Pesca in apnea: Al IX Memorial Savron vince Degrassi
Paris e Claut scherzano. (foto Bisulli)
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Gara strana questa quarta selettiva della stagione agonistica, disputata domenica 20 maggio 2007.
Ci si aspettavano grandi catture; in preparazione quasi tutti gli atleti avevano avvistato numerosi cefali, salpe e grosse spigole che, in punti ben precisi, nuotavano pigramente e si avvicinavano beffarde all’apneista disarmato nel campo gara che fissato tra la diga Fragiacomo e Filtri.
Pochi per la verità i partecipanti, solo una ventina di atleti si sono presentati alle sette di mattina al porticciolo di Grignano per sbrigare le pratiche d’iscrizione, dato che deve far riflettere sul calo di presenze che non si registrava qualche anno fa.
Tutti erano concordi nel prevedere la cattura di qualche grossa spigola e che per vincere sarebbero serviti cinque o sei pesci; come spesso pero’ succede nella pesca le condizioni sono cambiate ed il maestrale, che ha soffiato il pomeriggio precedente ed il giorno stesso, ha portato un taglio gelido sul fondo.
L’acqua si è sporcata e anche i pesci, che fino al giorno prima ‘pascolavano’ sui filari di cozze, oggi si presentano all’appuntamento in numero minore, nervosissimi e nuotando alla fine dei filari proprio sopra il termoclino, fatto che ha complicato ulteriormente le possibilità di cattura.
Alle 8:15 il giudice da’ il via e subito si assiste alla solita gara di nuoto pinnato.
Il grosso del pesce è stato visto verso i Filtri, infatti già prima della partenza diversi atleti si guardano e scherzando parlano della ‘grande fuga’.
Troviamo il gruppo di Fradel, Valente, Paris, Mastromauro, Bon e altri che tentano di arrivare per primi sul pesce.
Anche questa volta ha la meglio il giovane Paris che arriva con un buon distacco sugli altri.
Fin dai primi minuti di pesca gli atleti si accorgono della penuria di prede.
Paris riesce a catturare solo un cefalo pescando a velo tra gli allevamenti di mitili, pur avvistandone diversi ma tutti nervosi e innavicinabili; il suo corto 55 con fiocinetta questa volta non basta, nella gara precedente si era dimostrato micidiale ma in questa dimostra tutto il limite della sua gittata.
Capita l’antifona Paris lo sostituisce con un arbalete da 75 e verso fine gara in superficie viene avvicinato da una grossa leccia stimata sui 15 chili.
Il tiro parte preciso a un metro di distanza ma la reazione del pescione è tanta da spezzare il sagolino del mulinello portandosi via l’asta e lasciando un grande sconforto nell’atleta triestino.
Parte del carniere di Claut. Per lui 8 gronghi validi. (foto Bisulli)
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A tutto il gruppo va male.
Mastromauro avvista diverse spigole ma nervosissime e innavicinabili; Valente, resosi conto della penuria di pesce, cambia strategia e passa alla cattura di gronghi segnati in preparazione, ne porterà alla pesa ben sette; anche Gabriel Bon si difende catturando un bel cefalo.
Dalla parte opposta troviamo in testa Claut, marcato stretto dal prestante Maurizio Debrevi, che con la sua plancetta gonfiabile sta dando filo da torcere a Stefano abituato a stacchi ben piu decisi.
Debrevi si infila in una varco e incomincia a pescare a velo; avvisterà un orata da 2 kg senza riuscire a portarla a tiro e purtroppo strapperà una bella spigola sui 4kg, pesce con il quale avrebbe vinto la gara.
Stefano Claut ha strada libera e raggiunge un blocco di pedocere dove in preparazione aveva avvistato numerosi cefali; i pesci ci sono ma molto nervosi.
Riuscirà a catturarne solo uno e sotto peso mentre ne strapperà un altro con un tiro al limite; anche lui si rende conto dell’assenza di pinnuti tra i filari e, dopo un ora e mezza a vuoto senza avvistare piu’ niente, si dedica ai gronghi; ne porterà alla pesa ben dieci, numero massimo consentito e un tordo al limite.
