissimo (sempre per noi) sito di pesca, che nelle loro descrizioni sembrerebbe molto promettente…
… Tutti i componenti della “spedizione” conoscono infatti molto bene la zona e sanno benissimo che, dal lugo di ingresso in acqua, bisogna costeggiare la costa in un ben precisa direzione, per sperare in maggiori incontri con potenziali prede…
… Ci fermiamo un attimo a chiacchierare tra noi e l’unico elemento che potrebbe spiegare la strana situazione e’ legato alla temperatura dell’acqua…
12) Pag. 68: AGONISMO / MEMORIAL “ANDREA SCOPPETTA” – di Antonio Mancuso
Calvino, Roma e Limongi si aggiudicano la seconda edizione del trofeo, disputatosi nelle difficili acque lucane. Al via, trentacinque concorrenti.
13) Pag. 70: ATTUALITA’ / LEGGI, PRINCIPI, ETICA & C.
Sullo scorso numero e’ apparsa un’intervista ad Alberto Azzali. Esprimiamo, adesso, il nostro punto di vista sulle esigenze della categoria dei pescatori in apnea.
… Per quanto possa apparire strano, oggi occorre una laurea in giurisprudenza per potersi immergere con relativa tranquillita’, perche’ le norme sono confuse e difficilmente conoscibili, nonostante le sanzioni previste per qualsiasi violazione siano estremamente salate e difficilmente inferiori a 1000 euro.
La mancanza di un sistema di sanzioni ispirato a un principio di proporzionalita’ finisce per ridurre le distanze tra il cittadino onesto e quello disonesto. Se riuscissimo ad avere norme chiare, inequivocabili e ben conoscibili, saremmo certi che tutti i cittadini onesti, ossia la stragrande maggioranza, cambierebbero atteggiamento verso i controllori e diverrebbero gli alleati naturali delle istituzioni nella lotta all’illegalita’…
14) Pag. 77: LE NOSTRE PREDE / GRUFOLATORI E PREDATORI – di Roberto Tiveron
Le abitudini di vita e il tipo di alimentazione dei pesci influiscono in maniera determinante sulla qualita’ delle loro carni. Facciamo una classifica delle varie specie in funzione di questi elementi.
… La struttura muscolare dei predatori e’ molto sviluppata e, di conseguenza, anche la massa grassa e’ ridotta, specialmente nel periodo estivo, in cui, in genere, il pesce caccia di piu’ e, quindi, si muove di piu’…
… Si possono trovare indifferentemente pesci dalle carni sode, magre e squisite sia che si tratti di un predatore sia che si tratti di un grufolatore. Esempi eloquenti di gustosita’ e qualita’ delle carni posso essere l’orata, il sarao e la corvina tra i grufolatori e la spigola, il dentice e la ricciola tra i predatori per eccellenza…
… Tra i pesci grufolatori ce ne sono alcuni prettamente stanziali, che preferiscono restare nei pressi della loro tana, mentre altri si fermano difficilmente e sono quasi sempre in movimento…
15) Pag. 81: TATTICA / SEGNALI SUL FONDO – di Alberto Balbi
Tutte le grandi tecniche venatorie si servono delle tracce che la preda lascia dietro di se . La pesca in apnea non e’ da meno: impariamo, dunque a interpretare, a nostro vantaggio, i mille segnali che il fondo del mare ci mostra.
… In queste pagine, proveremo ad analizzare alcuni aspetti che ci aiutino a identificare una zona pescosa da una meno frequentata attraverso la lettura delle tracce che, inconfondibilmente, ogni predatore lascia sul campo di battaglia: infatti, contrariamente a quanto alcuni pensano, l’abilita’ del pescatore non sta solo nel riuscire a individuare o a scegliere un anfratto, ma, soprattutto, nel sapere osservare il fondo…
… La corrente e la luce sono fondamentali nel ciclo della vita: la prima trasporta plancton, la principale fonte di cibo per le specie animali autonome, come gamberi, calamari e vertebrati (pesci, mammiferi), che costituiscono, a loro volta, la dieta dei grandi predatori…
… La cernia lascia spesso segni inquivocabili della sua presenza davanti alla tana: ad esempio, le scodate spostano la sabbia in maniera netta e facilmente individuabile anche a distanza di tempo…
16) Pag. 85: LE GRANDI QUALITA’ / QUESTIONE DI GRINTA – di Antonio Mancuso
La grinta e’ la determinazione di un atleta nell’affrontare una particolare prova. Si tratta di una delle componenti essenziali che ci permettono di superare le difficolta’ insite nel gesto tecnico di una disciplina complessa come la pesca in apnea. Vediamo perche’ e’ importante averne la giusta dose.
… Le difficolta’ che si presentano nel corso di una battuta di pesca, pertanto, possono essere superate soprattutto contando su una buona dose di grinta…
… Avevamo organizzato la nostra battuta di pesca gia’ dal giorno precedente e, attrezzati di tutto punto, raggiungiamo il sito prescelto fidando sulla stabilita’ della stagione, ma ci rendiamo conto di come la situazione sia notevolmente diversa dalle aspettative: acqua lattiginosa e una fastidiosissima onda sembrano voler compromettere a tutti i costi la nostra pescata…
… Il trofeo al quale stavamo prendendo parte era una delle gare a inviti piu’ entusiasmanti della fine degli anni Ottanta. La squadra del circolo che rappresentavamo era costituita dal sottoscritto, da Gianfranco e da Paolo e, anche se non conoscevamo affatto i fondali di quest’isola dell’arcipelago delle Egadi, avevamo aderito alla manifestazione con il chiaro obiettivo di non sfigurare nella classifica finale della competizione…
17) Pag. 90/96: PRESENTAZIONE TECNICA
MARES/FUCILE SPARK MIMETIC: La gamma dei fucili Spark Mimetic stupisce per la grande velocita’ di uscita dell’asta, grazie alla canna interna da 11 millimetri. Il mimetismo rende questo pneumatico completo per tutti i pescatori.
SPORASUB/PINNE REVOLUTION: Il nome di questo prodotto, “rivoluzione”, dichiara che si tratta di qualcosa di fortemente innovativo.
AQUASUB/MUTA MIMETICA COMBINATA 5 + 3: Una muta con caratteristiche artigianali e materiali di prima qualita’. Un bel biglietto di presentazione per una giovane factory sarda che si inserisce nel panorama dei produttori di livello.
CRESSI-SUB/BORSA GUN BAG: Nuovo sviluppo per la sacca portafucili Cressi, ricca di sostanziali elementi.
HUNT/ARBALETE RANDALL ERGO 90: Un fucile interamente in fibra di carbonio, che presenta delle interessanti soluzioni tecniche e concettuali. Anche l’asta, realizzata sempre dalla Hunt, e’ particolarmente curata e funzionale.
18) Pag. 104: A COLPO SICURO / TOSCANA 1 – di Roberto Tiveron
L’Isola del Giglio e’ una delle mete piu’ ambite da pescatori in apnea e da appassionati subacquei. Diversi porti, molto interessanti sotto ogni punto di vista, sono raggiungibili direttamente in acqua da terra.
19) Pag. 106: A COLPO SICURO / PUGLIA 2 – di Alberto Balbi
Un piccolo borgo marinaro che d’estate si trasforma in una pittoresca stazione balneare, ma il suo mare presenta anche molti punti interessanti per il pescatore in apnea. Seguiamo questo itinerario.
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