Pesca in Apnea n° 72 Febbraio 2009
La copertina del numero 72 di Pesca in Apnea
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Stiamo parlando del 1977, trentadue anni fa, a Santo Domingo, di una gara alla quale partecipa l’Italia come unica squadra europea, in un torneo di pesca in apnea un po’ speciale. Non una pesca qualunque, bensi’, sentite un po’, pesca allo squalo. Si tratta di una competizione non inquadrata nel giro delle gare federali o comunque istituzionali, ma di un evento a se stante, in cui non si capisce bene se la preda designata e’ lo squalo o il pescatore.
Tutto vero. Questa breve premessa un po’ “noir” serve a presentare una lunga intervista di Nino Piras che appare sul numero di febbraio di “PESCA IN APNEA”, ora in edicola.
L’intervista e’ stata rilasciata a Piras dai quattro attori dell’avventura (Nicola Delfino, Claudio Migliorini, Piero Menicacci e Ivo Passignani), i quali, con parole semplici, quasi disadorne riescono a comunicare al lettore una sensazione normalmente fisiologica ma spesso eccessiva e in questo caso pericolosa: la paura. Non la paura di chi partecipa a una competizione diversa da tutte le altre, ma quella derivante da un incidente di percorso che disperde in mare i quattro italiani e, separatamente, li costringe a raggiungere a nuoto la riva lontana, quando e’ ormai notte, in un mare dove in ogni angolo c e’ davvero uno squalo minaccioso che aspetta.
Il coraggio e l’esperienza di quattro forti pescatori in apnea riesce pero’ ad avere la meglio su una situazione che, a rigor di logica, avrebbe dovuto avere diversa e drammatica soluzione. Questo e tanti altri servizi sul numero di febbraio del mensile “PESCA IN APNEA” ora in edicola. Un bel numero davvero.
Ora, di seguito, come sempre, un estratto dei servizi che appaiono su questo numero di “PESCA IN APNEA”.
1) Pag. 16: LE PREDE / COME INSIDIARE L’ORATA – di Marco Bardi
Un pesce guardingo e difficile. Ecco i migliori consigli per catturarlo.
‘ In pratica, e’ indispensabile un avvicinamento con la massima lentezza possibile, che non consenta all’organo sensoriale di percepire uno spostamento brusco, ma nemmeno all’ottica di valutare l’avvicinamento di un estraneo’
‘ Canaloni di roccia e massi affioranti creano proficue barriere alla propagazione di onde percepibili dall’orata, quindi e’ preferibile pescare dove ci sono coste movimentate e ricche di asperita’. Si cerca riparo dietro le rocce affioranti e ci si prepara a una lunga azione’
‘ I momenti di pesca piu’ indicati vanno dai primi di maggio alla fine di novembre, un periodo piuttosto ampio che si concentra soprattutto in ottobre, quando si ha la riproduzione. Anche il periodo di maggio e’ favorevole, perche’ si ha il primo ingresso dei branchi di orate che si erano allontanate durante l’inverno’
2) Pag. 23: COMUNICAZIONE / VIDEO ERGO SUB – di Stefano Navarrini
Lo sviluppo dei video sul tema della pesca in apnea costituisce un interessante arricchimento comunicativo che sta richiamando molto interesse. Il che porta di pari passo a una crescita qualitativa che lascia poco spazio all’improvvisazione.
‘ Inserire un operatore e’ stato quindi fondamentale e necessario per migliorare la qualita’ delle riprese, che a quel punto consentivano di seguire l’intera azione di pesca, con grande beneficio non solo della spettacolarita’ delle immagini, ma anche delle finalita’ didattiche, la’ dove queste fossero richieste’
‘ Ma il discorso non finisce certo con il montaggio. Anche se non tutte le produzioni video lo prevedono, un filmato deve avere una sua colonna sonora, che spesso ritma la sequenza aggiungendo suggestione e feeling, e deve avere uno speakeraggio dosato e incisivo’
3) Pag. 28: ANALISI / NOI PESCATORI IN APNEA INCONTRO AL FUTURO – di Marco Bardi
La parola ‘crisi’ e’ ricorrente in questi ultimi tempi. Ci sono, pero’, alcune ragioni per pensare che al pescatore in apnea la crisi possa portare addirittura qualche vantaggio. Dobbiamo attenerci alle regole etiche della nostra disciplina. Ogniuno di noi deve solo rispettarle e promuovere il nostro sport come un’attivita’ ricca di valori, che non hanno niente a che vedere con il potere o con il denaro.
