Nuovo decreto AMP Cinque Terre: fine della pesca in apnea
Dieci giorni dopo la pubblicazione del nuovo decreto istitutivo dell’AMP Isole Ciclopi, che ha bandito la pesca in apnea sportiva nella zona C, la Gazzetta Ufficiale torna a dare brutte notizie agli appassionati di questa disciplina nobile ed impegnativa. Il giorno 31 gennaio 2005 è stato infatti pubblicato il Decreto del Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio 9 novembre 2004 intitolato: “Modifica dell’area marina protetta denominata Cinque Terre”, che sostituisce totalmente il decreto istitutivo originario, datato 12 dicembre 1997. Mentre il vecchio decreto permetteva la pesca sportiva nei limiti della legislazione vigente a livello nazionale, e quindi anche in apnea, il nuovo decreto la proibisce sull’intera area dell’AMP. Il decreto individua le attività praticabili in zona C che possono essere regolamentate dall’Ente Gestore: pesca sportiva con lenze e canne, palamiti e nasse. I residenti potranno pescare liberamente con lenze e canne, mentre dovranno munirsi di autorizzazione dell’Ente Gestore per palamiti e nasse. I non residenti potranno pescare unicamente con lenze e canne, ove autorizzati.
Apnea Magazine prende atto con indignazione delle ridicole modalità con cui si sta esplicando la cosiddetta “gestione dinamica delle AMP”, e ricorda a tutti i lettori che in campagna elettorale alcuni candidati del partito politico dell’attuale ministro vennero a cercare voti nei circoli sportivi FIPSAS promettendo l’esatto contrario di quanto oggi il Ministro Matteoli sta facendo- incappando, a volte, nelle censure di Corte Costituzionale (nomina del commissario Barbetti al Parco dell’Arcipelago Toscano) e Corte dei Conti (decreto del 30 giugno 2004 sull’AMP di Ustica). Restiamo in attesa di documentazione scientifica che spieghi come mai la pesca sportiva in apnea debba essere ritenuta più impattante rispetto a lenze, canne, palamiti e nasse.
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