Pesca in Apnea n° 106 Dicembre 2011
E’ un caro amico, uno stimato medico subacqueo e, lui dice, un super pescatore in apnea oltre che collaboratore della nostra rivista fin dal primo numero. Bisogna prenderlo sul serio. Chi non lo fa rischia di trovarsi, involontariamente, in situazioni difficili.
Stiamo parlando di Massimo Malpieri Sul numero di dicembre di Pesca in Apnea, ora in edicola, a pagina 80 appare la prima puntata di un servizio di Massimo dedicato all’apnea in sicurezza e, nello specifico, a quali precauzioni debbono essere prese prima di arrivare alla stagione delle immersioni per essere sempre informati sul proprio stato di salute e sul rapporto ottimale fra attivita’ sportiva e stato fisio-psichico. Non staremo qui a ripetere i preziosi consigli che Massimo indirizza al lettore ma, conoscendo le possibili resistenze di coloro che fra noi pensano di essere immuni da deficienze fisiche o psicologiche, vogliamo ora sottolineare due passaggi pratici semplicissimi destinati a facilitare i comportamenti anche dei meno preparati. C’e’, per esempio un consiglio che risolve quasi tutti i noiosi problemi sul “da fare” ed e’ quello che suggerisce, anziche’ di andare in giro per ambulatori e uffici vari, di rivolgersi a un centro medico-sportivo meglio se specializzato in medicina subacquea dove si potranno fare tutti gli accertamenti necessari e le pratiche amministrative. In questo modo in poco tempo si riuscira’ a completare quasi tutto. Un altro consiglio apparentemente banale ma da seguire senza perplessita’ e’ quello di non leggere mai i risultati delle ricerche fatte, perche’ inevitabilmente si arriverebbe a conclusioni disastrose. I referti debbono essere letti e controllati dal medico che li ha ordinati il quale fara’ le sue deduzioni logiche seguendo un ragionamento ben preciso. Abbiamo fatto solo due piccoli esempi, traendoli dal servizio di Malpieri, di quanto siano utili i suggerimenti spiccioli di chi conosce alla perfezione la materia trattata. Ed ora non ci resta che augurare a tutti una piacevole lettura del numero di dicembre di Pesca in Apnea, una rivista fatta da pescatori in apnea per i pescatori in apnea. Qui di seguito, come in ogni numero, in breve i contenuti dei servizi che appaiono sul numero di dicembre.
Pag. 10: TATTICA / IL TIRO? POTENTE E PRECISO – di Marco Bardi
Credere che per un tiro importante conti solo la balistica e’ un errore.
… Un braccio e un polso rigidi, ricevono, al momento del tiro tutta la forza di scarico dell’asta in uscita e inevitabilmente la trasmettono al fucile, dall’impugnatura fino alla testa, causando il piu’ importante colpo di frusta o rinculo che dir si voglia…
… L’“effetto speranza” e’ la principale causa dell’insuccesso quando si pensa di potenziare l’arma. In genere, chi ha poca esperienza vede spesso dei pesci che restano fuori tiro e allora la prima soluzione che trova e’ quella di potenziare il fucile, con la speranza, appunto, di risolvere il problema…
.. E’ una questione di scelta quella di potenziare il fucile, in quanto presenta vantaggi e svantaggi, come per tutte le scelte. Naturalmente, se si pesca pesce bianco di medie dimensioni ha poco senso potenziare il fucile, a scapito di altri valori come la precisione o la velocita’…
2) Pag. 16: TECNICA / COME NASCE UNA “PADELLA” – di Stefano Navarrini
Neanche Buffalo Bill, se fosse stato un pescatore in apnea, avrebbe centrato tutti i suoi bersagli. Troppe varianti, nell’ambiente subacqueo, possono causare un tiro sbagliato, ma l’importante e’ non prendersela troppo e cercare, quando possibile, di attivare le dovute precauzioni. Cominciamo a parlarne…
… La padella soggettiva, quella che dipende fondamentalmente da noi a livello tattico-tecnico, ha spesso un percorso lungo e non sempre ben individuato…
… Spesso, pero’, il nostro pinneggiamento disordinato e rumoroso, il soffio violento nel boccaglio in fase di ventilazione (soprattutto in acqua bassa) o altri movimenti poco armonici finiscono per mettere in tensione la nostra preda…
… Qui entrano in gioco la nostra mira e la precisione chirurgica del fucile…
3) Pag. 20: ESPERIENZE / SALE E SCENDE LA MAREA – di Marco Bardi
Avevo sentito parlare spesso di quello che accade durante le battute di pesca in basso fondale, ma non volevo crederci. Non mi aspettavo, quindi, che l’impatto della scoperta fosse cosi’ sensazionale. Avevo percorso tutto un tratto di costa, famoso per i suoi fondali generosi e belli, ma non avevo visto niente. Al ritorno, il morale era ai minimi, perche’ immaginavo che sarebbe andata peggio e, invece, all’improvviso, fiumi di pesci iniziarono a comparire e tutto sott’acqua sembro’ cambiare. La battuta di pesca si trasformo’ da una iniziale delusione a qualcosa da ricordare a lungo e cio’ che ha lasciato il segno e’ stata la scoperta del motivo per il quale all’improvviso tutto e’ cambiato.
4) Pag. 25: CHI SIAMO / DIEGO D’ALESSANDRO – di Alberto Balbi
Conosciamo piu’ da vicino Diego D’Alessandro, uno dei giovani protagonisti dell’agonismo nazionale, scoprendo qualche segreto della pesca nel grotto pugliese.
… «I fondali che frequento abitualmente sono costituiti da zone di grotto molto belle, che offrono al pescatore in apnea chance di cattura soprattutto nella pesca al razzolo e in tana, tecnica che ho imparato fin a bambino e per la quale ancora oggi nutro una predilezione…
… Completano l’equipaggiamento una zavorra calibrata in base al tipo di fondale e al tipo di pesca, maschera a volume ridotto, alcuni accessori modificati in casa, come il pedagno e il raffio, e lampade di potenza adeguata…
5) Pag. 30: IN PRATICA / LE POTENZIALITA’ DEL TUO FUCILE – di Roberto Tiveron
Il fucile giusto per ogni preda? In pratica non esiste, ma capire quali sono le possibilita’ delle varie tipologie di arma puo’ consentirne una migliore gestione nelle varie circostanze. Facciamo il punto e approfondiamo il tema.
… Sono fucili le cui prestazioni balistiche, affinche’ il tiro possa essere efficace, prevedono di colpire la preda entro la distanza di un metro o al massimo un metro e mezzo…
… L’arbale’te riesce ad avere una generosa corsa degli elastici e, mediamente, ha un’asta un pochino piu’ lunga del cugino ad aria compressa…
… il problema e’ inesistente, poiche’ e’ possibile caricare una gomma alla volta e avere comunque alla fine dell’armamento del fucile una potenza devastante…
6) Pag. 36: LE DOMANDE E LE RISPOSTE / IL PERICOLO NON E’ IL MIO MESTIERE – di Stefano Navarrini
Anche se la pesca in apnea non puo’ essere considerata un’attivita’ pericolosa, e’ pero’ chiaro che, per le sue dinamiche e per l’ambiente in cui si svolge, va affrontata con le dovute prudenza e consapevolezza. Parlare di pericoli legati a un momento di sport, diciamocelo, non e’ mai piacevole, perche’ e’ come stendere un’ombra grigia su una bella giornata di sole. Ignorarli, pero’, sarebbe stupido e superficiale, perche’ un’attivita’ come la pesca subacquea, di per se stessa non piu’ pericolosa di altre, viaggia sempre sul filo del rasoio e un errore dovuto magari a semplice superficialita’ si puo’ pagare caro. Peraltro, la casistica dei potenziali pericoli e’ nel nostro caso ampia, considerando anche che alcuni non dipendono da noi.
7) Pag. 40: TATTICA / UNA TANA DA SCOPRIRE – di Pietro Milano
Il fascino della pesca in tana se da un lato facilita i neofiti, dall’altro diventa un must per gli agonisti in gara. E poi, siamo sicuri che la pesca in tana sia cosi’ facile e banale?
… L’ingresso di una tana scelta da una cernia e’ sicuramente dimostrata dalla pulizia generale e dall’assenza di alga morta sul fondo.
… Gli spacchi ampi e abbastanza alti possono essere ispezionati proponendosi con tutta la persona, ma con un importante accorgimento: se un sarago o una corvina entrano da un’apertura, sara’ molto difficile che rimangano in tana e quasi sicuramente, almeno in certe tipologie di fondale, si riaffacceranno dal lato opposto.
8) Pag. 42: IN PRATICA / SEMPRE PRONTI PER PESCARE – di Antonio Mancuso
A prescindere dal tipo di attivita’ lavorativa, la passione per lo sport subacqueo spinge buona parte dei pescapneisti ad organizzarsi al meglio per essere pronti ad affrontare una battuta di pesca fuori programma ogni qualvolta se ne presenti l’occasione.
