Nuoto Pinnato: A Lignano CI Primaverili di Categoria
Tribune affollate, ma sono solo atleti
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Domenica 11 marzo trovare posto a sedere in tribuna nell’impianto Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro (UD) era assai difficile. Come nella giornata di sabato, in vasca erano impegnati tutti i migliori pinnatisti d’Italia per gli attesi Campionati Italiani Primaverili. La manifestazione comprende tutte le categorie agonistiche, dai giovanissimi della I°(classe ’94 – ’95) ai seniores (’87 e oltre). Subito i numeri di questi Campionati: 303 atleti iscritti, 920 atleti-gara, 33 società, 69 staffette in una due giorni appassionante che rilancia il nuoto pinnato dopo la non felicissima esperienza dei ‘Società’ di Firenze e la notizia delle dimissioni del Presidente del Settore a metà mandato.
Fortunatamente lo Sport, e la maiuscola non è casuale, lo fanno ragazzi e ragazze che con grinta si scontrano in acqua dando vita a uno spettacolo che (e non smetteremo mai di dirlo) meriterebbe tutt’altra attenzione da parte dei media. Alcune sfide viste a Lignano entusiasmerebbero certamente il grande pubblico, visto che gli sport di sacrificio e fatica riscuotono tanto interesse e successo.
Proprio per questo ci sembra giusto iniziare dalla gara più spettacolare dell’intera manifestazione, sia dal punto di vista mediatico che tecnico: i 400 seniores maschili. I nomi dei partenti della batteria finale sarebbero bastati agli addetti ai lavori per catalizzare l’attenzione su una gara di così alto livello con 5 campioni del mondo, tra piscina e fondo, in acqua contemporaneamente.
Partenza dei 50 apnea
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Coloro che magari non conoscevano quei nomi ora certamente se li ricorderanno, in particolare quelli di Stefano Figini e Andrea Nava, i due nuotatori più rappresentativi dell’Italia pinnatista. Due ragazzi che hanno letteralmente infiammato il pubblico con una condotta di gara opposta, ritrovandosi all’ultima vasca a contendersi l’oro in una manciata di centesimi, con un appassionante testa a testa. Se del lombardo Figini (NPS Varedo) si conoscevano le qualità su questa distanza di cui è campione e recordman mondiale, Nava, portacolori delle Fiamme Oro Roma, poteva rappresentare un’incognita. Dopo l’addio di Lorenzo Minisola, bronzo al mondiale di Torino proprio nella gara vinta da Figini, il posto in nazionale pareva vacante.
Il CT si ritroverà con pochi dubbi alla luce di quanto visto a Lignano, dove il poliziotto romano ha provato fino all’ultimo a contrastare lo strapotere di Figini.
Tradizionalmente dedito alle distanze dei 100 e 200 metri, Nava si è tuffato sfruttando le proprie qualità di velocista atipico, con una prima parte di gara rapidissima. Un secondo il vantaggio ai 100 metri, raddoppiato ai 200. Da questo momento escono le doti di mezzofondista di Figini che prova a reagire e a cambiare ritmo, ma Nava mantiene bene le distanze anche ai 300 metri. I 100 metri finali di Figini, l’ultima vasca in particolare, sono da applauso.
La rimonta costruita sullo sfruttamento delle apnee in virata è strepitosa, si conclude solo all’ultimo metro col tocco sulla piastra d’arrivo. Uno spettatore poco attento avrebbe giudicato chiusa la gara dopo le prime quattro vasche, non considerando la capacità (forse unica al mondo) dell’alfiere del Nord Padania Sub Varedo, di correre la distanza in negativo, cioè con la seconda metà di gara più veloce della prima! I tempi finali sono sufficienti a dimostrare la forza di due fenomeni delle piscine: 3’03’74 per il primo, 3’03’93 per il secondo, crono da podio mondiale, oltretutto fatti registrare a Marzo, sicuramente non al top della condizione! Di certo si tratta di un risultato che rincuora molto e garantisce un’alternativa di livello a Figini, che ai prossimi Giochi CMAS, colpa un programma gare insensato, dovrà nuotare nello stesso pomeriggio a pochissima distanza i 400 ed i 1500 metri. Onore al merito anche al terzo classificato, Paolo Varetto (Euro Team Torino), che si conferma atleta di valore su cui puntare, in particolare per la staffetta 4×200 della nazionale.
Fiamme Oro – Roma
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Uno spettacolo del genere può far passare in secondo piano altre importanti prestazioni; eppure Lignano ha fornito molti spunti su cui riflettere. Non è possibile elencare tutti i vincitori e le vincitrici, ci limiteremo a segnalare le gare che a nostro avviso sono più significative, specie in prospettiva degli appuntamenti internazionali.
Cominciamo dal settore maschile, dove non ci sono molte novità ed i nomi dei protagonisti non cambiano, pur registrandosi alcuni exploit interessanti. Nella velocità Cesare Fumarola (Bruno Loschi Modena) pare non avere rivali vincendo 50 np, 50 ap e 100 np (dopo il ritiro di Riccardo Galli nessuno ha la forza di contrastarlo). In ottica internazionale sarà interessante la lotta per il quarto posto nella staffetta veloce, dove i nomi a contendersi la piazza sono molto numerosi: Rosario Aiello (Bruno Loschi Modena), Marco Angilella (Fiamme Oro Roma), Gianluca Mancini (Fiamme Oro Roma), Roberto Rebustini (NuotoClub Milano), Paolo Varetto sembrano tutti in grado di puntare alla convocazione.
Per la nazionale giovanile va segnalata la grande prestazione in 3a categoria nei 400 np di Alberto Rota (NPS Varedo), che con 3’17’60 ha destato sorpresa, migliorando notevolmente il proprio personale. Importante anche il record della staffetta dell’Euro Team Torino composta da Siviero, Gennusa, Fuga e Mangino, a dimostrazione della crescita di questi ragazzi, promesse del nuoto pinnato italiano.
