Pesca in Apnea n° 70 Dicembre 2008
La copertina del numero 70 di Pesca in Apnea
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Il numero di dicembre di PESCA IN APNEA e’ in edicola. Anche questa volta, come facciamo ogni mese, vogliamo segnalare agli amici di Apnea Magazine gli spazi che ci sembrano meritare piu’ attenzione degli altri.
A pagina 13 c’e’ la lettera di un lettore che, pur scegliendo rimanere anonimo (noi sappiamo chi e’, ma ci siamo impegnati a non rivelarne il nome), ha voluto, a modo suo, farci gli auguri di Natale. Il lettore in parola ci ha chiesto di pubblicare la lettera, cosa che noi abbiamo fatto pur con molte perplessita’, per un certo disagio che il suo contenuto ci procura e perche’ con la pesca in apnea essa ha poco a che vedere. Che fare, dunque? Alla fine abbiamo deciso di pubblicarla, pur con il rischio di essere criticati, ma anche con la grande fiducia nei nostri lettori che riteniamo, proprio perche’ pescatori in apnea, adeguatamente attrezzati per dare un giudizio oggettivo su un documento che ha una forte valenza umana e che comunque offre alla mente un attimo di meditazione. In altre parole, fa pensare.
Da segnalare poi, a pagina 68, un nuovo spazio, che abbiamo chiamato ‘Insieme il nostro Club’ e che e’ curato da Giorgio Volpe, nel quale vogliamo riunire tutta una serie di fatti, umori, sensazioni, eventi che caratterizzano il nostro mondo. Si tratta di un’iniziativa che informa sui posti piu’ lontani e periferici nei quali, pero’, vibrano attivita’ vissute intensamente da moltissimi appassionati di pesca in apnea e nostri lettori.
Questa e’ l’occasione, cari amici di Apnea Magazine, per fare a voi tutti i nostri auguri per un prossimo anno un po’ migliore di quello che sta finendo.
A seguire, come in ogni numero, segnaliamo, in breve sintesi i servizi che appaiono sul numero di dicembre di PESCA IN APNEA ora in edicola. Eccoli.
1) Pag. 18: MONDIALI 2008 / I PESCI DEL MONDIALE – di Marco Bardi
I Mondiali 2008, che si sono svolti a Margarita, in Venezuela, hanno riservato molte sorprese. Gli spagnoli, con Joseba Kerejeta, si sono imposti. L’Italia ha conquistato il secondo posto per nazioni. A Ramacciotti un bel quarto posto individuale.
‘ I pesci della zona vedono al primo posto, in ordine di importanza, i picuda o barracuda, nei pressi delle zone piu’ frastagliate e sempre vicino alla roccia: il suo peso medio e’ di circa 800 grammi, ma alcuni esemplari possono raggiungere il chilo e mezzo. I psci piu’ frequenti lungo i fondali sono i pirangica, una specie di salpa grigia gigante, che vivono in folti branchi con esemplari da 1 a 3 kg di media e che insieme ai numerosi pesci pappagallo, di dimensioni notevoli, popolano i fondali e circondano il subacqueo, ma purtroppo queste due specie non sono valide per il punteggio’
‘ La preparazione prima della gara e’ sempre il momento piu’ importante, perche’ consente di verificare le condizioni del mare e del pescato’
‘ Le pescate di prova sono indispensabili per imparare a conoscere il comportamento dei pesci durante le fasi di pesca, altrimenti si corre il rischio di avere sorprese. La squadra azzurra aveva effettuato tre battute di pesca a intervalli regolari, anche per non perdere l’abitudine con il tiro’
‘ Solo Ramacciotti ha fatto scelte diverse, saltando alcuni spostamenti che aveva intuito inutili, e si e’ trovato a pescare su un canale tra due isole dove c’era qualche grosso zapatero in acqua libera’
2) Pag. 29: CONSIGLI / COMBATTERE IL FREDDO – di Alessandro Martorana
Attingiamo a piene mani da un bagaglio immenso, fatto di esperienze e di situazioni critiche felicemente risolte, e mettiamo in pratica quegli accorgimenti che ci permetteranno di non soffrire le basse temperature.
‘ Naturalmente, e’ pacifico che la muta utilizzata svolge un ruolo primario nella lotta contro il freddo. Un capo di spessore esiguo, di taglia diversa dalla nostra o vecchio o malandato serve poco o nulla al nostro scopo e, se non possediamo una muta adeguata ai mesi invernali, forse e’ meglio che ce ne stiamo a casa evitando rocamboleschi colpi di testa’
‘ Abbandoniamo adesso la scelta della muta per affrontare il tema di come indossarla senza arrivare a patire nemmeno un grammo di freddo. Questa fase e’ estremamente importante, visto che saremo costretti a spogliarci completamente prima di indossare la muta e, molto spesso, le condizioni atmosferiche saranno tutt’altro che invitanti’
‘ Se ci siamo vestiti in macchina, sara’ meglio fare lo stesso per svestirci, badando a tappezzare i sedili dell’auto con asciugamani e teli di plastica e a indossare degli stivaletti di omma adibiti a questo scopo in modo da non far scolare acqua nell’abitacolo’
3) Pag. 34: ATTREZZATURE / DIMMI CON CHE FUCILI PESCHI – di Stefano Navarrini
Virtualmente e’ tutto possibile, anche catturare una ricciola di 40 kg con un ‘cinquantino’. Piu’ realisticamente, ogni fucile e’ adatto a determinare prede piu’ che ad altre ed essere consaevoli delle possibilita’ della nostra arma contribuisce inevitabilmente al conseguimento del risultato.
‘ La prima qualita’ che u pescatore in apnea ricerca in un fucile e’ in genere la potenza, quasi che solo stringendo in mano un cannone si possa riempire il portapesci. Chi, pero’, frequenta spesso i campi di gara avra’ certamente notato come i fucili degli agonisti siano non solo assolutamente semplici e privi di strani artifici, ,a soprattutto non montino, nel caso degli arbalete, fasci di elastici e gomme ipertese di grande diametro’
‘ Un 100 e’ pero’ anche un fucile ottimo per l’aspetto, sia che si tratti di prede minori, come cefali, salpe o saraghi (soprattutto pizzuti), sia che si miri a pesci importanti, come dentici e ricciole’
‘ Lo abbiamo lasciato per ultimo, ma non certo per ragioni di importanza. Per quanto poco affascinante e spesso poco considerato, il corto e’ nelle nostre acque un fucile di grande importanza, assoluto protagonista di tanti campionati italiani vinti a colpi di saraghi e corvine’
4) Pag. 38: L’INTERVISTA / BRUNO DE SILVESTRI – di Antonino Piras
Andando oltre quelli che sono stati i rsultati degli ultimi mondiali, vogliamo conoscere meglio la storia di questo nostro grande atleta e la passione che lo anima.
‘ Fare il sommozzatore e’ una splendida professione. Come vivi il rapporto fra lavoro e pesca?
Purtroppo, lavoro e pesca sono cose molto diverse. In aggiunta, non e’ semplicissimo mantenere credibilita’ da pescatore in apnea facendo questo lavoro, perche’ troppo spesso coloro che mi vedono con i pesci insinuano che li abbia presi con l’ausilio delle bombole. Comunque, andare in mare csi’ di frequente, ha aumentato giorno dopo giorno la mia esperienza e le conoscenze del mondo marino. Inoltre, questa professione mi aiuta a gestire al meglio il tempo libero che mi lasciano i turni di lavoro e posso cosi’ andare a pescare’
‘ Ultima domanda: qualche consiglio fondamentale per il nostro pescatore in fasce?
Innanzitutto ,mai da soli in mare. Purtroppo, parte del mio lavoro di sommozzatore mi porta a contatto con le disgrazie che accadono in mare. Proprio per questo invito a farsi seguire sempre da un compagno di superfixie con il quale alternarsi’
5) Pag. 43: LE BELLE IMMAGINI / A PESCA CON LA MONOPINNA– di Alberto Balbi
Daniele e’ un pescatore in apnea ‘speciale’: si immerge con la monopinna, coniugando un particolarissimo stile di nuoto e di movimento con una sofisticata tecnica venatoria. E i risultati non mancano!