… Molti degli atteggiamenti del pescapneista, infatti, sono condizionati dal pensiero costante del mare e sono veramente tante le scelte, compiute nella quotidianita’, che tengono conto del proprio interesse venatorio. Un viaggio di piacere, un’escursione “fuori porta”, una gita turistica, hanno tutti quasi sempre come meta una localita’ di mare e, se le condizioni sono quelle propizie, raramente viene a mancare un tuffo in acqua…
9) Pag. 45: ATTREZZATURE / LA SCELTA DELLA FIOCINA – di Alessandro Martorana
Parliamo delle fiocine di ultima generazione che, se sapientemente accoppiate al giusto fucile e alla configurazione ideale, possono regalarci carnieri da favola.
… La filettatura che collega la fiocina all’asta e’ annegata nella base di plastica e di solito e’ metallica, ma in passato ho utilizzato spesso fiocine di questo tipo dotate di filettatura tornita direttamente nella plastica…
… La fiocina a cinque punte con base in nylon assume una connotazione diversa quando viene montata su un fucile ad aria compressa di 70 o 80 cm…
… Il fucile appena descritto risulta anche particolarmente efficace nella pesca in tana e in caduta nei fondali costituiti da praterie d’alga e tassoni di tufo…
10) Pag. 49: LA PROVA IN MARE / SALVIMAR ARBALETE VOODOO RAIL 95 – di Alessandro Martorana
Un arbalete con affusto in alluminio estremamente leggero e funzionale. E’ dotato di testata con elastici tradizionali e l’impugnatura e’ provvista di due sistemi per la taratura del grilletto.
11) Pag. 57: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
Mare di dicembre; Se il neoprene e’ spesso; Quale monofilo? – La scelta tra diametri diversi e’ sempre soggettiva; W la bandiera! – Insieme alla boa, e’ deputata alla segnalazione in mare per la nostra sicurezza; Una sfida continua; Tra maschera e cappuccio.
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
Il nuovo One Air Sporasub – Arriva sul mercato un fucile a “canna stagna”, prodotto finora solo a livello artigianale; Seac Sub presenta la maschera One Combat; Da Salvimar il coltello ST-Blade; Le ghiere S-Power Mares – Con una svasatura particolare si limita l’effetto paracadute; Mini Roller Seatec; Tra gli arbale’te Cressi, il Geronimo Crevasse.
STAR BENE ANDANDO SOTT’ACQUA – di Roberto Tiveron
Anche l’apnea necessita del riscaldamento – Stimola l’organismo ad attivarsi in maniera corretta; Proteine a colazione; Gli incidenti in acqua dolce – A livello ematico, ci sono piu’ problemi che non in acqua salata; Bruciori allo stomaco; Come ventilarsi senza avere molta esperienza.
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
Mute e dispersione termica; La ginnastica antalgica per curare il mal di schiena; Mai carico a bordo;
Rilassarsi prima della discesa – E’ importante che il battito cardiaco raggiunga la frequenza di base e che i muscoli non siano contratti.
12) Pag. 66: AGONISMO / IL CAMPIONATO ITALIANO A COPPIE 2011 – di Antonio Mancuso
Una gara in cui il principale protagonista e’ stato il vento di scirocco.
13) Pag. 66: CAMPIONI & CAMPIONATI / UNA NUOVA GARA IN CORSICA – di Marco Bardi
La formula prevedeva due atleti in coppia per team e, insieme ai ricchi fondali dell’isola, ha dato vita a un’intensa manifestazione sportiva.
13) Pag. 68/74: PRESENTAZIONE TECNICA
CRESSI / MUTA CAMALEONTE: Una nuova mimetica che si aggiunge a un precedente modello. La caratteristica principale e’ il disegno, che tende a scomparire in profondita’, scurendosi e cambiando colore.
OMERSUB / ACCESSORI PER OGIVE E GOMME DA LEGARE: Nel catalogo accessori Omer troviamo tutto l’occorrente per realizzare ogive e gomme su misura.
MARES / FIOCINE MUSTAD: Un nuovo progetto dell’azienda di Rapallo per le fiocine, con molte soluzioni interessanti.
SPORASUB / MULINELLO MINI ONE 30: Un mulinello ridotto all’essenziale per avere minimi ingombri.
SAXSUB / MUTA MIMETICA COMBINATA DA 5 MM: Un capo robusto, realizzato dall’unione di parti in neoprene sandwich e foderato-spaccato.
13) Pag. 75: A COLPO SICURO CALABRIA 1 / CANNITELLO: IL RELITTO DELL’ALVAH – di Antonio Mancuso
Un’immersione nel cuore dello Stretto.
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