Discorso a parte meritano le bipinne, dove Francesco Traversaro (SNP Padova), pur vincendo 100 e 200 metri, non sembra più irraggiungibile come qualche mese fa e difatti è stato beffato nei 50 da Mattia Santambrogio (NPS Varedo). Se pare comunque favorito per l’unico posto in nazionale giovanile dedicato alle bipinne, dovrà confermarsi ancora, compito reso senz’altro più difficile dall’agguerrita concorrenza degli avversari anche nei 100 metri.
La staffetta del NPS Varedo
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Per la nazionale assoluta, nonostante la squalifica nei 100, Andrea Rampazzo (SNP Padova) sembra già aver ipotecato uno dei due posti promessi dalla Federazione vincendo i 50 con il nuovo record italiano assoluto – 19’96, migliorando di due centesimi il precedente primato fatto registrare tre settimane fa a Firenze ‘ mentre per il secondo la lotta sembra essere ristretta a Marco Alban (Natatorium Treviso) e Stefano Zerbini (Nuovo Nuoto Bologna) il primo più incline ai 50, il secondo ai 200. I campionati assoluti della prossima settimana diranno chi al momento è il più in forma, dato che si scontreranno direttamente.
Il settore femminile risente enormemente dell’abbandono di quasi tutte le ragazze più esperte e il ricambio generazionale tarda ad arrivare, nonostante ci siano alcune giovani assai promettenti che anche a Lignano hanno ben figurato. Giorgia Viero (SNP Padova), Claudia Mazzolai (Gao Brinella Orbetello) e Gaia Carosi (Belle Arti Roma), Serena Murabito (NPS Varedo) e Silvia Baroncini (Record Team Bologna) sono ormai atlete affermate e si sono divise le medaglie d’oro nelle categorie juniores e seniores ma ancora tutta da delineare è la nazionale assoluta, dove non stupirebbero inserimenti provenienti dalla giovanile dove Lignano ha dato indicazioni assai significative.
I nomi delle aspiranti alla convocazione sono molti e le gare di questo weekend hanno ulteriormente rimescolato le carte. Da segnalare in particolare Irma Mauro (NC Milano) e Jaele Bechis (Euro Team Torino) in costante miglioramento.
Anche tra le ragazze la questione bipinne pare apertissima. Le sfide in terza categoria tra Alexia Tosco (Euro Team Torino) e Nicole Fiscarelli (Pentotary Foggia) sono state entusiasmanti e si sono chiuse in favore della torinese, ma con distacchi minimi, nei 50 e 100, mentre la foggiana si è imposta nei 200. La lotta continuerà nei prossimi appuntamenti: la Tosco dovrà inoltre ponderare le proprie scelte, dato che si divide tra monopinna e bipinne con ottimi risultati in entrambe le specialità. Con la Fiscarelli la sfida è lanciata’ A proposito di bipinne è da segnalare anche il record della staffetta 4×100 di terza categoria dell’SNP Padova con Callegari, Melandri, Zordan e Donadello.
Mario Ciavarella con le giovani promesse del Pentotary Foggia
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Di proposito abbiamo tralasciato le categorie inferiori, la prima e la seconda. Finora ci siamo concentrati su atleti più evoluti nell’ottica delle convocazioni in nazionale. Atleti così giovani saranno invece sicuri protagonisti nei prossimi anni.
Alcuni nomi su tutti: Federica Nardiello (New Line Amendola – Roma) in prima categoria ha dominato in tutte le distanze dello stile monopinna infliggendo distacchi pesantissimi a tutte le avversarie.
Discorso analogo per Alberto Milan (Alba Sport 2000 Torino) tra i maschi. In seconda categoria Federica Longo Vaschetti e Jaele Bechis, entrambe dell’Euro Team Torino, hanno fatto incetta di medaglie, la prima nella velocità, la seconda nel mezzofondo. Hanno poi contribuito al record italiano in staffetta con le compagne Caputo e Maierà. Tra i maschi il protagonista indiscusso è stato Jacopo Razzi (Sub Bologna), anch’egli vincitore in tutte le distanze salvo i 50 ap andati a Roberto Curletti (Euro Team Torino). Nomi e tempi significativi su cui puntare in prospettiva futura, cosiccome quello di Matteo Polato (SNP Padova) vincitore di 50, 100 e 200 pinne in seconda categoria.
Il medagliere finale non si differenzia molto dalle ultime edizioni di questa competizione. L’Euro Team continua a farla da padrone con 20 ori, 14 argenti e 14 bronzi. La Scuola Nuoto Pinnato Padova si conferma al secondo posto con 12 ori, 6 argenti e 11 bronzi seguita immediatamente dal Nord Padania Sub Varedo (11 ‘ 10 ‘ 6). Di seguito Nuoto Sub Modena Bruno Loschi, Sub Bologna, Nuoto Club Milano. Pentotary Foggia, New Line Amendola Roma, Record Team Bologna e Alba Sport 2000 Torino completano le prime dieci posizioni.
Le somme di questo Campionato Italiano Primaverile sono quindi positive. Benché il livello medio non sia stato elevatissimo alcune performance hanno illuminato la piscina e lasciano ben sperare. Rimangono alcuni dubbi, specie nel settore femminile legati alla continua diminuzione delle iscritte nelle categorie superiori. Ancora lunga è la strada che separa il pinnato dal posto che meriterebbe ma passo dopo passo o pinneggiata dopo pinneggiata, si prosegue convinti che le soddisfazioni nel 2007 non mancheranno.
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Category: Pesca in Apnea