Nuoto Pinnato Show agli Assoluti di Lignano
La partenza dei 200
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A distanza di una sola settimana dai ‘Campionati di Categoria’, ecco di nuovo le più forti squadre di nuoto pinnato della penisola scendere in acqua nuovamente nella magnifica cornice della struttura della piscina Ge.Tur. di Lignano Sabbiadoro, per uno degli appuntamenti più importanti della stagione: i Campionati Italiani Primaverili Assoluti di Nuoto Pinnato.
Se questi Campionati dovevano fungerere da test di verifica dello stato di forma degli atleti, il risultato ottenuto è stato più che positivo. Cinque record assoluti e tante prestazioni di così alto contenuto tecnico, sono davvero difficili da vedere in una sola manifestazione.
Questi Campionati hanno offerto questo e altro, dimostrando la grande voglia di tutti i nostri campioni di continuare a stupire anche dopo gli straordinari successi dello scorso anno. Diversamente dalle passate stagioni, in cui la manifestazione si svolgeva nell’arco di tre giornate, quest’anno il programma ne prevedeva solamente due. Si è riusciti ad eliminare un giorno di gare cancellando le batterie di qualificazione, con finale diretta per tutte le distanze e stilando gli ordini di partenza in base ai tempi d’iscrizione.
Notevole concentrazione di gare quindi, e atleti che hanno dovuto ponderare le proprie scelte e distribuire le forze con attenzione.
Ventuno le società al via, per un totale di quasi 400 atleti/gara, numeri non altissimi ma comunque soddisfacenti, soprattutto in considerazione della vicinanza tra questi Campionati e quelli di Categoria che si sono svolti solamente la settimana precedente e che hanno visto una buona partecipazione.
Il record di Nava nei 200
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Da segnalare, in particolare, come in molte distanze il numero d’atleti iscritti nello stile pinne abbia superato quello degli iscritti con la monopinna: si tratta di un fatto significativo, che dimostra come la politica d’allargamento portata avanti dal Settore in questi ultimi anni stia raccogliendo i suoi frutti. Sicuramente non è positivo che nella monopinna gli iscritti non aumentino, ma certamente è importante che questo stallo in uno stile sia compensato dall’incremento dell’altro.
A maggior ragione pesa, perciò, la mancata variazione della Circolare Normativa 2007, che continua a non considerare i podi dello stile bipinne nel medagliere finale dei Campionati Assoluti. Si tratta di un particolare non secondario, che avrebbe notevolmente cambiato il risultato di questa manifestazione e che fonti autorevoli ci hanno assicurato sarà modificato il prima possibile. E’ illogico, infatti, che le bipinne siano parificate a tutti gli effetti alla monopinna in campo internazionale ma non in ambito nazionale.
Ma veniamo alle gare’ tribune non gremitissime, come si accennava, ma con atleti e pubblico competente che hanno avuto modo di apprezzare la manifestazione fin dai primi momenti, sebbene la fase più spettacolare si sia raggiunta nella giornata di domenica.
Andiamo con ordine: sabato mattina la manifestazione prevedeva la distanza più breve – i 50 (np e pinne) – e quella più lunga – i 1500 ‘ oltre ai 400 velosub. Le sorprese non sono mancate fin dall’inizio, specie nel settore femminile. Già le prime gare dell’anno avevano mostrato come tra le ragazze, dopo l’addio alle competizioni di molte atlete protagoniste negli ultimi anni, il campo fosse apertissimo e assai livellato.
La prima testimonianza arriva, per l’appunto, dai 50 np, dove la spunta Silvia Baroncini del Record Team Bologna superando la giovanissima torinese dell’Euro Team Federica Longo Vaschetti: 20’63 contro 20’77. La favorita della vigilia Claudia Mazzolai (Gao Brinella Orbetello) si deve accontentare di un terzo posto con 20’82.
Se nella mono la lotta è serrata, non sono da meno le atlete delle bipinne: la più veloce è Giorgia Viero (SNP Padova) con 24’29, davanti ancora alla Mazzolai e alla compagna Marta Callegari. Un vero peccato l’assenza di altre due importanti interpreti della specialità, Nicole Fiscarelli e Alexia Tosco, che una settimana fa avevano nuotato sugli stessi tempi e avrebbero reso la gara ancora più combattuta.
Nel settore maschile il dominatore indiscusso di tutta la velocità è Cesare Fumarola della Bruno Loschi Modena, vincitore in 16’54 con più di un secondo su Gianluca Mancini (Fiamme Oro Roma) e sull’altro sprinter modenese Rosario Aiello.
Ragazze della SNP di Padova durante una pausa
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Nelle bipinne al padovano Andrea Rampazzo non riesce l’impresa di migliorare per la terza gara consecutiva il proprio record nei 50. Dopo i 19’98 di Firenze e i 19’96 della scorsa settimana, il protagonista indiscusso della specialità si deve accontentare di 20’01, vincendo comunque la gara davanti a Marco Alban (Natatorium Treviso) e a Stefano Savini (Nuoto Club Lugo) e Stefano Zerbini (Nuovo Nuoto Bologna), arrivati ex aequo al terzo posto.
Nei 1500 gli atleti del Nord Padania Sub Varedo fanno il vuoto sia tra le ragazze con la doppietta di Alessia Taghetti e Alessandra Donato che tra i ragazzi con Stefano Figini. Lontani gli inseguitori in entrambi i casi: la Taghetti (14’47’42 il suo tempo) vince infatti con largo margine sulla compagna e su Linda Biscazzo (SNP Padova),; la imita poco dopo il cinque volte campione del mondo ‘ 12’42’61 per lui – che pur nuotando lontano dal proprio primato, nonché record mondiale, non dà speranze a Fabio Picchi (Fiamme Oro Roma) e Alex Battista (Record Team Bologna).
La velocità subacquea, specialità in cui si nuota con una bombola sotto la superficie dell’acqua raggiungendo velocità incredibili per chi non conosca il nuoto pinnato, è appannaggio dei due indiscussi protagonisti della scena da ormai molti anni. Marta Gianola (Blu Atlantis Ravenna) sfiora il proprio record italiano con un ottimo 3’29’92 vincendo l’ennesimo oro sulla distanza davanti a Veronica Arrighi (Fiamme Oro Roma) e Gaia Carosi (Belle Arti Roma). Non ha problemi a controllare gli avversari neanche l’ex primatista europeo Roberto Fiorucci (Fiamme Oro Roma) che si impone davanti ai due Carabinieri Luca Guarnaschelli e Simone Mallegni con il tempo di 2’55’95.
Il pomeriggio di sabato si fa sempre più interessante con i 100 np e pinne, 400 np e 800 vs. La gara femminile dei 100 è probabilmente la più incerta dell’intera manifestazione. Al via le pretendenti al titolo sono diverse, tutte agguerrite e con caratteristiche di condotta di gara completamente opposte. Da vincitrice dei 50 Silvia Baroncini non si smentisce e alla virata dei 50 è in testa piuttosto nettamente, inseguita da Claudia Mazzolai e Giorgia Viero. L’inseguimento nella seconda vasca è esaltante con le tre atlete appaiate con Mauro Irma del NC Milano non distante. In ballo c’è molto di più di un titolo italiano, si cominciano a stabilire le gerarchie per la nazionale e la rivalità è accesissima. Ad occhio nudo l’arrivo è indecifrabile: solo il cronometraggio elettronico rivela come non ci potesse essere arrivo più incredibile. Primo posto pari merito per Viero e Mazzolai con 45’20 e terza la Baroncini a soli quattro centesimi che lasciano davvero l’amaro in bocca. I tempi finali non sono entusiasmanti come lo svolgimento della gara, sintomo che è stata davvero sentita.