Nei varchi precedenti troviamo Mario Degrassi del Tergeste che, attuando la sua solita tecnica di ripetuti lunghi aspetti sul fondo appoggiato ai corpi morti, cattura una bella spigola di 1,8kg nel gelo e due corpulenti tordi; sembrano esserci tutte le premesse per un buon piazzamento in classifica.
Chi sta andando decisamente bene è Andrea Venier del circolo Adria Gorizia il quale, pescando a velo in prossimità della partenza, è riuscito a catturare ben 3 cefali e una salpa di peso ed anche lui sembra avere buone possibilità per la vittoria.
Andrea Cernuta del Ghisleri alterna la pesca in costa nella franata a qualche puntata a velo in pedocera; riesce a catturare un bel cefalo in maniera rocambolesca, riuscendo ad afferarlo prima che si liberi dalla fiocina mentre in terra cattura 2 gronghi e un tordo nero che gli danno qualche speranza per un posto sul podio.
Anche Maurizio Gallinaro del Tergeste imposta la gara sui gronghi riuscendo a catturne tre, Caiffa del circolo Adria porterà alla pesa invece una salpa di discrete dimensioni.
Degrassi col carniere della vittoria. (foto Claut)
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La gara finisce e tutti gli atleti sono visibilmente dispiaciuti per la mancanza di pesce.
All’arrivo in banchina c’è preoccupazione per l’assenza di Mastromauro che sembra esser scomparso dal campo gara; per fortuna l’atleta non è stato visto e viene recuperato successivamente dal gommone di Guido Bisulli.
I partecipanti si spostano quindi presso la sede della F.I.P.S.A.S. provinciale di Trieste dove viene offerta una buona pasta al ragù e bibite varie.
Sul tavolo sono disposti i premi messi in palio dalla Sepadiver e dalla Idrasub e si procede anche ad una simpatica lotteria che mette in palio un fucile in legno.
La pesatura incomincia e la solita bilancia spietata toglie prede o le rende valide.
Lo sfortunato Cernuta si vede scartare il tordo nero per soli 4 grammi, senza quel pesce termina quinto!
Anche a Claut vengono scartati sia il cefalo che il tordo, per lui ‘solo’ 8 gronghi validi e terzo piazzamento.
La lotta per vittoria sembra riservata a Degrassi e Venier.
A Mario Degrassi entrano in peso tutti e due i tordi e la bella spigola e quindi la meritata vittoria spetta a lui; il buon Venier, anche se per pochi punti, deve accontentarsi del secondo posto.
A Valente viene scartato un grongo ma 6 pezzi validi gli regalano il quarto posto in classifica; seguono atleti con un pesce o qualche grongo.
Si procede con le premiazione ricordando come sempre il giovane Massimiliano Savron purtroppo scomparso durante una battuta di pesca nove anni fa.
Mario Degrassi oltre alla coppa riceve un buono per una muta su misura da Sepadiver, Andrea Venier un borsone sempre offerto da Sepa, Claut uno schienalino della Idrasub, Valente un paio di pinne offerte da Bignami ed ad esaurimento gli altri premi.
La classifica per società si ricalca il solito copione: il Ghisleri si piazza al primo posto grazie al contributo di Valente, Cernuta e Bon; al secondo posto il Tergeste sub grazie a Degrassi, Gallinaro e Rossi; al terzo l’Adria Gorizia con Caiffa e Venier; quarto posto per la Nautica Grignano con Claut.
Vanier con i pesci che gli garantiranno la piazza d’onore. (foto Claut)
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Tiriamo quindi le somme di questo anno agonistico; non si puo’ non notare come le forze in campo si siano molto livellate.
Gli atleti piu’ forti si sono piazzati quasi sempre nelle prime quattro posizioni.
Mario Degrassi è stato il migliore e ha sempre impostato le gara con aspetti sul fondo, qualche volta anche rischiando in quelle gare nelle quali le condizioni erano piu’ propense ad una pesca a velo in superficie ma alla fine la sua scelta è stata premiata.