‘ E’ in questa atmosfera che con Daniele, un ragazzo genovese, abbiamo fatto la nostra battuta di pesca: io, normale pescatore con il mio fucile e la macchina fotografica, lui, un pesce tra i pesci, con i suoi fucili in legno pregiato e la sua monopinna’
‘ La monopinna e’ un atrezzo impegnativo, che richiede un adattamento particolare della tecnica di pesca. Esaminiamone, con Daniele, le principali caratteristiche’
6) Pag. 49: PRODUZIONE / MARES IL NUOVO CATALOGO – di Alberto Balbi
A siglare u rientro sulla scena della pesca in apnea in piena regola, ecco le numerose novita’ che l’azienda propone per la prossima stagione.
‘ Il catalogo Mares Spearfishing and Freediving 2009 contiene la nuova collezione Pure Instinct completa di attrezzature dedicate all’apnea e alla pesca in apnea’
‘ Joseba Kerejeta ha bisogno di poche presentazioni: campione del mondo in carica, ha pescato in oceano sbaragliando la concorrenza e sottoponendo le attrezzature a test e collaudi in condizioni davvero difficili’
7) Pag. 53: COME MIGLIORARE LE TUE PRESTAZIONI / COGLI L’ATTIMO – di Marco Bardi
Conoscere i segreti del mare e avere la capacita’ di utilizzarli per farne una strategia di pesca aiuta i piu’ attenti ai dettagli.
‘ Nelle fasi di alta e bassa marea il pesce esce dai litorali e si allontana, mentre sulle secche, sulle cigliate e sulle zone rocciose profonde si concentrano piu’ pesci’
‘ Le correnti sono spesso la causa di variazioni di temperature, ma soprattutto di abbondanza di cibo. Correnti di superfici e correnti subacquee si mescolano tra loro, formando strati di differente densita”
‘ Ad esempio, alla fine di agosto nel Mediterraneo le acque sono piu’ temperate e cio’ favorisce l’avvicinamento di alcune specie che negli altri periodi si mantengono a profondita’ inaccessibili’
‘ Trovarsi in acqua alla prima mossa di solito e’ strategicamente pefetto per la pesca all’agguato e anche per la tecnica dell’aspetto. Previsioni meteo e tendenza del mare sono utili alleati per comprendere le condizioni che si verificheranno’
8) Pag. 58: STAGIONI / CAMBIAMO LE ATTREZZATURE – di Alessandro Martorana
Entra l’inverno, alcune tecniche di pesca si modificano e cosi’ accade, di conseguenza, per le attrezzature.
‘ Molto piu’ frequentemente, invece, a causa dell’estrema ‘labirinticita” delle piccole fessurazioni del bassofondo, potremmo addirittura avere bisogno di un’arma di 40 centimetri’
‘ Il pescapneista invernale, specie quando il sottocosta e’ battuto da una discreta risacca, ama infatti praticare questo tipo di tecnica di pesca che, in questo periodo dell’anno, e’ sicuramente una delle piu’ proficue e divertenti’
‘ Naturalmente e’ la spigola, preda invernale per eccellenza, a farla da padrona e, anche se nel corso della nostra carriera di pescatori in apnea riusciamo a mettere a segno molte catture ai danni di questo affascinante animale, cio’ potrebbe non bastare e il branzino non finisce mai di esercitare la sua attrattiva nell’immaginario del pescapneista italiano’
‘ Aspetto invernale o aspetto estivo, il pesce va comunque sempre colpito nel momento in cui lui ci si avvicina, mentre noi ce ne stiamo immobili sul fondo, anche se non sempre (anzi, quasi mai) avremo la fortuna di scoccare il tiro a distanze ravvicinate’
9) Pag. 63: CONFRONTI / UOMINI & PESCI, INTELLIGENZA CONTRO ISTINTO – di Pietro Milano
Questa contrapposizione e’ un motivo antico nella storia della pesca in apnea. Esaminiamone gli aspetti piu’ evidenti.
‘ L’istinto del sarago potrebbe essere quello di dirigersi in tana o quello di prendere e mantenere le dovute distanze, quelle che lui ritiene idonee a salvaguardare la propria vita’
Accade pero’ che alcuni sparidi non sentano ragione e vadano in giro inquieti a prendere una direzione precisa. E’ il caso del sarago esperto che ha visto soccombere molti fratelli nelle tane e che non vuole ripercorrere, per istinto, l’esperienza negativa’
‘ La cernia percepisce immediatamente che e’ lei l’oggetto delle ricerche e si nascondera’ nell’angolo piu’ nascosto in attesa del buio o della calma ritrovata. Sfruttando la sua curiosita’ e agendo con intelligenza, il sub attendera’ in superficie un paio di minuti per poi calare lentamente davanti all’imboccatura e sorprenderla all’ingresso’
‘ La strategia che abbiamo messo in atto non e’ altro che una variante di quella adottata per i serranidi: non buttarsi a corpo morto sulla posidonia e spaventare maggiormente i pesci a favore di una tattica di attesa non invasiva’
10) Pag. 68: INSIEME / QUELLI CHE’ LA PESCA IN APNEA – di Giorgio Volpe
‘ Molti hanno sostenuto (secondo noi, a ragione) che l’amore per la pesca in apnea sia, piu’ che una semplice passione, una vera filosofia di vita, che spinge i suoi adepti a modellare una parte significativa delle proprie abitudini in ossequio alle esigenze proprie del pescatore in apnea. Il nostro mondo somiglia a un film con tanti protagonisti, ciascuno dei quali alimenta la trama con il proprio, piccolo, grande, irripetibile contributo di vita vissuta’
‘ Come sempre vi invitiamo a scriverci all’indirizzo pescainapnea@subacqueo.it per comunicarci i vostri commenti e suggerimenti’
11) Pag. 73: TECNICA / DEDICATO AI PIU’ GIOVANI – di Roberto Tiveron
Ecco qualche regola per diventare pescatori esperti.
‘ Nella pesca in apnea, l’eta’ media in cui si riescono a ottenere ottimi risultati e’ compresa fra i trenta e i quarant’anni’
‘ Per quanto riguarda i lati prestazionale e apneistico. Il controllo dell’intesita’ delle contrazioni muscolari garatira’ una maggiore autonomia generale e, soprattutto, una grande lucidita’, con la possibilita’ di elaborazioni mentali piu’ rapide e corrette in funzione dell’azione di pesca’
‘ Nel caso di zone molto impegnative, potrebbero entrare in gioco una maggiore esperienza, una migliore condizione fisica o una superiorita’ tecnica, ma quando la zona e’ alla nostraportata, dobbiamo cominciare a chiederci dove sbagliamo’
12) Pag. 77: MOTORI / LA GUERRA DEI TEMPI – di Stefano Navarrini
Parte ormai integrante della nostra attrezzatura, il gommone, e soprattutto il motore fuoribordo che ne costituisce l’anima, richiede una scelta mirataa precise esigenze. Sotto la spinta di tecnologie in costante evoluzione, e’ facile pero’ restare confusi. Valga quindi la consolazione chem qualunque sia la scelta, eventuali delusioni non saranno mai dipendenti dalla scarsa qualita’ del motore.
… Le nuove generazioni dei due tempi, molto piu’ tecnologiche, hanno dovuto adattarsi a normative piu’ severe e, quindi, sviluppare nuove soluzioni, abbandonando la tradizionale alimentazione aspirata in favore di quella elettronica’
‘ Ma quali sono, in termini di prestazioni pratiche, le differenze fra motori a due e quattro tempi? Si dice, in genere, che il due tempi e’ dotato di maggiore scatto, di una ripresa piu’ rabbiosa’ ed e’ vero’
13) Pag. 80: TECNICA / DIMMI CHE PESCATORE SEI – di Roberto Tiveron
La pesca in apnea si inventa momento per momento, tant’e’ che attrezzature e stili di pesca spesso non procedono parallelamente. Ci sono, pero’, ‘segni particolari’ che ci dicono quale tipo di pescatore ci troviamo davanti.
‘ Mi preparai con calma e mi immersi, appostandomi sul punto prescelto. Attesi una ventina di secondi e dai ciuffi di posidonia che si trovavano qualche metro piu’ avanti cominciarono ad avvicinarsi dei dotti, di cui uno, in particolare, era molto grande. I pesci giunsero a tiro dopo un tempo abbastanza lungo, cosi’ mi decisi a sparare a quello piu’ vicino, che non era il piu’ grande, benche’ pesasse piu’ di 3 chili’
‘ Un pescatore che entra in mare con un fucile di medie dimensioni, invece, potra’ lasciare moltissimi dubbi sul tipo di pesca che andra’ a praticare e sulle caratteristiche del luogo’
‘ Osservando un pescatore che pratica delle immersioni con apnee piu’ prolungate e, soprattutto, con tempi di recupero molto piu’ lunghi in superficie, si puo’ essere certi di trovarsi davanti a un aspettista, che fara’ il tutto con la massima calma e grande concentrazione’
14) Pag. 84: AMARCORD / 2002: TESTA A TESTA CON LA SPAGNA – di Roberto Borra
Il Mondiale del Brasile segno’ un grande passo avanti per gli azzurri, che lottarono fino all’ultima preda con ‘l’armata spagnola’, azzerando il divario di punteggio che aveva caratterizzato la precedente edizione di Tahiti e conquistando preziosi piazzamenti sul podio sia nella classifica individuale sia in quella per nazioni.
‘ La vigilia fu segnata dalla cerimonia di apertura del Mondiale, che si tenne nello stadio, davanti a qualche migliaio di spettatori. Le diciannove squadre iscritte, in rappresentanza di altrettanti Paesi, sfilarono con le rispettive bandiere, accompagnate da balli, canti e giochi dei bambini. Ricordo che fu una serata molto piacevole, nonostante l’inevitabile tensione…
‘Con un pizzico di fortuna in piu’ (o di sfortuna in meno, a seconda dei punti di vista), in Brasile avremmo potuto ottenere una vittoria, ma il risultato finale fu comunque soddisfacente, perche’ il divario di punteggio tra gli azzurri e l’invincibile armata spagnola che aveva caratterizzato il Mondiale di Tahiti risultava praticamente azzerato e perche’ ancora una volta, dopo Arbatax, gli azzurri si erano distinti in positivo, confermando la competitivita’ della nostra compagine anche nel difficile ambiente dell’oceano’
15) Pag. 88: ITTIOLOGIA / PARLIAMO DI SGOMBRIDI E SERRANIDI – di Antonio Mancuso
C’e’ chi ritiene che conoscere a fondo le proprie prede non costituisca un’opporunita’ in piu’ per riuscire a rendere piu’ corposi i propri carnieri. Noi, invece, siamo dell’avviso che una maggiore conoscenza dei pesci, anche sotto l’aspetto biologico, possa essere, per il pescatore, un vantaggio non trascurabile.
‘ La famiglia degli sgombridi, invece, fra le sue specie comprende anche il tonno, un pesce possente, grande e forte, ritenuto per molto tempo impossibile da catturare con il fucile subacqueo, ma che, oggi, grazie all’evoluzione tecnologica delle attrezzature e alla crescita stessa della pesca in apnea, rappresenta una delle catture piu’ ambite di alcuni atleti, che interpretano questa affascinante disciplina sportiva come un vero e proprio confronto diretto ad armi pari tra uomo e pesce’
16) Pag. 92/96: PRESENTAZIONE TECNICA
ARBALETE IN LEGNO/ARBALETE OSSO DI SEPPIA 90: Un arbalete in legno con ben dieci essenze diverse e con impugnatura su misura della mano. Tra le principali caratteristiche, rifiniture di qualita’ e tante possibilita’ di personalizzazione.
OMER SUB/COLLA DI NEOPRENE: Colla di neoprene ad alta resistenza e facile da usare.
PARISI SUB/SCHIENALINI E CAVIGLIERE: Accessori da utilizzare in questa stagione per la pesca in poca acqua. Schienalino e cavigliere rappresentano infatti la naturale estensione invernale della cintura zavorra. Due gli schinalini a scelta.
PICASSO/PINNE CARBONO 21 GP: Realizzate dalla Picasso e commercializzate dalla Rofos Sub, queste pinne coniugano le tecnologie piu’ avanzate con soluzioni tecniche ben collaudate.
TOTEMSUB/ELASTICI MIMETICI: La corsa al mimetismo nelle attrezzature ha finalmente raggiunto anche gli elastici per arbalete. La Totemsub presenta questo nuovo prodotto caratterizzato da due tipologie di mimetismo.
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