Tra i maschi la lotta non è altrettanto accesa, con un Fumarola nettamente superiore che si avvicina sempre più al record italiano detenuto da Riccardo Galli: 36’47 il tempo finale, davanti a Andrea Nava (Fiamme Oro Roma) e Paolo Varetto (Euro Team Torino), comunque protagonisti di buone prestazioni che passano in secondo piano solo di fronte al tempo dell’atleta modenese.
Nelle bipinne, dopo l’oro condiviso nella mono, Claudia Mazzolai porta a casa un’altra vittoria imponendosi davanti a Marta Callegari e Beatrice Bagnari (Nuoto Club Lugo) pur non facendo registrare una delle sue migliori performance (53’98), complice anche la stanchezza per la gara da poco conclusa.
Dopo la squalifica della scorsa settimana Andrea Rampazzo riprende lo scettro anche nei 100 con il tempo di 43’96 davanti ai soliti Marco Alban e Stefano Zerbini, comunque non distanti.
Gli 800 vs, gara durissima per la quale è particolarmente difficile allenarsi, vedono al via tra le ragazze solamente due iscritte: oro alla Gianola (7’37’82) e argento alla Arrighi. Più folto il gruppo maschile dove Fiorucci (6’12’46) bissa il successo della mattina sempre davanti a due Carabinieri, questa volta Paolo Vandini e Luca Guarnaschelli.
Podio dei 400 femminili
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Il programma prevede poi i 400 np, gara che ha offerto sempre contenuti interessanti negli ultimi tempi. Non si smentisce neppure questa volta. Giorgia Viero è infatti autrice di una gran prestazione cronometrica, 3’32’96 che migliorano il suo personale di circa tre secondi e l’avvicinano al primato juniores. Seconda Serena Murabito (NPS Varedo) e terza la giovanissima Jaele Bechis che ‘ classe ’92 ‘ continua a migliorare nel mezzofondo.
Ma il vero spettacolo lo regala Stefano Figini. Nonostante si sia solo a Marzo, la voglia di stupire è grande, e stupire per un campione e recordman del mondo può significare soltanto migliorare se stesso. 3’00’19 il record italiano e mondiale detenuto dall’atleta lombardo risalente agli Europei di due anni fa. E un solo obiettivo: essere il primo uomo a scendere sotto il muro dei tre minuti, un’impresa forse impensabile fino a qualche anno fa, ma che l’evoluzione delle monopinne, l’affinamento degli allenamenti e l’incredibile talento di questo atleta, rendono ormai possibile. Non si rinnova la sfida dei ‘Categoria’ che aveva infiammato la piscina una settimana fa, per la rinuncia del poliziotto romano. Ma Figini è sufficiente per tenere col fiato sospeso tutto il pubblico. Cambiando in parte la propria condotta di gara, proprio alla ricerca della prestazione cronometrica Figini parte veloce, lasciando fin da subito lontanissimi tutti gli avversari. Il passaggio ai 200 è ottimo, appena inferiore al minuto e trenta secondi: nessuno, a parte il campione del Nord Padania, è infatti capace di una seconda parte di gara sul livello della prima. La nuotata di Figini è perfetta, uno stile spettacolare che lo fa letteralmente volare sull’acqua fino al tocco finale che purtroppo non fa gioire del nuovo record ma che non può portare delusione visto il tempo finale: 3’00’82! Appuntamento solo rinviato, crediamo. Fabio Picchi è secondo a più di 25 metri mentre terzo si piazza il compagno di Figini, Alberto Rota, partito addirittura nella batteria precedente, che si conferma dopo i tempi fatti registrare la settimana scorsa che gli sono valsi il pass per gli Europei Giovanili che si terranno in Polonia.
Se già lo spettacolo non fosse stato sufficiente ecco la giornata di domenica con record a raffica e tanti bravi atleti a far grande il nuoto pinnato italiano. La mattina prevede 200 np e pinne, 100 vs e la staffetta 4×200 np.
