Pesca in Apnea n° 90 Agosto 2010
Viva le donne
L´abitudine ormai reiterata di definire “maschietti’ gli uomini quando c´e´ un anche velato confronto con l´altro “genere’ e´ cosi´ diffusa che i maschi ormai si identificano quasi con i maschietti e non pensano di essere davvero maschi. Al contrario, le femmine non vengono mai chiamate “femminucce’ forse perche´ si ha coscienza che se cosi´ si facesse sarebbero davvero guai. Basta, comunque con questo innocente divertimento fatto di parole e spieghiamo il perche´ di quanto abbiamo prima detto.
Il fatto e´ che al secondo Campionato Italiano a Coppie Open che si e´ svolto a Mola di Bari ha partecipato una donna, Patrizia Fano, in coppia con un atleta maschio, Giuseppe De Leonardis.
Patrizia ha rilasciato una breve intervista ad Antonio Mancuso (che ha realizzato il servizio sulla manifestazione di Mola) che appare sul numero di agosto di Pesca in Apnea ora in edicola. Cosa viene fuori dalle sue parole? Il suo raccontare pacato e prudente descrive un´attivita´ fatta di sport e amore per la natura, di preparazione tecnica e di sentimenti positivi, esattamente quello che ci saremmo aspettati da un pescatore di genere maschile e da chiunque affronta il nostro sport con serieta´ consapevole.
Niente di straordinario dunque, tutto dentro una logica prevedibile e naturale. Proprio come deve essere. Certo, quando Mancuso chiede a Patrizia cosa pensa del fatto che le donne si stanno avvicinando alla pesca in apnea, lei risponde che ancora qualche problema c´e´ e dice: «Risulta difficoltoso soprattutto d´inverno, se sei donna non trovi compagnia e se ci riesci ti capita qualche stupido che crede che la preda sei tu…». Ogni commento ci sembra inutile!
Morale della favola: tutti pensiamo che la nostra attivita´ vada rinvigorita con una immissione di soggetti validi e intelligenti che portino passione ed energia nuove. Le aree nelle quali attingere queste forze sono due: quella dei giovani e quella delle donne.
E´ giunto il momento di spingere fortemente in queste due direzioni, ma mentre in quella dei giovani stanno accadendo rilevanti fatti positivi, a nostro avviso l´area delle donne, anche se in incremento, e´ quasi scoperta e se accadono dei fatti positivi si tratta sempre di iniziative individuali e mai il frutto di una strategia e di un progetto. Noi di Pesca in Apnea siamo pronti ad attivarci in questa direzione e tanto per cominciare invitiamo tutti i nostri amici (lettori e non) a partecipare a una campagna di promozione indirizzata alle donne per spingerle ad avvicinarsi al nostro sport, a praticarlo e a trarne quei benefici che tutti noi conosciamo. E i “maschietti’ facciano di tutto per diventare maschi.
A seguire, come sempre, pubblichiamo dei brevi estratti sui servizi che appaiono sul numero di agosto di Pesca in Apnea ora in edicola. Buona lettura agli amici di Apnea Magazine.
1) Pag. 16: ISTINTO / NEL TEMPO DI UNA BREVE APNEA – di Marco Bardi
Un momento breve che puo´ durare poche decine di secondi, ma che puo´ riservare un´infinita´ di sensazioni.
… Non esistono altrettante discipline che riescono cosi´ facilmente ad abbinare l´attivita´ fisica al rilassamento mentale, il benessere fisico al miglioramento della propria salute, con il divertimento e l´avventura che producono continue emozioni…
… L´esperienza sara´ di grande aiuto, ma la maggior parte delle volte si dovranno prendere decisioni in una frazione di secondo, ed e´ importante accettare cio´ che si decide perche´, comunque vada, sara´ una buona scelta, dal momento che l´indecisione e´ sempre una soluzione fallimentare…
… L´importante e´ stare nascosti e non muoversi in modo brusco. Si puo´ guardare anche a lato se ci si muove solo con la testa e in modo lento. In quel breve periodo si pensa inevitabilmente alla sfida con la preda…
2) Pag. 20: LE SEMIFINALI / VERSO IL TITOLO
La cronaca delle due semifinali disputatesi a Civitavecchia e a Torre San Giovanni, per capirne di piu´ in vista della finale che si terra´ a ottobre in Sardegna.
SEMIFINALE NORD – CIVITAVECCHIA – di Marco Bardi
E´ stata una brillante semifinale, nonostante le avverse condizioni meteo.
SEMIFINALE SUD – TORRE SAN GIOVANNI – Di Antonio Mancuso
Con due prestazioni maiuscole, Raffaele Loprete sbaraglia gli avversari e si classifica al 1º posto.
3) Pag. 25: CHI SIAMO / BRUNO DE SILVESTRI – di Alberto Balbi
Nome importante della nazionale azzurra di pesca in apnea, Bruno De Silvestri pratica con successo tutti i tipi di pesca, ma la sua grande passione e´ la cernia.
… L´aspetto alla cernia e´ molto particolare: bisogna individuare la sua tana e decidere come e quando tentare la cattura. Spesso, Bruno conosce la tana e tenta un aspetto dopo un percorso all´agguato, per avvicinarsi all´imboccatura dove il serranide dovrebbe affacciarsi…
… Il recupero e´ la parte piu´ delicata di tutta l´operazione, perche´, se il pesce si intana e si arrocca allargando le branchie, diventa difficile e complicato estrarlo. E´ importante, subito dopo il tiro, mettere in trazione la preda direttamente con il fucile primario e cercare di doppiare il colpo con un secondo fucile…
4) Pag. 30: LE DOMANDE E LE RISPOSTE / FARE O NON FARE? – di Stefano Navarrini
… tutti possono pero´ imparare, basta avere l´umilta´ di non sentirsi campioni, di analizzare il proprio stile di pesca cercando di individuare ogni possibile errore e, poi, ovviamente, cercando di correggerlo con quella costanza che alla fine porta sempre a un buon risultato…
… I corsi specifici tenuti da celebrati campioni possono aiutare e abbreviare il percorso, ma se in una settimana si possono accumulare molte nozioni e mettere in pratica i consigli del maestro, perche´ questi entrino nel nostro Dna di pescatori occorrera´ l´esperienza quotidiana…
5) Pag. 33: TATTICA / ATTENZIONE PROFONDISSIMO – di Pietro Milano
Sono pochi i pescatori che si spingono nella fascia dai -30 ai -40 metri: si deve essere allenati, esperti e soprattutto prudenti. Fra i vari accorgimenti che si possono usare ai fini della sicurezza dell´azione venatoria, un posto importante occupa la zavorra mobile.
… Nella compensazione automatica, la zavorra puo´ essere sorretta con una maniglia di corda (cima in gergo marinaresco) e abbandonata in prossimita´ del fondo; con la seconda e piu´ laboriosa manovra, non e´ possibile utilizzare la maniglia (perche´ la mano che dovrebbe impugnarla e´ occupata nella compensazione), ma ci si deve affidare al cilindro di piombo infilato tra la cintura e la muta…
… La tecnica di pesca piu´ consona a batimetrie tanto profonde e´ la caduta e, a seconda delle occasioni che incontreremo, questa si trasformera´ in pesca in tana o in un brevissimo aspetto-agguato…
… Continuo ancora sul tema della zavorra perche´ a queste quote il dosaggio del piombo e´ estremamente importante. Secondo la mia esperienza, vi possono essere due metodi per dosare la zavorra: la prima consiste nello scaricare la cintura quasi totalmente e favorire solo quella mobile; l´altra conserva la pesata in cintura e a questa si aggiunge la seconda…
…
6) Pag. 37: AVVENTURA / A PESCA CON IL GRANDE SQUALO BIANCO – di Alberto Balbi
Chi va per certi mari, certi pesci trova! E, infatti, c´e´ anche chi ha incontrato lo squalo bianco a un passo da casa! Ma sul Banco Skerki!
… «Una buona ventilazione e poi giu´, verso il fondo, a circa 22 metri. Anche in questo terzo tuffo il comportamento delle boghe e´ lo stesso: schiacciate sul fondo, si aprono, mi fanno spazio e mi circondano. Mi posiziono sul lato destro, controcorrente, aspettando la preda…
… In un secondo mille pensieri! E la risposta al perche´ del comportamento atipico delle boghe, poi penso fra me e me: “Beh, se loro non si fanno mangiare, basta che faccia anch´io come loro’…
7) Pag. 40: ESPERIENZE / LA PESCA IN TANA – di Marco Bardi
Vidi un subacqueo che entrava in tana proprio come una murena, con movimenti sinuosi e attenti, e guardarlo da sopra era uno spettacolo. Non mi piaceva la pesca in tana, ma da quel momento sarebbe invece entrata a far parte del mio futuro di pescatore. In tana ci avevo provato spesso a insidiare i pesci, ma le catture erano sempre di modeste dimensioni e poco accattivanti. Preferivo la pesca all´aspetto, ma quel giorno non girava un pesce ed ero deluso. Quando vidi uscire il sub dall´enorme lastrone, prima sbuco´ il fucile, che rapidamente galleggiava, poi sbuco´ l´asta con un enorme sarago infilato e poi venne fuori, con molta calma, anche lui. Lo vidi dirigersi verso la boa, dove appese il pesce a un cavetto gia´ ricco di grandi prede.
8) Pag. 44: I SENSI SOTT´ACQUA / VEDERE E NON VEDERE – di Stefano Navarrini
E´ forse il piu´ importante senso di relazione, perche´, nel mondo animale, da una buona vista dipende spesso la sopravvivenza dell´individuo. Ma l´arte di vedere riguarda anche il pescatore in apnea, che peraltro agisce in un ambiente stressante per la salute degli occhi. E a volte, oltre a vedere, e´ importante anche farsi vedere.
… E´ noto infatti che il sole, oltre al proprio carico di raggi infrarossi e ultravioletti non percepibili dall´occhio umano, ma capaci di incidere negativamente su retina, cristallino e cornea, ha anche un forte effetto speculare sulla superficie del mare, cosa che, oltre a un fastidio di non poco conto, altera sensibilmente la capacita´ visiva…
… Un´improvvisa nuvoletta di sedimenti puo´ denunciare la scodata di una cernia sfuggita al nostro occhio, ma una cernia di buone dimensioni lascera´ un segno della sua presenza anche davanti a una tana dove la vegetazione e´ visibilmente logorata dal suo continuo andirivieni…
… Ogni piccola fatica in piu´ causata dal peso e dal fastidio di una grossa boa sara´ ricompensata dalla maggiore avvistabilita´, il che, pero´, a volte non e´ sufficiente, un po´ per colpa dei diportisti distratti, qualche volta anche per colpa nostra…
9) Pag. 47: LE ATTREZZATURE / ATTENTO ALLE TUE PINNE – di Alessandro Martorana
Di solito vengono un po´ trascurate, ma anche le pinne devono essere tenute bene, per assicurare sempre funzionalita´ e sicurezza. Vediamo come si fa.
… Le moderne pinne in gomma hanno ormai ben pochi punti in comune con le pinne di venti o trenta anni fa, quando veniva utilizzata quasi esclusivamente gomma naturale…
… Le zone delle scarpette da controllare sono le stesse descritte per le pinne in tutta gomma, con la differenza che, in questo caso, dovremo prestare una certa attenzione alla zona dei longheroni…
… La coda della pala, invece, in corrispondenza della base, di solito e´ poco protetta perche´ e´ molto difficile (ma non impossibile) che gli urti la colpiscano in maniera diretta. Quasi mai troveremo crepe e fessure in questa zona, ma, se vogliamo dare inizio a una risalita impegnativa spingendoci con la punta delle pinne per staccarci dal fondo, allora non ci sara´ protezione che tenga…
10) Pag. 50: CONSIGLI / TIMORI O PAURE? – di Roberto Tiveron
Ogni volta che si immerge in mare, il pescatore apneista vive delle forti emozioni riconducibili al contatto con un mondo che lo ricollega alle origini e che, per quanto la tecnologia ci possa aiutare nel conoscerlo, rimane ancora, in gran parte, misterioso. E proprio l´ignoto e´ in grado di influenzare notevolmente la psiche e il comportamento del pescatore apneista.
… La torbidita´ dell´acqua e´ indubbiamente uno dei fattori che inibisce maggiormente le capacita´ dei pescatori in apnea: alcuni non riescono piu´ a pescare in tranquillita´, riducendo notevolmente l´apnea e non riuscendo piu´ ad avere il tempo di gestire l´azione di pesca nel modo migliore…
… Sempre sottolineando che i timori vanno interpretati come strumenti di autoconservazione e sono quindi utili a mantenere elevata l´attenzione, vanno distinti i casi in cui questi diventano vere e proprie paure, tali da generare ansie incontrollabili che rendono impossibile o molto difficoltosa l´immersione…
11) Pag. 53: AGONISMO / IL CAMPIONATO ITALIANO A COPPIE OPEN – di Antonio Mancuso
Nelle acque di Mola di Bari, si e´ tenuto il II Campionato Italiano a Coppie Open di Pesca in Apnea, vinto da Francesco Annoscia e Savino Vitantonio.
… Uno scotto, pero´, lo si e´ dovuto pagare al dio Nettuno, che ha preteso di dire la sua rendendo impossibile agli atleti portare alla pesatura prede come quelle catturate nel corso dell´edizione del 2008, quando la quantita´ del pescato ha letteralmente sbalordito organizzatori e pubblico…
… Le quattro ore passate in acqua a confrontarsi con un mare “ostile’ lasciano il segno su quasi tutti gli atleti, che, stremati, risalgono sulle imbarcazioni…
… La cerimonia della premiazione, alla quale hanno preso parte il professor Alberto Azzali, presidente del settore Attivita´ Subacquee della Fipsas, e varie personalita´, pone fine al campionato…
12) Pag. 56: GIOVANI / DIEGO MAZZOCCHI – di Giorgio Volpe
Con un deciso istinto venatorio sin dalla tenera eta´, Diego Mazzocchi, atleta di Civitavecchia, ha bruciato le tappe e in tempi brevi si e´ trovato a competere con grandi campioni e pescatori sulla cresta dell´onda. Il suo sogno e´ vestire la maglia della nazionale. Tutto fa sperare che ce la fara´.
… Diego, parlaci un po´ di te. Come ti sei avvicinato alla pesca in apnea?
Sin da piccolo, ho sempre avuto l´istinto del pescatore e gia´ all´eta´ di quattro anni mostravo una spiccata attrazione per le creature
marine e tentavo la cattura di granchi e piccoli polpi.
Verso i sei-sette anni, iniziai a pescare con mezzi di fortuna, come forchette legate su dei bastoni e altre invenzioni talvolta pericolose, che mio padre mi toglieva subito dalle mani. Piu´ tardi, mio nonno mi inizio´ alla pesca con la lenza e la passione fu tale da spingermi a iscrivermi a un circolo e iniziare a fare agonismo. A soli undici anni vinsi alcune gare e mi qualificai per i campionati italiani di canna da riva, un´esperienza che ebbi modo di ripetere l´anno seguente…
13) Pag. 59: BLOCK NOTES SUB
IL BRAVO PESCATORE IN APNEA – di Marco Bardi
I sistemi di difesa; Diritti al pesce; Triglia di scoglio – Un po´ snobbata dai pescatori in apnea, in cucina e´ molto quotata; Prede da conservare – Una volta pescati, i pesci devono arrivare in buono stato alla fine della battuta; A che ora peschiamo?
LE MIE ATTREZZATURE PER LA PESCA IN APNEA – di Alessandro Martorana
Una nuova confezione per gli elastici Seacsub; Frogman e´ la torcia Cressi; Il rinforzo sternale “volante’; Omersub Bungees – Un´ampia gamma di ammortizzatori per salvaguardare il monofilo dagli strappi; Dalla Me´rou Sub le pale in carbonio; Il Kit ogiva caricabile Mares.
STAR BENE ANDANDO SOTT´ACQUA – di Roberto Tiveron
No alle proteine prima di pescare in apnea – “Rubano’ al corpo energia da destinare all´attivita´ muscolare; Articolazioni sempre ok; L´importanza della prima colazione – Per un´impegnativa giornata di pesca deve essere abbondante; Stretching per la schiena sul tubolare del gommone; La pinna dura, un mito da discutere.
SICUREZZA E PROTEZIONE – di Antonio Mancuso
L´aglio e l´apnea; La terapia del sorriso – Ad esempio, per sciogliere la tensione di una gara; Sport e alcol: un binomio perdente – Prima di tutto gli agonisti, ma anche chi svolge l´attivita´ a livello ricreativo deve astenersi; Attenti al tritone – Se attaccato, il pesce reagisce e la sua puntura e´ molto fastidiosa; Rimedi contro il mal di mare.
IL NEGOZIANTE DI FIDUCIA
Deep Blue Sub, Varese.
14) Pag. 69: FUCILI: LA PROVA IN MARE / SEAC ARBALETE TWIN FIRE 85 – di Alessandro Martorana
Forte e pratico, questo fucile e´ capace di tiri lunghi nonostante le sue dimensioni non eccessive. Ne esistono, comunque, modelli di diverse misure.
15) Pag. 73: MUTE: LA PROVA IN MARE / POLO SUB MUTA SPACCATA FODERATA MIMETICA N17
Confezionata su misura e con una speciale fodera mimetica che nasconde il pescatore sul fondo: ecco una delle piu´ famose mute della collezione Polo Sub.
16) Pag. 76: CAMPIONI&CAMPIONATI / I CONSIGLI DEI CAMPIONI COSA SERVE PER VINCERE/6 – di Marco Bardi
Abbiamo intervistato altri tre atleti di massimo livello per capire quali sono, secondo loro, le componenti piu´ utili per raggiungere ottimi risultati.
Pag. 79/86: PRESENTAZIONE TECNICA
ANTOLAS/SAGOLE SP LINE CLIMAX: Una vasta gamma di sagolini come valida alternativa al monofilo di nylon.
SALVI MAR/PINNE SYSTEM-ONE: Un paio di pinne che, pur avendo la pala in tecnopolimero, riescono a esprimere prestazioni molto vicine a quelle delle pinne in composito.
BEUCHAT/MUTA MONDIAL EQUIPE CAMO 5 MM: Una muta “entry level’ caratterizzata da un buon mimetismo e da un taglio accurato e funzionale.
VTUBE/ARBALETE V-WOOD L: Nuove soluzioni tecniche per il fucile: l´affusto, ad esempio, e´ in legno, ma ha un´anima di carbonio.
LEROI DESIGN/SISTEMA DI ZAVORRA TRICK POWER: Uno schienalino in neoprene che si ancora sulla muta, previa modifica, mediante strisce di velcro.
SPORASUB/GOMME ONE: Potenti e facili da caricare, ecco le gomme One realizzate in due differenti versioni.
OMERSUB/FUCILE ARBALETE 70 CAMU 3D: Tiri ravvicinati di alta qualita´ sono possibili grazie al nuovo modello di arbale´te da 70 cm.
17) Pag. 88: A COLPO SICURO SARDEGNA 1 /LA SECCA DI PUNTA MARMORATA – di Pietro Milano
Acque ricche di pesce per pescatori medi ed esperti.
18) Pag. 89: A COLPO SICURO SARDEGNA 2 / LA SECCA DELLE BISCE – di Pietro Milano
Nelle Bocche di Bonifacio, vicino a La Maddalena, una secca con tanto pesce.
18) Pag. 90: INSIEME / CAMILLO DE BERARDINIS A… SILVI MARINA – di Giorgio Volpe
Responsabile del sito web www.garesub.com, Camillo ha scoperto la pesca in apnea a ventuno anni, poi e´ stato un crescendo che lo ha portato a un´attivita´ intensa, con mille soddisfazioni.
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