‘ Il pescatore non smette mai di andare pesca, perche’ la sua e’ vera passione. Infatti, tutti i settori legati alla pesca sportiva (non solo quella subacquea) non hanno conosciuto e non conoscono crisi. Al contrario, quelli legati genericamente al mare, che sembravano gli unici a conoscere uno strepitoso futuro, sono in difficolta”
‘ Chi ci puntava il dito contro ha fallito e ha ora le armi puntate. Adesso e’ il momento di impegnarci piu’ di prima. Dobbiamo stare attenti a non commettere errori e sara’ tutto semplice se ci atteremo, come abbiamo sempre fatto, alle regole etiche della nostra disciplina’
4) Pag. 30: STRATEGIE DI PESCA / IL SOLE COME E QUANDO – di Alessandro Martorana
Proiettare la propria ombra su una tana significa mettere in allarme il pesce che la occupa. Un discorso interessante sulla posizione del sole per perfezionare le nostre tecniche di pesca.
‘ Quante volte ci e’ capitato di affacciarci a una tana all’apparenza molto promettente, con la massima attenzione e ben attenti a non fare il minimo rumore, per affrontare, subito dopo, la delusione di vedere solo la coda del pesce mentre fugge precipitosamente verso altre aperture dell’anfratto o in direzione dei meandri piu’ irragiungibili della loro abitazione’
‘ Il branco dei dentici staziona in prossimita’ di un ciglio che degrada lentamente verso l’abisso, ma, a dispetto dell’orario e della stuazione pressoche’ perfetta, nessun componnte del branco decide di venirci a tiro’
‘ Prestare attenzione alla posizione del sole e’ un principio essenziale per la buona riuscita della battuta all’apetto o all’agguato, quando questa avviene in maniera dinamica e percorrendo lunghi tratti paralleli alla costa, come nel caso della pesca invernale in bassofondo. In questa tipologia di pesca, avanzare cercando sempre di tenere il sole alle spalle crea un doppio vantaggio al pescatore’
5) Pag. 36: TRADIZIONI / IL TUFFO DI CAPODANNO – di Alessandro Martorana
Il Circolo Arco Muto Sub di Anzio organizza ogni primo di gennaio una immersione per i suoi iscritti alla quale partecipano molti amanti del mare anche non pescatori in apnea. E’ una vera festa della quale facciamo la cronaca.
‘ I tuffatori, a dispetto delle previsioni, sono davvero tanti e un allegro clima goliardico ha ormai iscaldato gli animi. I meno freddolosi, nonostante sia stata allestita una comoda zona al coperto per spogliarsi, si cambiano direttamente in spiaggia e, anche se la temperatura esterna (figuriamoci quella dell’acqua!) e’ tutt’altro che mite, si attardano a intrecciare battute e sfotto’ come ragazzini’
6) Pag. 38: FUCILI / LA FUSIONE PERFETTA – di Stefano Navarrini
Fortemente innovativo e in grado di mettere d’accordo gli appassionati dell’arbalete con quelli del fucile pneumatico, il nuovo Airbalete della Omer segna una tappa importante nell’evoluzione del fucile ad aria.
‘ Per la Omer, pur avendo prodotto in passato un fucile relativamente innovativo come lo Skorpion e pur avendo in catalogo ancora oggi una gamma piu’ tradizionale come quella dei Tempest, il progetto dell’Airbale’te e’ totalmente nuovo e non fa riferimento a precedenti esperienze’
‘ Notevole il volume interno, che viene considerato di circa il 25 per cento superiore a quelli dei modelli attualmente in commercio, ma va considerato che, anche se di forme apparentemente identiche nelle varie misure, il disegno del serbatoio dell’Airbale’te cambia leggermente a seconda della lunghezza, in modo da ottimizzare il rapporto fra facilita’ di carica e potenza di tiro’
‘ Nel riprendere le caratteristiche dei fucili a elastico, e piu’ segnatamente quelle degli ultimi modelli Omer, nell’Airbale’te e’ stata adottata la stessa impugnatura dei Cayman, che porta il fucile a essere perfettamente in linea con la mano del pescatore, facilitando quindi la mira sul bersaglio’
7) Pag. 43: LE BELLE IMAGINI / A PESCA CON LA FIOCINA – di Alberto Balbi
Spesso sottovalutata dai pescatori della domenica, e’ invece molto apprezzata dai professionisti e dagli agonisti, che ne fanno un accessorio indispensabile. Stiamo parlando della fiocina.
‘ Questo e’ un episodio di qualche anno fa, quando ancora scendevo di rado con la macchina fotografica, ma e’ solo una delle tante storie di catture effettuate con il fucile armato di fiocina, amata e odiata dai pescatori di tutto il mondo’
‘ Agli albori del nostro sport le fiocine erano tutte uguali, caratterizzate da un tondino sagomato saldato a un corpo filettato da avvitare alla parte terminale delle aste dei fucili. Questi tondini (tre o cinque) sono dotati, nella parte finale, di appositi ardiglioni di tenuta’
8) Pag. 48: ATTREZZATURE / LO SCHIENALINO – di Alessandro Martorana
Sono tanti i pescatori che, nei giorni invernali, optano per una battuta nella risacca, per la quale e’ fondamentale lo zavorramento.
