Pesca Illegale in AMP: Fermato un Pescasub e 3 Pescatori di Superficie
Per il quarto anno consecutivo, le acque dell’Area Marina Protetta del Plemmirio (SR), sono teatro di una maxi operazione antibracconaggio condotta dai volontari dell’organizzazione Sea Shepherd, in collaborazione con il personale di Polizia Provinciale, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto. In una delle riserve italiane meno controllate e più vessate dalla pratica delle pesca illegale in ogni sua declinazine, non si è dovuto attendere a lungo perchè si vedessero i primi risultati.
Già nella serata di giovedì 18 maggio, primo giorno dell’Operation Siracusa, il pattugliamento terrestre dell’AMP ha permesso di scoprire, fermare e denunciare 2 uomini intenti a pescare all’interno del perimetro della zona B, e un altro che, con l’ausilio di una piccola imbarcazione e incurante dei divieti vigenti, stava calando un palamito da diverse centinaia di ami, in piena zona A a tutela integrale.
Qualche giorno dopo è toccato ad un subacqueo essere pizzicato a praticare pesca in apnea all’interno della riserva. L’uomo all’atto del controllo aveva catturato 4 esemplari di sarago maggiore, 2 tordi e 1 pesce pappagallo. La polizia provinciale ha provveduto ad eseguire il sequestro del pescato (poi conferito in beneficienza) dell’attrezzatura utilizzata e a denunciare il soggetto all’autorità giudiziaria.
L’Operation Siracusa è la prima campagna di sorveglianza attiva anti-bracconaggio condotta all’interno di una AMP in Italia. È stata fortemente voluta ed organizzata in tandem con la famiglia del compianto Enzo Maiorca, ed è parte delle attività internazionali di Sea Shepherd che hanno lo scopo di difendere, proteggere e conservare la vita nei mari di tutto il mondo combattendo le illegalità ovunque esse vengano commesse.
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