Pesca in Apnea n° 74 Aprile 2009
La copertina del numero 74 di Pesca in Apnea
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Chi non conosce Massimo Malpieri? Comunque raccontarlo adesso sarebbe troppo lungo ma bastano due o tre cosine di lui per inquadrare il personaggio. Valente medico subacqueo (alcuni subacquei imprudenti gli debbono la vita e molti l’incolumita’), instancabile ricercatore scientifico, divulgatore degli argomenti piu’ astrusi della nostra materia, inarrestabile polemista e tante altre cose fra le quali, collaboratore della rivista PESCA IN APMEA fin dal primo numero. La nostra rivista gli riserva ogni mese due pagine sulle quali, sempre nell’area della medicina, ha liberta’ di argomentazioni.
Questa volta (stiamo parlando del numero di Aprile) Massimo parla di Bacco, Tabacco e Venere e cioe’ degli effetti che questi tre “vizietti” hanno sul pescatore in apnea. Il servizio e’ sapiente perche’ non solo chiarisce ogni dubbio con stretta conseguenzialita’ scientifica ma fornisce anche statistiche e curiosita’ che rendono leggera una tematica molto seria per tutti noi.
Quali sono le conclusioni alle quali Massimo perviene? Punto primo: SE VUOI ESSERE UN BUON PESCATORE IN APNEA NON INIZIARE A FUMARE E SE GIA’ FUMI SMETTI SUBITO. Punto secondo: L’ALCOOL FA MALE ALL’APNEA E DUNQUE ELIMINALO DALLE TUE ABITUDINI. Punto terzo: IL SESSO. Sul sesso pur con rigore scientifico Massimo cambia binario e riportando i risultati di una serie di ricerche effettuate in Italia e all’estero. Si allarga e in sostanza dice: A PROPOSITO DI SESSO FAI QUELLO CHE TI PARE E QUANDO TI PARE PERCHE’ IL SESSO NON SOLO NON FA MALE A NESSUNO MA, COME SOSTENGONO DEGLI SCIENZIATI, LA NOTTE PRIMA DI UNA IMPEGNATIVA PRESTAZIONE SPORTIVA, PUOI TRANQUILLAMENTE AVERE UNA SANA ATTIVITA’ SESSUALE E QUESTO NON INCIDERA’ NEGATIVAMENTE SUL RISULTATO.
Amici di Apnea Magazine, abbiamo riferito quanto affermato da Malpieri senza ombra di malizia. E’ nostra intenzione unicamente chiarire che ci sembra giusto che una rivista che si occupa strettamente di pesca in apnea lo faccia anche al di fuori dei temi tecnici e sportivi entrando un po’ anche nella quotidianita’ di chi pratica questa disciplina. Questa volta Massimo Malpieri ci ha insegnato che una buona pescata puo’ dipendere da tanti fattori. L’importante e’ rifiutare in ogni caso l’alcol e il tabacco. Per il resto… Il numero di Aprile di PESCA IN APNEA e’ in edicola. Qui’ di seguito una sintesi degli argomenti trattati.
1) Pag. 18: LA REGINA / COME INSIDIARE LA CERNIA – di Marco Bardi
Maestosa e imperturbabile, e’ tra i pesci piu’ difficili. Vediamo come procedere per riuscire a catturare questa magnifica preda.
‘ Nascosta al buio della grande tana, muove le pinne pettorali, attirando la curiosita’ dei piccoli pesci che ne percepiscono il movimento. Quando si avvicinano, non riescono ad avvistare la scura cernia al buio della tana’
‘ La cernia dorata e’ invece un pesce che ama vivere in piccoli branchi, sollevati di qualche metro dal fondo. In caso di sisturbo, fuggono velocemente verso profondita’ proibitive per l’apneista e solo in qualche raro casa entra in tana’
‘ Si continua a incontrar anche durante tutto il resto dell’anno, con maggiori possibilita’ quando l’acqua ancora e’ temperata. L’orario migliore e’ quello di meta’ giornata, quando il sole e’ alto e c’e’ piu’ luce a favorire l’avvistamento’
2) Pag. 24: L’INTERVISTA / CAMPIONE DI IERI CAMPIONE DI OGGI – di Stefano Navarrini
Dopo aver scritto le piu’ belle pagine dell’agonismo della pesca in apnea e dopo una lunga pausa di riflessione, da alcuni anni Renzo Mazzarri e’ tornato occasionalmente a gareggiare.
