Pesca in apnea n° 59 – Gennaio 2008
La copertina del numero 59 di Pesca in Apnea
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E’ in edicola il primo numero 2008 di Pesca in Apnea, quello di gennaio. Come di consueto lo presentiamo agli amici di Apnea Magazine. In particolare, vogliamo mettere in evidenza un servizio, perche’ ci sembra che sia quello piu’ adatto a indicare la direzione di marcia del nostro sport: come in altre occasioni, anche questa volta pensiamo soprattutto ai giovani che, nella nostra attivita’, scarseggiano nel fisiologico ricambio generazionale, attratti da altre discipline che con lo sport, quello vero e praticato, hanno poco a che vedere.
Il servizio e’ quello di Marco Bardi sul Circolo Apnea Magazine, che quest’anno ha vinto il Campionato Italiano per Societa’. E’ il primo di una serie di servizi che saranno pubblicati nel 2008 e che avranno il medesimo tema, e cioe’ quello di descrivere le strutture organizzate e i metodi di lavoro dei piu’ importanti e meglio funzionanti Circoli italiani di pesca in apnea.
Ma cosa c’entrano i giovani con i circoli? Moltissimo. I circoli sono l’unico vero status culturale che rende tangibile e giustificata la nostra attivita’. Nel circolo si realizza non solo il ‘soggetto’ pescatore in apnea, ma soprattutto il ‘gruppo’, in una collocazione dinamica la quale esiste perche’ rappresenta un passato, un presente e un futuro: in altre parole, la continuita’. In ogni aggregato sociale, la storia conta non tanto per sbandierare successi (del resto non sempre si tratta di successi), quanto per sommare passioni ed esperienze. Un circolo di pescatori in apnea e’ rappresentato da un gruppo piu’ o meno numeroso di persone che hanno gli stessi interessi e si frequentano per realizzarli: una casa comune con regole e comportamenti che mettono insieme appassionati di ogni eta’ (i giovani sono fondamentali in connessionie con soggetti di eta’ differente), di diversa estrazione sociale, di culture assolutamente differenti, di stati economici qualche volta agli antipodi. Questo significa la realizzazione di un’importante mescola e il superamento di barriere che in un mondo strutturato in comparti, tende a dividersi in fasce sociali che, diciamolo pure, hanno fatto il loro tempo.
Dentro questa casa comune sara’ piu’ facile ‘allevare’ i giovani, stimolare una sana competitivita’, scambiare esperienze, creare comuni aree di affinita’, aprirsi all’utilizzo del tempo libero dedicandolo alla conoscenza e al conoscersi. E sono queste le cose che i giovani, nonostante le apparenze, cercano. Quanto poi tutto questo possa portare a risultati sportivamente tangibili e’ dimostrato proprio dal Circolo Apnea Magazine di Grosseto, che con meno di quattro anni di vita, nel 2007 ha vinto il Campionato Italiano per Societa’. Sul numero di gennaio di Pesca in Apnea ora in edicola troverete una serie di bei servizi di cui qui sotto diamo brevi cenni. Auguriamo a tutti gli amici di Apnea Magazine un 2008 di buona qualita’ (deliberatamente non usiamo la parola felicita’), con ampie soddisfazioni venatorie, ma, soprattutto, con molto tempo da passare al mare, che e’ il nostro ambiente e la nostra vera natura.
1) Pag. 16: TECNICA / L’ATTIMO PER CAMBIARE – di Marco Bardi
Sempre piu’ spesso diventa conveniente cambiare rapidamente tecnica in base alle condizioni che si incontrano sott’acqua.
‘ La prima, piu’ logica ma meno semplice da realizzare, e’ quella di pescare oltre i 20 metri di profondita’, dove noteremo sicuramente una concentrazione maggiore delle prede che si sono spostate dal basso fondale, ma trattandosi di solito di periodi invernali e considerate le temperature dell’acqua, e’ proibitivo pensare a questa soluzione’
‘ Quindi, quale carta giocare in tali situazioni? Di solito diventa piu’ produttiva la pesca in tana, perche’ con le acque fredde il pesce tende piu’ del solito a cercare rifugio dentro gli anfratti, dove si muove di meno e staziona piu’ serenamente in attesa di condizioni migliori’
‘ La marea e’ una conseguenza dell’attrazione tra luna e sole e sposta grandi quantita’ di acqua. I pesci sono molto sensibili a questo fenomeno, che in oceano e’ di proporzioni superiori, ma anche in Mediterraneo ha la sua importanza. Ad ogni profondita’ corrisponde un momento ottimale di marea, perche’ un occhio attento potra’ vedere che anche i piccoli pesci, quelli che sono alla base della catena alimentare, si spostano a seconda della marea e dietro di loro l’intera carovana della catena alimentare’
2) Pag. 23: LE STAGIONI / A QUALCUNO PIACE FREDDO – di Stefano Navarrini
Per chi e’ appassionato di mare e di pesca in apnea, l’inverno e’ la stagione dei ‘sacrifici’, ma con un po’ di costanza, abilita’ e un pizzico di fortuna, non mancheranno belle sorprese. Senza dimenticare che il mare puo’ offrirci emozioni e bei momenti anche quando il portapesci resta desolatamente vuoto.