‘ E proprio sullo schienalino vogliamo focalizzare l’attenzione del lettore. Probabilmente, i primi a utilizzare questo attrezzo molto specifico sono stati i francesi o, almeno, loro sono stati sicuramente
i primi a introdurlo sul mercato delle attrezzature’
‘ La maggior parte dei gilet portapiombi attualmente in commercio e’ dotata posteriormente e alla base di un anello in materiale plastico, la cui funzione e’ quella di collegare in qualche modo lo schienalino alla cintura dei piombi’
‘ Il fatto, poi, che il ‘telaio portante’ di questo tipo di schienalino sia realizzato in neoprene offre anche il non trascurabile vantaggio di proteggere la nostra povera schiena (che in questo tipo di pesca sta quasi sempre fuori dall’acqua) dalle sferzate del gelido vento invernale’
9) Pag. 53: AMARCORD / IN BOCCA’ ALLO SQUALO! – di Antonino Piras
Intorno a un tavolo per ricordare niente meno che un naufragio, a lieto fine, accaduto oltre trent’anni fa nelle acque di Santo Domingo.
10) Pag. 63: RACCONTI / AVVENTURE VENEZUELANE – di Marco Bardi
‘ In un attimo siamo vestiti e ci fanno entrare in acqua dicendoci di andare verso la punta. Ovviamente siamo controcorrente, come sempre accade. Sono ancora indeciso, non capisco se lo fanno apposta oppure e’ solo che non stanno molto attenti a questi piccoli particolari. Tanto, se provi a dirgli qualcosa, la risposta e’ sempre la solita: tranchillo!’
‘ Ci sara’ da sudare anche oggi, meglio cosi’… lo spettacolo valeva comunque il viaggio. Mentre sono ancora distratto dal gran movimento di pesci, vedo partire De Silvestri, che in planata verso il fondo riesce a sparare un grosso barracuda’
‘ Oltretutto, abbiamo visto che, anche nei punti migliori, basta essere in tre su una barca che i pesci da facili diventano molto nervosi e questo ci lascia presumere che, in gara, le zone che sembrano eccellenti potrebbero trasformarsi in una grande delusione’
11) Pag. 68: RECORD / IL RITORNO DI GENONI – di Alberto Balbi
Gianluca Genoni ha prestato le sue capacita’ di grande apneista alla ricerca scientifica: il campione ha stabilito un record di apnea statica con ventilazione a ossigeno mettendosi a disposizione dei ricercatori del Dan. In ogni caso, piu’ di 18 minuti di apnea non sono una bazzecola!
12) Pag. 72: HABITAT SOTTOMARINI / PESCI E FONDALI – di Roberto Tiveron
Impariamo a interrpretare le zone di pesca in base alla morfologia del fondo. Come comportarsi e cosa si puo’ incontrare.
… Il pescatore in apnea che vuole trarre il massimo profitto dalle sue battute dovra’ sapere interpretare le diverse morfologie dei fondali e capire quali potrebbero essere le specie piu’ presenti. Di conseguenza, decidera’ in merito alla tecnica di pesca piu’ indicata’
‘ Quando i massi granitici, invece, sono molto piu’ piccoli e numerosi, accatastati gli uni sugli altri a guisa di franata, allora il discorso cambia completamente: in queste situazioni, infatti, e’ possibile che vengano a crearsi dei veri dedali rocciosi, inespugnabili nascondigli per qualsiasi specie vi trovi rifugio’
‘ Quando il grotto svetta tra grandi praterie di posidonia, e’ garantito l’incontro con grossi predatori: e’ facile incontrare i dentici e, con un po’ di abilita’ e mestiere, e’ possibile portarli a tiro’
13) Pag. 76: CONSIGLI / MEGLIO ESSERE O APPARIRE? – di Pietro Milano
E’ una scelta che riguarda soprattutto chi e’ alle prime armi, ma non solo’ Si tratta di comprendere quale sia la scelta migliore, a livello di tecnica e di attrezzature, per far si che la pesca subacquea mantenga tutti i requisiti di sicurezza e svago.
‘ Nel corso di tanti anni di attivita’, sono sempre e solo due le domande che mi sono state poste da chi non conosce niente della pesca in apnea e anche da qualcuno che da poco ha iniziato: quale la preda piu’ grande che ho catturato e qual e’ la mia profondita’ massima raggiunta’
‘ Oggi, in molti casi, si assiste allo stesso fenomeno: si cerca e si acquista un’arma di 130 cm per colpire prede a distanza, quando e’ invece una buona padronanza delle tecniche che consente di arrivare a esse per un tiro utile’
15) Pag. 80: ITTIOLOGIA / PARLIAMO DI MURENIDI, CONGRIDI, SCORPENIDI, E TRIGLIDI – di Antonio Mancuso
‘ La pesca in apnea nella maggior parte dei casi si conclude con i piaceri della tavola. Anche quelle prede che dal punto di vista sportivo sono quasi sempre ‘trascurate’ dal pescatore esperto possono riservare piacevoli sensazioni per il palato. Dopo l’excursus fatto nei numeri precedenti sulle famiglie di pinnuti appartenenti all’ordine dei perciformi, in queste pagine esamineremo altre specie di pesci, appartenenti, questa volta, agli ordini degli anguilliformi e degli scorpeniformi’
16) Pag. 84: L’ARTE DELLA PESCA / CON I MUSCOLI E CON IL CERVELLO – di Roberto Tiveron
Nelle nostre azioni di pesca in apnea e’ importante imparare a gestire i propri movimenti, il gesto atletico e l’intensita’ delle azioni muscolari, a tutto vantaggio del minore consumo possibile di ossigeno.
‘ La pesca in tana e’ quella piu’ praticata dalla maggior parte degli appassionati, sia perche’ e’ quella che maggiormente si presta ai principianti sia perche’ e’ spesso la tecnica che puo’ risolvere una giornata anche in situazioni in cui sembrerebbe che sul fondo del mare non vi sia alcuna forma di vita. A livello di dispendio energetico, la pesca in tana e’ quella che, come impegno muscolare, potrebbe richiedere momenti di lavoro abbastanza intenso, quindi, nella sua economia generale, risultera’ abbastanza dispendiosa per il pescatore’
‘ La tecnica dell’aspetto implica un consumo energetico molto diverso rispetto alla tecnica della tana, in particolare perche’ sono diverse le modalita’ di esecuzione del gesto atletico’
17) Pag. 89: AREE MARINE PROTETTE / QUALCOSA STA CAMBIANDO – di Giorgio Volpe
Dopo la fase di ‘al lupo, al lupo!’, forse si inizia a intravedere un barlume di buon senso nella regolamentazione delle aree marine protette per quanto riguarda le attivita’ vietate. Vediamo che cosa accade presso alcune amp italiane.
‘ Il vero pescatore in apnea fonda il proprio rapporto con il mare e con i suoi abitanti sul rispetto, che non viene meno neanche nel momento in cui consuma l’atto di predazione’
‘ Dato che nella pesca in apnea il tentativo di cattura segue sempre l’avvistamento del pesce, nella stragrande maggioranza dei casi chi la pratica ha la possibilita’ di capire che specie ha di fronte e se sia legale o comunque opportuno, in quella data circostanza, tentarne la cattura’
‘ Sara’ interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda, anche perche’, analogamente a quanto accade per Porto Cesareo, un’eventuale proposta di regolamentazione in deroga alle disposizioni del decreto istitutivo dovrebbe passare necessariamente per il Ministero dell’Ambiente’
18) Pag. 93/97: PRESENTAZIONE TECNICA
ANTOLAS DESIGN/FUCILI LANARA: Dalla collaborazione tra Antolas Design e l’azienda greca Lanara sono nate due linee di arbalete semplici, ma con un buon rapporto qualita’ prezzo.
GALASUB/ARBALETE RAPTOR 90 STABILIZIER: La serie Raptor della sarda Galasub e’ ora disponibile anche con la testata Stabilizer, che rende l’arbalete ancora piu’ preciso ed equilibrato. Questa e altre le novita’, a cominciare dal nuovo mulinello in acciaio.
POLO SUB/ESCLUSIVA MIMETICA FODERATA SPACCATA 7+5: La fodera di questa muta e’ un’esclusiva Polo Sub. Il mimetismo ricalca quello delle liscio-spaccate con verniciatura camuffate.
SEAC SUB/TORCIA LUCE LED: Una torcia compatta, affidabile e densa di contenuti di alta tecnologia che permette di raggiungere un’autonomia di ben dieci ore di luce.
19) Pag. 104: A COLPO SICURO / CORSICA, LE SECCHE DI SANTA GIULIA – di Pietro Milano
Un itinerario di pesca in apnea in Corsica, con zone non troppo profonde, dove anche il neofita puo’ divertirsi. Fondali sabbiosi con massi isolati e sparsi, oasi di posidonia, tanti saraghi e dentici e ricciole per i piu’ esigenti.
20) Pag. 106: A COLPO SICURO / SARDEGNA, BUGGERRU – di Roberto Tiveron
Siamo sul versante sud-ovest della Sardegna, una terra che riesce sempre a incantare per la sua dimensione a meta’ fra il magico e il reale. Vi accopagneremo in un piccolo paese con tanti punti per pescare. Chi non possiede una barca puo’ entrare comodamente in mare da terra.
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