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Pesca e Bugie: 3 Motivi per cui, prima o poi, Verrai Sempre Scoperto!

| 19 Dicembre 2016 | 0 Comments

Capita a tutti di catturare un bel pesce, stimarlo a occhio e poi rimanere fortemente delusi quando la bilancia ci riporta alla cruda realtà, ridimensionando il nostro entusiasmo; ma è quello che succede dopo, a dividere i pescatori in bugiardi e no. Spesso il ragionamento più ingenuo che si possa fare è “se ha ingannato me, ingannerà anche gli altri” ed è così che il peso stimato diventa quello ufficiale, spesso con conseguenze spassose per chi legge, decisamente meno per chi fa la figura del “Pinocchio” di turno.

fingerfishPremesso che gli errori capitano anche ai pescatori più navigati, e che è molto più semplice sovrastimare le dimensioni di un pesce, piuttosto che non il contrario; l’esperienza venatoria è l’unico strumento che permette di contenere l’errore, evitando gli svarioni tipici del neofita. Una trattazione a parte poi meriterebbero i bugiardi patologici, quelli cioè che le sparano grosse a prescindere da quello che età anagrafica ed esperienza consiglierebbero. In linea di massima incrementi di peso del 15/20% sono difficili da riconoscere, su alcune specie si può arrivare al 30%, oltre entriamo nel regno del doveroso sfottò.

È bene quindi ricordare, soprattutto ai giovani, che ci sono almeno 3 buoni motivi per cui il crimine perfetto in fatto di “pesci gonfiati” non esiste, e sarebbe utile tenerlo bene a mente prima di cercarsi con determinazione una figuraccia, magari sull’affollatissimo palco dei social network.

1 – “Non ho pesato il pesce ma secondo me…”

Già partiamo con il piede sbagliato! A meno che tu non abbia minimo 30 anni di mare alle spalle, la pelle consumata dal sale e, soprattutto, il pesce che mostri costituisca una tua abituale cattura, hai già fatto suonare il primo campanello d’allarme. Una cosa è certa: misurare una preda inconsueta su una scala graduata, è il primo pensiero che passa nella testa di quasi tutti, non appena conclusa la cattura. C’è poi chi sfugge a questa logica, pochi, e chi invece finge di sfuggirvi, la maggioranza. I primi è facile che si sottraggano anche all’ostentazione, sono quei pescatori che non fotografano praticamente mai le proprie catture; gli altri sono quelli che, dicono di non pesare i pesci, ma poi con gli stessi sono capaci di farsi fare un book fotografico degno di quello del matrimonio. E quando poi si sbilanciano nel dare i numeri, lo fanno per davvero, nel senso che sono a dir poco favolistici.

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2 – Una foto senza riferimenti non esiste

Senza fare un elenco degli artifici fotografici che possono servire a far apparire un pesce anche molto più grande di quanto in realtà sia, è sufficiente ricordare che, per qualsiasi sforzo facciate, non vi sarà mai possibile realizzare una foto priva di ogni riferimento che permetta ad un occhio esperto di smascherarvi all’istante. Potete nascondere le mani dietro il pesce, potete metterlo in primo piano (qui trovate un divertente e istruttivo esperimento social) rispetto agli altri del cavetto, potete perfino adagiarlo da solo su un tavolino di quelli da giardino in plastica bianca, ma se l’avete sparata davvero grossa non avrete pace. Il pescatore esperto sa “pesare” i pesci già solo osservandone la morfologia. Non basta calare una corvinotta da porzione su uno sfondo neutro per farla apparire una “nonna” oltre il kg e mezzo, il lupo di mare la riconoscerà al primo sguardo solo osservandone occhi, labbra, e poi l’immancabile “gobba”, appannaggio esclusivo degli adulti della specie.

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Stessa stima all’etto sarà in grado di fare in rapporto a quanto la vostra mano sparisce nelle branchie della spigola, o a quante dita usate per afferrare gli occhi della cernia, o ancora quanto riusciate a chiudere la mano che impugna il troncone di coda del dentice o dell’orata. Massima prudenza anche con i riferimenti di comodo: se stiamo parlando di un pesce medio/piccolo, non solo non ha molto senso precisare che voi siete alti 1 e 72, ma potrebbe persino apparire ridicolo. Ultimamente poi vanno di moda delle foto in cui il pesce viene raffrontato ai propri piedi, soprattutto quando li si ha di generose dimensioni. Se vi chiedessero, ad esempio, quanto misura un 45 che cosa rispondereste?! Sono solo miseri 27,9 centimetri, ma scommettiamo che pensavate molto di più?!

memoria pesca3 – Il bugiardo deve avere memoria!

Per mentire con profitto è necessario avere una memoria ferrea, tanto più sviluppata quante saranno le bugie che hai l’abitudine di raccontare. Non dare per scontato che il racconto della cattura di quel cefalo preistorico (che pesava 3,8 kg ma che già un’ora dopo averlo messo in ghiacciaia era diventato 4,5, per poi sfiorare i 6 quando qualche settimana dopo, hai mandato la foto per il contest su Facebook) verrà dimenticata tanto presto.

È probabile poi che catture inconsuete per la zona suscitino la curiosità e le domande di tanti, e quando si improvvisa ci vuole un attimo a farsi prendere in castagna. Intorno a te c’è sempre qualcuno che si ricorda tutto quello che hai raccontato, soprattutto le versioni con pesi e numeri di prede discordanti (ovviamente sempre al rialzo!) e poi magari le riferisce; a volte con malizia e a volte no, ma il risultato finale cambia poco. Oggi poi con la corsa all’ostentazione sui social network resta sempre una qualche traccia indelebile e stai pur certo che, se servirà a sbugiardarti, qualcuno da qualche la troverà!

Consigli

Alla fine quelle con la bilancia e il metro sono sfide che riguardano soltanto te stesso; puoi sperare di far morire di invidia il prossimo, ma se hai usato la bilancia cinese e il metro magico è solo te che stai prendendo in giro. Ogni volta che la lancetta non arriverà dove ti aspettavi, considerala una tappa necessaria della tua crescita interiore. A volte può essere più soddisfaciente lasciare che la gente fantastichi per un po’ sulle tue pescate, per poi riportare tutti con i piedi per terra e rivelare le cose come stanno realmente. E se proprio pensi che la verità possa incrinare la tua “reputazione”, limitati a lasciare l’alone di mistero. Le bugie in fondo, come recita il detto, hanno le gambe corte, e poi i pescatori hanno già fama di essere degli inguaribili fanfaroni…

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