Diverso il discorso per Claut e Valente che non hanno mai rischiato, preparazioni sempre meticolose soprattutto per quanto riguarda ‘la scorta’ di gronghi e gare impostate spesso all’insegna del podio sicuro (sempre entro il terzo posto) e quasi sempre con partenze sui pesci ed ultima parte di gara in tana sui gronghi.
Paris è stato la rivelazione di questo girone di qualificazioni, ha condotto due gare esemplari impostate con tecniche miste sia a velo che al fondo ottenendo un primo e un secondo posto; nelle altre due gare paga forse lo scotto per l’inesperienza, scivolando nelle retrovie della classifica; sicuramente accumulando esperienza saprà essere più costante in futuro.
Lo sfortunato Cernuta, primo degli esclusi, ha acquisito una certa costanza che in passato non aveva; purtroppo per lui sembra però aver ‘litigato’ con la bilancia e, pur impegnandosi al massimo, si vede quasi sempre fuori dal podio per pochissimi punti o per pesci scartati per 4-5 grammi.
A differenza dei primi quattro ha sempre impostato la gara in buona parte in costa dove sembra non avere rivali soprattutto sui tordi neri con i quali ha un buon feeling.
Attendiamo quindi il 23 giugno per le semifinali italiane a Civitavecchia dove si vedrà se la scuola triestina porterà qualche altra sorpresa dopo il secondo posto di Igor Bisulli ai Campionati Italiani di Seconda Categoria 2006 e il secondo posto agli italiani per società a Latina ottenuto dalla Nautica Grignano (Claut, Bisulli, Bisulli).
Valente quarto finale. (foto Claut)
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INTERVISTE AI PROTAGONISTI:
MARIO DEGRASSI:
Complimenti Mario per l’ennesima vittoria, con quel taglio gelido alto ben quattro metri come mai hai deciso di impostare la gara sul fondo?
Devo dire che in preparazione non avevo trovato tanti pesci a velo mentre avevo individuato due corpi morti su cui avevo avvistato qualche bella spigola e anche i tordi.
Pesci che poi ho ritrovato, la spigola è stata una bella sorpresa, è arrivata dopo un lungo aspetto a dimostrazione del fatto che secondo il mio parere gli aspetti devono essere molto lunghi per vedere certi pesci.
Sono molto contento dei risultati di quest’anno e adesso vedro’ di prepararmi per le semifinali.
ANDREA VENIER:
Compimenti anche a te, hai mancato poco per la vittoria?
In effetti pochi punti mi hanno separato dal primo, peccato aver sbagliato qualche tiro, i pesci comunque erano molto nervosi e prender la mira dall’alto con la taitiana su pesci medi non era cosi’ facile.
Come hai impostato la gara?
All’inizio sono rimasto nelle vicinanze della partenza impostando la gara a velo o al massimo con qualche caduta silenziosa e aspetto sulla fine dei filari, ho trascorso tutta la gara in questo modo passando da un filare all’altro.
STEFANO CLAUT:
Quest’anno sei abbonato al terzo posto?
Direi di si, ben tre terzi e un secondo posto, in questa gara comunque era il piazzamento che mi meritavo perchè ho lisciato un bel cefalo mentre sia il cefalo che il tordo portati alla pesatura non erano validi.
Hai catturato ben dieci gronghi, penso che sia un record?
Diciamo che raggiunto il limite ho dovuto fermarmi ma ne avevo altri, speravo che entrassero tutti e dieci, invece due sono stati scartati anche se per poco, ma la classifica non sarebbe cambiata di molto.
Non pensavo di fare una gara catturando solo gronghi, avevo visto tanti pesci a velo in preparazione ma arrivato a destinazione ho visto subito che qualcosa era cambiato e cosi’ dopo un ora e mezza nel nulla ho ripiegato sui gronghi.
Un discreto pubblico per la premiazione. (foto Claut)
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Impaginazione: Simone Belloni
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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea