Pesca in Apnea n° 75 – Maggio 2009
La copertina del numero 75 di Pesca in Apnea |
Essere pescatore in apnea offre una serie di vantaggi che, oltre al puro divertimento, permettono, se si fanno le cose per bene, di ottenere quanto meno tre cose importanti: 1) un fisico in forma, 2) un atteggiamento mentale positivo, 3) una concretezza di comportamento che genera un atteggiamento intellettuale sempre consequenziale.
Fra le tante cose importanti di questa consequenzialità, ce n’e’ una, quella finale, che mette il pescatore in apnea di fronte a un problema banalmente pratico: Cosa fare del pesce appena pescato quando e’ tanto abbondante da superare le necessita di una buona cena con famiglia e amici, quando cioe non è possibile consumarlo tutto subito e nasce la necessita’ di conservarlo?
Tutti i pescatori in apnea credono di saper preparare il pesce per la conservazione, ma, dopo alcune personali esperienze, siamo convinti che non e’ proprio cosi’. Per questo, quando Marco Bardi ci ha proposto di realizzare un servizio su come si conserva il pescato, abbiamo subito accettato, conoscendo, fra l’altro, quanto sia prelibata la sua cucina a base di pesce pescato con le sue mani e poi congelato.
Di questo tema (e non solo di questo) Marco Bardi tratta sul numero di maggio di “Pesca In Apnea” ora in edicola e, nonostante vengano riferite alcune regole che apparentemente tutti dovrebbero conoscere, siamo convinti che questi dovrebbero comunque fare un ripassino delle cose che vengono con puntualità descritte, ovviamente tratte da esperienze personali.
Facciamo, cari lettori di “Pesca In Apnea”, provocatoriamente, qualche esempio: sapete tutti che il pesce bianco una volta congelato deve essere consumato non oltre i sei mesi dalla data di congelamento? E il pesce azzurro entro tre mesi? E i molluschi (naturalmente solo i cefalopodi), come il pesce bianco, entro sei mesi? Sapete che in alcuni casi il pesce e’ piu’ buono da mangiare dopo il congelamento di quanto non lo sia appena pescato? Sapete che, di qualsiasi preda si tratti e’ sempre bene pulirla subito dopo averla pescata e ancor meglio se direttamente in mare? Sapete che scongelare il pesce e’ un’arte vera e propria sulla quale e’ sconsigliato praticare scorciatoie ?
Questi sono solo pochi fra i tanti segreti sulla conservazione del pesce, che Marco racconta sul numero di maggio di “PESCA IN APNEA” ora in edicola, ma il servizio nella sua interezza e’ del tutto esaustivo. .
Buona lettura, dunque, agli amici di Apnea Magazine, per i quali qui’ sotto pubblichiamo, come ogni mese, il sommario dei servizi che appaiono sulla nostra rivista.
1) Pag. 18: LE PREDE / E PER IL DENTICE, NACQUE L’ASPETTO – di Marco Bardi
La creativita’ di alcuni pescatori toscani degli anni Settanta, stimolata dalle mille difficolta’ che poneva la cattura di un dentice, introdusse questa nuova tecnica. Dal canto suo, il pesce non ha cambiato abitudini e, spavando e attentissimo, continua a essere una tra e prede piu’ accreditate.
‘ Il dentice (Dentex dentex) e’ considerato la preda preferita dalla maggior parte dei pescatori in apnea, per la sua nota difficolta’ di cattura e per le stupende emozioni che regala durante la sfida…
‘ Occasionalmente, qualche dentice si puo’ intanare, in tal caso la cattura e’ facile. Quando e’ in acqua libera si comporta secondo la sua natura da predatore, cerca il cibo ed e’ pronto a cacciare con grande decisione…
‘ In genere, la mattina presto e il tramonto sono i due momenti migliori, perche’ ha la frenesia alimentare del primo mattino a seguito di una notte senza cibo, oppure la sera, quando cerca di fare la scorta di cibo prima di fermarsi durante la notte, per rimanere fermo sul fondale fino alle prime luci del giorno…
2) Pag. 26: STRATEGIE / FONDALE CHE VAI PESCI CHE TROVI – di Stefano Navarrini
Riuscire ad adattare la propria tecnica e la propria attrezzatura all’improvviso variare del fondale puo’ essere determinante ai fini del risultato. L’esperienza e’ certo importante per acquisirla occorre fare tesoro di ogni suggerimento.
‘ La natura di un fondale a posidonia puo’ essere piu’ varia di quel che sembra. In alcune zone, ad esempio, la prateria cresce su grandi lastroni di roccia intercomunicanti sotto cui si apre un dedalo di gallerie: un labirinto ideale non solo per saraghi e corvine, ma anche, a volte, per le cernie…
… Una franata non e’ tuttavia necessariamente una tana. Nel senso che nel labirinto di gallerie che si snoda fra i massi, il pesce, e certi piu’ di altri, si muove…
… Siamo di fronte al Mediterraneo, in una delle sue migliori espressioni, uno spettacolo che, grazie all’abituale limpidezza dell’acqua, puo’ essere pienamente goduto anche dalla superficie e che a volte, quando il pesce gira, puo’ offrire bellissime emozioni…
3) Pag. 31: LE BELLE IMMAGINI / LA STOFFA DEL CAMPIONE – di Alberto Balbi
Una giornata di pesca con il campione Bruno De Silvestri, in attesa del mondiale.
‘ Bruno e’ un uomo di mare che nel ,are non solo pesca, ma addirittura vive: e’ sommozzatore dei Vigili del Fuoco, un lavoro difficile che tempra il fisico e l’anima…
… Posso vederlo pinneggiare e, a un certo punto, lasciarsi andare a foglia morta, con eleganza. Un bel respiro e parto anch’io. Dopo qualche pinneggiata, vedo il fondo e inizio a cercare l’atleta. Il mimetismo della muta lo rende invisibile, ma le pinne tradiscono il movimento di una magistrale tecnica di agguato tra le rocce…
4) Pag. 38: L’INTERVISTA / L’UTILE E IL DILETTEVOLE – di Stefano Navarrini
Invidiabile posizione quella di produrre attrezzature per la pesca in apnea e di essere, allo stesso tempo, un appassionato di questo sport. Nel caso di Marco Ciceri, titolare della Omer, abbiamo pero’ voluto approfondire solo l’aspetto tecnico-sportivo, scoprendo interessantio aspetti di un personaggio che riesce a fondere il lavoro con la propria passione.
‘ Stai inseguendo un sarago cercando di farlo intanare. All’improvviso vedi scodare una grossa cernia, ma poco piu’ a sinistra, sospese su una macchia di posidonia, ci sono cinque splendide corvine: cosa fai?
Premesso che non mi capita mai di inseguire un sarago cercando di farlo intanare perche’ pratico quasi esclusivamente l’aspetto, per la stessa ragione dedicherei poca attenzione alla cernia, che peraltro e’ un pesce che non mi piace molto pescare, dato che non amo intrufolarmi nelle tane e, soprattutto, non avendo alcuna voglia di affrontare un eventuale recupero di ore e ore di saliscendi. Il che, come vedi, non lascia scampo alle corvine, che invece sono pesci che amo moltissimo pescare e soprattutto’ mangiare!
5) Pag. 43: ATTREZZATURE / ANATOMIA DI UN ARBALETE LA TESTATA – di Alessandro Martorana
Con questo semplice excursus nel mondo delle testate di arbalete, vorremo focalizzare dei punti di riferimento dai quali partire quando chiunque di noi si trovi a dover scegliere tra una tipologia di arbalete e un’altra.
‘ Il primo modello su cui poniamo la nostra attenzione e’ quello piu’ diffuso e che, da sempre, equipaggia gli arbale’te: la testata tradizionale con elastici avvitati…
… Le testate di concezione tradizionale sono semplici, robuste, affidabili e, specie nelle versioni piu’ moderne, caratterizzate da una fase progettistica piu’ attenta, garantiscono una buona facilita’ di mira e un migliore equilibrio del rapporto che si crea tra asta, elastici e ogiva…
… Oltre all’assoluta mancanza di ostacoli visivi nella linea di mira e la possibilita’ di bloccare silenziosamente l’asta sull’affusto, la testata australiana possiede la non trascurabile prerogativa che il carico dinamico degli elastici viene applicato ‘frontalmente’ all’affusto, evitando cosi’ la flessione di quest’ultimo generata dall’inevitabile ‘momento torcente’ presente nelle testate di concezione tradizionale…
6) Pag. 48: PESCA IN TANA / PESCA IN TANA: I DETTAGLI CHE CONTANO – di Pietro Milano
La pesca in tana e’ una vera “scienza”, fatta di una serie di importantissime nozioni e di particolari apparentemente minimi che giocano a favore del successo della cattura.
‘ Impugnavo uno Sten 90 cm con fiocina e arpioncini ( era di uso molto comune a quei tempi) e vidi una cernia ferma sulla sabbia. La fucilata parti’ all’altezza della testa e la fulminai…
… Quando il pescatore individua la tana giusta, grazie alla presenza di alcuni dei segnali appena citati, comincia, per lui, la fase di approccio, che puo’ variare a secondadella morfologia della tana, del suo livello rispetto al fondo, del numero di entrate e, non ultima, della specie che abita…
… Per reazione, infatti, il pese scatta in avanti e puo’ portarsi dietro l’asta, rendendo problematica la successiva estrazione…
7) Pag. 53: APNEA / PER RICOMINCIARE – di Roberto Tiveron
L’estate e’ alle porte e dobbiamo ritrovare una buona forma fisica con un allenamento corretto, che offra lo stesso grado di efficienza e tonicita’ all’intero apparato muscolare senza creare squilibri fra i vadi distretti.
‘ Il corpo umano possiede diversi modi per produrre energia. In relazione alla modalita’ di sforzo fisico e alla sua durata saranno impiegati diversi tipi di risorse energetiche. I modi per produrre energia sono, in sintesi, il meccanismo aerobico lipidico, il meccanismo anaerobico alattacido e il meccanismo anaerobico lattacido…
… Le capacita’ decisionali e di reazione fondamentali e importantissime per un pescatore in apnea vengono allenate prevalentemente andando in acqua a pescare…
… Per i muscoli delle braccia e per i dorsali, invece, effettuaremo delle trazioni alla sbarra, variando la larghezza dell’impugnatura…
8) Pag. 58: TECNICA / DOPO IL PRIMO COLPO-2 – di Alessandro Martorana
Riprendiamo il discorso inziato sullo scorso numero esaminando il nostro comportamento nel caso in cui dovessimo incontrare un branco di prede in acque libere, che di solito, appena spariamo la prima fucilata, fugge in lontananza e sparisce.
‘ Se invece ci trovassimo presumibilmente al cospetto di un branco di saraghi molto tranquilli (come nel caso di un incontro con un gruppo di pesci in riproduzione) o troppo smaliziati, che nuotano su un tratto di fondale ricco di crepe e anfrattuosita’, potrebbe essere funzionale piombare come falchi al centro del branco per tentare, dopo aver effettuato il primo tiro, di fare intanare qualcuno…
9) Pag. 62: CONSIGLI / CONSERVARE IL PESCATO – di Marco Bardi
Conservare il pescato in modo corretto ha molti vantaggi, e non solo in termini di sapore.
10) Pag. 66: TECNICA / UNA QUESTIONE DI STILE – di Roberto Tiveron
C’e’ modo e modo di scendere sott’acqua e condurre un’azione di pesca. Che cos’e’, dunque, lo stile nell’ambito del nostro sport? Quando si puo’ dire che un pescatore in apnea ha stile?
‘ In ogni caso, la consapevolezza di avere delle caratteristiche generalisuperiori alla media potrebbe essere un’arma a doppio taglio, in grado di portare l’atleta a trascurare l’impegno nel lavoro, con il risultato che tanta dote naturale andrebbe ben presto vanificata…
… Vediamo, adesso, che cosa significa realmente stile per un apneista o un pescatore in apnea. Lo stile e’ il modo in cui si pone e si presenta il pescatore in apnea a partire dalla vestizione e dalla preparazione delle attrezzature…
11) Pag. 70: ANDARE PER MARE 3 / NODI E TERMINI MARINARESCHI – di Alberto Balbi
Conclusiamo questa serie di articoli sull’andar per mare con una breve panoramica sui nodi e sui termini marinareschi.
