Mondiali Nuoto Pinnato 2009 Day 5: tante medaglie ma anche delusione
In una giornata ricca di gare e record, è innegabile la grande delusione azzurra. Molte erano le speranze riposte negli atleti in gara oggi, in particolare in Andrea Nava e Stefano Figini nei 200 np, Andrea Rampazzo nei 200 pinne e nella staffetta 4×100. Invece il bilancio a fine giornata vede purtroppo il numero zero alla voce medaglie d’oro, e anche se sembra presuntuoso considerare un argento e tre bronzi un risultato poco soddisfacente, nessuno nel team ha gioito alla fine del programma.
Ma andiamo per ordine: le prime tre gare della giornata hanno visto cadere altrettanti record del mondo. Inutile dire come nello sprint femminile il paese dominatore sia ancora la Cina; stupisce di più vedere gli asiatici vincere anche nelle bipinne. Nei 50 np infatti Baozhen Zhu è ancora medaglia d’oro in 17″10, limando il precedente primato di circa due decimi. Sotto il vecchio record anche la connazionale Huanshan Xu (17″28) mentre il bronzo va all’ucraina Kateryna Dyelova che con 17″87 stabilisce il record europeo. Fuori dalla finale Silvia Baroncini e Roberta Mastroianni, ma l’accesso era davvero impossibile. Nelle pinne come detto arriva la prima sorpresa della giornata. A vincere è Nan Zhou in 22″02, record del mondo davanti alla favoritissima Vasilisa Kravchuk (Russia 22″41). Al bronzo arriva una splendida Elisa Mammi che migliora anche questo record italiano dopo quelli dei 100 e 200: 22″53 per lei!
Dalla distanza più breve a quella più lunga ma la musica non cambia. I 1500 sono infatti sempre ad appannaggio delle Cina ed in particolare di Jiao Liu che con 13’19″28 abbatte la barriera dei 13″20 e si regala il record del mondo. Seconda piazza per l’ucraina Olga Godovana (13’29″90) e terza per la russa Elena Bakanova (13’39″37). In questa finale c’è da segnalare un’altra fenomenale performance: è quella dell’italiana Giorgia Viero che demolisce il precedente record italiano, peraltro da lei stabilito non più tardi di ieri mattina, e lo fissa a 13’47″21.
Da questo momento iniziano le delusioni per la squadra azzurra. La finale più attesa era infatti quella dei 200 con Andrea Nava e Stefano Figini qualificati con i migliori due tempi e favoritissimi. Ma proprio quando non te lo aspetti, ecco uscire l’outsider dalla corsia 1: Denes Kanyo (Ungheria). Per la verità dal punto di vista cronometrico la sorpresa è la contro performance dei nostri mentre l’ungherese non fa altro che nuotare il prorio tempo. Certo nè Nava che conserva il proprio record del mondo, nè Figini che è tutt’altro che al top qui a San Pietroburgo, devono dimostrare nulla a nessuno, tuttavia questa è una sconfitta che brucia e alla quale è anche difficile trovare spiegazioni. Ma questo è lo sport, nel bene e nel male. Onore a Kanyo, campione in 1’23″34. 1’23″47 il tempo di Stefano argento e 1’23″66 quello di Andrea bronzo.
Anche nei 200 pinne molte speranze erano riposte in Andrea Rampazzo, campione del mondo in carica e detentore del record. Entrambi i titoli vengono purtroppo persi. Oro e record Russia con Ivanetc 1’37″56, argento Ucraina con Iatsenko 1’37″61 e bronzo per il padovano in 1’38″56. Di certo comunque non negativa la spedizione russa per Rampazzo che torna a casa con un titolo più primato nei 50 e due bronzi.
Ultime gare per quanto riguarda la piscina sono le due staffette 4×100. Manco a dirlo tra le donne è la Cina a farla da padrona in 2’39” netti. Una Russia un po’ sotto le aspettative si piazza al secondo posto in 2’42″14 mentre la Corea giunge terza in 2’43″44. Sesto posto invece per l’Italia (Mastroianni, Ammetto, Viero, Baroncini) in 2’50″98.
Molto sentita da parte dei nuotatori ed altrettanto dal pubblico la finale della 4×100 maschile. Vincono i più forti, su questo non ci sono dubbi. I russi Reznikov, Skorzhenko, Burakov e Kabanov fissano il nuovo primato mondiale a 2’22″64 e non lasciano spazio a nessuno degli avversari fin dalla prima frazione. Il resto del podio lascia però l’amaro in bocca all’Italia. Mancini, Fumarola, Nava e Figini valgono ampiamente il tempo utile per la medaglia d’argento ma non riescono ad andare oltre il quinto posto in 2’25″95. L’argento e il bronzo se lo aggiudicano rispettivamente Colombia e Cina in 2’25″76 e 2’25″77, ad un solo centesimo di distanza l’una dall’altra.
Si chiudono quindi così le gare di piscina di questi Campionati Mondiali Assoluti. Da domani spazio al fondo in acque libere.
Intanto ecco il medagliere per quanto riguarda le prove di velocità
Posizione – Paese – Ori – Argenti – Bronzi – Totale
1 RUS 10 7 8 25
2 CHN 10 6 5 21
3 HUN 4 0 1 5
4 ITA 3 4 4 11
5 GER 2 0 1 3
6 KOR 1 4 6 11
7 UKR 0 6 2 8
8 COL 0 2 0 2
9 GRE 0 1 1 2
10 EST 0 0 1 1
11 EGY 0 0 1 1
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