Dopo gli ori nei 50 pinne, 100 e 400 np la padovana Giorgia Viero cala il poker nei 200 np, sua distanza preferita, imponendosi con 1’39’39 davanti alla sempre presente Claudia Mazzolai e a Mauro Irma, che si ritaglia spazi sempre più importanti anche contro avversarie più esperte.
Andrea Rampazzo SNP Padova
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I 200 maschili sono invece la gara che non ti aspetti. Un Figini strepitoso nei 400 lasciava presagire un film già visto tante volte, e i primi 100 metri sembravano confermarlo: partenza velocissima di Andrea Nava e Figini ad inseguire. Ma già nella terza vasca ci si accorge che il romano non ha nessuna intenzione di cedere al compagno di nazionale lombardo e tiene benissimo fino alla virata. Quando ti aspetti il cambio di ritmo di Figini ecco invece un Nava fenomenale che invece di calare riesce ulteriormente ad aumentare il distacco sull’avversario. Ci prova Figini a rimontare come il suo solito, ma Nava è lanciatissimo, e deve mollare la presa. Quando il poliziotto romano tocca la piastra è un tripudio di applausi: 1’23’09, nuovo record italiano assoluto, tempo che sarebbe valso l’oro ai Mondiali di Torino e che sicuramente significherà qualcosa di importante se il campione delle Fiamme Oro riuscirà a conservare la condizione fino all’estate. Figini si deve accontentare di 1’25’19 mentre è ottimo terzo Paolo Varetto con 1’26’50.
Nelle pinne femminili Claudia Mazzolai (1’58’71) guadagna l’ennesima medaglia di questa dorata edizione dei Campionati Italiani, vincendo su Sara Turrini (Amaranto Nuoto Livorno) e Viola Donadello (SNP Padova) ma è ancora una volta tra i maschi che arriva la performance memorabile. La sigla Andrea Rampazzo, che a un anno di distanza dal record nei 200 pinne proprio di Lignano, si migliora fermando il cronometro sull’1’40’45, nuovo primato italiano assoluto. Sul podio lo accompagnano ancora Stefano Zerbini, secondo, e Marco Alban, terzo.
Ma i record non accennano a finire e questa volta è il turno del settore femminile. A sorpresa nei 100 vs Marta Gianola strappa il primato a Gaia Carosi fissandolo a 42’12. L’esperta atleta ravennate compie così il proprio personale tris, imponendosi in tutte e tre le distanze della velocità subacquea, lasciando lontane le avversarie. L’ex primatista è infatti argento ma a quasi due secondi, ancora più distante Roberta D’Angelo (New Line Amendola Roma) terza. Nel festival dei record non può certo mancare Cesare Fumarola, autore di una grandissima prestazione: 33’80 per lui, che migliorano il vecchio primato datato 2005 di mezzo secondo.
Senza rivali nella velocità il fortissimo sprinter della Bruno Loschi Modena e della nazionale. A più di tre secondi arriva Roberto Fiorucci, a quattro Roberto Rebustini (NC Milano).
Nella staffetta femminile la lotta è accesa fino all’ultima frazione. Parte veloce Padova con la propria miglior atleta, Giorgia Viero, ma il ritorno del NPS Varedo e dell’Euro Team Torino è immediato. Al via dell’ultima frazione in testa sono le lombarde inseguite dalle piemontesi, mentre ormai Padova sembra tagliata fuori dalla lotta per il primo posto. La gara si decide solo nell’ultima vasca, dove la rimonta delle torinesi si conclude con la vittoria e il tempo di 7’00’55, in una staffetta giovanissima composta da Francesca Ferraresi (’90), Silvia Bucelli (’91), Jaele Bechis (’92) e Federica Longo Vaschetti (’93). Spettacolo simile nel settore maschile, dove solo l’ultima frazione di Andrea Nava permette alle Fiamme Oro (Fabio Picchi, Francesco Camilli, Gianluca Mancini gli altri staffettisti, tempo finale 5’59’94) di avere la meglio sull’Euro Team Torino. Terzi i portacolori del NPS Varedo.
Podio dei 400 maschili
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Infine la domenica pomeriggio con i velocissimi 50 ap, gli 800 np e la 4×100 np.
Roberta D’Angelo vince la gara in apnea con un ottimo 18’77 davanti a Federica Longo Vaschetti, che si conferma la giovane più promettente nella velocità, e alla sempre presente Marta Gianola. Cesare Fumarola conquista il quarto oro (15’09) della sua felice manifestazione, vincendo ancora davanti a Gianluca Mancini e a Marco Angilella (Fiamme Oro Roma).
Negli 800 femminili Serena Murabito la spunta con un ottimo 7’34’58 davanti a Giorgia Viero, medagliata in tutte le distanze e specialità, e alla compagna Alessia Taghetti. Anche tra i maschi sono i colori del NPS Varedo a salire sul gradino più alto del podio grazie al solito Stefano Figini, che vince nettamente (6’42’61) davanti a Fabio Picchi e Simone Mallegni.
Ultima gara in programma la 4×100, dove tra le ragazze il podio rimane invariato rispetto alla staffetta sulla doppia distanza. Stesse interpreti e stesso risultato: prime Euro Team Torino, seconde NPS Varedo, terze SNP Padova.
Molto appassionante e dal risultato incertissimo la staffetta maschile. Dopo essere stata battuta ai ‘Società’ di Firenze, è forte la voglia di rivincita nelle Fiamme Oro Roma, che si presentano al via con i propri sprinter migliori: Mancini, Angilella, Nava e Landi. L’avversaria più accreditata è la Bruno Loschi Modena di Fumarola, Aiello, Fontana e Genovesi. La lotta si rivela accesa fin dall’inizio: se i modenesi schierano nelle prime frazioni i propri atleti di punta i romani non sono da meno, potendo però contare sulla carta Nava in terza frazione, che infatti recupera lo svantaggio iniziale toccando in testa per il compagno. Francesco Landi, pur non specialista della monopinna, riesce con un ottima prova a mantenere le distanze sui rivali e chiude prepotentemente la staffetta con un crono che vale il nuovo record italiano: 2’33’59. I giudici squalificheranno poi per cambio irregolare la staffetta modenese, comunque superlativa dati i valori scesi in acqua, e sul podio insieme alle Fiamme saliranno Euro Team Torino e Nord Padania Sub Varedo.
La manifestazione si conclude quindi con la lettura del medagliere, che come detto non conteggia le gare pinne. Si impongono le Fiamme Oro Roma con 5 ori, 9 argenti e 1 bronzo. Sono solo i secondi posti a fare la differenza rispetto al Nord Padania Sub Varedo a sua volta vincitore di 5 ori, 5 argenti e 4 bronzi. Rammarico per la squalifica in staffetta della Bruno Loschi Modena, terza classificata, che comunque non avrebbe migliorato la propria posizione (4 ori e 1 bronzo). Di seguito Scuola Nuoto Pinnato Padova, Blu Atlantis Ravenna, Euro Team Torino, Gao Brinella Orbetello, Record Team Bologna, New Line Amendola Roma e Carabinieri Napoli.
Forse sarà eccessivo, ma ci sentiamo di considerare i padovani almeno vincitori morali della manifestazione, dato che i 3 ori di Rampazzo e quello della Viero nelle bipinne li avrebbero proiettati nettamente in cima al medagliere. Comunque onore al merito di tutti gli atleti, che, come dimostra la classifica finale, hanno combattuto fino alla fine per ogni piazzamento.
Il circus del pinnato si sposta nel weekend a cavallo tra Marzo e Aprile a Ravenna per il terzo round della World Cup, manifestazione che vedrà presenti nella città romagnola tutte le migliori squadre italiane e non solo. Sarà la prima occasione di confronto per i nostri atleti in campo internazionale e la partecipazione, anche straniera, si annuncia elevata e di livello. Appuntamento quindi alla Piscina Gianni Gambi di Via Falconieri a Ravenna.
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