‘ Fortunatamente, la storia e’ a volte assai diversa e non sono rare le giornate in cui, quando si esce dall’acqua, il sorriso e’ a 48 denti, che diventano anche di piu’ quando si solleva il portapesci carico di saraghi, con cornice di qualche pinnuto meno nobile, e magari di una bella spigola’
‘ E’ un po’ il sogno nascosto di chiunque affronta il gelo invernale con in mano un fucile subacqueo, ma e’ anche un pesce scomodo perche’ legato a determinati ambienti e condizioni marine.
In compenso, e’ la preda di maggiore mole cui si possa aspirare nella pesca invernale, e poiche’ in certi posti piu’ che in altri questo sogno si trasforma spesso in realta” viva la spigola’
‘ Come per la spigola, il sarago si riproduce nei mesi invernali e, di conseguenza, accosta fino in pochi metri d’acqua con esemplari anche di buona taglia. La tranquillita’ del fondale nella stagione fredda, la bassa temperatura, forse l’annebbiamento dell’eccitazione sessuale, il tutto concorre nel renderlo in genere un po’ piu’ tranquillo e disposto a intanarsi, abitudine che lui, un tempo pesce di tana per eccellenza, in estate dimentica del tutto’
3) Pag. 28: IL CIRCOLO / A PESCA CON APNEA MAGAZINE – di Marco Bardi
Cerchiamo di scoprire i segreti del successo, le curiosita’, gli itinerari che contraddistinguono Apnea Magazine, una delle piu’ significative societa’ sportive italiane, vincitrice recente del Campionato Italiano per Societa’.
‘ Quale e’ stato il segreto del vostro successo?
Sicuramente la capacita’ di coinvolgere le giuste competenze nei vari settori d’azione del circolo. Questo ha consentito di ottenere il successo di pubblico che ha attratto un sempre crescente numero di sponsor, innescando un circolo virtuoso che ci ha portato negli anni a raggiungere traguardi sempre piu’ ambiziosi’
‘ Avete dei soci fondamentali nello sviluppo delle attivita’?
Certamente si’, e non sono pochi. Alcuni di loro li abbiamo gia’ citati, ma non potendo nominarli tutti, ci limitiamo a invitare a conoscerli tramite la e-zine, dove i numerosi collaboratori sviluppano un lavoro impressionante’
‘ Cosa occorre per migliorare le proprie capacita’?
Nella nostra comunita’ virtuale ci sono molti giovani, quindi curiamo con attenzione il rapporto con chi si avvicina alla disciplina, perche’ siamo consapevoli che le basi sono l’unica soluzione per una crescita corretta. Per migliorare le capacita’ ci vogliono soprattutto una buona scuola, tanta pazienza e un’approfondita conoscenza del mare e di se stessi.
4) Pag. 33: LE BELLE IMMAGINI / UNA CORVINA FANTASMA – di Alberto Balbi
Sembra non avere fretta di fuggire, la corvina, ma quando scende nel verde della posidonia, e’ come se si ‘stregasse’ e scompare. A questo punto, il bravo pescatore’
‘ La preparazione delle attrezzature e’ meticolosa come sempre e Alessio decide di portare due fucili: uno lungo, per tentare qualche aspetto e qualche agguato, e uno pneumatico corto, munito di fiocina a cinque punte, che, prima di partire, viene controllata con cura’
‘ Alessio decide di perlustrare le zone di roccia adiacenti. Una tecnica ‘buco a buco’, ma con un avvicinamento sempre molto silenzioso come se si dovesse pescare all’agguato, perche’ potrebbe accadere che le corvine riacquistino fiducia e riguadagnino le zone d’ombra, dove potrebbero essere insidiate’
5) Pag. 38: ATTREZZATURA / QUALE FUCILE PER QUALE PESCE – di Alessandro Martorana
Un’analisi del fucile subacqueo nei suoi parametri di base e nelle sue variabili, come l’opportunita’ del singolo o del doppio elastico in funzione dei vari tipi di arbale’te.
‘ Personalmente, l’unica mia esperienza positiva in tal senso riguarda proprio la cattura di una grossa cernia in acque albanesi. Stiamo parlando di molti anni fa, quando ancora non erano presenti sul mercato italiano arbale’te ‘nati’ con il doppio elastico’
‘ Ed ecco, quindi, un nuovo dualismo tra i propugnatori del singolo elastico in contrapposizione con i sostenitori del doppio elastico: un dualismo tenace e testardo, forse piu’ di quello meno recente tra gli aficionados dell’arbale’te e i sostenitori della superiorita’ del fucile ad aria compressa’
‘ Il doppio elastico implica sicuramente una maggiore lentezza nel caricamento del fucile, poiche’ si dovranno tendere e agganciare due elastici invece di uno. Inoltre, impone una maggiore attenzione nell’armamento del circuito della sagola, al fine di evitare ‘pericolose’ parrucche tra nylon e ogive, e aumenta l’ingombro generale a scapito della facilita’ di brandeggio’
6) Pag. 43: LE NOSTRE PREDE / POVERI MA BELLI – di Stefano Navarrini
Prede valide per esperti e principianti e presenti in tutte le stagioni dell’anno, i labridi, e piu’ precisamente i tordi, sono un bersaglio facile su cui affinare le proprie tecniche. Considerati pesci gastronomicamente poveri, possono pero’ offrire liete sorprese.
‘ Cosi’, quando vedi un labride o, per essere piu’ precisi, un tordo, capisci che quel pesce non poteva chiamarsi in altro modo. La sua andatura pigra e sonnolenta, il suo occhio che guarda ma sembra non vedere, la stessa espressione del suo ‘viso’, ti fanno pensare: ´Questo non e’ un pesce intelligenteª’
‘ A risvegliare l’interesse del pescatore in apnea per questi pesci, che non possono certo essere annoverati fra le prede di grande prestigio, salvo certi esemplari di marvizzo che possono superare abbondantemente il chilo, sono soprattutto le difficolta’ del principiante di riempire il portapesci e quelle analoghe dell’agonista che, pur di fare punti, si attacca a tutto’
‘ Oltre a non avere problemi di stagione, tanto da essere spesso una delle poche prede con cui riempire il portapesci invernale, i tordi non presentano neanche problemi di orario’
7) Pag. 48: ANNO NUOVO / IL CALENDARIO DEL PESCAAPNEISTA – di Alessandro Martorana
Mese per mese, cerchiamo di capire cosa ci riserva il mare e quali accorgimenti prendere per tornare a casa con un carniere pesante.
‘ Ricordatevi che in acqua non fa mai freddo abbastanza. Munitevi, quindi, di una buona muta, senza trascurare di coprire le estremita’ con guanti e calzari nuovi e senza vie d’acqua. Spendere una bella cifra per una muta all’ultimo grido, per poi usare un paio di calzari vecchi e malandati, ci portera’ a uscire dall’acqua anzitempo e a non godere appieno dei progressi tecnologici fatti in questi ultimi anni dai fabbricanti di neoprene’
‘ Nella pesca al dentice e’ buona norma portarsi sempre dietro una torcia piccola e potente, oltre a un fucile di riserva per il secondo colpo.
Questo furbo predatore, infatti, ama intanarsi molto profondamente una volta colpito. Se il fondale non presenta grosse fenditure non e’ un problema, ma, in corrispondenza di cavita’ molto profonde, l’ausilio della torcia per ritrovare il pesce e capire come e’ messo puo’ rivelarsi piu’ che prezioso’
‘ Tra i pesci esistono tre tipi di mimetismo: mimetismo criptico, quando l’animale si confonde con il fondale di cui assume la colorazione; mimetismo somatolitico, quando i disegni e i colori sono strutturati per ‘spezzare’ la forma dell’animale, rendendone difficile l’individuazione; mimetismo aposemantico, quando il pesce assume la forma e i colori di un’altra specie, in modo da sembrare poco appetibile ai predatori.
8) Pag. 53: TECNICA / SUB TECNO – di Roberto Tiveron
Internet puo’ sostituire l’istruttore? Puo’ dare gli stessi risultati dell’insegnamento diretto di un vero professionista? Esaminiamo, dunque, pregi e difetti della moderna tecnologia nella pesca in apnea e nell’apnea pura.
‘ La divulgazione e l’esistenza di queste discipline sportive riesce a essere molto piu’ efficace e completa grazie alla rete Internet. Una qualsiasi persona che, durante l’estate, per puro gioco o curiosita’, abbia messo per la prima volta la testa sott’acqua e sia rimasta affascinata dal mondo sottomarino, non avra’ particolari difficolta’ nel cominciare a informarsi sull’argomento, che potrebbe essergli completamente sconosciuto’
‘ Se Internet e la tecnologia in generale nel mondo della pesca in apnea offre indubbi vantaggi, ci sono, pero’, anche degli aspetti negativi che debbono essere considerati. Spesso, chi si trova dietro la tastiera e comunica con gli altri puo’ non essere sufficientemente preparato per affrontare gli argomenti piu’ difficili. Accade, quindi, che nei forum, in seguito ad alcune richieste di chiarimenti, si trovino risposte di persone poco attendibili, con il rischio di creare ulteriori dubbi in chi formula la domanda’
9) Pag. 58: L’INTERVISTA / UN VULCANO DI SPORTIVITA’ – di Antonino Piras
Abbiamo incontrato la bella apneista Marina Kazankova, di recente entrata a far parte del team Cressi.
… Proprio partendo da questo spunto, volevo chiederti: sei apparsa cosi’ all’improvviso nel mondo dell’apnea che quasi nessuno dell’ambiente conosce la tua storia. Vuoi parlarci un po’ delle tue tappe?
La cosa e’ abbastanza semplice’ Un giorno, mio padre, che conosceva bene le mie doti di apnea, mi chiese se volevo provare ad allenarmi seriamente per provare ad affrontare il campionato del mondo di apnea. Non mi sentivo pronta, ma comunque decisi di fare un tentativo’
‘ Per restare in tema marino, avresti qualche consiglio in fatto di apnea per gli appassionati? Anche solamente per incoraggiare chi e’ intimorito da questo bellissimo sport.
L’apnea, innanzitutto, non e’ solo uno sport, ma un modo di vivere; non importa fare dei record per fare apnea. Chi pratica questa disciplina innanzitutto deve avere una vita sana, quindi niente fumo, alcol o cibi non genuini. Per fare apnea c’e’ bisogno di essere preparati fisicamente, quindi si puo’ andare a correre, fare ginnastica’
10) Pag. 64: DONNE DELL’APNEA / FRANCESCA SCOLARI: APNEA E POESIA – di Alberto Balbi
Determinata, volitiva, con il senso della gara, ma anche una donna sensibile, che ascolta il mare nelle notti di tempesta e ama passeggiare fra le cose belle della natura.
‘ Chi e’ Francesca Scolari? Descriviti come donna e come atleta.
Mi ritengo una donna come tante, con una grande passione per l’acqua e per il mare. Come atleta, credo che quello che mi ha permesso di arrivare sin qui sia stata la perseveranza, il non mollare mai, anche se, per i primi due anni, in piscina non arrivavo nemmeno ad avvicinarmi al podio. Cio’ che, comunque, che mi ha sempre stimolato, e’ continuare a migliorarmi, trovare nuovi motivi per allenarmi e andare avanti’
‘ Che rapporto hai con il mare?
Amo molto il mare e l’acqua in generale: infatti, sogno sempre di andare a vivere un giorno vicino al mare. Quando sono in vacanza in Croazia, vado sempre in un appartamento a pochi passi dal mare, e la cosa che poi mi manca di piu’, durante l’anno, e’ il ‘suono’ delle onde: adoro addormentarmi ascoltandole. Quando sono in vacanza, sto in acqua per ore, come se dovessi recuperare il tempo perduto durante l’anno, e quando il mare e’ in burrasca, mi piace restare a guardarlo a lungo, respirarando l’aria frizzante’
11) Pag. 67: APNEA / QUANDO VINCE L’ESPERIENZA – di Roberto Tiveron
Quali sono le situazioni in cui l’esperienza e la maturita’ fanno la differenza, magari a dispetto dell’eta’ e della prestanza fisica?
‘ Nelle lezioni a seguire, i ragazzi continuarono a migliorare e una sera, inaspettatamente, nella mente di Zio scatto’ qualcosa che gli fece modificare il suo modo di pinneggiare.
In un solo colpo era riuscito a metabolizzare le continue prediche e le informazioni su come migliorare la pinneggiata e, all’improvviso, quella orribile pedalata cosi’ antiestetica e antieconomica durante l’avanzamento in immersione scomparve quasi del tutto’
‘ Ci sono, poi, le eccezioni, come nel caso della ragazza che riusci’ quasi subito a raggiungere una profondita’ considerevole, tenendo presente la situazione e il poco tempo di esperienza e pratica.
In questi casi particolari, in cui le capacita’ di controllo emotivo sono un po’ superiori alla media, ecco che si riescono a ottenere piu’ velocemente buone prestazioni anche con chi ha poca esperienza’
12) Pag. 70: CONFRONTI / DOLCE O SALATA? – di Stefano Marenco
Esaminiamo le differenze tra la pesca in mare e quella in acque dolci: quest’ultima, a molti sconosciuta, e’ una pratica venatoria certamente interessante, che prevede ugualmente una buona tecnica e la necessaria esperienza per risultati di successo.
… Un altro aspetto peculiare dell’acqua dolce e’ il minore galleggiamento che offre rispetto all’acqua salata, dovuto al minor peso per unita’ di volume e, quindi, per il principio di Archimede, alla minore spinta che un corpo immerso riceve. Di cio’ si dovra’ tenere conto quando indosseremo la cintura dei piombi che usiamo al mare. Orientativamente, si dovranno togliere un paio di chili a parita’ di spessore di muta e di profondita’ operativa. Una differenza sicura fra i pesci d’acqua dolce e i loro parenti marini e’ la minore diffidenza dei primi. A che cosa sia dovuta non saprei: la pressione dei pescatori subacquei, infatti, c’e’ anche nei laghi (non dimentichiamo che solo a Brescia ci sono almeno sei circoli con pescatori, di cui tre con molti agonisti) e non e’ da ieri che si pesca in acque dolci!’
‘ L’origine glaciale dei laghi del nord Italia e il fatto che siano alimentati da fiumi determina l’immissione di limo, che si accumula sul fondo in strati spessi anche diversi metri nel basso lago, cioe’ la parte piu’ lontana dall’affluente’
13) Pag. 76: ELETTRONICA DI BORDO / HUMMINBIRD 997 CXSI COMBO E 797 CX2 SI COMBO – di Pietro Milano
Le ‘strade del mare’, sopra e sott’acqua, si ‘illuminano’ grazie a una strumentazione sempre piu’ sofisticata e precisa, utilissima anche al pescatore in apnea. Vi presentiamo una linea di ottimi apparecchi distribuiti da Navionics.
… Forte di questa opportunita’, il 997 e il 797 raggiungono una profondita’ di oltre 450 metri, pertanto si rivolgono non solo ai pescatori in apnea, ma anche a tutti quelli che praticano le numerose discipline alieutiche, ivi compreso il bolentino di profondita’. Per chi preferisce e ha disponibilita’ finanziarie, e’ disponibile anche uno strumento di grandi dimensioni (novita’ 2008) con schermo di 10.4 pollici di diametro (denominato 1197C SI Combo)’
‘ In un secondo momento ci si puo’ tornare sopra e visualizzarlo piu’ nitidamente (con un’altra ottica) con la doppia frequenza, per poi esplorarlo in immersione’
‘ Lasciando stare tutti i posti ad elevato dislivello batimetrico, infatti, da’ il meglio di se’ nelle vaste superfici a posidonia, nelle secche di largo raggio e su tutti i fondali dispersivi (quelli che per impossibilita’ materiale non sono visitabili, se non con grande dispendio di energie e tempo), purche’ non si superi la profondita’ di 45 metri (per me piu’ che sufficienti)’
14) Pag. 79: INTERVISTA / PESCARE NON E’ PECCATO! – di Giorgio Volpe
Abbiamo incontrato un personaggio interessante, il maestro d’arte Francesco Venier, che ha una sua profonda convinzione, peraltro motivata, della ‘naturalezza’ della pesca sportiva. Ecco le sue opinioni, il suo modo di vedere le cose del nostro mondo.
‘ Ho letto che, pur non praticando con costanza la pesca in apnea, ha provato ad ‘affacciarsi’ sotto il pelo dell’acqua armato di fucile. Secondo lei, la passione per la pesca e’ sempre la stessa anche quando si utilizza il fucile subacqueo al posto della canna o si tratta di attivita’ che soddisfano esigenze diverse?
Gli stimoli a pescare e a cacciare sono, a mio avviso, memorie ancestrali presenti, anche solo nel subconscio, in ogni uomo. E’ cosi’: noi siamo ‘animali predatori’ di natura. Con il passare degli anni, pero’, i nostri bisogni, come il nostro modus vivendi, sono cambiati. Adesso, se vogliamo farci una bistecca’ apriamo il frigorifero! Se ci viene voglia di mangiare il pesce (tutti i piu’ noti nutrizionisti lo consigliano) andiamo in trattoria. Nonostante cio’, in noi l’istinto per la cattura rimane sempre, qualsiasi strumento di pesca venga usato’
15) Pag. 82: DIDATTICHE / ISTRUTTORE DI APNEA PSS – di Stefano D’Urso
Quando la passione per il mare e’ tale da spingerci a trasmetterla agli altri, cosa c’e’ di meglio degli insegnamenti di un grande campione?
‘ Oltre allo straordinario scenario che si puo’ godere dalla barca al largo delle coste del Sinai e oltre a questi fondali, che meritatamente vengono classificati fra i piu’ belli del mondo, i candidati istruttori hanno potuto apprezzare anche l’ottima cucina di bordo e gradevoli momenti di relax negli appositi spazi prendisole’
‘ Vediamo come avviene la formazione di un istruttore. Essa e’ divisa in tre parti: durante le lezioni teoriche, i candidati apprendono e applicano nozioni in merito al sistema didattico standard, procedure e filosofia Pss Worldwide; durante le lezioni in piscina, i candidati acquisiscono le tecniche di insegnamento in acqua e dimostrano le proprie abilita’ acquatiche; durante le uscite in mare, infine, i futuri istruttori mettono in pratica le tecniche di insegnamento in acqua e dimostrano la capacita’ di gestire
gli allievi. Al termine del corso e’ prevista una valutazione finale, che verte sulle conoscenze generali e su quanto e’ stato appreso…
16) Pa. 84: PER L’APNEA / APPUNTAMENTO STELLARE – di Ferdinando Serio
Alcuni ricercatori scientifici e i migliori apneisti e pescatori al mondo si sono incontrati lo scorso dicembre, a Lignano Sabbiadoro, per discutere sulle modalita’ e sulle tecniche di allenamento. Organizzato da Apnea Academy e Apnea Evolution, e’ la prima esperienza internazionale di questo tipo. Oltre seicento i partecipanti, ventitre’ i paesi rappresentati.
17) Pag. 86/93: GUIDA TECNICA
BEUCHAT/PINNE MUNDIAL FIBRA: Un nuovo paio di pinne in fibra di vetro che si inserisce tra quelle in carbonio e quelle in tecnopolimero nella gamma Mundial Beuchat. Elasticita’, reattivita’ e leggerezza sono le caratteristiche principali.
SEAC SUB/TORCIA SHOT LED: Una nuova torcia che ricalca il successo della Shot, riprendendone molte caratteristiche positive. Il gruppo ottico illuminante e’ realizzato con la nuova tecnologia a Led, che permette un’autonomia di ben dieci ore di luce piena e concentrata senza flessioni.
OMER/COPRIMUTA: Per mimetizzarsi meglio e risolvere alcune delle problematiche piu’ comuni legate alle battute di pesca, ecco i coprimuta Omer.
TOTEM SUB/ARBALETE POLINESIA: Un nuovo fucile Totem Sub dedicato alla pesca nel blu o in localita’ esotiche. Potenza da vendere, massa ‘importante’ per contrastare il rinculo del triplo elastico e un assetto perfettamente neutro sono le sue caratteristiche salienti.
MEROU/FELPA IN NEOPRENE: Un nuovo fucile Totem Sub dedicato alla pesca nel blu o in localita’ esotiche. Potenza da vendere, massa ‘importante’ per contrastare il rinculo del triplo elastico e un assetto perfettamente neutro sono le sue caratteristiche salienti.
18) Pag. 101: DOVE ANDARE / LIGURIA: DA SESTRI LEVANTE A RIVA TRIGOSO – di Nicola Smeraldi e Gianni Risso
Un piccolo tratto di costa, ma con tante sorprese e tante ‘situazioni’ da sfruttare. Profondita’ e prede per tutti.
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