‘ Renzo, ogni bella storia ha un suo inizio: quando e perche’ hai cominciato a interessarti di pesca in apnea?
Non riesco proprio a ricordarmi un quando, visto che sono nato e cresciuto in una casa affacciata sul mare, nel golfo di Lacona, e che ogni minuto libero dalla scuola e dallo studio, fin da quando ricordo, correvo
a mettermi pinne e maschera e a buttarmi in acqua. Dedicarmi alla pesca in apnea e’ stata, di conseguenza, la cosa piu’ naturale che potesse esserci’
‘ Rimettendoti in gara dopo tanti anni, come ti sei trovato? Cos’era cambiato fisicamente e tecnicamente?
Fisicamente avrei la presunzione di dire che non era cambiato quasi nulla, soprattutto quando ho ripreso ad allenarmi, pescando con buone prestazioni. Tecnicamente, nel frattempo, erano cambiate notevolmente le attrezzature, a partire dall’avvento delle pinne in fibra di carbonio, a seguire con i fucili, le mute e via dicendo, ma questo non ha cambiato le mie tecniche di pesca fino alla Champion’s League dello scorso anno, a Kastellorizo, dove sono rimasto molto male perche’ li’ o si pescava a quote assurde e pericolose o non c’era alcuna chance di fare risultato’
3) Pag. 30: TATTICA / L’AGGUATO IN SUPERFICIE E IN ACQUA BASSA – di Pietro Milano
Parliamo di quella che, praticata anche dagli esperti, e’ riconosciuta, ormai a tutti gli effetti, come un’ulteriore tecnica di pesca.
‘ Tornando pero’ al nodo centrale, possiamo affermare che, seppure di una facilita’ estrema, l’agguato fatto come si deve e’ un sistema di pesca evoluta (anch se di scarsa fatica) e assai proficuo e presenta caratteristiche che vanno rispettate e assimilate’
‘ Il sole, che alle prime luci dell’alba e’ assai basso, dobbiamo averlo alle spalle, per limitare la vista alle prede. I guanti dovranno essere sensibili, robusti e mimetici: ricordiamoci che la robustezza e’ per la presa e la spinta tra le rocce, la sensibilita’ per il tiro e la livrea serve perche’ il guanto appare, insieme al fucile, ancora prima del corpo del pescatore’
4) Pag. 35: LE BELLE IMMAGINI / NEL MONDO DELLE SIRENE – di Alberto Balbi
Viaggio attraverso le immagini nel fantastico mondo delle sirene. Dalla mitologia alle non meno ammalianti sirene dei nostri giorni.
‘ Nell’immaginario colletivo, le sirene ‘moderne’ sono donne dal fascino ammaliante che si incontrano nel mondo di Nettuno. Dopo Ustica, sono tornato a fotografarle. Ho approfittato della della disponibilita’ e della simpatia di Paola Savini (proprio lei, la compagna dell’uomo-pesce Gianluca Genoni), con la voglia di ricreare una situazione diversa sotto la superficie, riportando la fotografia subacquea a una dimensione piu’ artistica’
5) Pag. 40: AGONISMO / LA COPPA DI ROVIGNO – di Marco Bardi
In Croazia ha preso vita una gara internazionale di alto livello, che ha avuto come protagonista l’abbondante pescato.
‘ Questa gara, che si e’ svolta a Rovigno, aveva come obiettivo la riproposizione di quel clima sportivo che in passato aveva ricoperto la prova di Lussino con la famosa Coppa Europa. Hanno partecipato ventuno squadre, di cui la maggior parte locali, ma anche diverse compagini dall’estero’
6) Pag. 44: L’AMICO FIDATO / IL BARCAIOLO – di Marco Bardi
Disporre di un barcaiolo e’ un privilegio, ma questi devi possedere le caratteristiche adatte per diventare un vero angelo custode.
‘ Ad esempio, il pescatore si sposta velocemente: vuol dire che sta accadendo qualcosa di anomalo e il barcaiolo anticipa la direzione con il mezzo nautico, pronto anche a intervenire’
‘ La scelta del barcaiolo non e’ sempre quella che si vorrebbe effettuare, ma bisogna prendere in esame alcune priorita’ subito prima di decidere. Prima fra tutte e’ la capacita’ di assistenza, ovvero poter contare su una persona seria che non e’ distratta e che ci segue come un angelo custode’
7) Pag. 48: ANDAR PER MARE – 2 / LA NAVIGAZIONE E L’ANCORAGGIO DEL PESCASUB – di Alberto Balbi
Navigare con mare calmo e con mare agitato, mare di prua e mare di poppa, governare il gommone con destrezza e in tutta sicurezza: parliamo di questi e altri argomenti importanti.
‘ La navigazione su acque calme non presenta particolari problemi: basta saper dosare il gas quando si parte e quando ci si ferma. In questo secondo momento puo’ capitare che il gommone, uscendo bruscamente dalla planata, si sieda di poppa e si arresti ricevendo una bella ondata di riflusso che, talvolta, scavalca lo specchio di poppa e riempie il gommone. ..
‘ Sembra assurdo, ma il mare di poppa e’ la situazione peggiore, perche’ il mezzo e’ difficilmente governabile e si e’ alla merce’ dei frangenti che si susseguono uno dietro l’altro. Quando si e’ costretti a seguire il moto ondoso, si cerca di ‘surfare’ l’onda giocando con lo ‘sterzo’ e con l’acceleratore, ma questo e’ possibile quando le onde non sono troppo alte’
8) Pag. 53: TECNICA / DOPO IL PRIMO COLPO-1 – di Alessandro Martorana
Non tutti i giorni, ma a volte puo’ capitare di trovarsi in una situazione piu’ che favorevole, con una notevole presenza di pesci e anche di una certa dimensione. Come concretizzare questa congiuntura felice, evitando di rovinare il momento magico solo perche’ presi alla sprovvista? Vediamo alcuni diversi scenari possibili.
‘ All’improvviso, sotto la nostra verticale, il fondo scende un paio di metri per creare un ampio avvallamento circoscritto, una sorta di ‘catino’ roccioso, al cui centro sono appoggiati cinque o sei lastroni ciclopici accavallati l’uno sull’altro’
‘ Risaliamo, cercando di seguire con lo sguardo la direzione presa dal sarago, e, una volta in superficie,
ci dirigiamo con decisione su quella rotta. Il sarago ben presto scompare alla nostra vista, ma, dopo circa 50 metri di furioso pinneggiamento, piombiamo su un tratto di fondale molto diverso da quello che abbiamo visto finora’
9) Pag. 56: PESCA IN APNEA COME ARTE / IN PUNTA DI PINNE – di Roberto Tiveron
Cosa disturba maggiormente i pesci nel comportamento del pescapneista? Piccoli accorgimenti che migliorano i risultati delle nostre battute.
‘ Ci sono degli accorgimenti che e’ bene tenere sempre presenti quando ci s’immerge per pescare in apnea. Il mondo animale, specialmente quello sottomarino, oltre ai segnali visivi e olfattivi sfrutta quelli sonori come mezzo di comunicazione: i pesci., infatti, si servono in modo efficientissimo soprattutto della linea laterale per percepire suoni e vibrazioni’
‘ Capita spesso di vedere principianti che a profondita’ molto basse si spostano a galla con velocita’ sostenuta e con una pinneggiata scomposta, nervosa e inefficace, ma, soprattutto, molto rumorosa’
‘ Giunti sul fondo, quindi, a prescindere dalla profondita’, ancora una volta dovremo riporre massima cura nella dolcezza dei movimenti. Nessuna azione dovra’ essere innescata da repentine contrazioni muscolari, ma tutto dovra’ essere effettuato con movimenti armonici e dolci. In sintesi, dovremo muoverci come un pesce’
10) Pag. 60: RACCONTI DI PESCA / FONDALI DI CEMENTO – di Antonio Mancuso
La cronaca avvincente di due giornate di pesca a cernie bianche e ricciole nelle acque del Golfo di Santa Eufemia, fra strutture di cemento, per creare un nuon habitat sottomarino, e le gabbie di un allevamento ittico in disuso.
‘ L’appuntamento e’ alle prime luci dell’alba all’uscita dello svincolo autostradale di Falerna, dove, in lontananza, intravedo l’auto di Dario con il gommone al seguito. Ad attendermi, insieme con l’amico cosentino, c’e’ Rocco De Rose, il suo abituale compagno di pesca, che ci accompagnera’ in questa calda giornata di fine ottobre’
‘ Come faccia un’automobile a trovarsi a 20 metri di profondita’ e’ un mistero che non riusciamo a spiegarci, comunque sia, poggiati su un letto di posidonia morta, i resti dell’automezzo interrompono la monotonia di questo piatto fondale’
‘ «Mentre mi dirigo verso il fondo, a circa 22 metri sotto le mie pinne intravedo da lontano la sagoma di una cernia bianca di buona taglia, ferma, mimetizzata tra le foglie morte di posidonia’
11) Pag. 65: NEL BORSONE / SOLO SE INDISPENSABILE – di Alessandro Martorana
Perche’, a volte, il corredo deve essere ai minimi termini.
‘ La nostra battuta tipo cominciava in assoluto relax tra le nove e le dieci del mattino, per terminare circa alle’ finche’ ci andava. Fate mente locale e pensate a cosa vi sareste portati dietro se foste venuti anche voi a pescare con me e i miei amici. Per non dimenticare nulla, creiamo quindi insieme il nostro corredo ‘minimalista’ seguendo l’ordine di vestizione’
‘ Il risultato finale e’ un equipaggiamento complessivo che, come ingombro generale, e’ appena superiore a quello di un solo pescapneista. Naturalmente, questo e’ solo un esempio e, in base alla tipologia di battuta che si andra’ a effettuare, dovranno essere considerate le necessarie scelte diverse, fermo restando il metodo da seguire’
12) Pag. 70: TECNICA / TIRA’ MA SOPRATTUTTO MOLLA – di Stefano Navarrini
Nato come l’assenza della semplicita’, l’arbale’te’ e’ divantato negli anni un’arma sofisticata e tecnologicamente evoluta. A partire dalla sua forza propulsiva, gli elastici, dei quali e’ importante conoscere azione e caratteristiche per garantire la migliore resa del nostro fucile.
‘ Forse la prima esigenza da calcolare e’ proprio la necessita’ o meno di tanta potenza, il che ci lega direttamente alla lunghezza del fusto dell’arma, che in linea di massima ne determina l’utilizzo per un certo tipo di tecnica’
‘ Sui fucili lunghi vengono in genere montate gomme in lattice naturale da 20 mm, pressoche’ privo di additivi, che garantiscono una progressivita’ d’azione che sfrtta la spinta per tutta la corsa dell’asta, facilitando anche le operazioni di carica grazie proprio alla progressivita’ elastica del materiale’
‘ Nell’uso pratico, le gomme di un arbalete non richiedono particolari accorgimenti di manutenzione. Salino e raggi ultravioletti sono i primi nemici dai quali proteggere le nostre gomme: contro il primo, risciacquando con accuratezza gli elastici dopo ogni uscita in mare, contro i secondi evitando di lasciare per troppo tempo il fucile esposto al sole’
13) Pag. 74: NON SPRECARE ENERGIE / COME GESTIRE LA PROFONDITA’ – di Roberto Tiveron
In queste pagine esaminiamo gli elementi ritenuti importanti per risparmiare energie nella pesca in apnea ed evitare rischi inutili.
‘ Un atleta impara prima a correre con una tecnica perfetta, poi, solo in un secondo momento, imparera’ a scavalcare gli ostacoli. Il pescatore in apnea che ha imparato a pescare a bassissima profondita’ sara’
in grado, poi, di evolversi piu’ facilmente in modo corretto e di sviluppare le capacita’ tecniche e venatorie necessarie per pescare a profondita’ maggiori’
‘ La respirazione e’ un argomento di fondamentale importanza per la pratica dell’immersione in apnea.
L’apnea dipende totalmente dal modo in cui si respira prima del tuffo e durante e dopo la riemersione, quindi e’ bene apprendere ed esercitare in modo costante la propria tecnica ventilatoria, che permettera’ di migliorare le prestazioni’
14) Pag. 78: AGONISMO / FIPSAS: NUOVE REGOLE – di Giorgio Volpe
La pesca in apnea a livello agonistico viene regolata da nuove norme elaborate dalla Fipsas. Le nuove regole entrano in vigore subito e interesseranno la seconda meta’ della stagione agonistica 2009.
In primo luogo, al posto del primo spostamento e’ stato previsto un arco temporale di 15 minuti, durante il quale sara’ possibile spostarsi in liberta’, anche piu’ volte, similmente a quanto accade durante la pausa di meta’ gara’
‘ Visto che il regolamento gara consente da tempo l’utilizzo del Gps anche in competizione, si avra’ comunque la possibilita’ di individuare l’esatto confine del campo di gara e di evitare errori di valutazione’
15) Pag. 85: EUDISHOW 2009 / A PASSEGGIO FRA GLI STAND – di Alessandro Martorana
16) Pag. 89/97: PRESENTAZIONE TECNICA
OMER/PESCE BERSAGLIO: Dalla linea accessori Omer by Marco Bardi, un interessante bersaglio per allenarsi a migliorare il tiro sul pesce.
MARES/MUTA MIMETICA INSTINCT CAMO BROWN: Mares presenta la nuova muta tecnica con speciale fodera mimetica a scomposizione di immagine. Un prodotto con caratteristiche molto interessanti.
SPORASUB/PLANCETTA OVERCRAFT: Abbiamo avuto, in anteprima sulla distribuzione commerciale, la plancetta Overcraft Spora Sub. Ecco il risultato della nostra analisi.
SEATEC/NUOVE SCARPETTE CON PRS (PUSH REGOLATION SYSTEM): La ricerca delle migliori prestazioni punta ora sulle scarpette: ecco un sistema per aumentare l’energia trasmessa alla pala.
GISMONDI/CUSTODIE RIGIDE PER FUCILI: Finalmente una linea di custodie ‘dedicate’ che consentono uno stivaggio pratico, sicuro e intelligente dei nostri ‘gioielli da pesca’.
POLO SUB/MUTA LISCIA MIMETICA SCOMPOSTA PROGRESS: Un nuovo mimetismo per confondere il pescapneista con un fondale ricco di crepe e fessure. Tanti optional e configurazioni di neoprene.
17) Pag. 98: CAMPIONI & CAMPIONATI / A PESCA CON I CAMPIONI RAFFAELE LO PRETE – di Marco Bardi
Il terzo posto all’ultimo campionato italiano a coppie e altri successi in gare di selezione fanno prevedere una bella carriera per questo atleta del team Sporasub.
18) Pag: 104: A COLPO SICURO / LIGURIA-1 – di Alberto Balbi
Itinerario di pesca nel mare di Sestri Levante, in una cornice di grande fascino e suggestione.
19) Pag. 106: A COLPO SICURO / TOSCANA-2 – di Pietro Milano
Una teoria di scogli emergenti, terminante verso il largo con un isolotto, costituisce una divertente palestra di pesca in apnea, dove si puo’ catturare pesce bianco, anche se in alcuni punti non manca la cernia.
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