‘ Per comodita’, divideremo i nodi in nodi d’arresto, di giunzione, di accorciamento e di avvolgimento. In ognuna di queste categorie ci sono centinaia di nodi, ma trovo inutile fare un elenco quando, poi, materialmente, ne utilizzeremo davvero pochi, che, pero’, dobbiamo saper fare anche a occhi chiusi!…
… Siamo sinceri, quando una cima e’ troppo lunga, generalmente si taglia. Nulla di piu’ sbagliato! Per nessuna ragione si deve tagliare una cima, che in questo modo perde gran parte del suo valore e a cui nessun nodo di giunzione puo’ restituirle le primitive doti di sicurezza e utilizzabilita’…
12) Pag. 75: ITTIOLOGIA / MOMENTI DELICATI – di Antonio Mancuso
La salvaguardia dell’ambiente marino si attua anche principalmente evitando di catturare le varie specie ittiche durante i rispettivi periodi di riproduzione.
‘ ‘L’ignoranza non paga’: un detto, questo, che calza a pennello anche nell’ambito della nostra disciplina sportiva. Un minimo di conoscenza degli organismi marini diventa obbligatoria, anche per aiutarci ad affrontare ogni nostra battuta di pesca con la tattica giusta…
… Essendo gli avannotti quasi sempre deboli e facile preda di altri pesci, questa elevata mortalita’ della prole viene compensata dal numero di uova deposte e fecondate, disseminate nell’acqua in grandissima quantita’, anche se, nella maggior parte dei casi, abbandonate al loro destino…
13) Pag. 80: INSIEME, IL NOSTRO CLUB / EGIDIO LISPI A… MILAZZO – di Giorgio Volpe
Ha diciotto anni e si divide fra i banchi del liceo e la pesca in apnea.
14) Pag. 85: AMARCORD / IL MONDIALE DEL CILE 2004: INSEGUENDO IL SUCCESSO – di Roberto Borra
L’ultimo atto della carriera di Roberto Borra con la nazionale azzurra e’ stato il Mondiale del Cile del 2004, che Bellani vinse in barba a ogni previsione. Pero’… Borra ci credeva!
… Devo chiarire che vedevo Iquique come l’ultima fatica: sebbene con grande dispiacere, avevo pianificato l’abbandono della direzione tecnica della nazionale subito dopo il Mondiale, a prescindere dal risultato…
… Durante questo sopralluogo, avvenne un fatto a cui ripenso spesso. Premetto di essere una persona con i piedi per terra e poco propensa ai voli di fantasia, ma questa vicenda continua a riaffiorare nella mia mente ogni volta che ripenso al Mondiale del Cile…
… Con la grinta e la determinazione del vero campione, Stefano non si perse d’animo e riusci’ a mettere insieme un carniere con quindici prede valide, che gli permise di attestarsi al terzo posto nella classifica di giornata…
16) Pag. 90/97: PRESENTAZIONE TECNICA
CRESSI/ARBALETE GERONIMO 60: Molte le novita’ presenti in questo piccolo arbalete, che adotta tutti i particolari della serie maggiore, diventando una certezza anche per i pescatori esperti.
GALASUB/ARBALETE RAPTOR 94 STABILIZER TEAK: Un nuovo arbalete tutto in teak, un’essenza di legno famosa per la sua resistenza all’azione deleteria del sole e del sale.
SPORASUB/GOMME ONE: Una nuova tecnologia di produzione e un lattice potente sono gli ingredienti delle gomme One distribuite da Sporasub.
OMER/PESCI DA ESPOSIZIONE: La voglia di esporre una preda e’ comune a tutti gli appassionati. Da adesso c’e’ la possibilita’ di farlo con i pesci in composito verniciati a mano.
SEAC SUB/MUTA SKIN CAMO: Una nuova muta foderata-spaccata con un originale mimetismo adatto a ogni fondale. La giacca e’ da 5 o 7 millimetri e i pantaloni sono a vita alta o salopette.
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